Recensioni per
Misremembered
di Gaia Bessie

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/10/21, ore 15:17

Recensione premio 2/2 per il primo posto nel contest: evocami col mio nome, ti svelerò i miei sereti, edizione speciale Setsy&Mystery
Cara Bessie, un po' in ritardo eccomi a consegnare il secondo premio.
Ho sfogliato il tuo profilo, e ho visto molti fandom interessanti, ma senz'altro sono stata attratta da questa storia su Sansa, anzi, sulla San-San - coppia fanon ma molto interessante anche a mio parere.
Sandor non c'è, e mi trovo subito a dire "purtroppo". La sensazione, anche - anzi soprattutto - in una fiction come questa, è che tutti, sia noi che Sansa, gli abbiamo perdonato tutto quello che di male ha fatto, per concentrarci sulla sua redenzione. Non so nella realtà il bacio doveva esserci, ma non importa. E' vero in questa bella storia, ed è il leit-motiv di tutti i pensieri aggrovigliati e incerti della giovane Stark.
Nel mondo di Martin Sansa dovrebbe quasi dirsi fortunata solo perchè è sopravissuta, ma è stata una ragazza perseguitata dalla malasorte, per me. E' normale che in certo momento della propria vita si sia attaccata, affezionata al mastino. Non credo alla parola "innamorata", però il suo cuore romantico e straziato potrebbe avere avuto un attimo di propensione per il suo salvatore. Un bacio glielo avrebbe dato, sì.
E adesso lo sente tornare sulle labbra in ognuno dei momenti
che hai esaminato. Lo sogna, soprattutto, è qualcosa di confuso tra le dimensioni della realtà e quella onirica, e credo che tu abbia fatto bene a non dire mai apertamente che si sono baciati. Non che non si possa fare un what if? ma così è meglio. Ogni pensiero di Sansa vede il fuoco al centro dello scenario.
Un po' è una "base" in GOT - fuoco e sangue li hanno vissuti tutti i protagonisti, non solo i Targaryen - ma per lei sono soprattutto il volto bruciato di Sandor e la capitale sotto l'assedio nel quale poteva morire - o peggio. Sono quelle della morte del mastino, perchè lei lo ha saputo bene cos'è successo.
Forse è il contrario del suo amato ghiaccio, una nemesi che la chiama e ha cercato di farla sua. Sansa è così giovane, ma troppo segnata. Come farà a contrarre matrimonio dopo Jeoffrey, la delusione su cavaliere di fiori (incolpevole!), Peter, Ramsay, altri che hanno provato ad approfittarsi di lei, malgrado l'amicizia di Tyrion e l'amore di Sandor? Perchè lui ha amato lei, di sicuro, l'uccellino che cinguetta una canzoncina adeguata... Tutto bruciato via, un incendio che l'ha consumata fino in zone che non potrebbero mai sparire, come i ricordi più preziosi, ma sa che succederà.
Forse dovrà farlo per dare spazio nella sua mente ad altro, a rilfessioni da Regina. Forse sfuggiranno spontaneamente perchè lei non li alimenterà, per sopravvivere.
ma le bruciature sono scritte su di lei - mi piace particolarmente il dettaglio delle punte della stella - , sente la cenere come un sapore sulle labbra. Non ci penserà iù, ma gli avvenimenti sono qualcosa di vivo, lasciano segni come le impronte fisiche dei defunti: sono stati lì, e moriranno davvero solo con lei
proprio tristezza... :((( quindi molto adeguato al fandom!
ti aspetto alla prossima occasione, questa storia mi piace molto!
Setsy

