Recensioni per
Garden of Shadows
di breezeblock

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
02/12/20, ore 14:19

TERZA STORIA CLASSIFICATA :
Terzo scompartimento: Draco Malfoy. 

-Gradimento personale: 9/10 
Il tuo testo è davvero ben scritto. Mi è piaciuto tutto: sia lo stile, che la trama, che l’idea di inserire una prima volta così particolare. Draco è ben caratterizzato e molto simile all’originale. Le descrizioni sono precise e dettagliate, utilizzi le parole giuste nel modo giusto e questo fa scorrere la lettura senza intoppi, rapendo l’attenzione del lettore. 
La fine è interessante, Malfoy è un personaggio complesso (come tutti in realtà, perché sono degni di una formidabile scrittrice) e inserendo questo bivio hai reso l’idea di come ha vissuto i sette anni ad Hogwarts: sempre in bilico, sempre in dubbio e sempre facendo la scelta sbagliata. Un ottimo riassunto di un’esistenza difficile. 
 

-Titolo: 4.5/5 

Il titolo mi piace molto, ma non amo il fatto che sia in inglese. 
Mi spiego: il titolo scritto in inglese sembra una scappatoia per renderlo più accattivante, quando invece secondo me perde moltissimo. 
“Il giardino delle ombre” 
Suona benissimo in italiano! Mi avrebbe attratta di più. 
Ovviamente ognuno ha i suoi gusti e va benissimo anche così, il mio è semplicemente un punto di vista del tutto soggettivo.  
Ti tolgo mezzo punto, mi permetto di farlo solo perché si tratta di un mio contest, ma resta il fatto che è molto bello e originale e l’ho apprezzato tanto! 


-Originalità: 4.5/5 
Come ti ho già scritto nel punto “gradimento personale” sei stata davvero originale. 
Trovo che scrivere della prima volta in cui Draco ha incontrato Voldemort, pur non sapendolo, sia stata una decisione vincente, soprattutto per la scelta “semplice” (se così si può dire) del protagonista. 
Non ho niente da aggiungere, ti faccio i miei complimenti!

 

-Richiesta Contest: 2/2 

La richiesta del Contest è stata perfettamente rispettata. 
-Prima volta in cui Draco si imbatte in Voldemort senza però sapere che si tratti veramente di lui-. 
La vicenda è inoltre ambientata al primo anno, perciò va tutto bene. 


Totale: 20/22 
Un punteggio alto davvero meritato, è stato un piacere leggere questa storia e averti tra i partecipanti! Per qualsiasi domanda rimango a tua completa disposizione, 
Alla prossima 
-Artnifa

Recensore Veterano
25/11/20, ore 12:06

Eccomi qui Lu, mi sono presa un po' di tempo da dedicare unicamente a questa bellissima storia che ho adorato dalla prima all'ultima parola. Hai reso pienamente giustizia a questo personaggio che ii amo follemente: hai descritto perfettamente ciò cje Draco è al primo anno e mi sono piaciuti tantissimo i riferimenti a quello che poi diventerà, al fatto che saranno sempre gli altri a scegliere per lui. Ho sorriso tanto nella parte in cui si preoccupa per Harry, quell' "ovviamente" mi ha stesa. Adoro il tuo modo di scrivere, il modo in cui rendi reali i dialoghi e le scene che mi fai immaginare... Non smetterò mai di ringraziare il contest che ci ha fatto conoscere perché da perfetta sconosciuta sei diventata la mia autrice preferita. In bocca al lupo per il contest ❤❤

