Eccomi qui!
Sono finalmente arrivata a recensire queste Drabble, che avevo già letto avendo visto il link su Facebook ma non avevo avuto ancora il tempo di recensire.
Prima di ogni altra cosa, devo dirti che ho apprezzato moltissimo il tuo stile e il lessico, còratissimi entrambi, ben calibrati e che danno perfettamente la misura dei personaggi di cui hai deciso di trattare. Le parole in corsivo, poi, rimarcano ancor di più ogni concetto imprimendolo benissimo nella mente del lettore.
Sirius e Remus sono due dei miei personaggi preferiti, come, in verità, tutti i Malandrini ma di loro due mi affascina il tormento dei sopravvissuti, il senso di colpa con cui convivono una vita intera per varie ragioni, un'adolescenza felice che si è infranta nei dolori dell'età adulta.
Ecco, di questi dolori, di questa decadenza che li ha colpiti dopo la Prima Guerra Magica ne hai fatto un racconto perfetto.
Sirius è effettivamente un uomo distrutto da una vita non vissuta, una prigionia che perdura per anni e che stride con la libertà che aveva cercato di guadagnarsi prima.
Della sua parte ho amato questa descrizione: "un orgoglio sdrucito, una tormentata eleganza e una promessa che naviga in mezzo a relitti di colpe e rimpianti". Hai colto l'essenza di Sirius e dei suoi tormenti. È una descrizione che mi ha emozionata tantissimo, facendomi venire le lacrime agli occhi, davvero.
Remus, d'altro canto, è un uomo consumato dai suoi tormenti, dal suo trasformarsi in "una creatura del buio", lasciando che sia sempre la licantropia a definirlo.
Vive la sua vita ai margini, accontentandosi degli avanzi, di quello che può raccogliere tormentato perennemente dai rimorsi.
La struttura della Drabble l'ho amata in questo intreccio di frasi da cui emergono due uomini che non sanno parlare, che annegano nel vino e nella disperazione, che sono scomposti davanti a tutto il dolore che hanno provato. Ho adorato il dettaglio delle mani di Remus, così diverse da quelle di Sirius, che provano a proteggerlo in ogni caso.
Sono molto contenta di essere passata di qui e di averti "scoperta" come autrice. Ti confesso che, per un momento, sono stata tentata anche dal cambiare fandom ma poi sono tornata da Remus e Sirius che mi chiamavano! Arriverò, prima o poi, anche altrove.
Intanto, l'idea di questa raccolta mi è piaciuta tantissimo. Trovo che i "sopravvissuti" a quella prima guerra - che poi sono destinati a morire tutti nella Seconda - siano i personaggi probabilmente più intriganti della saga per i rapporti che intessono tra loro e per il modo in cui si comportano nell'intervallo tra le due guerre. Il modo in cui stai esaminando i loro tormenti mi è piaciuto davvero tanto e continuerò a seguirti, di sicuro.
A presto,
Un abbraccio
Fede |