Recensore Master
27/05/21, ore 11:07

| Recensione premio per il Contest Revival - A volte ritornano 1/4 |
Cara Gaia,
credo che l'Unkiss sia uno dei momenti più belli e controversi "creati" (anche secondo me per sbaglio, Martin ha usato la paraculata del narratore inattendibile, ma è un genio malvagio anche per questo, mannaggia a lui!) da Martin, e che in qualche modo dice tanto sia sul personaggio di Sansa che su quello di Sandor.
Lei convive con questo sogno/ricordo (a proposito, sei stata bravissima a rendere questa idea di vero/non vero tramite appunto questo espediente!), che ha il sapore di Sandor Clagane: sa di fumo e fiamme e lacrime. Sa che è sbagliato indugiare sul passato, ma in qualche modo quel ricordo,a parer mio, le serve quasi come monito: le ricorda ciò che ha perso, dove ha sbagliato, e quando il potere possa essere volubile. E' come se, ancora una volta, Sandor la stesse mettendo in guardia, ricordandole che il mondo in cui vivono non è fatto di eroi, e loro non sono i protagonisti di nessuna ballata.
Molto bella e forte, la scena in cui Sansa riflette sul matrimonio, volendo essere rinchiusa dagli altri all'interno del sempre eterno sistema patriarcale, ragionamente molto coerente visto che GoT è creato su di un universo che riprende quello medievale del nostro mondo. Mi è piaciuto il riferimento a Cersei, a tutti quei ricordi, quelle perdite, che impediscono a Sansa di poter dire sì, che io ho percepito al tempo stesso sia come una dimostrazione di forza, ma anche come una sorta di condanna: la dolce bambina dai capelli ramati che sognava l'amore, qui è costretta, a causa dei traumi del suo passato, a rinunciarvi per sempre. E' un pensiero che fa percepire quanto Sansa abbia effettivamente perso, pur di conquistare la sua corona di ghiaccio.
Il tuo stile in questa storia è colmo di malinconia, di solitudine, perchè alla fine Sansa ha vinto, ma la sua è una vittoria spezzata, perchè, chi del suo branco alla fine è rimasto al suo fianco?
Davvero un lavoro ottimo, cara Gaia! Sia a livello introspettivo, che di resa dei personaggi!
Alla prossima!
BellaLuna

 

Recensore Veterano
26/03/21, ore 12:28

Recensione premio per il primo posto al contest "Titoli a Catena" - 2/3

Ciao Gaia!
Bene, da dove parto? Questa storia, quest'agglomerato di drabble, racchiude quelli che sono i miei generi preferiti in assoluto.
Non è da molto che ho scoperto le SanSan, sarà forse un annetto - anche se, sono sincera, ho sempre shippato questi due da ancor prima di venire a conoscenza di storie che li riguardassero.
Anche nel mio immaginario c'è stato questo bacio che, però, noi spettatori non abbiamo visto; e sono felice che tu, in qualche modo, gli abbia reso giustizia... anche se tramite l'Angst, scelta che comunque ho personalmente apprezzato da matti!
Mi è piaciuta la tua idea di strutturare il testo in quattro drabble ambientate dopo la fine dell'ultima stagione, così come mi è piaciuto l'argomento che hai trattato in ognuna di esse. Geniale, oltremodo geniale, il parlare di questo bacio senza farlo vedere né tramite flashback né effettivamente tramite i ricordi. Mi spiego: lo viviamo sì tramite i ricordi di Sansa, ma non viene mai descritto, scelta assolutamente fantastica! In questo modo, l'Ansgt e il carattere malinconico vengono accentuati da morire, cosa che ha contribuito a rendere il testo assolutamente perfetto!
Azzeccato anche il parlare di sogni che, prima o poi, Sansa avrebbe dovuto abbandonare, che non avrebbe potuto portare per sempre con sé. La frase finale, infine, spezza davvero il cuore. Ciononostante, non fa altro che accentuare i generi della storia e la tua bravura nel renderli tali.
 Sono sinceramente felice di essermi imbattuta in questa storia, sul serio :)
Complimenti, mi è piaciuta da matti!

