Recensioni per
L’eco della sua voce
di Ladyhawke83

Questa storia ha ottenuto 17 recensioni.
Positive : 17
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
14/05/23, ore 23:36

Fantastico che ci sia Calcifer come elementare del fuoco, adoro tutti i film di Miyazaki e quasi tutti i suoi personaggi!
Molto interessante anche l'ambientazione di roccia e ghiaccio all'inizio del capitolo.
Sono contento che tu abbia ricominciato a scrivere, purtroppo il tempo è sempre il nostro più grande problema! Per quanto riguarda l'ispirazione invece beh... quella viene leggendo e vivendo!
Attendo gli altri capitoli!

Nuovo recensore
19/09/22, ore 18:39
Cap. 4:

Ciao! Finalmente posso tornare a leggerti in queste brevi, ma intense parole. Non smetterò mai di dirlo, ma hai un modo di scrivere così magico da sembrare reale ad ogni parola. Spero che tu stia meglio, e che le cose piacevoli possano di gran lunga superare quelle spiacevoli. Inutile dire che già non vedo l'ora di vedere il campanello della notifica. Un abbraccio!

Recensore Master
02/05/21, ore 19:33

Mia cara Ladyhawke!

È sempre un piacere immenso immergermi nel tuo mondo e ogni volta che ritorno tra i tuoi personaggi mi sento un po’ come a casa. Il filo conduttore di questa storia mi sembra che sia la verità. Tutti i personaggi apprendono elementi sul loro passato, lo rivivono sulla propria pelle e sono costretti, loro malgrado, a venire a patti con delle eredità scomode, con ricordi dolorosi e anche con un presente che deve averli spiazzati almeno un po’, visto quanto avevano in comune e quanto hanno in comune (Isabeau, i figli, un’antipatia sfociata nell’amore, nemici comuni eccetera). Pare che Callisto sia stato portato via perché ritenuto un sovrano elfico, qualcuno di promesso e lungamente atteso, ma chi lo ha rapito lo ha fatto con la forza e contro la sua volontà. Mi piace molto che tu abbia insistito sul fatto che non sappia nuotare, è una di quelle piccole cose che caratterizzano un personaggio, ma rappresenta una lieve debolezza capace di farcelo percepire come realistico e soggetto, come noi, a vizi e virtù caratteristiche positive e negative, idiosincrasie che fanno di noi esseri umani e non blocchi di granito.

D’altro canto, Vargas ha l’aiuto della sempre splendida e preziosa (e potente e questo è sempre stato un elemento che ho amato, di lei) Isabeau: è lei a usare l’anello e a convincere Simenon a cedere ogni oggetto magico per consentire all’elementale di aiutarli. Azione e introspezione si mescolano molto bene e il fatto che i figli del trio siano scomparsi offre a tutti i personaggi coinvolti un buon movente per agire e poco tempo a disposizione. La scrittura è bella, la scelta al canone tolkieniano un omaggio graditissimo, il tuo modo di scrivere poetico e coinvolgente: non sembra affatto qualcosa scritto dopo una lunga pausa, quanto un ruscello che scorre e conquista. Incantata come sempre, ti abbraccio forte e mi scuso per questo tremendo ritardo <3 – colpa della real life che mi succhia tempo ed energie. Spero a prestissimo,
Shilyss

Recensore Master
14/03/21, ore 18:23

Cara Ladyhawke,

che nostalgia avevo del tuo mondo così affascinante e pieno! Ho sempre adorato la complessità del triangolo instauratosi tra Callisto, Isabeau e Vargas. Lei soprattutto, come penso di averti detto più volte, è una figura forte, il perno di una famiglia che pur calata in un contesto fortemente fantasy mostra una modernità schiacciante. È una che agisce in prima persona, e gli uomini ruotano attorno a lei, anche quando diventano una coppia. È una donna che ha due mariti e figli da entrambi e che prova affetto anche per l’ex compagno. Che poi si è messo insieme al suo attuale compagno, trasformando la stridente amicizia delle prime storie in una passione fatta di battibecchi, che irrompe anche quando – o forse per – consolare Vargas e il suo tragico passato.

