Recensioni per
Reietti (E morir m'è dolce)
di Nirvana_04

Questa storia ha ottenuto 47 recensioni.
Positive : 47
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/10/21, ore 12:18
Cap. 2:

Recensione premio al contest "No, honey, you don't love me" indetto da me sul forum di efp :-)

Ciao nirvana ^^
Perdonami se arrivo solo adesso a lasciare questa recensione, ma le ultime settimane sono state parecchio indaffarate per la vita offline :-/ Cmq ora eccomi qui!

Va beh, ma che cosa te lo dico affare? io ADORO come scrivi. Cioè ogni riga ogni parola ogni virgola *-* sei bravissima. Mi piace tutto.
Secondo me hai uno stile estremamente emozionale, ci fai entrare in contatto con i personaggi in un modo unico e viscerale: ne sentiamo le paure, le emozioni e ne siamo avvolti e circondati, sentiamo i loro pensieri e respiri. Le immagini che evochi sono precise, puntuali e uniche. Sottilmente perfette a descrivere e rendere tutto palpabile e vero.
Piton e Silente: due uomini legati a doppio filo, distanti eppure vicini, che tu ci descrivi magistralmente.
Hai scelto di raccontare due momenti così delicati (per questi due protagonisti, ma anche per la saga di HP): Silente che prende consapevolezza che non è immortale, che morirà, e Severus che invece si ritrova a sopravvivere.
Ho trovato singolare (e monto originale) come tu sia riuscita a riportare due scene e due personaggi così lontani (e distinti tra loro) in un certo qual modo speculari (un esempio lampante che mi ha colpita è la sincronia di queste due frasi, una per flash: "Se levasse via le mani dagli occhi, il turbamento dietro lo sdegno potrebbe commuoverlo." e "Se levasse via le mani dalle orecchie, l’affetto dietro la pena potrebbe farlo fuggire." Ed in verità anche altre, ma senza che te le sto ad indicare tutte che ovviamente le hai scritte tu XD ).

Il punto che Silente si porta appresso, sempre e da sempre, è ovviamente Ariana, che sente come una perenne colpa, che non riesce a dargli pace e che lo infesta. Tutto quello che accade è in qualche maniera filtrato dai pensieri per Ariana, un rimorso infinito che non trova mai pace.
Ho sempre trovato che silente sia un personaggio peculiare e complesso pieno di segreti e cose che non si dicono, che nasconde sotto la sua saggezza e tu sei stata capace a rendere la parte più fragile e profonda di questo personaggio con estrema precisione. Ce lo mostri senza filtri, quello che silente non fa vedere ma di cui è davvero consapevole e che muove ogni sua decisione.

E come lui anche Piton è rimasto incastrato, e per lui la colpa, il blocco che lo tiene ancorato, e bloccato, al passato è ovviamente Lily. E tu hai descritto questo legame indissolubile, ce lo hai fatto vedere e percepire in ogni momento.
Davvero brava.

Ora tolgo le tende che ho detto fin troppe cose in utili XD
Complimenti

a presto
Earth

Recensore Master
28/05/21, ore 12:19
Cap. 2:

