Ciao, Francy! ❤
Finalmente riesco a passare di qui, ma devi sapere che la storia è finita dritta dritta tra i preferiti alla prima lettura, perché… beh, perché è davvero una delle flash più belle che abbia letto, tue e in generale, hai scelto uno stile che ha davvero reso al meglio le tue parole, e soprattutto una delle più belle storie (forse La più bella) che io abbia letto su Ron, in grado di darne un perfetto ritratto.
Parto dallo stile, e ti assicuro che hai fatto benissimo a sperimentare con queste brevissime istantanee: innanzitutto hai saputo davvero tratteggiare benissimo questi sette momenti fondamentali della sua crescita e presa di coscienza di se stesso, come uomo e come soldato, e hai saputo farlo nel modo migliore, senza che ci fosse alcun bisogno di dialoghi. Anzi, trovo che la tua scelta si sia rivelata ancora più efficace nel trasmettere il messaggio di fondo della tua flash. Apprezzatissima è anche la scelta di collegare idealmente le “mini-drabble” l’una all’altra tramite quelle frasi finali che suggellano il momento. Anzi, ho proprio amato spassionatamente tutta questa cura nella sistemazione del testo, è un elemento che arricchisce ancora di più la struttura e il contenuto della flash.
Particolarmente azzeccata è poi la scelta di accostare a ogni momento una delle emozioni che più caratterizzano il personaggio di Ron. E le hai messe tutte, regalando uno scorcio su Ron che permette di averne una visione d’insieme completa, fatta delle sue luci e delle sue ombre. Credo di averti annoiata assai, nel corso delle tue storie e delle recensioni lasciateti, riguardo all’amore per questo uomo e soldato, quanto lo trovi uno dei personaggi più umani, e per questo magari fallaci ma così tanto veri, inventati dalla Rowling. Ron si fida sin dal primissimo istante di Harry, da quando bimbetti si incontrano sul treno per Hogwarts, e lo segue ovunque, sfidando le proprie paure, anche la terribile fobia per i ragni pur di non lasciarlo mai solo. E sempre per Harry arriva a sacrificarsi, comprendendo di essere solo un soldato, la spalla, non certo l’eroe della storia, il tutto a soli undici anni. Ma uno dei suoi tratti forse più caratteristici è sicuramente l’inadeguatezza, nata dall’essere l’ultimo fratello maschio e il migliore amico del Prescelto, eroe sin dalla culla a confronto del quale è difficile risultare vincenti (a meno che non vogliano mettere me a giudicare, nel caso Ron vincerà sempre a mani basse XD). Un altro carattere forse avrebbe ingoiato e sofferto dentro, ma Ron è animato da un carattere particolarmente “irruento”, che si lascia proprio andare alle emozioni, e così quelle insicurezze sfociano nella rabbia. Rabbia che qui non fa che alimentare ancora di più il suo senso di “inferiorità”, per cui nel momento in cui li abbandona e prova a ritornare sui propri passi inutilmente, quella rabbia non fa che ricordargli come sia solo un subalterno nemmeno tanto valido, se si è smarrito durante una missione tanto cruciale. Però Ron è anche e soprattutto un Grifondoro armato di tantissimo coraggio, quel coraggio che gli permette di ritornare sui propri errori e fare la scelta giusta, buttandosi in quel lago e scoprendosi non subalterno ma braccio destro, quel braccio destro senza il quale non è possibile andare avanti nemmeno a Harry. E quanto è bella l’immagine di Hermione come sua pari, che gli ricorda l’obiettivo quando il dolore e il lutto lo accecano di vendetta, rischiando di fargli perdere di vista il loro fine? Ancora una volta, Ron si dimostra più che un soldato semplice e un subalterno, perché sa mettere da parte il proprio lutto personale per ritrovare in sé la concentrazione per aiutare Harry nella ricerca e distruzione degli Horcrux e di Voldemort, fino alla vittoria finale, che è stata sì decretata da Harry, ma a cui tutti loro hanno contribuito, creando questo nuovo mondo animato dalla speranza.
Credo che tu non sia andata assolutamente furi traccia, anzi!, hai proprio mostrato tutte le fasi attraversate dal “Ron-soldato”, e hai saputo al contempo fare molto di più, presentando anche l’uomo che sta dentro alla divisa di soldato – proprio a questo riguardo, trovo che il titolo sia particolarmente calzante.
Che dirti, Francy, hai proprio dato vita a una perla, credo che se mai qualcuno mi chiederà i motivi per cui amo tanto questo personaggio indicherò la tua storia: in una flash riesci a racchiudere molto più di quanto saprei dire in infiniti discorsi sull’argomento. Davvero complimenti, sei stata bravissima!
Un abbraccio e a presto,
Maqry |