Recensioni per
Ecco l'Agnello di Dio
di Superkattiveh

Questa storia ha ottenuto 36 recensioni.
Positive : 36
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/04/21, ore 10:59

Ed eccoci qui alla fine di questa prima parte del viaggio!
Capitolo strepitoso, come sempre, e un finale mozzafiato!
Iniziamo con Anice che, giustamente si gode quel che si è guadagnata - mi è piaciuto molto il dettaglio delle fabbriche che, ormai, incombono solo da lontano, come sfondo - e ho adorato l'idea di lei che, oltre a ricamare, cerca di aiutare il suo Istituto come meglio può, un po' per senso del dovere, un po' perché lei è davvero una persona buona.
Anice quasi si rilassa, si gode la vita - pur con i dovuti sensi di colpa e la paura di "non meritare il perdono" - ed è un bel contrasto con i pensieri del lettore, che invece sa perfettamente cosa le aspetta.
Ed è qui che entra in gioco Snow. Il loro incontro è pieno di tensione - ancora di più perché Anice sa che c'è qualcosa che non va, ma è tanto, tanto ingenua - e quel "no" alla fine lascia al lettore un senso di vuoto: Anice ha scelto l'opzione peggiore di tutte (forse?). Il suo ragionamento è perfettamente sensato (ingenuo, ripeto, ma sensato): in fondo "che diritto aveva il Presidente Snow di chiederle un’altra prova?" - perfettamente in linea con la fine dello scorso capitolo (e anche più giustificato, ora che inizia davvero a raccogliere i frutti della sua vittoria).
E poi arriva il Tour e la scena con Johanna mi ha davvero spezzato il cuore: il foreshadowing di ciò che sarebbe toccato ad Anice una volta tornata a casa è palese, mentre parla con la Vincitrice del 7. Sono due facce della stessa medaglia: stessa età, passato simile (non essendo Favorite), entrambe una sorpresa per la Capitale. Ma Johanna già conosce il futuro che invece Anice ignora - e che presto capirà meglio di chiunque altro.
E poi arriviamo al finale. Me lo aspettavo, certo, ma è brutale e crudele lo stesso - specie perché vediamo tutte le speranze di Anice cadere in modo precipitoso, una dopo l'altra, senza che lei possa fare niente per impedirlo. Non si può tornare indietro, non dopo quel "no".
Ebbene, io ancora una volta rinnovo i miei complimenti per questa storia meravigliosa, scritta in modo impeccabile ogni volta, piena di immagini e riflessioni e frasi sempre ben pensate, mai banali, perfettamente adattate ai diversi tipi di situazione. Si nota tutto l'impegno messo ed è davvero un peccato vedere così poche recensioni (anche per questo mi sono impegnata a commentare ogni capitolo: questa storia lo merita!!). Felix e Anice mi sono entrate nel cuore, hanno delle evoluzioni molto interessanti e sono personaggi costruiti davvero bene, a tutto tondo, anche meglio di molti romanzi che si leggono in giro. In generale, personaggi, dettagli, ambientazioni e scene sono pensati con cura, tanto che veramente sembra di leggere un romanzo - e uno di quelli che non dimentichi!
E quindi grazie di cuore per aver concepito una simile perla nell'universo sconfinato delle fanftiction! Attendo con trepidazione il seguito di questa storia!
A presto <3
Tsuki

Recensore Master
25/03/21, ore 10:00

Anice, tu ti meriti tutto l'amore di questo mondo!!
Beh, detto questo, rieccomi qui a commentare questo capitolo di post-Giochi. Una grossa differenza con quello di Felix, di certo: se la ragazza del 3 era piena di una lucida rabbia, Anice qui alterna due stati d'animo ben precisi - euforia e senso di colpa - ed è esattamente ciò che mi aspettavo!
Cecilia che le fa da colonna è molto toccante, soprattutto perché è dura al punto giusto - ed è proprio quello che serve. Anice non può permettersi di crollare e sappiamo tutti benissimo perché.
Molto azzeccata anche la scelta di inserire la scena della festa, dove si evidenzia tutta l'innocenza e l'illusione di Anice, che pensa che sia finita, ma che in realtà è proprio "tutto ciò che un Tributo dovrebbe essere". Sappiamo benissimo come andrà a finire con il suo Sponsor...
Il ritorno a casa, poi, è emozionante - ottima la scena di lei che si accascia a terra appena chiudono la porta sul mondo esterno e la piccola Laine che capisce abbastanza attraverso gli occhi della verità.
La scena di sesso, poi, è veramente perfetta: delicata e passionale al punto giusto (ripeto: Anice te lo sei meritata!! XD), mette in luce l'incredibile amore che c'è tra le due ed è un piccolo lascito di ciò che c'era prima - un premio finale prima del collasso. Perché sì, per quanto Nym possa amarla, non potrà mai più essere come prima: ci sono cose di Anice che non riuscirà mai a comprendere fino in fondo. E anche quell'intimità perfetta che entrambe condividono solo l'una con l'altra verrà strappata via da Capitol City, immagino.
Beh, con questa nota piena di gioia e di speranza (come no XD) finisco qui e vado a leggere la conclusione a questa meravigliosa avventura!
A presto! ^^
Tsuki

