Recensioni per
FOLLIA
di Miki_TR

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
03/04/06, ore 22:42
Cap. 1:

oh mio dio.... terribile. Splendida e terribile.

Matteo
25/03/06, ore 20:29
Cap. 1:

Ciao Miki!^^
Forse ti ricorderai di me per una nostra vecchia chattata sul forum di AMDU, o per una discussione che abbiamo avuto sull'interpretazione yaoi di "Andrea", la bellissima canzone di De Andrè.
Mi sono imbattuto in questa fanfic per caso e sono stato attirato dal titolo: un titolo semplice (qualcuno forse direbbe "troppo semplice", ma non sarei d'accordo) e diretto, come le frasi lapidarie del protagonista. In realtà era anche il titolo che volevo dare a una mia Remus/Sirius, ma questa è un'altra storia! XD

Allora, andiamo per ordine.
Per quanto riguarda lo stile non ho nulla di particolare da far notare, anch'io ho apprezzato molto l'uso dei 3 diversi registri. A differenza di Mary però l'uso di frasi molto corte da parte del protagonista non mi ha dato affatto l'idea di "piccoli tic": questo effetto lo avrei visto più facilmente con una narrazione fluida ma interrotta continuamente da qualche parola scollegata dal contesto e ripetuta in modo quasi nervoso. A me invece questo stile dà l'idea di una persona che vuole ottenere un effetto preciso con le proprie parole, ovvero che suonino il più lapidarie possibili, per dimostrare che non lui è il genere di individuo che "parla a vanvera", ma una persona di cui ogni singola parola risulta "potente". Io ci vedo dietro un grosso problema di ego. E' indifferente che la narrazione avvenga nella propria testa, perchè è prima di tutto a se stesso che vuole trasmettere questa sensazione. Per come la vedo io rientra il tutto nel suo crogiolarsi tra genialità e follia, come ha giustamente notato Mary.
L'unica nota negativa secondo me è in quel "Moro, occhi azzurri, atletico", che sembra uscito direttamente dalla rubrica di un'agenzia matrimoniale! XD Si ottiene un effetto involontariamente comico.

Ma queste sono piccolezze. Invece per quanto riguarda la psicologia c'è un aspetto che non mi ha convinto per niente. Ma andiamo con ordine. Questo psicotico ci viene ritratto in modo molto preciso, nonostante la brevità della fic: non è un pazzo di tipo "normale" (per quanto la parola normale associata al concetto di pazzia suoni paradossale XD) perchè i pazzi normalmente non ammettono di essere tali. Si rientra in quanto già detto sul suo autoconvincersi della cosa, perchè gli permette di apprezzare i gesti di crudeltà che commette. Non è un "pezzo di merda perchè uccide il proprio gatto", dal suo punto di vista. Fa semplicemente parte della sua natura folle e geniale. Bel modo di giustificarsi. Poi c'è il suo rapporto con la professoressa. A me ha colpito tantissimo che nella parte sulla gita in trentino (ah, c'è un "rquote" da cancellare) lui banalizzi il tempo passato con la persona di cui dovrebbe innamorarsi follemente con quel "chiacchieriamo". Non nota niente di lei, a parte qualche particolare fisico e il fatto che lei LO CONSIDERA BRILLANTE E GENIALE. Ecco la realtà: lui la "ama" solo perchè lei soddisfa il suo narcisismo. Ma poi non si fa problemi a banalizzarla con un "lo confessa come una quindicenne". Poi c'è un passaggio poco chiaro, perchè nell'intervallo di un gatto morto si passa dalla freddezza della gita in Trentino all'autentica ossessione di lui che la sogna continuamente. Ma è autentico amore? Ci sono molti discorsi inutili (nonostante con la sua lapidarietà li voglia far passare per essenziali) ma di Margherita, di com'è, di cosa ama di lei, si continua a parlare pochissimo. Infine arriviamo alla tragedia finale. E qui ti dico subito cosa non mi ha convinto: che lui si tolga la vita. E' vero che molti delitti passionali si concludono con il suicidio di chi ha ucciso il partner, ma quella è una reazione esasperata di persone che non sono abituate ad uccidere e rimangono sconvolte da ciò che hanno appena fatto. Senza contare che normalmente sono innamorate davvero del partner, anche se accecate dalla gelosia. Il tuo personaggio invece è abituato ad uccidere: lo ha già fatto in passato e ha trovato persino un certo equilibrio con questa sua capacità di uccidere senza essere divorato dai rimorsi. Senza contare che come ho già detto secondo me lui non ama particolarmente Margherita, di certo non più di se stesso. Insomma, io da come hai tracciato il protagonista me lo sarei visto sicuramente in crisi, alla fine, ma in breve tempo sarebbe riuscito a giustificarsi.

