Recensioni per
Garden of Shadows
di breezeblock
TERZA STORIA CLASSIFICATA : |
Eccomi qui Lu, mi sono presa un po' di tempo da dedicare unicamente a questa bellissima storia che ho adorato dalla prima all'ultima parola. Hai reso pienamente giustizia a questo personaggio che ii amo follemente: hai descritto perfettamente ciò cje Draco è al primo anno e mi sono piaciuti tantissimo i riferimenti a quello che poi diventerà, al fatto che saranno sempre gli altri a scegliere per lui. Ho sorriso tanto nella parte in cui si preoccupa per Harry, quell' "ovviamente" mi ha stesa. Adoro il tuo modo di scrivere, il modo in cui rendi reali i dialoghi e le scene che mi fai immaginare... Non smetterò mai di ringraziare il contest che ci ha fatto conoscere perché da perfetta sconosciuta sei diventata la mia autrice preferita. In bocca al lupo per il contest ❤❤ |
Ciao, Lu!♡ Non ci credo che riesco finalmente a passare di qui – mi hai talmente riempita di complimenti, ultimamente, che non vedevo l'ora di ricambiare e leggerti. Dunque, premessa: Draco Malfoy non è propriamente uno dei personaggi che mi attirano di più, stando almeno al Draco dei libri. Eppure, eppure. Non mi dispiace leggere storie che si soffermino su quel cambiamento al quale Draco va incontro negli ultimi libri - un cambiamento che sembra continuare anche dopo la Guerra - e che riescano a far emergere la sua voglia di emanciparsi, la voglia di opporsi alla volontà dei genitori, a quel sentiero già tracciato (ci sono troppe similitudini col personaggio di Reg, che - lo sai - io adoro, per cui non mi sottraggo alla possibilità di leggere storie che riescano a metterlo nella giusta luce e la tua storia lo ha fatto). Di solito, si tratta di storie in cui Draco è affiancato da personaggi che riescono a neutralizzarne gli aspetti più sgradevoli e a far emergere quelli positivi (per esempio, leggo con piacere le Draco/Astoria e le Draco/Luna), mentre raramente leggo di storie incentrate esclusivamente su di lui. Ma sto divagando. O meglio, la premessa di questo messaggio sta occupando troppo spazio. Quello che mi premeva dire è che, nonostante non mi stia particolarmente a cuore, questa storia è stata sorprendentemente scorrevole e piacevole da leggere, questo perché hai compiuto un lavoro magistrale con la sua introspezione. Tra l'altro, avevo letto il bando del contest sul forum e quando ho capito quale fosse il punto dei libri in cui ti eri "intrufolata" per descrivere una "prima volta" del personaggio, sono rimasta particolarmente colpita: credo che tu sia stata davvero molto, ma molto originale e, come dicevo su, sei stata anche parecchio brava nel sottolineare gli aspetti cruciali del personaggio. Innanzitutto, credo che la voce narrante possegga la perfetta dose di altezzosità, insolenza e, volendo, pungente ironia, tipiche del Draco undicenne: mi riferisco all'esordio in cui Draco critica neanche troppo velatamente le "deplorevoli" scelte educative della Scuola e i suoi metodi poco ortodossi (insomma, non ha certo tutti i torti!). Deliziosamente IC è, naturalmente, il riferimento all'onnipresente, invadente figura paterna e, già qui, durante la lettura, annuivo con approvazione, poiché - in poche righe - il personaggio di Draco era già abilmente delineato. Tuttavia, è quello che segue che mi ha completamente conquistata. Parlo del tuo modo di descrivere la sua paura e, soprattutto, i suoi pensieri durante la fuga. Mi è piaciuto da matti che, nel pieno del terrore, Draco pensi a "Potter", ma che gli rivolga un pensiero venato di speranza ‐ per quanto i rapporti tra di loro non siano affatto cordiali, c'è un guizzo della sua parte buona in questo augurarsi che anche "il nobile Grifondoro" (e qui ritorna l'ironia di Draco, che sottolinea implicitamente quanto sciocchi e scavezzacollo sappiano essere i Grifondoro) sia riuscito a mettersi in salvo. Nonostante tutto, dopo aver assistito alla scena dell'incappucciato che si abbevera presso il corpo dell'unicorno, non augura nemmeno al suo nemico una morte così raccapricciante. Mi è piaciuto molto il contrasto tra questo pensiero, involontario e genuino, di Draco, un pensiero motivato dalla paura, e quello che elabora una volta tornato padrone di sé, ossia il solito Draco insofferente (quando alla fine puntualizza: "compreso Potter, che ovviamente l’aveva fatta franca anche questa volta.) Sei stata bravissima nel sottolineare le contraddizioni insite in lui che