Recensore Master
20/03/21, ore 22:24

Wow! Che altro posso dire? WOW.
Avevo tempo e mi sono fiondata a leggere questo capitolo perché ero troppo curiosa. Confermo: Anice mi piace davvero moltissimo come personaggio, veramente fenomenale!
La riflessione che fa sul sentirsi in gabbia, con i capitolini che sono lì a "battere sul vetro" e a chiederle di fare qualcosa mi ha messo i brividi: è calzante da morire - una sensazione pesante da digerire, veramente pensata bene!
Ovviamente, le alleanze nell'Arena non possono durare troppo. Sinceramente mi aspettavo che sarebbe stata Soliell la prima a rompere il loro già fragile equilibrio, e invece - zitta, zitta - Anice è riuscita ad avere il coraggio di fare ciò che andava fatto, senza nemmeno troppi giri di parole! Mi è piaciuta l'umanità con cui ha deciso di affrontare la questione - anche con il dovuto distacco, sicuramente - ma è stata la scelta più razionale (coerente col personaggio): è andata dritta al punto, è riuscita a sfruttare un vantaggio, ha tirato fuori il carattere che in realtà ha sempre avuto.
Lo scontro finale, poi, mi ha tenuta col fiato sospeso tutto il tempo. Geniale l'idea della stalattite di ghiaccio! Metafora dell'intraprendenza che Anice ha dimostrato di saper tirare fuori, usando qualsiasi mezzo per ottenere la vittoria.
Finalmente è arrivata al cerchio completo, alla "fioritura", appunto. Non vedo l'ora di leggere il suo post-Giochi!
A presto,
Tsuki

Rieccomi!
Che dire, capitolo di passaggio, certo, ma decisamente avvincente! Apprezzo molto la strategia che hanno messo in atto (sinceramente, anche io avrei fatto così per i primi giorni) e Anice mi è sembrata assolutamente coerente: è ancora molto ancorata alla sua umanità e questa cosa ha perfettamente senso, soprattutto considerando il personaggio. Mi è piaciuto molto anche il racconto dell'incidente "della lana": veramente tanto (TANTO) verosimile - mi è parso di vedere la scena davanti agli occhi. Un dettaglio davvero orribile, ma decisamente realistico.
Beh, non vedo l'ora di scoprire cosa combineranno i Favoriti rimasti (e cosa sia quell'ombra a quattro zampe)!
Piccola nota personale: tempo fa avevo iniziato a scrivere una fanfiction con un OC anch'io e l'Arena aveva proprio montagna e bosco di abeti innevato XD Quindi apprezzo tantissimo l'ambientazione!
Detto ciò, complimenti anche per questa volta e a presto ^^
Tsuki

Recensore Master
15/03/21, ore 11:39

Ed eccomi di nuovo qui con questo nuovo inizio!
Che dire, sento di avere molto in comune con Anice, a partire dal sentirsi sempre un "ruolo di supporto", quindi sono davvero curiosa di vedere come se la caverà nei Giochi.
Come sempre, l'attenzione ai dettagli ha giocato un ruolo fondamentale. Fin dalle prime righe mi sembrava di conoscere questi personaggi da tutta la vita - e ho adorato la dinamica di relazione tra Anice e Nym. Sembrano bilanciarsi a vicenda in maniera veramente perfetta, con Nym pragmatica e sicura di sé e Anice gentile e dolce, sì, ma di quella dolcezza che dà forza a tutti. Ce la vedo proprio come "madre" di tutti gli orfani.
Così come ho adorato Cecilia! Nel libro purtroppo ne abbiamo solo un piccolissimo assaggio prima della tragica fine, ma mi è piaciuto moltissimo il suo carattere così schietto. È un tipo di mentore che funziona davvero bene: ferita, sì, ma giusta e concreta. È la guida perfetta per l'insicurezza di Anice - e l'eccessiva confidenza di Azlon.
Mi chiedo lui e la ragazza del 10 che piani abbiano veramente. Non me la raccontano giusta XD Mi aspetto una sorpresa da entrambi (bella o brutta? staremo a vedere XD).
Beh, Felix ha sicuramente messo gli occhi su un Tributo interessante... E non le posso certo dare torto u.u
Detto questo, chiudo con una piccola nota: il parallelismo tra Snow e Nym mi è piaciuto un sacco - ne ho avvertito tutta la tensione!
Ancora complimenti e al prossimo capitolo u.u
Tsuki

