Ciao, Silent Auror mi è piuttosto nota e sono piuttosto sicura di aver letto anche questa fanfiction, dopo le precedenti di CWB ora siamo su un territorio non poi così lontano, ma di sicuro esplicito per contenuti. In questo caso apprezzo tantissimo, perché io personalmente amo le storie in cui John è di coccio e sembra non riuscire a capire proprio niente di se stesso, inoltre questa idea dell'esperimento e di una prova in questo senso, del vivere il sesso come un qualcosa quasi di programmato, è una tematica molto, ma molto diffusa delle fanfiction (soprattutto tra le autrici inglesi) e quindi non è nemmeno la prima di questo genere che ho letto. Di nuovo, vale un po' lo stesso discorso che faccio sempre di recente, ovvero è passato talmente tanto tempo da quando l'ho letta, che per me è come leggerla la prima volta.
Come dicevo, il fenomeno dell'esperimento è piuttosto diffuso tra le fanfiction inglesi. E non è di sicuro la prima di questo genere che leggo, questa ha in più a mio avviso una componente erotica davvero molto buona. Erotismo che, come dico sempre, non dato soltanto dai termini espliciti o dall'atto sessuale in sé, non è questo l'aspetto che di questa storia cattura e sconvolge, quello che mi affascina di più è la fascinazione mentale che John subisce. Siamo nel bel mezzo della negazione, in questo, la deduzione di Sherlock è chirurgica e assurdamente precisa. John nega. Inconsciamente sa di amare Sherlock e di volerlo anche da un punto di vista fisico, sa di esserne attratto, ma lo rifiuta. E questo è molto da John, gran parte delle cose che prova, delle cose che fa, sono dettate dall'inconscio. Vuole, ma non si rende conto di volerlo davvero e quindi lo rifiuta, di certo per colpa di qualche cosa accaduta nell'infanzia o per via del rapporto difficile con Harry. Non è gay, questo è vero. Ma c'è tutta una scala di colori tra eterosessualità ed omosessualità che John ci sta comodamente nel mezzo e senza fare troppa fatica. Certo è che qui non se ne rende conto, eppure vuole e il suo corpo non mente. E ho amato questo gioco di seduzione, che parte tutto dalla testa, prima di tutto è una questione mentale. Sono le intenzioni di Sherlock, legate al mistero e all'adrenalina a spingerlo ad accettare, non tanto la volontà di smentirlo. Sì, magari sarebbe bello per una volta dire che ha sbagliato, ma non è questo che spinge John a dire di sì. Accetta perché lo vuole, perché come al solito vuole essere dedotto da Sherlock, vuole essere compreso dalla sola persona che sia mai riuscita a capirlo davvero che lo spinge a fare cose che nemmeno lui sa di volere. Molte delle caratterizzazioni dei vari Watson visti tra serie e film si concentrano proprio su questo (mi viene in mente lo Watson di Jude Law, tanto per fare un esempio, che gioca proprio su questo), ovvero sul fatto che John reprime i propri desideri e li soffoca tanto da convincersi che non esistono. Sherlock in questo è spietato e va a fondo immediatamente, spingendosi molto oltre anche da un punto di vista fisico. Nessuno mi convincerà mai che tutto questo è solo un esperimento per lui, Sherlock è coinvolto davvero tanto, solo che riesce bene a mascherarlo. Certo c'è un passaggio in cui John si sofferma a pensare che magari tutto questo è una scusa per provarci con lui, ma tutto viene accantonato perché in effetti, John ha altro a cui pensare e ne avrà ancora per un bel po', perché tutto questo lo ha indubbiamente sconvolto. Lo sconvolge io credo la facilità con cui Sherlock riesce a eccitarlo, perché diciamoci la verità, possono essere vere alcune leggi fisiche e biologiche, ma se non funziona, non funziona e tu puoi impegnarti fin che vuoi, ma quando tra due persone non c'è alchimia allora il desiderio se ne va e puoi fare qualsiasi giochetto, tanto non funzionerà. Eppure qui l'eterosessualissimo John Watson si accende come una miccia. E siamo solo all'inizio...
In ultimo, grazie per aver tradotto anche questa storia. Mi spiace un po' tu abbia dilatato gli aggiornamenti, ma capisco perché lo hai fatto. Intanto complimenti anche per questo lavoro.
Koa |
