Ciao cara Pampa, hai dato priorità alle oneshot sulla prima pagina e dunque spero di non aver sbagliato a scegliere questa. Non avevo mai letto prima d’ora su questa ship, anche se è una coppia abbastanza popolare, quindi appena l’ho vista ha attirato subito la mia attenzione!
La storia è scandita in tre parti che corrispondono a tre momenti – tre volte in cui Theon e Robb si baciano. Questa impostazione in tre scene separate nel tempo che però mantengono un filo comune in genere mi piace molto e, di fatti, l’ho trovata molto azzeccata anche qui. Ti permette di mostrare l’evoluzione del loro rapporto e del diverso modo in cui intendono questi avvicinamenti fisici.
La prima volta, il loro bacio è dopo un allenamento ed è un tentativo – qualcosa di maldestro, incerto, che è curiosamente Robb a iniziare, Robb che è il meno esperto. La reazione di Theon con quel “E quello era un bacio secondo te?” è stata sicuramente molto IC, così come il dimostrare subito cosa in realtà e un bacio. Si vede allora accanto all’incertezza, la passione che esplode. I ruoli sono codificati molto bene a questa altezza: Robb è in effetti vergine, Theon – più grande anagraficamente, ma anche più smaliziato – comanda il gioco. Menzione speciale per Jon, anzi doppia: la sua assenza permette quell’avvicinamento e il suo ritorno scomodi confronti a parole su quanto è successo.
La seconda volta, siamo molto più avanti nel tempo: Robb è re e il loro rapporto si potrebbe configurare per questo diverso. Potrebbe, dico, perché invece Robb, rifiutando il titolo formale da lui, e chiamandolo protetto e addirittura suo pari, stabilisce come nulla è in realtà cambiato. Dice che ha bisogno di lui, e tutto ciò che per lui è importante davvero solo se anche Theon lo vuole – non solo stare con lui e essere il suo amante, ma anche essere suo pari e non un prigioniero appunto. Il confronto mi è piaciuto e coglie una chiave importante del modo in cui, al di là della ship, si sono sempre concepiti anche nel canon fino al tradimento di Theon, perlomeno. Ecco, a proposito del tradimento, la prospettiva dello stesso se posto con i termini che tu tracci – e delle parole e del rispetto che si sente, più che della passione – non può che sembrare ancora più dolorosa. Un’altra cosa che funziona, anche perché è un rimando in più alla prima volta, è poi il fatto che ancora una volta è Robb – l’inesperto, come giustamente sottolinei ancora – a prendere l’iniziativa. E lo fa, stavolta, con più audacia e consapevolezza e non solo perché banalmente ha imparato, ma anche perché ha capito cosa sono e gli sta bene. Lo bacia sapendo quello che sta facendo, insomma.
La terza volta è, infine, la più bella perché non è mai esistita. Mi piace che come conclusione hai lasciato spazio alla pura alternativa mentale, al dolore di ciò che sarebbe potuto succedere e che non è mai. A quella possibilità Theon ci pensa concretamente mentre ha davanti la lettera per Robb – e dunque vediamo quel terzo bacio attraverso i suoi sogni ad occhi aperti. Inevitabilmente però, seguendo il canon, lui decide di bruciare la lettera e con essa quello stesso terzo bacio e quel sogno. Hai ricostruito bene quelli che sono stati i suoi pensieri prima del tradimento, anche riconsiderando questa relazione fisica con Robb. Il dissidio tra essere un Greyjoy e uno Stark diventa il dissidio tra due gabbie, ma anche, in fondo, tra ciò che è davvero (un Greyjoy) e quello che si è ingannato di essere solo per via di una persona. Robb è tutto ciò che lo terrebbe lontano dalle sue origini, e Robb tragicamente non è abbastanza. Mi è piaciuto l’inciso “o forse sarebbe stato Theon a iniziare quella volta” – perché ancora una volta richiama (e stavolta ribalta) le altre due parti.
Insomma, questa lettura mi è piaciuta molto, credo tu abbia fatto un ottimo lavoro ed è stato per me molto stimolante leggere su una coppia diversa, specialmente nell’interpretazione accurata che ne hai dato tu.
Un bacio e alla prossima, complimenti davvero! |