Recensioni per
One day, one change
di Mari Lace
Ciao, Mari del passato, |
Buongiorno, sono incappata in questa storia tramite il gruppo Caffè e calderotti e mi ha incuriosito per via dei personaggi tra i quali hai scelto di creare questa specie di legame. Draco e Katie, in effetti non si sono mai davvero considerati, anche quando giocavano a Quidditch non era lei la portavoce della squadra e durante le partite avevano ruoli diversi, che non per forza entrano in contrasto. E probabilmente avrebbero continuato a ignorare la reciproca esistenza se lui non avesse ricevuto l'ordine di uccidere Silente e lei non si fosse trovata vittima di uno dei suoi tentativi. In effetti, però, Katie continua a fregarsene di lui, è solo Draco che invece ha, finalmente, un primo, duro, scontro con la realtà e con le conseguenze causate dalle sue azioni. In realtà ce l'ha avuto anche gli anni precedenti, ma è la prima volta che si parla di conseguenze così gravi. Non si tratta più di stupide creature magiche brutte ed inutili, per la prima volta una persona come lui subisce le conseguenze delle sue azioni. E anche se poi realizza che Katie non è proprio come lui (almeno, non ai suoi occhi, né a quelli delle persone che contano per lui) il senso di colpa per aver ferito un essere umano non scompare del tutto. E forse è anche da qui che poi nascerà la sua paura nella Torre di Astronomia, al momento di uccidere Silente. Ma questa parte qui non c'è, si salta immediatamente alla fine della guerra, a Draco che vede finalmente sconfitto l'essere cui lui e i suoi genitori si erano assoggettati. E in tutto il marasma derivante dalla fine della guerra, mentre si guarda intorno, ecco che gli compare davanti di nuovo Katie. Che di nuovo non ha motivo per spiccare (è solo una ragazza ferita tra tanti altri, così come a scuola era una grifondoro come un'altra) e invece lo fa e di nuovo, Draco resta colpito da quanto siano opposti e forse, per una volta, deciderà di provare a imitarla. Sono due personaggi che mai avrei pensato di vedere collegati, ma devo ammettere che ci hai saputo fare, sei stata davvero brava, complimenti :) |
Quando dico che devo recuperare qualcosa, dico che davvero devo recuperare qualcosa. Sto seguendo il writeober di LadyPalma con grandissima attenzione, ma questo non mi impedisce di guardarmi un po' attorno: è da giorni che scruto il tuo profilo, giorno che penso che devo venire a spulciare anche la tua long, ma ventiquattro ore non sembrano mai bastare quando si è in un gruppo come quello di Caffè e calderotti. Nossignore, il tempo va persino troppo veloce. |
Ciao Mari, buon Writober innanzitutto, sono pronta a segurie te - e Draco - in questa avventura! |
Il tuo Draco! Mi è piaciuta molto questa prima flashfic (tra l'altro, complimenti per la sfida di scriverne una al giorno, a me sembra impossibile!), incentrata su questi pensieri che costringono il tuo protagonista a fare i conti con se stesso e con l'educazione che ha ricevuto. Come ho già avuto occasione di dirti, apprezzo come ti addentri nelle emozioni e nelle insicurezze di Draco, come metti in mostra il suo faticoso percorso di evoluzione e crescita, di scontro con una realtà che contraddice sogni di gloria e certezze legate all'essere un Purosangue, un Malfoy, sostanzialmente un privilegiato. Ti confesso che inizio a shippare un pochino Draco e Katie, il che è assurdo perché sono certa non fosse il tuo intento, ma in questo scontro fatale e i conseguenti rimorsi di lui vedo del potenziale! Molto bella la scena finale, con il rimarcare che Voldemort altro non è che un uomo (un concetto su cui adoro scrivere io stessa) e lo sguardo ardente di Katie, in cui ho letto un netto contrasto con la codardia di Draco, che solo alla fine, e dopo un lento percorso, riesce ad ammettere di aver cambiato "pensiero", ormai legge la realtà diversamente. Complimenti, a presto! ❤ |