Cara buongiorno! Eccomi qui per continuare la lettura del tuo bellissimo nuovo progetto. Che bel capitolo questo, introspettivo e parecchio, dedito all’attenzione nell’ordine per Trish, Mista e Giorno: i tuoi non sono solo personaggi di contorno che girano ai protagonisti, no, li inserisci in contesti, li coinvolgi nelle azioni, li fai parlare e ne dai spessore come avessero la stessa importanza di questi ultimi due. Anche se il tempo con la ragazza non è molto, comunque si riesce a capire molto di lei tramite i dialoghi con il collega di lavoro. Dalle sue reazioni spiccano lati di personalità profondi, caratteristiche ed abitudini che solitamente la identificano ma che la rendono anche imprevedibile a chi la conosce da molto.
La scena si sposta sull’incontro tra i due ragazzi, e quello che mi piace è che praticamente si cercano sempre: non riescono a stare con la testa vuota, libera, pulita, perché la presenza dell’altro è praticamente imperante. Il piccolo spazio privato dedicato ai due nella bancarella l’ho trovato dolcissimo, ed il modo in cui Giorno è riconoscente, stupido, sconvolto quasi, mi piace: è strano, sotto ogni punto di vista da chi non va abbastanza in profondità… perché dovrebbe stupirsi, visto che veniva da una famiglia agiata? Proprio perché era abituato ad avere tutto, secondo me, ci rimane così bene, meravigliato, perché il pensiero è fatto con il cuore e spontaneità, e penso fosse una cosa abbastanza rara da ritrovare nel suo passato. Mista con il suo essere impacciato a volte, ma molto spontaneo con Giorno, riesce a colpirlo e forte, molto forte, tanto da fargli battere il cuore; così come quest’ultimo non riesce a fare a meno di fare breccia nel cuore del primo. Sono così diversi ma così belli assieme, adoro il loro modo di interagire e le sensazioni che scatenano uno nell’altro. I dialoghi che li coinvolgono sono davvero un chiaro segnale di quanto l’interesse stia salendo.
Non ci sbatti in faccia le cose, le emozioni, lasci che siano i personaggi stessi a mostrarcele, soprattutto quando sono da soli e hanno modo di riflettere: è una cosa molto sentita e che apprezzo particolarmente, sappilo, come amo tutta l’attenzione e la cura che metti nelle descrizioni, senza farle risultare pesanti o inutili. Anzi, in un contesto storico come questo, in una costruzione tanto famosa quanto immaginata e riproposta nella cinematografia e nei libri, con ricostruzioni di scenari ben fatte e realistiche, tu riesci a ricreare il quadro d’insieme grazie alle varie dritte spaziali che dai, dai colori alle disposizioni, dai nomi dei ponti agli elementi caratteristici di certe parti della nave. Lo apprezzo, lo trovo una cosa fondamentale per una AU simile, così come apprezzo il lavoro interessantissimo che fai ad ogni capitolo su tutto ciò che comprende la sfera emotiva di coloro che appartengono alla tua storia.
La lettura scorre una meraviglia, anche se i capitoli sono corposi si lasciano leggere velocemente senza mai appesantire in nessuna maniera. Sono innamorata di loro, di questa long, di come sei cresciuta come autrice dai primi capitoli di Empatia di due anni fa: hai fatto dei miglioramenti visibili, anche sulla stesura e sull’utilizzo delle parole, delle frasi, nella scioltezza dei dialoghi. Non vedo l’ora di leggere un prossimo aggiornamento cara, alla prossima e buon lavoro! :3 |