Poi una menzione particolare merita l'episodio dello specchio. La prima volta che ho letto questa parte mi ha fatto una pessima impressione, perchè mi sembrava uscita dalle cronache di qualche blog "dark" di serie Z. Il classico "scrivo sullo specchio con il mio sangue", magari seguito da un "sono un angelo nero che si autoflagella con gli aghi etc etc...". Poi però ho pensato che era funzionale al racconto, perchè questo ragazzo è animato dallo stesso spirito che muove molti autori di blog simili, ovvero l'autoconvincersi di essere "maledetti", perchè amano l'idea di essere dei borderline. Quindi approvo la scelta... anche se ti faccio notare che rende il tuo personaggio meno interessante. Per come la vedo io la follia va mostrata in modo meno eclatante, più "immersa" nella normalità, per essere efficace e credibile. Ti faccio un esempio da un manga (di cui non rivelo il titolo perchè in Italia mi sa che lo leggiamo solo io e il cugino figo di Mary! XD). Una ragazza è ossessionata da un ragazzo. Follemente innamorata. Lui ovviamente non sa come comportarsi e inizia a sentirsi perseguitato. Un giorno lei lo va a trovare e gli porta un maglione di lana, dicendo che l'ha fatto per lui. Niente di sconvolgente, infatti lui la prende bene e inizia a pensare di essersi preoccupato troppo: in fondo è solo un regalo, impegnativo, ma non costituisce una minaccia. Poi però lei aggiunge "L'ho fatto stanotte"... e allora l'apparente normalità crolla dietro un semplice elemento (quello temporale) che rende il tutto semplicemente "folle". Inutile dirti che faccia fa lui sentendo queste parole. XD Insomma, questi sono i miei gusti per quanto riguarda le storie di autentica follia... sono pertito un pò per la tangente ma era solo per farti capire bene cosa intendevo... poi non so, magari tu davvero volevi fare un assassino che si convince di essere pazzo, più che un pazzo, e allora è un altro discorso...

Inoltre non so se Mary te l'ha già fatta leggere, ma ti consiglio anche una sua vecchia fic intitolata "Adoro guardarti dormire", che tratta il tema dell'ossessione amorosa e della follia in modo davvero divino (ma non penso ci sia da stupirsi, considerando l'autrice, no? XD)

Prima di salutarti vorrei specificare che tutte queste considerazioni sono semplici "impressioni personali", può darsi che valgano solo per me e non pretendono certo di dirti cosa eventualmente cambiare in questa fic. Magari gli altri lettori e tu stessa avete avuto un'altra impressione, quindi non ci sarebbe ragione di rimetterci mano.
Con questo ti saluto e spero di trovare il tempo per recensire al più presto altre tue fanfic, sempre che la cosa non ti dispiaccia (prima o poi dovrei cominciare "Quasi per caso"^^)
Ciauz! ^_-
Matteo

Twinstar
21/01/06, ore 05:45
Cap. 1:

Oh, che dire, Miki?
L'ora parla chiaro, per cui non può essere stata una scelta cosciente quella di leggermi una fic alle 5 e mezza di mattina dopo una notte in bianco. Una originale, poi... Reputato quindi onorata della mia scelta! XD
La cosa assurda è che sono stata attirata da una fic in cui ho potuto vedere un sacco di cose autobiografiche (dove più, dove meno, non stiamo a parlare di me, dai, in fondo questa è la tua fic! ^_-), come ad esempio la cotta per la professoressa di filosofia (LOVE LOVE!!!). Da innamorata cotta della mia supplente posso dirti che è come se avessi letto dentro i miei pensieri (certo io la mia non la accoltellai...), per cui su questo il realismo c'è!!!! XD

Se riusciamo a fare le serie posso dire solo una cosa. Questa fic è splendida. Si vede che è vecchia, il tuo stile è molto cambiato da allora ed è in certi punti acerbo, se vogliamo 8la parte sulla bambina che muore, in particolare. E' bella, per carità, ma acerba. Si poteva rendere meglio, ora l'avresti reso diversamente, secondo me - ma non osare cambiare una virgola! *_*). Ma è spendida, così... Così MIKI, cavolo, possibile che non sbagli mai un colpo???!!! XD Sono invidiosa!!! Se devo dirti se mi è piaciuta o meno, però, non so che rispondeti.
Perchè, detto in parole povere, mi ha molto turbata, questa fic. Dire che mi è piaciuta, o che non mi è piaciuta, sminuirebbe in qualche modo quello che ho sentito mentre leggevo. Per cui non dirò niente, se non ammirare in silenzio il potere emozionale veramente altissimo di questa fic(che cosa ho detto?! Mon dieu è l'ora! XDDDD Non so fare le recnsioni serie). Anche se stiamo parlando di una che si commuove con Sailor Moon. Oh, beh, vivi e impara.