Un abbraccio ^^

Recensore Master
11/11/20, ore 17:23

Recensione premio per il contest "Storia di un Matrimonio" 1/1

Ciao! Scusami per averti fatto aspettare un po', ma finalmente riesco a passare da te.
Sono molto felice che tu abbia deciso di consigliarmi questa flash perché, fandom a parte, mi è piaciuta moltissimo. La coppia Sandor/Sansa non mi ha mai convinto, in particolar modo nella serie Tv (i libri li sto leggendo in questo periodo e all'unkiss non ci sono ancora arrivato, ma da come la storia è costruita e dalle note è evidente come sia avvenuto "dietro le quinte"), eppure la protagonista è perfettamente IC e centrata, sempre in bilico tra la vecchia Sansa, la bambina sognatrice, e la Sansa donna e regina che prende definitivamente il suo posto durante la prigionia a Grande Inverno. Anche l'intreccio con la canzone è ben congegnato: prima il fumo e l'incendio, che tormentato i sogni di Sansa, poi la caduta in macerie delle ultime illusioni e una nuova consapevolezza fredda. Ho amato moltissimo la ripresa di diversi temi in ognuna delle drabble: il fuoco, le cicatrici, Sandor, la memoria... ognuno di essi prende il sopravvento in uno dei quattro momenti, ma gli altri tre restano sempre sullo sfondo come legame, mantenendo l'atmosfera "color cenere" che si respira lungo tutta la raccolta. La mia drabble preferita è quella omonima alla raccolta, identificata da quella stupenda parola che è "Misremembered". Il primo capoverso è scritto divinamente, davvero, è una delle migliori frasi che abbia mai letto perlomeno su EFP, sia dal punto di vista delle scelte formali, sia da quello del significato interno alla storia e alla sua contestualizzazione. Più in generale lo stile rispecchia perfettamente il mio gusto, le frasi sono complesse ma perfettamente scandite dalla punteggiatura e le immagini evocate sono metaforiche ma riallacciate al contesto.
Ho notato solo una ripetizione un po' fastidiosa nella prima drabble, con due "bruciato / bruciante" a mio parere troppo vicini tra loro, ma per il resto è tutto perfetto.
Davvero complimenti, inserisco al storia tra le ricordate e ti porgo i miei più sinceri complimenti. Alla prossima!
mystery_koopa

Recensore Master
08/09/20, ore 14:55

Valutazione per il contest "A Ship for All Seasons"
Seconda classificata - Premio Speciale Miglior Stagione per la miglior drabble


Grammatica: 9.7/10
Ma si tratta di potere e come potrebbe, Sansa, far riemergere il suono della propria voce tremante, una canzone, e un bacio che, a volte, dimentica quasi di aver ricevuto. – Qui la punteggiatura non è omessa, ma errata, in quanto dovrebbe essere una domanda. -0.3

Stile: 9/10
Stilisticamente ammetto di essere rimasta incantata. Hai una grande padronanza delle parole e ho trovato la forma della storia perfettamente corrispondente alla dinamica di sogno del contenuto. Il lessico e l’incedere delle frasi rimandano anche al contesto simil-storico e al ritmo delle ballate. A questo proposito, mi è piaciuta molto in questo caso la scelta di usare le d eufoniche (che normalmente risulterebbero eccessive) e anche quel “ch’era”, in quanto entrambe contribuiscono a rendere conto di quella patina medievaleggiante.
Un appunto per il lessico riguarda, per converso, però, la scelta del termine “appiccicoso” nella prima drabble che ho trovato un po’ troppo bassa a livello di registro.

Le immagini che riesci a evocare sono molto suggestive e, in definitiva, le metafore e gli accostamenti che emergono sono di notevole impatto. Normalmente sono scettica riguardo azzardi in questo senso, ma tu hai saputo osare senza dare quell’effetto di straniamento che talvolta creano le belle espressioni senza senso. No, qui le belle espressioni sono bellissime e hanno un loro preciso valore. Te ne segnalo alcune con valore assolutamente positivo:
la morbida mappa di cicatrici ch’era la pelle del Mastino
luogo di fiamme salate in cui vive nei suoi sogni
Il tessuto della memoria si sfilaccia, con l’incedere delle stagioni, si costella di bruciature minuscole come gli spigoli di una stella. – Questa soprattutto è la più ardita e pretenziosa, eppure funziona benissimo perché le stelle nel senso simbolico hanno spigoli e nel senso reale bruciano. Mi è piaciuto anche quel “costella” che deriva dall’ambito semantico delle stelle e che anticipa il paragone, per cui il richiamo alle stelle risulta doppiamente rivelante.
Stupendi i temi che ricorrono in ogni drabble e che le legano – quasi cucendole – una all’altra: la memoria, il fuoco, ma anche le cicatrici e ovviamente quel bacio. Tutti temi che parlano di Sansa e Sandor e ne catturano l’essenza.