Qualcuno ha detto che chi soffre da bambino non riuscirà mai a far risanare completamente la ferita. Forse per Vargas è, effettivamente, così. Lo vediamo dalle reazioni che ha quando entra in questa casa che è la sua, ma temo solo di nome, quando trova il diario della sorellina morta anzitempo – per lui – e della cui morte si incolpa nonostante all’epoca fosse un bambino. È tragica anche l’immagine di questa madre algida eppure dolce, che canta ninne nanne ma non riesce a elargire alcun gesto d’affetto. La cosa che mi è piaciuta in assoluto di più della storia è la gelosia di Callisto quando si sente il terzo incomodo designato dal destino, condannato a sfasciare la coppia Isabeau/Vargas. Impossibile non provare empatia con lui: Isabeau torna indietro nel tempo per salvare Vargas, che s’innamora di lei proprio per via di questo ricordo. Callisto è “solo” l’amante dell’uno e il secondo marito dell’altro, e loro appaiono quasi come due anime gemelle destinate a rincorrersi. In verità, come si evince anche dalla passione consumata tra il mago e il mezzelfo, i sentimenti non sono una cosa così netta che si taglia col coltello.

Ecco, dovrei dire ancora tante, tante cose, ma penso che potrò riassumere tutto così: è bello essere tornata ^^. Un abbraccio forte e a presto,
Shilyss

Recensore Master
28/02/21, ore 09:29

Ho trovato interessante il discorso sul quasi triangolo amoroso che sembra essersi formato, già in altre tue storie avevo avuto l'impressione che ci fosse ma non avevo mai ben capito come stessero i fatti. Sono contento che in questo capitolo si sia fatta chiarezza.
I timori superstizioni di Vargas davanti al castello si possono capire, normale pensarci bene prima di entrare. Si dice che non c'è due senza tre, se capita qualcosa una terza volta può far che dare fuoco a tutto.
Isabeau qui pare come non mai la voce della ragione, quella più saggia di questo trio. Da quello che ho capito però, ogni forma di vista è più saggia di Callisto quindi non so se va contato. In ogni caso lei dimostra di conoscerli profondamente entrambi, ed entrambi si fidano molto di lei.
Giustamente dopo quanto accaduto Vargas si domanda se anche quanto capitato alla sua famiglia in passato non possa essere opera di uno di quei incantesimi. Al di là di quanto questo possa essere giusto, tale ragionamento mi piace molto perchè rispecchia quello di una persona in crisi. di una persona in panico che incomincia a fare collegamenti fra loro, a perdersi col pensiero in milioni di possibilità più o meno concrete.
Venendo ai rapitori di Callisto, per dirla in parole pavore, hanno problemi con la sua cocciutaggine XD