Ciao Nirvana,
arrivo dopo un ritardo davvero vergognoso a commentare questa tua raccolta.
La prima cosa che mi ha immediatamente colpita è stata la scelta dei personaggi: Silente e Piton. Ti dirò, l'ho trovata molto originale e molto azzeccata come idea. Non avevo mai riflettuto su un ipotetico legame tra di loro (ma a questo arriviamo dopo).
Per quanto riguarda Silente, sono rimasta affascinata dal ritratto che hai dato della sua esistenza. Dai libri sappiamo che ha avuto una vita grandiosa, piena di vittorie straordinarie e anche qualche sconfitta, tuttavia questo voler contrapporre Ariana – colei che rappresenta l'emblema di tutte le sue colpe – è stato fondamentale per permettermi di vedere questo personaggio sotto una luce diversa.
Ho percepito chiaramente un sentimento di dolcezza e amarezza mentre leggevo di lui. Da una parte abbiamo tutti i successi di Silente, dall'altra ci hai mostrato la fragilità che si nasconde dietro quella patina di grandezza che gli viene spesso associata. Ho visto un Silente fragile, schiacciato da un passato che lo tormenta e per il quale non c'è perdono. Un uomo che cerca disperatamente di essere all'altezza dei suoi sogni ma che alla fine si rende conto di non aver ottenuto nulla, se non rimpianto e dolore.
Il rimorso di Silente ci porta direttamente a Piton, alla seconda parte di questa tua storia.
Ora, non sono una fan di Piton ma ti posso assicurare che ho cercato di essere il più oggettiva possibile nelle mie considerazioni. Si capisce perfettamente che Lily è il motore della sua redenzione, ciò che lo spinge a collaborare con Silente per proteggere Harry ma al tempo stesso sono rimasta molto sorpresa nel vedere quanto gli costasse fare il doppio gioco. Sì, perché pur apprezzando il contributo che ha portato alla vittoria dell'Ordine, Piton non è un personaggio sul quale mi dilungo a riflettere.
Lily non è un ricordo felice, al contrario non fa altro che farlo sanguinare e rammentargli costantemente la sua colpa. Forse qui ho preso un abbaglio ma mi è sembrato di capire che il ricordo dell'amata sia qualcosa di doloroso non solo perché sottolinea costantemente i suoi errori ma anche perché sta inevitabilmente svanendo.
Sono rimasta molto sorpresa nel constare che probabilmente il pezzo su Piton mi è piaciuto di più rispetto a quello su Silente.
Il collegamento tra i due ci sta alla perfezione. Questa sofferenza che provano al ricordo delle persone amate che hanno perdute è molto azzeccato ma è fondamentale per accentuare le differenze tra i due personaggi. Sono spinti da diversi sentimenti, reagiscono in modo diverso per una causa comune.
Davvero una bella lettura.
Un bacio,
Blue

Recensore Master
21/01/21, ore 20:59
Cap. 2:

Eccomi qui Nirvana,
Ti avevo detto che, se avessi avuto tempo e se fossi stata abbastanza bene sarei passata: sono qui e qui non vorrei starci. Pensavo di passare dal capitolo di Tonks e di Remus (❤), ma sono tornata indietro a quello che mi ero lasciata come l'ultima pagina di un libro che a volte non voglio leggere, perché le fini sono un po' dolorose. Approfitterò di questo passo indietro per dirti un sacco di cose, ché me le tengo dentro da un po' di tempo e non so che farci con queste cose che non ti dico mai.
Penso che questa storia sia di una bellezza che non può essere calcolata: ha un livello di attenzione per i dettagli che, se non con la lente di ingrandimento riuscirei a trovare. Riesci a creare quei miniquadri dentro i quadri. Dai un senso al testo e nel testo crei altro senso: a volta è il modo in cui lo pensi, è il gioco che fai sulla seconda e sulla terza persona, è il numero di parole uguale tra una flash e l'altra. Sembra di guardare un quadro di Monet quando vengo qui a leggere la tua storia e non riesco a capire come potessi essere spaventata di venire a leggere questo secondo capitolo.
Ci sono Albus e Severus, ecco perché: sono due personaggi che capisco poco, che mi fanno stringere il naso e non so se ho mai voglia di capirci che ci sia nel fondo delle loro anime. Ovviamente mi sbaglio, me lo ricordi tu che mi sbaglio in un modo quasi incalcolabile.
Faccio una piccola premessa e ti chiedo scusa se le mie parole saranno piene di errori: sono davvero davvero stanca. Un po' stanca come Albus (deve essere proprio stremato lui), che guarda la sua mano e pensa che è la prova della sua mortalità, guarda la sua mano ed è persino contento di quel destino che piano piano lo sta raggiungendo. Pensa che gli manca la sorella, Ariana, che è un pezzo di cuore ed è morta troppo giovane. È il rimorso di Albus quello, se la porta dietro da così tanti anni, ma non ha mai smesso di fare male. Finalmente smetterà, forse la vedrà di nuovo, forse non farà nemmeno male. E allora guarda Severus, gli dice che senza di lui non saprebbe che fare e pensa che Severus deve imparare a camminare da solo (perché non basterà mai avere un amico come lui, mai).
E vi è poi il rimorso di Severus, quella Lily, quell'amore che gli è scappato dalle mani e pensa a lei ogni giorno, ogni secondo e immagina se fosse morto con lei. Sarebbe stato meglio, morire con lei o per lei: avrebbe fatto meno male. Lo avrebbe aiutato a superare quel vuoto che si sente dentro e quella sensazione di fastidio ogni volta che Albus gli chiede di fare qualcosa: è diventato uno schiavo per amore, Severus, per un amore che non riceverà mai. E questa cosa sa davvero troppo di reietti.
Io a questo punto non ho più parole. Neanche una me ne rimane e resto muta davanti alla tua bravura: non so come fai. Hai uno stile che mi cattura e quei dialoghi che riporti così canonici, insieme ad un mare di introspezione mi rubano il cuore e forse sono io quella che muore dolcemente in questo mare.
Grazie,
Sia ❤
(Recensione modificata il 21/01/2021 - 09:00 pm)

