Interessante davvero, tutto questo mi sa di sperimentazione. In effetti la struttura della storia richiama altre tipologie narrative; ha infatti distinto due livelli di narrazione ( scusa per il gioco di parole) che in realtà si, sono posti su due momenti differenti ma che coincidono. E dico bene, al diavolo le regole create da Aristotele (Lope di Vega rules) xD.
Comunque sia correi chiederti come ci hai pensato a questi due insieme, sono davvero curiosa e me lo devi spiegare perchè ci tengo davvero tanto a questo punto e perchè si adesso mi piacciono e ora quando pubblichi su 'sti due ragazzacci sarò qua a commentare.
Poi sai che ti volevo dire? Che ti bastano poche frasi per creare al lettore sensazioni strane voglio dire che ci fai avvertire che in lei c'è davvero qualcosa di strano e malsano e mi fa rabbrividire. La scelta di salvare la vita ad Alastor e poi la vergogna di passeggiare assieme, il suo vederlo come e essere inferiore e ributtante; davvero ci sai fare. Vai al di là, nelle tue storie c'è sempre qualcosa che rimanda a un sentimento oscuro palpabile ma non comprensibile pienamente al lettore.
Davvero ritengo una grande fortuna averti incontrata su efp, comunque ti inserisco fra gli autori preferiti e con questa ultima recensione premio ti faccio ancora i complimenti.

Cate

Leggi la risposta dell'autore

Rieccomi qui!
Ovviamente non potevo scegliere di leggere nient'altro che questa storia! Dolores e Alastor? La prima cosa che ho pensato è stata: aiuto. Non so, magari è una coppia di cui si scrive molto, io non ho mai letto nulla a riguardo. Ero molto curiosa di scoprire com'è possibile rendere vero simile una relazione tra questi due personaggi, e sorprendentemente (forse non così tanto, da te me lo aspettavo) ci sei riuscita benissimo. Non è un rapporto semplice, in queste righe traspare tanto dolore, una specie di lotta costante tra i due. È davvero originale l'idea che Dolores sia il contatto di emergenza di Moody, è un particolare -da cui in realtà parte tutta la storia- che mi ha colpita molto.
Ti faccio ancora una volta i miei complimenti, la tua sembra quasi una missione per far rivalutare certi personaggi e lo apprezzo tantissimo! Spero di ritrovarti in miei Contest futuri, sarebbe bellissimo leggere ancora qualcosa di tuo, proposto da te. Alla prossima :)

Leggi la risposta dell'autore

Eccomi!

Innanzitutto, complimenti per la velocità: sei fantastica. Detto questo, avevo adocchiato quella citazione già da un paio di giorni e non so perché l'avevo associata alla Umbridge, o meglio alla tua Umbridge, ragione per la quale appena ho visto che ti sei proposta ho "attaccato".
L'avevo immaginata proprio in una tua Dolastor, per cui anche se non lo avevo esplicitato sono stata ben contenta che tu l'abbia utilizzata con lui.

Da (ormai ex) appassionata di Grey's Anatomy mi sono illuminata alla scena, soprattutto per come l'hai resa con questo scambio di battute taglienti e significative, com'è nell'indole dei personaggi.
Mi piace sia il modo in cui rendi la Umbridge, sia quello in cui rendi Alastor, con la sua ruvidezza che abbiamo imparato a conoscere.
È sempre bello come intrecci le loro vite: l'idea che "tra loro ricomincia sempre in qualche modo", lo sceglierla come contatto di emergenza per ripicca. Da affezionatissima del Canon, credo che tu sia stata forse la prima a farmi piacere una coppia crack.

L'altro lato della scelta mostra la Dolores più umana, che aveva rinunciato a lui per mille motivi molto da "Umbridge" ma che non era riuscita ad essere pronta per quella "felicità evidente", ad arrendersi all'idea di una vita felice con lui.
E quando si trova davanti alla scelta di salvarlo, scopre che una reale scelta non c'è - qualsiasi sia il costo.

Non solo sei stata velocissima ma anche molto brava! Complimenti!
Trovo che con loro tu abbia proprio un tocco magico. È impossibile non restarne catturati, soprattutto dai dialoghi sempre incisivi.
Devo recuperarne delle altre!
Un abbraccio
Fede

Leggi la risposta dell'autore

Ciao!
Ho trovato la tua storia nel gruppo di Caffé e Calderotti e mi sono detta che le avrei dato una chance. Io, vedi, odio proprio Dolores: odio quello che fa, quello che è, ma quasi me la riesci a far amare davvero. Perché, nonostante tutto l'odio di cui sono caricata, ho sentito alla perfezione la necessità di non perdere la persona che ama.
È fredda, categorica pure in quello, ma non lascia spazio alla minima imperfezione: Alastor non avrebbe smesso di vivere quel giorno. Così sceglie, fa l'ennesima scelta egoista e gli porta via un altro pezzo. Ma è solo un pezzo, quello che è conta è che lui si svegli, che la guardi con l'occhio che gli rimane e le parli. Forse è il sentire quella voce che la calma.
Non li avevo mai considerati come pairing, come avrai capito Dolores ha tutta una strana antipatia da parte mia e quindi credo che questa sia la prima storia che leggo su di lei. Ed è bella, perché come ti ho detto l'ho sentita dalla prima all'ultima parola.
Quell'amore, un po' sofferto, un po' passionale, un po' tenuto allo scuro, è proprio quello che mi sarei immaginata ed è ben descritto: i sentimenti che si leggono sulle tue parole come si sente il vento sulla pelle in barca sul mare. È indelebile, non va via ed è piacevole. Perché mi piace pensare che Dolores, nonostante tutto, sia umana e ritrovi la sua umanità, la riponga in Alastor. Che sia lui la miccia delle sue emozioni, che le ricordi ogni volta che il mondo gira su sé stesso e intorno al sole. Sono felice di essermi fermata, ho adorato sopratutto Malocchio, anche se non ne ho parlato molto: ha il suo fascino, farsi chiamare Bamboluccia da un uomo come lui!
A presto, perché avremmo sicuro modo di incontrarci in altre tue storie a causa (più grazie, che causa) del gruppo,
Sia ❤

Leggi la risposta dell'autore