Recensore Master
11/03/21, ore 15:51

Oddio, che colpo di scena!! Mai, MAI mi sarei aspettata una cosa del genere: assolutamente geniale!!
E ci sta anche tutto perfettamente: come giustamente pensa Felix stessa, è solamente un altro tipo di prostituzione - forse anche peggiore, perché è la mente la parte del suo corpo che più di tutte fa di lei... Beh, lei.
Detto ciò, mi è piaciuta molto l'evoluzione dei rapporti in questo capitolo. A partire da Beete, descritto come "una coperta calda": veramente molto azzeccato <3
La parte con Maya mi ha spezzato il cuore. Avevo il sospetto che ci fosse qualcosa di più della semplice amicizia, almeno da parte dell'amica, e la sua confessione è arrivata al punto giusto - per disperazione. Ma capisco la scelta di Felix, perfettamente coerente con la paura che prova in maniera costante.
Ma c'è anche una speranza, un piccolo barlume di "progressi", per usare le parole di Ned, proprio come nella scena del cimitero: poetica e profonda, veramente spettacolare!
Isaac sembra puro quanto Peeta e io lo adoro per questo. Mi piace l'evoluzione lenta del loro rapporto, il "concedersi una debolezza" (perché comunque stiamo parlando di una ragazzina), il modo in cui si capiscono e il modo in cui Isaac cerca di raggiungere quella parte di lei che è ancora "viva". Mi chiedo ora come reagirà lui a questa decisione finale...
Complimenti vivissimi anche questa volta *^*
Alla prossima u.u
Tsuki

Recensore Master
08/03/21, ore 22:27

"Di notte era un’assassina tormentata dalla sua vittima, di giorno era solo una bambina spaventata dal buio". Non penso ci sia frase migliore per descrivere il post-Giochi nel proprio Distretto.
In generale, penso che qui l'argomento PTSD sia stato trattato veramente molto bene. Ho adorato i piccoli dettagli, come quello di lavarsi ossessivamente le mani, o i gesti inconsulti (i vestiti, poverini!), così come l'incapacità di comunicare con chiunque.
Il distacco dalla realtà di Felix segue delle fasi ben precise, molto ben definite. È guidata dall'odio, certo, e dal suo "cuore di pietra" (che di pietra non è). È del tutto comprensibile, quasi da manuale il suo comportamento, fin quando l'odio non basta. E a quel punto non resta più nulla.
I mesi che si susseguono sono vuoti, grigi (appunto) - è un passaggio che occupa il giusto spazio all'interno del capitolo, con parole scelte molto bene.
E poi, finalmente, con la primavera arriva la rinascita. E dei sentimenti veri, emozioni non rinchiuse (come la scena con Maya: bellissima!!!). E finalmente torna il ricordo di Jack come mai prima d'ora.
Mi piace, mi piace davvero moltissimo u.u
Anche questa volta ho notato l'attenzione ai dettagli, come il grigio che sporca la neve, il tram, le zanzare d'estate (sono piemontese, quindi capisco il disagio XD) che opprimono con l'umidità e i poster dei Vincitori (davvero un colpo di genio!).
(Il coprifuoco l'ho proprio vissuto sulla mia pelle XD)
Comunque, scherzi a parte, ho letto l'ultima parte con l'ansia totale e ora sono indecisa se leggere immediatamente il nome o aspettare con calma di avere tempo per godermi tutto. Aiuto XD
Nel frattempo, rinnovo i miei complimenti u.u
A presto ^^
Tsuki