Recensore Master
25/12/20, ore 17:57
Cap. 2:

Ciao, Nirvana! Buon Natale!
Io in questi giorni mi ero detta che mi sarei messa sotto con le recensioni e avrei sfoltito la lista. Be', indovina? Ho effettivamente recensito, ma tutte storie nuove! Quindi niente, oggi provo a recuperare i buoni propositi e ho deciso di iniziare proprio da questo capitolo. Me l'ero segnato tempo fa!

E, che dire, hai fatto un'analisi davvero incredibile di questi due personaggi; soprattutto mi ha colpita quella di Silente. È un personaggio che ritengo veramente complesso, con tutti i suoi silenzi e i sensi di colpa celati dietro un sorriso e gli occhiali a mezzaluna.
Tu l'hai colto molto bene. Hai colpito e affondato.

Hai scelto due momenti perfetti, fondamentali, hai dilatato il tempo e dato voce ai pensieri – ai fantasmi. Perché a unire questi due personaggi qui non è solo il loro, complicato, rapporto, né la promessa che Silente esige da Severus: ad accomunarli qui è l'avere un fantasma, entrambi, sempre una donna. Ariana e Lily: le loro morti pesano su Albus e Severus, li tormentano, la loro presenza aleggia sempre sui pensieri e pare che in fondo non li lasci mai.
Mi è molto piaciuta poi la metafora del vestire il fallimento e una vita di lutti, l'ho trovato molto d'impatto.
Severus e Albus, in fondo, erano molto più simili di quanto Severus non potesse immaginare.
Molto poetico, adatto, lo stile in cui sono scritte queste due flash.
C'è solo una frase che mi sembra contenere un errore:
"Adesso non avrebbe più potuto illudersi."
La narrazione è al presente, quindi credo che dovresti utilizzare il futuro. Il condizionale passato indica azioni spostate nel futuro se la narrazione è al passato, messa così non mi torna.

Se c'è una cosa che non mi convince di questo capitolo è, onestamente, il titolo.
"Abbastanza".
Certo, lo riprendi al termine di entrambe le flash, però onestamente lo trovo poco incisivo, un po' inadeguato di fronte a questi due testi tanto profondi. Ma questa è solo la mia percezione.