Recensore Master
24/02/21, ore 16:09

Ciao mia cara, eccomi qui finalmente e perdonami per il ritardo!
Si vede tantissimo quanto di tuo ci hai messo in questo capitolo, e non solo perché per la prima volta dopo tanto tempo ti ritrovi a maneggiare i tuoi personaggi dilettissimi tutti e tre insieme. Hai costruito attorno a loro storie e mondi fantastici, li hai accompagnati in percorsi di crescita e cambiamento, li hai fatti morire e tornare dalla morte e adesso sono qui, Vargas, Callisto e Isabeau, alle prese forse con la minaccia più grande che abbiano mai affrontato. Callisto è stato portato via e alla druida e al mago non resta che trovare a tutti i costi un modo per riportarlo indietro. Ci sono però delle questioni in sospeso, ciò che lega Vargas e Isabeau, per quanto mutato col tempo, non può essere cancellato, e anzi ho trovato giusto che la donna si sia aperta tanto sinceramente con l’amante di un tempo, anche perché la missione che stanno per intraprendere può davvero costare tutto e fidarsi totalmente l’uno dell’altra è una condizione indispensabile per la sua buona riuscita. Allo stesso tempo, però, Callisto è sempre al centro dei loro pensieri, e anche a Vargas tocca confessare quanto forti e prorompenti siano i suoi sentimenti verso lo stregone. Vargas e Callisto ci hanno messo del tempo ad avvicinarsi, a superare gli antichi rancori per arrivare a donarsi totalmente l’uno all’altro, e adesso i loro cuori sono uniti inscindibilmente, e questo Isabeau lo sa benissimo, lo ha visto con i suoi occhi e lo ha accettato. L’amore, in fondo, è l’unica cosa che muta continuamente pur rimanendo sempre uguale a sé stessa, e il nodo che lega questi tre personaggi è indissolubile, ed è necessario riconoscerlo. Hai fatto bene a inserire un momento chiarificatore tra i due, e ho apprezzato moltissimo la saggezza che Isabeau dimostra, nel comprendere il tormento di Vargas, il suo disperarsi per essersi dimostrato debole – ma la debolezza è parte dell’umana natura, Vargas deve capirlo e accettare di essere innanzitutto un uomo, e come tale fallibile. C’è una cosa però che non ammette fallimenti, ed è il proposito di ritrovare Callisto: per lui Vargas è disposto a sfidare tutti i mari del mondo, pur essendo l’acqua l’elemento che più di tutti teme.
Sono contentissima che questa storia proceda, ormai la mia curiosità (e apprensione, mannaggia a te) riguardo la sorte di questi tre zucconi ha raggiunto livelli inenarrabili XD Sono loro molto affezionata, ed è per me un piacere e un onore tornare qui a leggere le tue storie <3
Un bacione e alla prossima cara, e complimenti come sempre :*
Con affetto,

padme

Recensore Master
12/02/21, ore 08:54

Mi ha divertito vedere come questi due maghi siano destinati a passare da un guaio all'altro.
Apparentemente intenti a studiare il libro recuperato nel capitolo precedente, usando qualche magia con l'idea di " proviamo e intanto cosa vuoi che succeda"...ecco che arriva un disastro. (Anche se in effetti non credo che i due eventi siano collegati, ma sia stato solo un pessimo tempismo)
Niente di strano che Vargas si senta in colpa, peccato solo che questa volta non era lui l'obiettivo primario e quindi sia un sentimento un po' sprecato dato che probabilmente ogni cosa sarebbe andata nello stesso modo. Questa idea che Vargas si senta colpevole verso Callisto che l'ha protetto, è divertente perchè da l'impressione che Vargas sia talmente abituato a essere lui il centro di qualche disgrazia da non prendere nemmeno in considerazione che questi tristi eventi non lo riguardino.
In ogni caso hai descritto molto bene la sua disperazione, in particolare nelle prime righe mentre descrivi la sua voce e la gola esausta per le urla.
Una parte che mi ha lasciato dubbiosa è quella con l'elementare di fuoco, alcune frasi posso dire di non averle capite.
Isabeau mi è sembrato un personaggio molto razionale, ma potrei anche sbagliarmi dato che seppur amica di Callisto non è legata sentimentalmente allo stesso modo. Mi piace però il nome XD
Callisto sembra aver scoperto, senza volerlo, qualcosa sulle proprie origini di cui al momento non si rende conto, cosa per altro normale considerando la sua situazione. Le somiglianza fisiche che fai notare non possono di certo essere un caso. Non mi stupirei se lo credessero la reincarnazione del loro vecchio padrone.