Recensore Veterano
28/10/20, ore 12:29

Ciao, Lu!♡ Non ci credo che riesco finalmente a passare di qui – mi hai talmente riempita di complimenti, ultimamente, che non vedevo l'ora di ricambiare e leggerti. Dunque, premessa: Draco Malfoy non è propriamente uno dei personaggi che mi attirano di più, stando almeno al Draco dei libri. Eppure, eppure. Non mi dispiace leggere storie che si soffermino su quel cambiamento al quale Draco va incontro negli ultimi libri - un cambiamento che sembra continuare anche dopo la Guerra -  e che riescano a far emergere la sua voglia di emanciparsi, la voglia di opporsi alla volontà dei genitori, a quel sentiero già tracciato (ci sono troppe similitudini col personaggio di Reg, che - lo sai - io adoro, per cui non mi sottraggo alla possibilità di leggere storie che riescano a metterlo nella giusta luce e la tua storia lo ha fatto). Di solito, si tratta di storie in cui Draco è affiancato da personaggi che riescono a neutralizzarne gli aspetti più sgradevoli e a far emergere quelli positivi (per esempio, leggo con piacere le Draco/Astoria e le Draco/Luna), mentre raramente leggo di storie incentrate esclusivamente su di lui. Ma sto divagando. O meglio, la premessa di questo messaggio sta occupando troppo spazio. Quello che mi premeva dire è che, nonostante non mi stia particolarmente a cuore, questa storia è stata sorprendentemente scorrevole e piacevole da leggere, questo perché hai compiuto un lavoro magistrale con la sua introspezione. Tra l'altro, avevo letto il bando del contest sul forum e quando ho capito quale fosse il punto dei libri in cui ti eri "intrufolata" per descrivere una "prima volta" del personaggio, sono rimasta particolarmente colpita: credo che tu sia stata davvero molto, ma molto originale e, come dicevo su, sei stata anche parecchio brava nel sottolineare gli aspetti cruciali del personaggio. Innanzitutto, credo che la voce narrante possegga la perfetta dose di altezzosità, insolenza e, volendo, pungente ironia, tipiche del Draco undicenne: mi riferisco all'esordio in cui Draco critica neanche troppo velatamente le "deplorevoli" scelte educative della Scuola e i suoi metodi poco ortodossi (insomma,  non ha certo tutti i torti!). Deliziosamente IC è, naturalmente, il riferimento all'onnipresente, invadente figura paterna e, già qui, durante la lettura, annuivo con approvazione, poiché - in poche righe - il personaggio di Draco era già abilmente delineato. Tuttavia, è quello che segue che mi ha completamente conquistata. Parlo del tuo modo di descrivere la sua paura e, soprattutto, i suoi pensieri durante la fuga. Mi è piaciuto da matti che, nel pieno del terrore, Draco pensi a "Potter", ma che gli rivolga un pensiero venato di speranza ‐  per quanto i rapporti tra di loro non siano affatto cordiali, c'è un guizzo della sua parte buona in questo augurarsi che anche "il nobile Grifondoro" (e qui ritorna l'ironia di Draco, che sottolinea implicitamente quanto sciocchi e scavezzacollo sappiano essere i Grifondoro) sia riuscito a mettersi in salvo. Nonostante tutto, dopo aver assistito alla scena dell'incappucciato che si abbevera presso il corpo dell'unicorno, non augura nemmeno al suo nemico una morte così raccapricciante. Mi è piaciuto molto il contrasto tra questo pensiero, involontario e genuino, di Draco, un pensiero motivato dalla paura, e quello che elabora una volta tornato padrone di sé, ossia il solito Draco insofferente (quando alla fine puntualizza: "compreso Potter, che ovviamente l’aveva fatta franca anche questa volta.) Sei stata bravissima nel sottolineare le contraddizioni insite in lui che esploderanno solo in seguito, quando - divenuto Mangiamorte - inizierà a capire sulla sua pelle quanto, in realtà, non è quella la vita che vuole condurre, non quella che i suoi genitori (suo padre) pretendono che lui viva e in vista della quale l'hanno cresciuto. Che dire, poi, del breve incontro con Voldemort? Credo, ancora, che tu sia stata profondamente originale e che abbia gestito la scena in maniera davvero efficace. A partire dalle descrizioni dell'incappucciato (in simbiosi con la tetra, infernale foresta che li circonda), soffermandosi poi sul come la presenza di quello spettro ("un fantasma che non aveva ancora trovato la redenzione") lo faccia sentire – parecchio bella quella sorta di anticipazione futura, quei "crimini non ancora commessi" che poi gli avrebbero macchiato la coscienza: credo sia un'immagine molto potente per indicare la strada che imboccherà, divenendo Mangiamorte (percorso intrapreso proprio con una "macchia" concreta, se vogliamo, quella del Marchio impressa sul braccio, seguita poi dalle "macchie" invisibili che gli peseranno sulla coscienza, a seguito di azioni immorali). Ho apprezzato particolarmente il dialogo con questa figura oscura che rappresenta sia, letteralmente, il futuro di Draco (è Voldemort, che quindi trascina con sé l'idea dei Mangiamorte, schiera alla quale Draco andrà ad unirsi), sia - però - un dialogo quasi "interiore", un'ottima e precisa esternazione di quello che si agita nel cuore di Draco. Parlo della sua confusione, l'incapacità di orientarsi ("Allora ti sei perso?"), abituato com'è a ricevere sempre direttive e ordini da altri. Mi è piaciuta tanto la riflessione quasi lucida con cui riflette sulla propria situazione, nella quale il sentiero è già tracciato e la direzione è già indicata  (“La via da seguire è questa”) e non ci sono altre scelte da compiere ("Hai altra scelta?"). Infine, arriva la rassegnazione: “No”, ammise poi, sconfitto. Doveva solo obbedire, solo questo, per avere salva la pelle. A costo di ripetermi, ecco, mi è veramente piaciuto questo pezzo. Sei riuscita a sottolineare sia la parziale inesorabilità della sua sorte (un destino prestabilito), sia la giusta dose di colpa del personaggio, attribuibile a delle scelte - certo, scelte condizionate, influenzate dal contesto, ma pur sempre scelte. "Draco sussultò, constatando che persino quella creatura nemica gli stesse indicando una strada da seguire, alla quale ritenne di non potersi sottrarre" e  "Una scelta alla fine la fece"- appunto, due parti significative, in cui sottolinei anche l'altro aspetto, "la colpa" di Draco. A differenza, che so, di un Sirius o un' Andromeda, lui  sceglie  - inconsciamente - di non vedere altre strade, se non quelle verso cui è  spinto. Sceglie di chinare il capo e obbedire. Dal momento che, come dici, è un personaggio che ti piace molto, ti sono grata per essere stata schietta nel descriverlo, nel non essere stata apologetica nei suoi confronti. Hai mostrato, sì, quanto in effetti Draco sia in parte "costretto" a comportarsi in un certo modo, ma ne hai anche riconosciuto le responsabilità e questa onestà di intenti si evince anche solo dal momento che hai scelto di raccontare - il primo incontro con la paura vera, quella che ti toglie il respiro, quella che ti mette spalle al muro e ti costringe a fare delle scelte; la prima scelta , appunto ("scelta sbagliata, forse la prima di una lunga serie" come dici giustamente in nota). Insomma, è la prima volta che ti leggo (e questa, purtroppo per te, è la prima volta che mi incontri come lettrice ‐  visto quanto sono prolissa?) e mi hai colpita tanto. Hai realizzato un ritratto breve, ma denso e soprattutto onesto di questo personaggio, perciò tanti, tanti complimenti. Bravissima! Un bacione, Ele

