Ah! Mi sei mancata!
E poi torni con una storia su John e Dean e il mio povero cuore ha perso un battito. ^_^
Guarda, a me non interessa un piffero niente se è una storia sul Natale, va benissimo, è perfetta, è meravigliosa. E poi non si sente già la brezza autunnale che entra dalla finestra? Da qui a Natale è un solo passo! ^_^
Tutto questo per dirti che l'ho adorata, davvero.
Per prima cosa mi è piaciuto da impazzire il plot: Dean e suo padre, la sera di Natale, reduci da una caccia, mezzi malati, angst come se non ci fosse un domani... Come dire, se te l'avessi commissionata non avrei saputo pensare a così tante cose belle tutte insieme.
L'incipit è stupendo, quel porre i riflettori sull'impala che è un po' la loro casa, con tanto di foto di Mary dietro il libretto di circolazione, è stato toccante. E che finiscano col passare lì il Natale è perfetto e geniale.
Poi la tosse, con John che gli getta la coperta e poi gli passa la bottiglietta dell'acqua e io... guarda, quest'uomo quando si comporta da padre mi fa sciogliere.
I dialoghi tra i due sono la perfezione, una roba tipo il Santo Graal, che non ci speri di trovarli per davvero in una fanfiction. John sempre così burbero e scontroso, ma sotto sotto anche profondamente affezionato a questo primogenito devoto e autolesionista che si ritrova.
Ho apprezzato moltissimo anche la sua ammissione di colpa su quelli che sono gli aspetti più caratteristici del carattere di Dean: il timore reverenziale che prova nei suoi confronti, il suo mettere sempre avanti gli altri, tanto da lasciare l'ultima pasticca a suo padre anche se lui gli ha detto espressamente di prenderla; il legame che ha sviluppato nei confronti di Sam, dopo essersene preso cura per tutta la vita. Insomma ho amato questo John autocritico e tu sei sempre più brava a coglierne ogni sfaccettatura.
Dean che parla alla segreteria di Sam mi ha fatto attorcigliare qualcosa dentro e sei tu, sai? È tutta colpa tua! ^_^ Perché non poteva parlare con Sam, no. Una cavolo di segreteria è il massimo che gli viene concesso. Sei terribile e geniale, e come riesci a dirigere le mie emozioni e ha farmi provare quello che vuoi, io guarda non ho parole!
Però ti adoro, come sempre. ^_^
Il ricordo su Sam che chiama tutti per fare gli auguri, mi ha strappato un sorriso in mezzo a tutto questo angst. E ce lo vedo a fare una cosa del genere, è proprio da lui.
E infine, quell'unico momento di vulnerabilità che Dean scorge sul volto di suo padre per pochi istanti, anche quello mi ha fatto male, però il finale è stato bellissimo e non me lo aspettavo.
Perché a Dean, Sam manca da morire, ma anche a John con quel suo rimarcare sono due anni, Dean lascia intravedere qualcosa dei suoi sentimenti; insomma, perchè Dean si nasconde da se stesso e finge che non sia passato tanto tempo, lui li sta conteggiando bene i mesi di lontananza da Sam e li sente tutti, sono due anni!
Insomma, questa storia è stata bellissima e ti ringrazio per averla scritta.
Un abbraccio, Joy. |