L’unica pecca che purtroppo ho trovato è l’eccesso di virgole, non in posizioni sbagliate ma in posizioni non necessarie, anche in mancanza di altri marcatori forse più azzeccati. La funzione delle virgole è quella di creare, infatti, una pausa nella lettura – se sono troppe, si rischia di rendere la lettura frammentaria.
C’è un uomo morto tra le fiamme, lì, e, allora, Sansa non riesce nemmeno a dire sì. – Qui, ad esempio, hai marcato troppo ben tre parole di fila chiudendole nelle incidentali “lì”, “e”, “allora”.
Avrei ridotto il numero di virgole e utilizzato anche altri segni quali trattini, punti e virgola e due punti, oltre che inserire più punti fermi per alleggerire il periodo. La decisione di utilizzare una struttura quasi sempre paratattica funziona, ma rischia in alcuni punti di rendere il periodo troppo lungo e di rendere meno immediate alcune espressioni, finendo così per depotenziare il loro valore.
In ogni caso, stilisticamente è potentissima la storia e sappi che l’ho apprezzata davvero molto.
Ho apprezzato anche i titoletti scelti e l’utilizzo come accompagnamento delle parole della canzone, scelte ad hoc.

Trama, sviluppo della coppia e originalità: 10/10
Inizio a parlare di questo parametro dicendo che mi hai proposto qualcosa di davvero originale, che non avevo ipotizzato minimamente quando ho indetto il contest. Ciò che catturi qui è infatti l’evoluzione di un sentimento dopo che le interazioni sono già avvenute, quando le interazioni non possono più avvenire. Attraverso i ricordi sul Mastino e la progressiva distanza da essi, Sansa cresce ed evolve come donna e come regina. Così, da un lato vediamo il futuro in divenire di Sansa dopo l’ultima stagione, dall’altra il modo in cui rivive il suo passato e ripensa alla scena dell’Unkiss. Sandor è il suo ricordo costante, il sogno a cui si aggrappa, finché non arriva a dimenticarlo lentamente – dimenticanza che, emblematicamente, si traduce presto in incapacità di sognare. Hai offerto uno sviluppo poetico, interiore, che vive tutto nella mente, nel sogno e nel potenziale – una scelta inusuale e originale, ma che nulla toglie secondo me alla forza e alla presenza di uno sviluppo. Sandor materialmente non c’è, ma è ovunque nelle introspezioni di Sansa; non li vediamo interagire, ma quell’unica interazione vissuta – l’unkiss, appunto – è al centro di tutte le drabble; non c’è un cambiamento vissuto del sentimento, ma quel sentimento è di volta in volta visto in una prospettiva diversa che accompagna le evoluzioni della vita di Sansa. Insomma, scelta originalissima, una trama priva di salti o buchi ma anzi molto organica e fluida (anche grazie allo stile), e lo sviluppo del sentimento sottile ma evidente.

IC: 4.5/5
Quanto a caratterizzazione, hai offerto un focus meraviglioso e pieno di Sansa regina, una regina sola, senza amore (e che all’amore neanche ci crede più), che continua ad aggrapparsi ai sogni anche se sa che ormai “puzzano di bruciato”. L’hai tratteggiata in modo delicato eppure potente, salvando ciò che è stata e proiettandolo in ciò che potrebbe essere. Il problema è l’assenza, tuttavia, dell’altro polo della coppia che, nonostante la forza della flash, si avverte. Sandor è infatti presente solo nei pensieri di Sansa e, sebbene richiamato con elementi che non possono che far pensare a lui, appare solo in immagini fugaci e statiche (oltre che filtrate dalla memoria). È solo per questa non piena presenza che ho scelto di decurtati un mezzo punto.

Titolo: 3/3
Il titolo secondo me funziona benissimo: è un gioco di parole intraducibile in italiano, cattura l’attenzione proprio per la sua particolarità, e rende perfettamente conto del tema della memoria e dell’evoluzione mentale di Sansa nei riguardi dell’Unkiss.

Gradimento: 5/5
Dire che l’ho amata è riduttivo. Hai usato una prospettiva originalissima, con uno stile davvero molto accattivante e poetico, per esplorare in ogni sfumatura la dinamica dell’Unkiss. È stata una lettura che mi ha molto emozionata, che mi è arrivata dritta al cuore e per cui non posso che farti i miei complimenti. In particolare ho amato la drabble omonima alla flash, che vince il premio speciale.

Bonus: 2/2 Hai scelto come personaggio della coppia Sandor Clegane.

Totale: 43.2/45