SETTIMA CLASSIFICATA A PARI MERITO, con 27/35
D.Grey.Macer, “Sorella Maggiore e Basta”
Grammatica, lessico e stile:
Mi è piaciuta la scelta di dividere la storia in vari anni, per permettere al lettore di avere un quadro più completo della vicenda, soprattutto perché la dividi anche visivamente; in questo modo è più facile seguire la trama senza confondersi, perciò ben fatto!
Dal punto di vista grammaticale:
> “gesto affetto usato più che altro” manca il “di”, mentre in “con sopra un topo due zampe” credo manchi “a” o “su”.
> “Daphne ad esempio” non lo valuto come un errore, perché credo che l’italiano si stia evolvendo tanto da non considerarlo come tale, ma la d si aggiunge solo in caso la vocale dopo sia la stessa (ad amare/ed elefanti…).
> “Poesie. Che non si vede?” Avrei messo una virgola dopo il “che”.
> “La distinzione tra case” prima hai messo la maiuscola a “Casa”, quindi anche qui dovrebbe esserci. Ogni tanto invece inserisci la maiuscola dove non serve, come in “È una puntura di Zanzara questa?” e “Scusami, Gaia, La mamma”.
> “Ma io ci come minimo” errore di distrazione.
3 / 5
Trama e originalità:
La trama si apre con Lucius e Nott che chiacchierano durante un aperitivo, e attraverso la conversazione metti le basi della storia; non solo spieghi della nascita della quarta bambina nella famiglia Greengrass, ma mostri in poche righe il mondo dei purosangue. È una scena leggera, che strappa un sorriso — la questione nomi mi ha fatta morire —, e che senza alcuno sforzo prosegue a presentare una delle protagoniste. Bello il modo in cui porti il lettore avanti nel tempo fino alla fine, con un ritmo abbastanza veloce che è, secondo me, dovuto anche alla grande quantità di dialoghi. Io amo i dialoghi, ma secondo me andrebbero accompagnati anche da qualche descrizione, qualche azione, insomma… Lo inserisco sotto la voce “trama” perché ogni tanto questo disturba un po’ la lettura, visto che spesso non mostri neanche chi parla ed è il lettore a compiere lo sforzo di capire — tanto che in alcune occasioni fai il nome dei protagonisti della scena solo alla fine (per esempio in quella con Astoria e i bulli) e quindi devi tornare su e rileggere la parte con questa nuova comprensione. Persino la malattia di Gaia ho faticato a comprendere, in un primo momento, e quel “ultimo incantesimo: incendio” con cui concludi la scena di Daphne e Astoria mi ha lasciata perplessa (immagino sia in caso la madre controlli la bacchetta?). Insomma, mi sarebbero piaciute alcune spiegazioni in più.
Mi dispiace anche che non si capisca cosa sia accaduto ad Artemis e Regina, come siano morte; carino, invece, che si incontrino con Astoria nell’oltretomba (anche se per me Astoria è viva e con Draco, perché TCC non lo sopporto ahah).
Ho trovato molto originale, comunque, l’inserire un personaggio che è sorella di Lucius, ma così giovane (quasi quanto Draco), perfettamente in linea con l’idea che ci si fa delle antiche famiglie inglesi, in cui il lord si sposava e “figliava” anche da vecchio. Bello, poi, mostrare cosa significhi essere lesbica in una famiglia purosangue. Insomma, dal punto di vista dell’originalità sei stata davvero bravissima.
7 / 10
Rappresentazione Serpeverde:
Ho adorato come rappresenti le famiglie purosangue, il modo di comportarsi e di vedere determinate caratteristiche come forza o come debolezza. Mi è piaciuto, inoltre, che questa storia non solo si divida su diversi piani temporali, ma anche su diverse figure femminili; questo suscita molto interesse, così come le personalità che delinei e che entrano in contrasto, come succederebbe con persone vere.
Ci sono diversi accenni ai Mangiamorte, ma me lo giustifichi e soprattutto lo associ all’essere un Serpeverde come atto di bullismo, a cui Regina risponde in modo pazzesco. Ho amato l’intera scena, la considerazione su come non sia un serpente particolare e quindi ognuno abbia personalità con sfumature diverse, e quante poche specie siano velenose in confronto a quanto crede la gente. Insomma, ben fatto, la scena mi è piaciuta tantissimo.
Le caratteristiche Serpeverde, comunque, le mostri già dalla risposta un po’ sfrontata di fronte a Nott, per proseguire in tutta la storia (vediamo la lealtà, il volere di proteggere chi si ama, il nascondere le emozioni ecc…), perciò non posso che farti i miei complimenti.
10 / 10
Gradimento personale:
Come ho già scritto, la tua rappresentazione delle famiglie purosangue mi è piaciuta tantissimo, soprattutto quando la correli con la difficoltà del non essere etero; di come motivi diversi spingano due ragazze lungo la stessa strada di Sirius e Andromeda, tanto che mi è dispiaciuto non vedere la reazione dei Malfoy di fronte a Regina (ma non era lei la protagonista, perciò c’era da aspettarselo).
Non solo, ma il modo in cui tratti i Serpeverde è semplicemente perfetto. A far calare il punteggio, quindi, è solo questa confusione che si crea per la mancanza di bilanciamento tra dialoghi e descrizioni, perché ti giuro che la storia mi è piaciuta moltissimo (tanto più che io sono l’unica femmina su quattro figli, e mi trovo sempre a proteggerli/prendermene cura, perciò Artemis mi ha stretto il cuore in più situazioni).
7 / 10
TOTALE: 27 / 35 |