Recensore Master
25/02/21, ore 18:57

Mi dispiace tantissimo per il ritardo ç__ç Mi sono presa una luuunga pausa da EFP per la sessione, ma ora sono tornata u.u
Che dire di questo capitolo? È veramente perfetto! Leggere del post-Hunger Games è ancora più interessante degli Hunger Games veri e propri, dato che è qui che si consuma il vero dramma del sopravvissuto.
Parto col dire che ho adorato il dettaglio del seno rifatto! Mi ricordo che anche Katniss ha sfiorato un simile fato - non fosse stato per Haymitch - e, giustamente, è lecito pensare che lei sia stata un'eccezione a una pratica altrimenti comune. Del resto, parliamo sempre di Capitol City. Inoltre, il collegamento al fatto che Felix si sia tolta la maglietta durante i Giochi è semplicemente un ottimo esempio di foreshadowing u.u
Comunque, anche se questo capitolo è "di passaggio", mi è piaciuto davvero molto, perché esplorare il ritorno fa tornare umano - almeno per un po' - anche il più traumatizzato dei Vincitori, e Felix ne ha di traumi!
Mi è piaciuta moltissimo la descrizione della sua reazione alla registrazione, il modo in cui ancora prova odio e sentimenti di vendetta verso Lucy. E il discorso sui numeri primi!! Semplicemente geniale!
Ho adorato anche il graduale "lasciarsi andare", il cambio di emozioni e atteggiamenti nel viaggio da Capitol al Distretto 3. La paura di risultare un "mostro" agli occhi di tutti è realistica e descritta molto bene, così come la scena finale: la ciliegina sulla torta (quella giusta vulnerabilità che rende tutto più interessante u.u)
Sarà intrigante vederla come Mentore, ora!
Al prossimo capitolo ^^
Tsuki

Nuovo recensore
07/12/20, ore 23:23

Che dire, vado a piangere in un angolino. Capisco che questo è il finale che narrativamente ha più senso, ma nel mio cuore ci saranno sempre Anice e Nym insieme.
Complimenti per aver raggiunto questo traguardo!

Recensore Master
18/11/20, ore 19:43

Eccomi qui a recensire questo secondo capitolo!
Che dire? Wow! Ho adorato ogni singola parola di questa seconda parte, così carica di azione e sentimenti.
Felix finalmente compie la sua evoluzione (o involuzione?) e, da razionale che era, si lascia trasportare completamente dalla vendetta. Come se avesse letteralmente perso se stessa con Jack, appunto.
Mi piace come abbia comunque tentato di giustificare il suo desiderio di vendetta, ancora una volta, con la scienza ("Ad ogni azione ne corrisponde una uguale e opposta. La legge della natura"), perché le dà quel giusto tocco di lucidità - nella follia - che rende ancora più carica emotivamente tutta la sequenza finale.
Tutto è perfettamente bilanciato, tra sentimenti e crudezza (anche nella scelta delle parole: molto azzeccata), e mi è piaciuto molto anche come tutto avviene velocemente (ma con il giusto peso), in modo inaspettato.
Insomma, complimenti vivissimi e complimenti a Felix, che, nonostante tutto, è sopravvissuta!
Al prossimo capitolo,
Tsuki

Recensore Master
03/11/20, ore 16:50

Era da tempo che tenevo d'occhio questa fanfiction e aspettavo un momento buono per leggerla con calma, perché si intuisce immediatamente che ne vale la pena u.u
E infatti avevo ragione! Adoro, in generale, storie di Tributi originali, con Hunger Games inediti e personaggi tutti da scoprire. In più, questo primo capitolo è veramente scritto bene (complimenti!) e presenta Felix in maniera chiara e molto significativa. Mi sono già affezionata a lei e alla sua causa (e di quale si tratterà, alla fine? Salvare Jack o se stessa? Non vedo l'ora di scoprirlo) e trovo che sia caratterizzata molto bene. In generale, i Tributi del Distretto 3 sono tra i più interessanti, ma Felix mi piace perché non è la classica calcolatrice senza sentimenti, anzi! La sua intelligenza è sicuramente notevole e si vede dai ragionamenti che fa e dai riferimenti agli scacchi (bella l'idea di Re e Regina!), ma non è mai né troppo né troppo poco, e i sentimenti per Jack la rendono più umana e anche più determinata.
Inoltre, devo fare i complimenti anche per l'originalissima ambientazione dell'Arena (non avevo mai letto di una vera e propria "città sotterranea", molto interessante!) e per il realismo che permea tutto il capitolo. Troppo spesso leggo fanfiction con Arene descritte male e ibridi noiosi e troppo facili da eliminare, mentre qui vedo un certo impegno anche nel rendere tutto dettagliato e tangibile. La scena con l'ibrido è perfetta! Così come l'intera sequenza d'azione: davvero ben fatta.
Insomma, non vedo l'ora di leggere gli altri capitoli!
A prestissimo,
Tsuki