Recensore Junior
10/02/21, ore 13:47

Ehi, eccomi qui per lo scambio a catena!
Sono stato tratto in inganno dalla "Raccolta di One-shot", infatti pensavo fossero tutte storie fatte e finite per ogni capitolo, sono andato direttamente all'ultimo pensando di fare il furbo, poi però mi è sorto un dubbio enorme (perché le fiuto le mie figuracce) e avevo -quasi- ragione ad averlo!
Quindi sì, ho letto prima l'ultimo capitolo, poi sono tornato indietro e ho capito di più delle dinamiche in gioco tra i personaggi (sì, l'ho recuperata tutta xD)
Non so se cercavi una recensione complessiva, ma queste sono le mie impressioni su tutti i capitoli :)
In generale: è uno stile di scrittura "simpatico", i personaggi hanno degli atteggiamenti che sono talvolta divertenti talvolta molto introspettivi e i dialoghi sono organizzati in maniera egregia per risaltare sia uno che l'altro, molte volte i personaggi si trovano a rimproverarsi perché uno è in un mood e uno nell'altro.
Dico simpatico anche perché dal primo capitolo si notano delle (mettici più virgolette possibili) "incongruenze" tra pensiero e ambiente o dialogo e azione, che mi hanno intrattenuto davvero molto. -Vedi Callisto che vuole limonare nello stesso posto dove sono morti i suoi- oppure il piccolo Simenon che viene portato via da una sconosciuta che potrebbe volerlo cucinare per quanto ne sa, però lei ha una bella voce e si fida, sono dettagli che adoro xD
Devo, come mio solito, ammettere di essere una capra ignorante per quanto riguarda D&D. Mi sono avvicinato a questo mondo solo un po', quindi ho apprezzato questa come una storia "originale", il che è tutto dire per quanto riguarda una fanfiction, vuol dire che i personaggi sono rappresentati estremamente bene.
Come slash anche è simpatica, nelle parti un po' più spinte si lega sempre di più un legame già saldo (a quanto mi pare) tra due persone che si vogliono sinceramente bene.
Negli altri due capitoli sbaglio o tutti vogliono Callisto?
Una mia impressione? Ahah
Che poi, mi è venuto un altro dubbio leggendo il secondo capitolo: avviene dopo del terzo? La stessa lama di ghiaccio è presente sia in uno che nell'altro?
Spero di aver capito e che la mente non mi stia giocando brutti scherzi, anche perché ripeto, non conoscendo le forze in gioco mi perdo facilmente ^^"
Sono quasi contento di essere riuscito a ignorare il mio blocco verso le slash (che è dovuto ad altri fandom)
Questa è una storia che merita decisamente! Per i personaggi (in particolare Isabeau, non so, mi piace quella tipa) che sono divertenti e complessi, per l'ambientazione e ovviamente tutta la magia.
Sono curioso di sapere come va a finire tutto questo xD
Magari la lascio tra le seguite per tornarci più in là!
Alla prossima!
Miky :)

Recensore Master
08/02/21, ore 18:33

Ed eccomi cara, poco dopo aver letto la seconda parte ho deciso di procedere anche con la terza. Vedere Vargas che ancora reagisce irrazionalmente alla presenza di Isabeau nonostante tutti gli anni passati, e la presenza attiva di Callisto nella sua vita, fa capire quanto sia grande ciò che ha legato loro, e che li lega tuttora. Tutti e 3. Lui e lo stregone hanno amato la donna, la donna ha amato e ama entrambi, i due uomini si amano, insomma, qui non c’è molto da spiegare: se uno dei tre cede o scompare gli altri soffrono. Se tutti e tre sono assieme, sono vivi, l’equilibrio li lega e li rende meno fragili ed infelici.
Si notano i gesti dolci, gli sguardi ricolmi di affetto e preoccupazione, la sensazione di non essere soli; dovranno attraversare il mare per poterlo trovare, e vedo già la pelle d’oca sul mago ahahah! Povero, ha paura dell’acqua, non sa nuotare, è di nuovo quasi affogato e il risultato? Deve attraversare un’enorme distesa di liquido odiato.
Insomma, più vado avanti e meno capisco questa faccenda di Callisto, ho capito chi sono loro e sembrano appartenee tutti alla stessa specie, ma come mai lui non ricorda, ma invece rigetta e rifiuta? Chissà chi sarà questa figura che dovrebbe aiutarlo a “ricordare”… lo sai vero che ho un brutto, bruttissimo presentimento?
Hai approfittato a metà racconto di rimarcare le sensazioni di Vargas attraverso il ricordo dell’evento, è stato davvero traumatico, e niente, più leggo del sacrificio dello stregone e più mi vien da fangirlare prepotentemente su questi due. È proprio più forte di me! La tua ispirazione ti porta in posti bellissimi, lasciatelo dire, li sento così vivi e così tuoi questi personaggi, le loro interazioni sono molto forti e realistiche, le reazioni spontanee e dolorosamente vive. Spero tu possa continuare ancora, lasciati andare alle parole ogni volta che puoi e che riesci, io tornerò qui.
Alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione tesoro! :3