Recensore Junior
28/10/20, ore 00:03

Non avendo niente da fare sto leggendo le storie delle altre ragazze che partecipano al contest e devo ammettere che mi sto spaventando, avete tutte moltissimo potenziale.
Partendo dal presupposto che Draco è il mio personaggio preferito in assoluto, ho adorato la tua storia. Potrebbe benissimo essere un episodio appena estrapolato dal libro.
Hai reso perfettamente l'animo del serpeverde e la sua incapacità di prendere una decisione autonomamente, o meglio, di cambiare ciò che gli altri hanno deciso per lui.
Davvero ben caratterizzato e molto molto interessante. Bravissima.
Un bacio e buona fortuna per il contest (anche se non credo ti serva ahah) <3

Recensore Master
19/10/20, ore 10:33

Con immensa vergogna mi sono resa conto di non aver recensito questa storia! Cara breeze è meravigliosa sono davvero onorata di partecipare ad un contest dove è presente una tua storia. Mi ha stuzzicato la situazione da te descritta, e in effetti non possiamo sapere se quest’incontro sia davvero avvenuto o no. Draco è un personaggio davvero interessante e mi piace come l’hai descritto nelle sue sfaccettature più recondite. Complimenti davvero e buona fortuna per il contest ♥️

Recensore Master
02/10/20, ore 10:51

Rieccomi! :3
Avevo qualche minuto libero e niente... sono passata di qui.
Prima di tutto: trovo la scelta che hai fatto - visto che di scelte parla tutta la tua storia - sia stata davvero molto coraggiosa. Non aveva mai pensato a come Draco avesse incontrato Voldemort (o il fantasma che fosse) mentre si trovava nella Foresta Proibita... ma l'ho trovata davvero una decisione geniale.
Mi è piaciuto soprattutto il modo in cui l'hai affrontata. Con quell'ombra di codardia che comunque Malfoy si porta dietro, volente o nolente, salvo riscattarsi poi alla fine di tutto. E anche in questo caso concordo con te, credo che nel libro ne esca leggermente meglio che nei film, ma si sa, succede nella maggior parte dei casi (è sufficiente pensare a Ginny).
- Il percorso fatto apposta per lui era stato già tracciato da altri, per questo Draco sussultò, constatando che persino quella creatura nemica gli stesse indicando una strada da seguire, alla quale ritenne di non potersi sottrarre.
“No”, ammise poi, sconfitto. Doveva solo obbedire, solo questo, per avere salva la pelle. -
Credo che tu abbia centrato in pieno tutta la questione riguardante il giovane Serpeverde, che si trova il più delle volte a dover ricalcare scelte prese da altri per lui e a non trovare il coraggio per sovvertire le cose.
Apprezzata molto anche la scelta di lasciare le traduzione del primo libro. Non me ne vogliano tutti gli amanti di quella successiva, ma secondo me non c'è paragone.
Spero che questa storia possa portarti qualche risultato interessante nel contest a cui partecipa, perché credo davvero che abbia del buon potenziale.
Alla prossima lettura
Morgana

Recensore Master
02/10/20, ore 10:40

Ciao!
Innanzitutto ti dico che ho apprezzato la scelta del personaggio di Draco Malfoy, che è anche la mia debolezza, soprattutto quando si tratta di leggere fanfiction. In particolare hai scelto un momento interessante del suo primo anno di scuola, descrivendo il suo primo contatto con gli orrori di Lord Voldemort, anche se inconsapevole. Sappiamo che negli anni successivi Draco ne sarà segnato in modo più tangibile, ma già questo primo incontro ci mostra in modo verosimile il suo carattere. Sei riuscita a farmi proprio sentire la paura di un ragazzino di undici anni in questa situazione. È stata una storia piacevole da leggere.
In bocca al lupo per il contest!