Recensore Junior
26/10/20, ore 12:30

Giuro, Anice mi spezza dalle risate anche nei momenti più tragici.
Comunque ovviamente non potevo esentarmi dal recensire QUESTO capitolo perché racchiude il clou dei Giochi e della sua crescita, sia come tributo sia come persona. La frase che ritengo emblematica e direi quasi rappresentativa di tutto il capitolo è quella in cui è esplicata la metafora dell'uccellino nella gabbia. Poetica e tagliente allo stesso tempo per la sua accuratezza. Anice è un personaggio incredibilmente affascinante, ed è qui che iniziamo in realtà ad assaporare le prime dosi della sua complessità. E' una ragazza orfana e ragazza madre allo stesso tempo e, nonostante il mondo l'abbia presto posta in una condizione tale da dover diventare un'adulta prematuramente (come Katniss - se contiamo che la madre è praticamente entrata in uno stato vegetativo dopo la morte del marito), è riuscita in qualche modo a mantenere una purezza di spirito e sentimenti che Katniss ha tuttavia perso per strada in favore di un cinico pragmatismo (e che ha sacrificato per fare in modo che quella purezza giovanile potesse rimanere intaccata in Prim). L'amore cristallino di Dyneema e per Dyneema - ossia ciò che probabilmente le ha permesso di mantenere quella purezza - è la sua ancora, sia dentro sia fuori dall'Arena, e in questo capitolo emerge chiaramente. Allo stesso modo, però, Anice ha trovato in Cecelia una nuova madre. Austera, combattiva, implacabile. E Anice, la cui fanciullezza d'animo è alla perenne e disperata ricerca di un appiglio genitoriale, si tuffa in questa nuova figura materna senza nemmeno realizzarlo. E allora ecco che l'uccellino spaventato che cinguetta e incanta per la sua mansueta bellezza trasforma improvvisamente il proprio canto in una litania di morte, e sfodera becco e artigli stupendo gli ammiratori al di fuori della gabbia. Questo dualismo in Anice è sicuramente il punto di forza del suo personaggio. La sua anima puerile è intrappolata nel corpo di un'assassina, ed il corpo la costringe ad emanciparsi. Da qui la nascita di una hubris molto tenera, una timida tracotanza, un senso di soddisfazione che si tramuta presto in volontà di affermazione e in godimento dei pregi e dei complimenti del pubblico capitolino - e di Cecelia ovviamente, una nuova madre a cui può testimoniare i suoi successi.

Altro momento chiave del capitolo è il rapido scambio di sguardi fra Anice e il suo opaco riflesso nella lama del coltello che sta per adoperare. Non riconosce il volto scarno dall'altra parte - quasi a simboleggiare la perdita dell'innocenza, e l'abbruttimento di spirito che sta per abbracciare. E' un immagine che fa sua e si "cuce" addosso, rinnegando e lasciandosi alle spalle la sua integrità precedente. E' la nuova Anice riflessa in quella lama che è in grado di aguzzare il suo becco canterino e recidere gole. E' quella nuova Anice che affonda forbici e stalattili come fossero artigli. L'uccellino non intrattiene più cantando ma beccando a morte - Anice non intrattiene più con la sua bellezza o sensibilità, ma ferendo a morte. Ed ecco quindi perché Anice si identifica in quel riflesso sporco e deforme: perché mamma Cecelia le ha insegnato a usare il becco per qualcos'altro che cinguettare e incantare il pubblico, e il suo spirito ne è stato altrettanto sporcato e deformato. E non appena il pubblico si prostra ai suoi piedi per questo cambiamento, Anice diventa schiava delle sue attenzioni, avida di complimenti e congratulazioni.
Perché, in fondo, è questo che cerca. Dovunque si volti. Amore, accettazione, riconoscimento. Da nuove figure materne (Cecelia), da persone che ama (Dyneema), da persone che odia (Capitol City). Vuole sentirsi voluta, importante, emancipata dalla sua anima fanciullesca che le ha appiccicato addosso l'immagine di un uccellino mansueto che non è buono a nulla se non piagnucolare e cinguettare. Amore e potere si fondono dentro di lei, delineando una psicologia deliziosa da leggere.