Vorrei dire molto di più, ma non ho la tua abilità di andare a fondo, quindi mi limiterò a ribadire che ho apprezzato veramente molto questa lettura. Tantissimi complimenti!
Un bacio,
Mari

Recensore Master
20/11/20, ore 22:23
Cap. 2:

Sappi che, se nel capitolo prima qualcosa dei personaggi sapevo, questa volta tutto scivola nel buco della mia ignoranza, perché Silente è uno dei pg di cui so poco e che meno mi piacciono. E purtroppo, proprio per questo, molti dei riferimenti me li sono bellamente persi – però anche senza capire precisamente a cosa ti riferisci, posso dire che ho amato le frasi, la composizione, il modo in cui fai suonare entrambi i pezzi, con una solennità drammatica intervallata da note più dolci e delicate (e perfino più tristi) quando in campo metti quelle parole dedicate prima ad Ariana e poi a Lily entrambe morte per le colpe dei due.
E tra l’altro mi piace che hai scelto proprio loro, così come mi piace il fatto che hai cambiato narratore rispetto alla prima drabble, mettendo una terza persona che suona più distaccata, ma che forse sa più di quanto non avrebbe saputo una seconda persona-coscienza-dell’altro personaggio. Perché tutti i pensieri e i segreti, tutta la solitudine e le colpe e i rimorsi e il dolore, questi due se li portano nella tomba – la loro non è una condivisione di emozioni, quanto invece di destino, la fine e quell’ultima frase (non sarà mai abbastanza), che è davvero l’unica cosa che hanno in comune. Tutto il resto sono differenze che si completano, che si capovolgono, perfino nel modo in cui affrontano il lutto dove Silente è l’uomo che voleva rivederla e riportarla indietro, mentre Severus al contrario avrebbe preferito lasciarsi morire così com’è morta Lily. Adoro come riesci a tirare fuori queste differenze profonde perfino nell’affrontare la morte delle persone che per loro sono state le più importanti e nell’affrontare poi il modo in cui hanno vissuto.
Tra l’altro perfino nel modo in cui ricordano le due donne sono così diversi che fa male, ma nello specifico mi piace molto la primissima frase in cui Silente vede Ariana nell’ombra dei suoi successi – come fosse il rovescio della medaglia, là dove Silente ha brillato, Ariana è scivolata nell’oscurità. Concetto che viene ripreso un po’ per tutta la flashfic ma soprattutto quando dici che “La vittoria così come la saggezza richiedono un prezzo”.

Anche qui ho ritrovato, gli stessi accorgimenti che hai usato nelle due drabble precedenti: il riprendere una frase della flash prima per capovolgerla, riadattarla al personaggio, mostrare come ancora una volta sono anime che in un certo senso si completano nella loro diversità. Specie nella fine, quando il primo potrebbe chiedere perdono e l’altro invece lo odierà.

E concordo con chi ha detto che sei riuscita a riunire questi due personaggi in maniera armonica.
Sono complessi, egoisti, hanno perso tanto e hanno dovuto pagare per quella loro unica scelta sbagliatissima che li tormenterà fino alla fine, e tu sei riuscita a scavare nella loro perdita, trovando un terreno comune su cui iniziare a costruire tutta la tua introspezione. E ho amato che tu non abbia guardato a nessuno dei due con pietà, che tu non abbia scusato nessuno dei due, ma li abbia strizzati di ogni peccato e di ogni errore, di paura e di ogni vizio per farli colare su carta e mostrarceli in tutta la loro interezza. Non so quanto alla gente piacciano questi personaggi, ma nella mia ignoranza penso che siano quel genere di pg che piacciono più per i loro difetti che per i loro pregi.
E infine abbiamo il titolo. Il fatto che tu, di nuovo, abbia scelto di usare soltanto una parola, fa sembrare il tutto ancora più lapidale, più solenne (mi ripeto, I know) e quel che mi colpisce di più è che per tutta la prima e la seconda flash, c’è questa analisi del personaggio che quasi ti porta a dire “dopo tutto quello che ha fatto, dopo tutto il tempo che si è portato dietro il senso di colpa, che ha convissuto col dolore e che ha scavato la propria tomba, dovrebbe essere abbastanza!” e poi ci colpisci con quelle ultime frasi. Tanto perché non ci hai fatto male abbastanza, disgraziata!