esploderanno solo in seguito, quando - divenuto Mangiamorte - inizierà a capire sulla sua pelle quanto, in realtà, non è quella la vita che vuole condurre, non quella che i suoi genitori (suo padre) pretendono che lui viva e in vista della quale l'hanno cresciuto. Che dire, poi, del breve incontro con Voldemort? Credo, ancora, che tu sia stata profondamente originale e che abbia gestito la scena in maniera davvero efficace. A partire dalle descrizioni dell'incappucciato (in simbiosi con la tetra, infernale foresta che li circonda), soffermandosi poi sul come la presenza di quello spettro ("un fantasma che non aveva ancora trovato la redenzione") lo faccia sentire – parecchio bella quella sorta di anticipazione futura, quei "crimini non ancora commessi" che poi gli avrebbero macchiato la coscienza: credo sia un'immagine molto potente per indicare la strada che imboccherà, divenendo Mangiamorte (percorso intrapreso proprio con una "macchia" concreta, se vogliamo, quella del Marchio impressa sul braccio, seguita poi dalle "macchie" invisibili che gli peseranno sulla coscienza, a seguito di azioni immorali). Ho apprezzato particolarmente il dialogo con questa figura oscura che rappresenta sia, letteralmente, il futuro di Draco (è Voldemort, che quindi trascina con sé l'idea dei Mangiamorte, schiera alla quale Draco andrà ad unirsi), sia - però - un dialogo quasi "interiore", un'ottima e precisa esternazione di quello che si agita nel cuore di Draco. Parlo della sua confusione, l'incapacità di orientarsi ("Allora ti sei perso?"), abituato com'è a ricevere sempre direttive e ordini da altri. Mi è piaciuta tanto la riflessione quasi lucida con cui riflette sulla propria situazione, nella quale il sentiero è già tracciato e la direzione è già indicata (“La via da seguire è questa”) e non ci sono altre scelte da compiere ("Hai altra scelta?"). Infine, arriva la rassegnazione: “No”, ammise poi, sconfitto. Doveva solo obbedire, solo questo, per avere salva la pelle. A costo di ripetermi, ecco, mi è veramente piaciuto questo pezzo. Sei riuscita a sottolineare sia la parziale inesorabilità della sua sorte (un destino prestabilito), sia la giusta dose di colpa del personaggio, attribuibile a delle scelte - certo, scelte condizionate, influenzate dal contesto, ma pur sempre scelte. "Draco sussultò, constatando che persino quella creatura nemica gli stesse indicando una strada da seguire, alla quale ritenne di non potersi sottrarre" e "Una scelta alla fine la fece"- appunto, due parti significative, in cui sottolinei anche l'altro aspetto, "la colpa" di Draco. A differenza, che so, di un Sirius o un' Andromeda, lui sceglie - inconsciamente - di non vedere altre strade, se non quelle verso cui è spinto. Sceglie di chinare il capo e obbedire. Dal momento che, come dici, è un personaggio che ti piace molto, ti sono grata per essere stata schietta nel descriverlo, nel non essere stata apologetica nei suoi confronti. Hai mostrato, sì, quanto in effetti Draco sia in parte "costretto" a comportarsi in un certo modo, ma ne hai anche riconosciuto le responsabilità e questa onestà di intenti si evince anche solo dal momento che hai scelto di raccontare - il primo incontro con la paura vera, quella che ti toglie il respiro, quella che ti mette spalle al muro e ti costringe a fare delle scelte; la prima scelta , appunto ("scelta sbagliata, forse la prima di una lunga serie" come dici giustamente in nota). Insomma, è la prima volta che ti leggo (e questa, purtroppo per te, è la prima volta che mi incontri come lettrice ‐ visto quanto sono prolissa?) e mi hai colpita tanto. Hai realizzato un ritratto breve, ma denso e soprattutto onesto di questo personaggio, perciò tanti, tanti complimenti. Bravissima! Un bacione, Ele |
Non avendo niente da fare sto leggendo le storie delle altre ragazze che partecipano al contest e devo ammettere che mi sto spaventando, avete tutte moltissimo potenziale. |
Con immensa vergogna mi sono resa conto di non aver recensito questa storia! Cara breeze è meravigliosa sono davvero onorata di partecipare ad un contest dove è presente una tua storia. Mi ha stuzzicato la situazione da te descritta, e in effetti non possiamo sapere se quest’incontro sia davvero avvenuto o no. Draco è un personaggio davvero interessante e mi piace come l’hai descritto nelle sue sfaccettature più recondite. Complimenti davvero e buona fortuna per il contest ♥️ |
Rieccomi! :3 |
Ciao! |