Ciao!
Ho scovato questa OS tramite "Caffé e Calderotti" e non me ne sono affatto pentita. Del resto, nonostante io non stia seguendo alcun ordine, ormai ho capito che, in quel gruppo, si può procedere tranquillamente alla cieca e si finirà sempre con l'approdare su storie che vale la pena leggere.
Con questa - il che conferma le premesse di questo messaggio - è andata proprio così!
Ho già letto di questa coppia, in passato, e avevo già apprezzato il contrasto tra le loro personalità che, a ben vedere, può anche essere interpretata come una bella complementarità - aspetto che qui hai saputo sottolineare a dovere e che ho apprezzato profondamente.
Dunque, lasciami dire che - leggendo il prompt - mi è piaciuto molto come lo hai sviluppato (a partire dal personaggio di tata Nebula - che nome delizioso e calzante, a proposito!).
La parte richiesta dal prompt, quella relativa all'infanzia dei due, è veramente adorabile e sei riuscita ad "afferrare" i loro caratteri già in questa fase prematura delle loro vite.
Sei stata proprio brava nel rendere questo Draco capriccioso, volubile, sempre diviso tra le apparenze (questa frase è molto esplicativa: "Draco pensò che fosse il caso di far capire alla bambina che lui era un tipetto importante e che la sua amicizia si doveva considerare un privilegio ") e quello che prova davvero dentro di sé, dove nessuno può arrivare e "coglierlo in flagrante".
Dall'altro lato, c'è Luna - così libera e leggera, autentica.
Credo che, in poche frasi, tu abbia davvero saputo racchiudere l'essenza del personaggio e mi riferisco al punto in cui definisci Luna "sempre fedele a sé stessa", "persa nel suo mondo", "sincera e piena di speranza" e a quando ne sottolinei la forza e lo stoico coraggio, perché Luna "ignorava le cattiverie altrui e combatteva per un suo mondo ricco di ideali. Senza mai versare una lacrima, senza mai dimenticare gli insegnamenti delle creature immaginarie che cercava dall’infanzia." Insomma, in quanto a caratterizzazione, sei stata impeccabile.
Tra l'altro, anche il fatto che tu sia stata "brusca", ma fondamentalmente e profondamente onesta nel dipingere il Draco adulto è una delle ragioni per cui questa storia mi è piaciuta tanto.
Non leggo spesso storie su Draco, non perché non mi interessino ma, semplicemente, poiché ho notato che, molto spesso, coloro che scrivono di lui tendono ad essere troppo "apologetici" nei suoi confronti.
Invece, come dicevo, tu non hai mai perso di vista la natura del personaggio. Ne hai sottolineato la codardia di cui si è macchiato in passato, il suo atteggiamento passivo e l'essere pedina in dinamiche complesse in cui si ritrova, appunto, intrappolato - ma in cui, in un certo senso, "sceglie" di restare.
Eppure, ho apprezzato molto anche i passi in cui hai sottolineato la sua "crescita", il suo mutamento - pur restando nell'ambito della sua ambiguità: da un lato, c'è il "vecchio Draco" che, ad esempio, non può fare a meno di ripetersi che, in effetti, il "Prescelto" ha un debito da estinguere nei confronti di Narcissa e, quindi, dei Malfoy (una sorta di tentativo di emanciparsi dal "lato degli sconfitti" a cui sa già che lo avrebbero confinato); dall'altro, emerge "il nuovo Draco" in quel suo cuore che "canta vittoria" per come gli eventi si sono svolti.
Forse non avrà ricoperto un ruolo di cui andare fiero in precedenza ma, almeno, ora non ha più intenzione di nascondersi: ha capito che è giunto il momento di assumersi le proprie responsabilità. Luna stessa glielo riconosce: anche per questo ci vuole coraggio e se Draco non si è mai reputato coraggioso in passato, ha la possibilità di farlo ora; ora può "ribellarsi agli sbagli dei propri genitori" e, sì, come dicevo, ci vuole coraggio anche per quello.
Come avrai capito da questa digressione su Draco, ho apprezzato molto anche il salto temporale che hai compiuto - dall'infanzia al post-Battaglia. Forse non era richiesto dal prompt, ma l'ho trovata un'aggiunta quasi necessaria, a mio parere. Come assolutamente necessari - e, pertanto, apprezzati - sono stati gli accenni alla prigionia di Luna a Villa Malfoy (un evento sul quale, data la coppia, non si può proprio soprassedere).
Che dire, poi, di questo finale?
Mi piace come tu sia riuscita a giostrare il personaggio di Luna e a renderla colei che sempre, sin da bambini, anche nei momenti più bui, è ciò che spinge Draco "oltre l'orizzonte", colei che lo spinge oltre i propri limiti e lo sprona a non abbandonarsi mai del tutto all'oscurità e alla debolezza, colei che rappresenta luce e libertà, speranza (è indicativo che sia lei a fargli scegliere il nuovo cammino da intraprendere, anche dopo la Battaglia, un cammino inaugurato da un incantesimo che è anche un simbolo, un "segno di pace e perdono").
Insomma, ci sono tante altre cose che vorrei dire, ma sappi che sono felice di averti "conosciuta" e di aver potuto leggere qualcosa di così bello su questa coppia, che non hai affatto snaturato (e ne sono lieta).
Un bacione, alla prossima! |