Recensore Master
08/02/21, ore 17:56

Buonasera cara, quanto tempo! Avevo già letto la prima OS dedicata a questo tuo progetto, ed ora leggerò molto volentieri le altre due; sono felice tu sia riuscita a continuare a pubblicare dopo rtanti mesi, quando uno scrittore riesce a riprendere è sempre una felicità per me.
Questa storia è molto intensa a livello emotivo: spaesamento dato dalla sparizione, rabbia, frustrazione si fondono in colui che si sente completamente responsabile del rapimento di Callisto. Vargas, non è colpa tua, ma il fatto che pensi sia così fa capire, assieme alle tue lacrime e grida, quanto lui sia diventato importante per te dopo tutto questo tempo. Che poi, come si sa, l’essere sconvolti porta a fare cazzate quindi mi chiedo quale idea balzana gli sia capitata in testa per essersi buttato a mare senza saper nuotare. Ahhh, se non fosse stato per Isabeau, sarebbe morto affogato e avremmo avuto un defunto e uno scomparso. Direi di no! Anche lei è assolutamente preoccupata per la situazione tesa, come darle torto d’altronde… ma Calcifer, è un personaggio che decisamente spezza tutto in un piccolo trafiletto più leggero, ironico. Quanto debba essere dura per Simenon riuscire a spogliarsi di ogni suo oggetto magico, lo sappiamo tutti, ma vederlo litigare con l’entità è una cosa che non potevo perdermi!
Il POV passa a Callisto e al sogno che fa, al ricordo, alla canzone elfica ed alle parole intime scambiate con Vargas stesso: ho trovato importante il particolare di lui che chiama il mago per nome, è un cambiamento non certo veloce che fa comprendere come si sia rafforzato il loro rapporto; quello che invece mi ha stupita, catturata e stupita è stata la scena svoltasi con coloro che hanno trascinato via Callisto.
Sono come lui.
Incredibile, e sono gli stessi che hanno ucciso i Vargas? Sul serio? Io mi chiedo cosa fosse la vita di lui prima di tornare, cosa è accaduto davvero?
Immergermi nuovamente nelle tue introspezioni è stato bellissimo e coinvolgente, sai che sono innamorata di loro dal momento in cui ho letto le tue prime storie: sono amore e odio (e non lo ammetteranno mai), morirebbero uno per l'altro anche se hanno cominciato nel peggiore dei modi, e sono legati indissolubilmente da qualcosa di così forte che non può appassire. Il tuo stile si riconosce, lavori molto sulla emotività, sulle crisi, i colpi di scena, sull’angst. I dialoghi sono perfettamente in linea con ciò che conosco dei personaggi, così come le descrizioni non invasive permettono di farsi una idea di ciò che li circonda, senza appesantire la lettura. Non ho riscontrato errori, c’è cura e attenzione nella stesura e pubblicazione, e ciò lo apprezzo molto cara. A tra poco, ora continuo con la terza parte! :3

