Recensioni per
Come in cielo e così in terra
di Joy

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
12/08/20, ore 22:37

Ciao ☺️
Per prima cosa, lasciati dire che non ho trovato affatto caotica l’alternanza dei pronomi maschile e femminile, e anzi, credo tu sia stata molto brava nel rendere il tutto molto scorrevole e per nulla contorto o eccessivo, nonostante le difficoltà del caso (Inferno, angeli, anime, io per esempio tendo a cadere nell’onirico rendendo la lettura molto confusionaria e ostica in questi frangenti).
Sei stata molto delicata e molto brava nel non cadere nel raccapricciante, visto il tema intorno al quale ruota questa storia, la tortura. Hai tratteggiato, secondo me, con grande maestria l’atteggiamento di Castiel nei confronti di Dean, dal suo primo tentennamento, la sua “perdita di freddezza” nel trovarsi per la prima volta di fronte all’anima dell’Uomo Giusto, fino alla decisione di rimanere all’Inferno, se nessuno verrà a tirare entrambi fuori di lì. 
Sia il riferimento a Sam che la presenza, seppure fittizia, di John, mi hanno spezzato il cuore. Un altro passaggio che ho apprezzato molto infatti, è il momento in cui Castiel capisce che - dal ricordo tormentato di suo padre - non riuscirà a proteggere Dean e che lui inevitabilmente cederà. E prega Dio che lo perdoni, per questo. L’ho visto come il momento in cui anche Castiel si arrende, alla consapevolezza che ormai lui e quell’anima così straziata sono e saranno per sempre legate. Il finale, con l’angelo che scaccia - nei limiti del possibile, e soprattutto senza che l’altro se ne renda conto - gli incubi di Dean, mi ha messo addosso una tenerezza e una malinconia immense. Il fatto che Castiel continui a proteggere il ragazzo anche ora che non è più all’Inferno, e non avrebbe più nessun motivo per occuparsi di lui, è qualcosa che fa accartocciare l’anima. È una OS molto dolce, nonostante tutto, è molto curata, si vede che sei stata molto attenta nella scelta delle parole e io che sono un po’ nerd per certe cose l’ho apprezzato davvero moltissimo.
Ho solo trovato un piccolissimo typo, nella prima parte, “lipidi” al posto di “limpidi”.
Per il resto, avrei voluto davvero un po’ più di “Dean e Castiel all’inferno” nella serie, quindi non posso non ringraziarti per questo missing moment meravigliosamente IC e accurato. 
Ti abbraccio forte, alla prossima 🌸💎

Recensore Master
04/08/20, ore 04:07

Ciao Joy,
In genere mi reputo abbastanza brava a scrivere recensioni perché sono logorroica e un filo grafomane, ma in questo caso hai scritto una storia così bella che, insieme a Memorie Perdute, è sicuramente una delle mie tue preferite.
Per partire a recensire questa storia, forse dovrei partire dal principio: simpatizzo un po' per la Destiel, ma non la considero una mia ship, nonostante ciò la storia mi ha ammaliato. Sei partita da qualcosa che in molti volevamo vedere ma che non c'è stato mai mostrato, come i primi momenti, le prime interazioni di Cas con Dean all'Inferno. Hai scelto qualcosa che avremmo voluto vedere così tanto che alla fine oh, il rischio di deludere era così alto da aver dato origine ad un piccolo miracolo, ad un piccolo capolavoro.
La cura nei dettagli, la cura nel descrivere la curiosità e la meraviglia di Cas nell'avvicinarsi a Dean - a Dean che è umano, a Dean che si disprezza sempre e che si sente sempre "nessuno" - è toccante, bella, curata. Il sottotesto di questa storia è un valore aggiunto ed è già così evidente in questo titolo così evocativo, dove l'Inferno ma anche il Paradiso - con quegli angeli che a volte sono angeli un po' per caso - diventa un microcosmo di umanità, di tipi umani, di immagini e di suggestioni, di dolore e di storie.
Fra queste, c'è la storia di Dean. Che tenerezza, che sofferenza e che dolore che Sam sia la sua ancora all'umanità, mentre probabilmente Sam sulla Terra in quel momento non si sentiva nient'altro che la causa imprescindibile, lancinante delle sue sofferenze. Che momento dolceamaro quello di questa storia - di questo Sam bambino visto dagli occhi di Dean - che viene raccontato a Cas non attraverso le parole, ma attraverso le immagini.
Interessante anche il momento in cui hai deciso di mostrare la figura di John, uno spettro che per Dean è sempre stato molto ingombrante e non mi stupirebbe poi immaginare che sia stata proprio un'allucinazione del genere a spezzarlo, una conferma della disistima che prova in automatico per sé stesso.
Che perfezione e che simmetria poetica nel modo in cui poi hai ripresentato queste immagini di Sam da bambino che questa volta è Cas a mostrare a Dean per ordinargli - o supplicarlo, ma con quella autorevolezza che ha a volte - di non arrendersi. Meravigliosa l'immagine del bambino dentro l'uomo che non si arrende, che si ribella, che può essere salvato.
Cosa dire, davvero? Una storia bellissima, un capolavoro di introspezione e di un missing moment che abbiamo desiderato così tanto e che hai gestito con coraggio, profondità e originalità.
Alla prossima,
Desy

Recensore Master
03/08/20, ore 17:22

Buon salve carissima persona e buon inizio di settimana! Be', sicuramente non è stato facile scrivere questa one shot e visto il tema non propriamente semplice, è venuta fuori una cosa piuttosto singolare e curiosa direi! Il richiamo alla religione si avverte, come si avverte tutte le emozioni e le sensazioni che Castiel e Dean hanno provato qua sopra. La quarta stagione è stata ricca di colpi di scena da cui trarre ispirazione qualora si volesse scrivere storie e via dicendo.