Per il resto, quel che penso del tuo stile lo sai, la scelta di riempire il testo di metafore e di significati l’adoro, perché in ogni frase c’è sempre qualcosa in più, come un tesoro nascosto tra le parole che rende la tua prosa ancora più ricca e profonda. E anche se non ne posso più di tutte queste vostre fic su Harry Potter e vi odio, leggerti è sempre e comunque un piacere!
Alla prossima, dearie <3

Recensore Master
18/10/20, ore 15:54
Cap. 2:

Ecco, io sono stupita che questa storia stupenda non abbia neanche una recensione, e al tempo stesso non lo sono, perché io stessa ho esitato un pochino prima di decidermi a mettere mano alla tastiera. Semplicemente perché questa storia è talmente bella e densa e piena di rimandi da scavare e da analizzare con consapevolezza che la paura di non essere abbastanza, di non riuscire a cogliere tutto e renderlo in maniera adeguata è davvero tanta.
Però, insomma, questa storia si merita un tentativo. E mi scuso in anticipo se non sarò all'altezza del suo contenuto, ma ci tengo a sottolineare che sto apprezzando tutto immensamente.
Mi avevi incuriosito tantissimo con la presentazione che avevi fatto di questi due personaggi nel gruppo, e la storia non mi ha affatto delusa: hai scelto quelli che sono forse i personaggi più complessi di tutta la saga, e hai scelto di non esitare, ma di andare ad affondare le mani esattamente in quel groviglio intricatissimo che è proprio il tratto più difficile e doloroso della loro personalità. È una scelta coraggiosissima, ma credo che tu l'abbia affrontata e superata nel migliore dei modi: hai saputo comprendere perfettamente tutta la complessità di questi personaggi, e hai trovato la chiave perfetta per parlare dei loro più grandi rimpianti.
Tra l'altro, ho trovato davvero illuminanti le tue note finali, che mi fanno comprendere ancora di più l'ampiezza di respiro di questo progetto meraviglioso: si vede quanto nulla sia lasciato al caso, e quanto ogni tua scelta (a partire anche dalla persona narrante) sia ponderata e abbia un significato narrativo estremamente preciso.
Ed è vero quello che dici: Piton e Silente sono due personaggi estremamente distanti, ma credo che tu abbia saputo unirli in maniera estremamente armonica. Non solo perché il corso della loro vita li porta, più o meno per caso, a percorrere una parte importantissima di strada assieme, e ad essere l'uno per l'altro strumenti fondamentali, ma proprio perché hai saputo evidenziare quanto abbiano in comune. Quanto il silenzio, le cose non dette, i segreti e le perdite terribili, segnate dal senso di colpa, li abbiano resi persone diverse, ma capaci di comprendere i sentimenti dell'altro anche quando pensano di non capirsi.
E ho amato che questa comprensione non fosse esente da tutti quei sentimenti difficili, spesso contradditori, spesso venati anche di rancore che continuano a unirli in un rapporto fatto di segreti e di "usarsi", in un certo senso.
Sono storie brevi, ma sei stata in grado di attraversare e racchiudere un universo complessissimo, dando perfettamente giustizia a due personaggi difficilissimi.
E hai fatto tutto con uno stile densissimo, ricco di rimandi e di immagini stupende: davvero, vorrei essere capace di fare un'analisi stilistica seria, ma insomma, credo di non averne le capacità. Ma la tua storia se lo meriterebbe, sappilo.
Sono felicissima di averti incrociata nel mio cammino su questo sito, perché sei un'autrice straordinaria.
Complimenti davvero!