Nuovo recensore
06/02/21, ore 13:41

Capitolo molto intenso e pieno di sentimenti contrastanti.
Ho adorato il modo in cui Isabeau e Vargas sembrano aver ritrovato un equilbrio riuscendo a parlare dei loro sentimenti. Mi è dispiaciuto sperare che lei prova qualcosa per lui, ma devo ammettere che ho adorato la parte in cui Vargas ha ammesso indirettamente di essere innamorato di Callisto; semplicemente adorabile. È bello vederli insieme impegnati in una missione di simile portata. E ancor di più, non vedo l'ora di sapere chi sia questo Soarin/Callisto, come si evolveranno le cose e cosa questo significherà per Vargas e Callisto.
Brava, come sempre sai trasmettere perfettamente le emozioni!
Alla prossima!

Recensore Master
20/01/21, ore 16:47

Ciao cara <3
Sono veramente contenta che tu sia tornata a scrivere, e che l’ispirazione ti abbia portato a continuare questa storia, sai che io ho un debole per questi due, anche se non concedi mai loro un attimo di tregua, mannaggia a te T.T
Callisto è sparito, trascinato via dalle stesse creature che, un tempo, hanno sterminato la famiglia di Vargas. Quest’ultimo si dispera e il suo dolore è una lama conficcata nel petto, ho potuto sentire le sue urla distintamente, proprio come se stessi assistendo anch’io alla scena. Non sono mai stata tanto felice di veder arrivare Isabeau, e per fortuna che la bella druida, a differenza di Vargas, sa nuotare e riporta il mago a riva. Insieme riescono a trovare quel minimo di lucidità per cercare di capire cosa è successo, perché se Callisto è stato portato via ci sono ancora delle possibilità che sia vivo, anche se in pericolo. L’idea di evocare Calcifer (azzeccatissimo omaggio a Il castello errante di Howl – adoro quel film, e adoro il demone del fuoco a dal quale hai preso in prestito il nome **) si rivela l’unica soluzione sensata, anche se l’elementale pretende che Vargas paghi un prezzo altissimo: e questo è probabilmente il pezzo che mi è piaciuto di più, perché per Callisto il mezzelfo è disposto a rinunciare a tutto, persino a ciò che fa di lui un mago, a ciò che lo definisce come tale ed è parte fondamentale della sua identità.
Callisto, dal canto suo, si risveglia prigioniero e ferito, ma disperatamente aggrappato al ricordo dell’amante, alle carezze che si sono scambiati, ai baci e alle parole d’amore che si sono sussurrati protetti dal buio della notte (ma che meraviglia è la poesia di Tolkien? Giuro che quando ho letto la traduzione mi si è fermato il cuore). Lo stregone ha trovato nel mago una ragione per vivere, per continuare ad amare ed accettare anche l’inevitabile sofferenza che ne consegue – tutto, pur di stare accanto a Vargas e assaporare ogni singolo istante trascorso con lui.
Il destino, però, ci mette di nuovo gli artigli di mezzo, ed ecco che tu, che sei una fonte inesauribile di idee, mi tiri fuori l’ennesimo plot-twist: Callisto è dunque ad un passo dallo scoprire la verità sulle sue origini? E a quale stirpe di elfi avrebbe mai potuto appartenere, se non a quella che ha giurato di distruggere Vargas? Prevedo lacrime e sangue, LACRIME E SANGUE, davvero. Abbi pietà del mio povero cuore, ti supplico T.T
Però lo sai che da te me lo faccio strapazzare sempre volentieri <3
È sempre un piacere ritrovarti mia cara, ti mando un abbraccione e spero di ritornare presto da te!
Alla prossima :*