Recensore Junior
26/10/20, ore 10:59

Questo credo sia uno dei miei capitoli preferiti in assoluto della storia per la quantità e varietà dei temi che affronta. Adoro anche la struttura ciclica del capitolo, poiché - sebbene al suo interno Felix sperimenti un risveglio emotivo positivo grazie allo sviluppo del rapporto con Isaac - esso si apre e si chiude con una Felix all'apice della disperazione. All'inizio il primo tributo di cui è stata mentore è appena morto, e i commenti di Beetee circa Haymitch la conducono, appena rientrata a casa, a scaricare la migliore amica Maya in quello che è forse il momento umanamente più meschino che lei ci abbia trasmesso su carta - alla fine, invece, il Presidente stesso la pone davanti a due tipi diversi di prostituzione, e anche la minima parvenza di serena libertà che le (ci) era stata venduta nel corso del capitolo svanisce. E' un capitolo-altalena, in cui sperimentiamo lo scontro ideologico di due mondi che in realtà, per quanto siano in grado di toccarsi ("Isaac era lì quando Jack era nato; Felix lo aveva accompagnato nella morte."), non riescono ancora totalmente a fondersi. Perché non solo Felix è ancora gravemente traumatizzata dai Giochi, ma è pure cinicamente consapevole di essere in trappola - non ha il lusso, come Isaac, di tornare a fantasticare su ideali di "speranza, fede, libertà", né ha più l'innocenza di riuscire a separare la propria condizione da quella dei defunti ("Quindi, per favore, non venirmi a dire che sei incurabile, perché non lo sei. Mio fratello è incurabile. Tua madre è incurabile. Io e te… abbiamo ancora il potenziale per essere come loro."). Felix si percepisce come una morta che cammina, e il suo sguardo è sempre rivolto verso il basso - come se la Terra stessa la stesse continuamente richiamando a sé - mentre Issac sembra essere l'unico in grado di ricordarle di alzare quello sguardo verso il cielo plumbeo adorno degli stormi degli uccelli, o verso il firmamento, e tornare a sognare, a fantasticare - a rimettere in moto non soltanto il meccanicismo tipico del suo modo di ragionare, ma scuotere anche i flutti dell'immaginazione che la portano lontana, verso le onde del Distretto 4, verso ciò che può ancora apprezzare del mondo. Un tentativo di rinascita. Un primo passo. La speranza di cui il capitolo è permeato è proprio ciò che rende così efficace la scena finale, uno schiaffo in faccia che il lettore sa che è destinato ad arrivare (perché sa che nessun Vincitore è mai davvero libero)... ma che si è semplicemente scordato di anticipare. E' proprio il ruolo di Issac come portatore di speranza che rende l'ineluttabilità della disperazione di Felix così difficile da digerire e stomacare - ma è proprio il ruolo di Isaac che, un passo alla volta, potrà rendere quell'ineluttabilità gestibile e accettabile.
La morte di Jack le ha mozzato il fiato, e la vitalità di Isaac è ciò che la sta riportando a respirare. Bellissimo.

Nuovo recensore
07/10/20, ore 13:04

Anche questo capitolo è una bomba! Adoro il richiamo ad Ulisse ed adoro Anice (anche più di Felix se posso permettermi <3).

Recensore Veterano
24/09/20, ore 10:49

Helouuuu ho finito anche questo capitolo, finalmente conosco la nostra Anice. Che dire, sono io, uguali spiccicate. E' un fiorellino, davvero dolcissima, molto diversa da Felix. La sfida di passare da una all'altra era molto ardua, è evidente che Felix è un personaggio più nelle corde della penna di Marina, ma so che col tempo riuscirai a rifletterti anche in Anice e a darle lo stesso spessore, la stessa profondità di Felix. Anche perché è un personaggio che ha tanto da dare! Dietro tutta quella fragilità, ne sono certa, si nasconde tanta voglia di farcela. Quando l'amore ti scuote da dentro, cambiando quella che sei, spingendoti anche solamente a provare a fare delle cose che non avresti mai fatto per alcuna ragione al mondo... non è da tutti. E' coraggioso. C'è del coraggio dentro di Anice, non vedo l'ora di scorgerlo. Non vedo l'ora che mi travolga.


vvb amichette, vi amo <3

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