Recensioni per
Torna da me
di _Blumenonfire_

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
19/10/20, ore 11:52
Cap. 1:

Ciao!
Ho trovato questa storia giusto questa mattina e... Mi sono decisa a lasciarti un parere.
Amo l'angst, sono una drogata di Sherlock, la Johnlock resta la mia OTP per eccellenza... Ma stavolta mi sento coinvolta in questo testo in modo particolare.

Più che una lettera, sembra un flusso doloroso di coscienza. Sembrano proprio pensieri stampati su carta. Nero su bianco.
Quando perdi qualcuno... È difficile accettarlo. Per qualche minuto, nella serie, anche noi abbiamo pensato, come John, che Sherlock fosse morto. E già ci sembrava che la magia fosse stata spezzata.
John è rimasto lì. Nella certezza che l'unica persona che aveva cambiato la sua vita... Fosse perduta per sempre.
E John ne ha perse, di persone.
Ha imparato ad andare avanti, ma con Sherlock... Sherlock, per quanto lo portasse allo sfinimento, era il suo posto sicuro. Era casa.
Certe abitudini non se ne vanno, ti spezzano il cuore: continuare a preparare per due; dimenticare l'assenza, perché è tutto assolutamente ridicolo; immaginare quella persona ancora lì, in casa, avvicinarci al posto dove la ritrovavamo sempre... E non trovare nulla.
John ha visto Sherlock morire con i suoi occhi. L'ha visto saltare giù dal tetto. L'ha visto disteso a terra in una pozza di sangue. Gli ha tastato il polso senza battito.
... Eppure aspetta ancora in un miracolo. "Solo un altro miracolo". Perché ci sono persone senza le quali non possiamo proprio vivere.

Bel lavoro, emozionante.
Brava!

Recensore Master
12/09/20, ore 10:50
Cap. 1:

Ciao, sono leggermente in ritardo, shame on me, ma di recente non vengo molto spesso da queste parti. Sono comunque molto stupita dal fatto che questa storia così bella abbia zero recensioni. Davvero lo trovo assurdo. Ho voluto passare di qui e lasciarti due righe per farti sapere che, pur nella sua semplicità (che non è affatto da vedersi come un difetto), è una storia davvero molto bella. Triste, certo e di sicuro che non racconta niente di nuovo o particolarmente originale, dato che sul post Reichenbach questo fandom è dal 2012 che produce fiumi di parole. Però ho apprezzato molto quello che hai scritto. A iniziare dallo stile semplice e pulito, una lettera che John scrive a uno Sherlock che non c'è più. E che scrive su suggerimento della psicologa, Ella, che lo sta aiutando a processare e ad elaborare la morte di Sherlock. Impresa nella quale, lo sappiamo, John non riuiscirà del tutto. Ciò che dice è sempre un po' diverso da ciò che mostra e il John di The Empty Hearse ci fa vedere proprio che nonostante il "you let me grave" che sputa a Sherlock quando si incontrano al ristorante, John ha fatto di tutto tranne che superare il lutto. Qua ci prova, non ci riesce forse del tutto anche perché ci rendiamo conto che non soltanto non dice a Sherlock ciò che prova davvero, ma la lettera serve, di fatto è così, a chiedergli di tornare in vita. Non so quanto Ella sarebbe soddisfatta del tentativo di John, pare che ancora non creda al fatto che sia morto davvero, è come se lo ritenesse impossibile. Il che poi è vero, io sono sicura che inconsciamente John sapesse che Sherlock era ancora vivo. Lui d'altra parte è il solo a conoscerlo davvero.

Ma a parte questo, mi è piaciuto un aspetto più di tutti gli altri. Il fatto che John ammetta che vede Sherlock tutti i giorni e che parla con lui, mi piace perché è così canonico da rendere John molto, ma molto IC. Nella serie vede Mary e parla con lei, io credo abbia visto Sherlock per tutti i due anni in cui lo ha creduto morto. Qui addirittura cucina per lui o sente la sua vestaglia, si immagina che sia in salotto nel suo palazzo mentale e che una volta uscito sbraiti ordini come suo solito. E invece è morto, il che rende molte delle scene descritte nella storia molto struggenti, oltre di grande impatto narrativo.

Come dicevo, la storia è semplice. Una lettera scritta come richiesta d'aiuto a un uomo che è morto. Quasi un'invocazione a Dio, da parte di un uomo che mai si è mostrato devoto in questo senso, ma nemmeno credente a dire il vero. Eppure lo fa. Si lancia in questa lettera, sperando che ciò che desidera succeda davvero. In questo senso la lettera è intrisa di speranza, oltre che di dolore e malinconia. Molti sentimenti, molto ben gestiti per una storia molto piacevole che ho letto davvero con piacere.

Alla prossima.
Koa