padme

Nuovo recensore
19/01/21, ore 00:35

Ciao cara,
Capitolo magnifico come sempre. Sono rimasta estremamente sorpresa di vedere Vargas rinunciare ai suoi amati oggetti magici pur di ritrovare Callisto. Il ché significa che è diventato molto, molto più importante di quanto egli stesso non si aspettasse. E che dire del ritorno di Isabeau; coraggiosa, determinata e pronta ad aiutare Vargas nella ricerca di Callisto? Semplicemente divina. Ma la cosa che più mi ha lasciata a bocca aperta è stata la storia del "clan di Soarin", di questi misteriosi elfi simili a lui che sembrano conoscerlo, seppur con un'altra identità. Chi sono? E perché vogliono a tutti i costi eliminare Vargas? So che si tratta della storia della sua famiglia, del fatto che sia l'ultimo Nephilim rimasto ma... mi fa strano. E sopratutto: perché Callisto non si ricorda di loro? Forse l'hanno confuso con qualcun altro che gli somiglia. Mi viene la pelle d'oca al solo pensiero che lui possa c'entrare qualcosa con il massacro dei Vargas. Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo e scoprire l'arcano mistero. Non ti preoccupare, non hai, e mai perderai il tocco unico che hai nella scrittura. Devi solo essere fiduciosa, provare sempre a scrivere qualche riga che ti tenga lontana dal nemico "blocco dello scrittore, e andrà tutto bene. Ancora complimenti cara. Aspetto con trepidazione il tuo prossimo aggiornamento.

P.S. Spero che non ci vorrà ancora così tanto tempo... già muoio dalla curiosità!

Recensore Master
30/11/20, ore 17:31

Buongiorno cara, che piacere ritrovarti qui, e non vedo l’ora di vedere che cosa tu abbia pensato per questa coppia che ho sempre amato tantissimo, dalle tue storie, long e raccolte. Già il titolo mi fa pensare a palate di angst di quello dolorosissimo, e la cosa mi piace assai. Vedere Vargas e Callisto tornare nel passato del primo, e veder alternare la tipica ironia tagliente del secondo con dei momenti di seria empatia, è bellissimo. Anche se comunque si pizzicano e si urlano contro di continuo, non c’è che dire: uno dei punti forti della loro relazione – o qualsiasi altra parola con cui possono definirsi – è proprio l’essere costantemente in contrasto: lo so, non dovrebbe essere così di norma ma i loro caratteri, il passato vissuto, i traumi, Isabeau che ha rubato ed ammansito il cuore di entrambi… beh, diciamo che ci si aspetta di vederli comportarsi così, è canonico proprio.
Il passato di Vargas è tremendo, ed è affascinante come utilizzi il suo potere per poterlo mostrare senza veli all’altro: mi sono immaginata tutto perfettamente, brevi sprazzi di vta rovinata che hai gestito benissimo e su cui hai dato giusto peso ed attenzione. Gli scatti d’ira ci stanno tutti, perché hanno caratteri difficilmente accomodanti, però ci sono momenti in cui si riconciliano e dove la tensione è affilata e presente.
Ma l’incontro con la sorella, quello mi ha destabilizzata tanto quanto lo ha fatto con loro: lei è lì, eterea, presenza fulgida e cara, sorridente – sento proprio l’essere quieta, come in pace – e che parla per tutti noi che stiamo leggendo, sono d’accordo con ogni singola parola che sta pronunciando. Lo so, loro due no, infatti tutto ciò che esce dalle sue labbra è ciò che sanno ma non vogliono ammettere.
La parte di loro che condividono un momento privato decisamente interessante in un luogo letteralmente magico è più leggero, stempera la tensione particolarmente forte provata da Vargas fino a poco prima: emozioni violente e contrastanti hanno contribuito a renderlo fragile e passivo, per poi lasciarsi trascinare dalla passione e dal coinvolgimento profondo e complesso che prova per Callisto. Il tutto è ben chiaro ma non volgare, i due si lasciano andare a ciò che provano e lo fanno contornati da un’ambientazione ben gestita, particolareggiata, capace di passare dal degrado dato dall’abbandono, all’abbondanza ricca di profumi, colori, magnificenza antica.
I riferimenti a Isabeau sono velati, dolorosi, sono presenti e si fanno sentire in entrambi, ma sono dell’idea che la sua presenza sia stata fondamentale per loro, sia per l’amore che li ha coinvolti (un sentimento che ha reso il tutto più complesso, come il rapporto tra Vargas e Callisto) che per i figli che ha dato. È tanto che non leggo qualcosa di tuo, sei migliorata, i tuoi racconti già profondi hanno raggiunto un livello di introspezione non indifferente, aumentati nei contenuti e comunque mantengono quella crudezza di argomenti e dialoghi, quel cinismo tipico di Callisto, la debolezza di Vargas nascosta dall’orgoglio, che ho sempre amato di loro nel tuo profilo. Il testo è pulito, scorre perfettamente nella lettura e coinvolge, tocca punti molto forti ma è capace di donare quiete ed emotività al tempo stesso. È stato un piacere tornare qui cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Master
24/11/20, ore 18:17

Carissima <3
Mi sei mancata da morire, esattamente come questi due, e io sono felicissima di averli ritrovati ancora una volta, Vargas e Callisto e i loro battibecchi, il loro passati tormentati, e quel modo unico che hanno di capirsi e trovarsi.
Sono contentissima di aver ritrovato anche la piccola Erinn, sai bene quanto il suo personaggio abbia fatto breccia nel mio cuore, lei che con il suo sacrificio ha salvato Vargas da una morte orribile.
Come sempre, quando ci sono questi due di mezzo, l’angst sgorga a fiumi e arriva come una stilettata dritto al cuore. In questo castello diroccato c’è molto di più di un libro di incantesimi da cercare, c’è tutto il passato tragico di Vargas, un passato che ancora lo tormenta e che non riesce – non può – lasciare andare. Callisto conosce la storia della famiglia del mago, ma trovarsi nel luogo in cui si è svolto il massacro è tutta un altro paio di maniche, e che Vargas in più di un’occasione si mostri sconvolto e vulnerabile direi che è normalissimo. Anzi, Vargas dimostra una forza incredibile a voler rimanere comunque e portare a termine la loro missione – c’è pur sempre in ballo la vita dei figli suoi e di Callisto, quindi è comprensibile che non si tiri indietro nemmeno davanti ai fantasmi del suo passato.
Certo, la continua tensione che c’è fra i due di sicuro non aiuta; però, al di là dei modi decisamente irruenti con cui si rapportano fra loro, Vargas e Callisto riescono sempre ad andare a scavare a fondo l’uno nel cuore dell’altro. In questo caso, poi, Vargas si mette (non solo letteralmente) a nudo davanti a Callisto, rendendo quest’ultimo testimone del momento forse più devastante della sua vita. E naturalmente non si può non nominare Isabeau, che è legata a doppio filo a entrambi, è la madre dei loro figli e insomma la situazione è decisamente ingarbugliata, tanto che Callisto, che di solito è quello che riesce a mantenere maggiormente il controllo, per un attimo perde la ragione e si sente per l’ennesima volta tagliato fuori da quel rapporto innegabile e specialissimo che unisce Vargas a Isabeau. Il punto è che un rapporto non ne esclude necessariamente un altro, e Callisto, adesso, è importante per Vargas tanto quanto la stessa Isabeau.
L’apparizione di Erinn è stato il colpo di grazia, non solo per Vargas, ma anche per me T.T In fondo, è come se la sorella volesse liberare Vargas dal suo senso di colpa e dirgli di essere felice, per quanto possibile. Felice anche vicino a Callisto, l’unico che può lavare via il dolore di Vargas, l’unico che conosce i suoi sospiri più profondi e i suoi sorrisi più sinceri.
Tesoro mi è piaciuta tantissimo questa storia!
Sono felicissima che tu sia riuscita a tornare a scrivere, e spero che tu lo possa fare ancora presto <3
Un bacione cara :*
La tua

padme

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