Cosa mi ha particolarmente colpita di questa fic: direi senza dubbio l'uso sapiente dei tre registri linguistici.
Abbiamo prima quello di lui, il folle. Frasi formate da una parola, in maggioranza. Come fossero dei piccoli tic facciali tipici dei pazzi (o dei nervosi, o degli stressati, quel che è, insomma. Perchè ti viene il dubbio che questo ragazzo non sia pazzo ma in qualche maniera, semplicemente, gli piaccia questo connubio di genialità e follia al punto da autoconvincersi di esserlo. Pazzo intendo. A volte ha dei momenti di lucidità SOSPETTI... SI, li definirei sospetti.); poi abbiamo pensieri sconnessi, messi quasi a caso, libere associazioni. Come se in qualche modo stesse facendo il famoso giochetto delle parole tramite libere associazioni dallo psichiatra (a me ha dato st'idea, sono pazza anche io? XD).
Secondo registro linguistico, l'insegnante (a modo suo un po' "folle" anche lei, se vogliamo, per avviare una storia con uno studente, specialmente dopo un divorzio... Non deve essere lucidissima... Ma anche l'amore rende un po' folli, no?); le frasi diventano più articolate, i pensieri cominciano ad avere un senso, così come finalmente riusciamo a fare un po' di chiarezza tra i pensieri confusi di lui (ammetto che facevo fatica a credere ad una sola parola del ragazzo folle! ^^)
E poi, infine, il tg.
E' un magnifico climax ascendente di "sanità", se vogliamo, dal ragazzino folle e innamorato (anche l'amore rende folli in fondo! ^^) al freddo e asettico speaker di tg, che snocciola una notizia tra tante altre come se non fosse niente.
Ma abbiamo visto i pensieri dei due morti, per cui ci fai capire magistralmente che dietro ogni notizia anche la più piccola si nascondono pensieri e drammi molto profondi.
Che turbano la sottoscritta!!!!
Mi dispiace, non riesco a dire nulla di più coerente, è che è una fic così spiazzante, per me... Che posso dirti a parte che i complimenti che ti faccio te li meriti tutti e ancora di più?
Un grosso bacio e smettila di arrossire! XD
Mary
PS: Perdona la graforrea, a momenti il mio comemnto era più lungo della fic!!!! ^_^

krsna3punti
27/06/05, ore 23:12
Cap. 1:

vista l'astinenza da "quasi per caso" ho pensato di leggere questa storia... di solito non leggo mai storie originali, o almeno non dal computer; trovo che un libro sia la cosa migliore (non stanca gli occhi), ma per le ff è un'altra storia e devo adattarmi. che dire...... folle! mi hanno molto colpita (in positivo, si intende) il "conplesso di invisibilità" e la deviazione mentale del protagonista. mi domando se sia sempre stato così o lo sia diventato in seguito alla morte della sua amica; in fondo è probabile che si sia lasciato condizionare da ciò che gli è stato detto. il suo bisogno di uccidere mi ha quasi sconvolto, tanto che comincio a chiedermi se non sia stato lui a far cadere la suddetta bambina (quel passaggio non mi è del tutto chiaro). quando alla fine è la professoressa che parla (perchè è lei, vero?!?) è già morta? comunque credo che la parte migliore sia il finale: dopo un viaggio approfondito nella mente di un pazzo omicida, che ti fa dubitare persino della tua sanità mentale, ci ritroviamo con una sentetica e "asettica" notizia sul tg..... giuro che ti smonta e ti fa pensare che in fondo non ti importa niente della fine di un folle. bravissima e continua così, io ti seguirò sempre kri

Sabrina
21/06/05, ore 10:14
Cap. 1:

O.O oh, che strana che è questa storia. Non ne avevo mai lette di queto tipo, o meglio, forse non me ne era mai capitata una così tragica. E 'tragica' non lo dico per fare ironia, ma per il fatto che finisce male. Mi è piaciuta soprattutto la parte in cui muore la bambina, non per la morte in se:P, ma per come è descritta. Non so come la storia mi sia apparsa nel suo insieme, però posso dire che a me alle volte è difficile che piacciano storie di questo tipo, ma siccome sono arrivata a fine pagina (leggendola tutta) per la curiosità^^... sicuramente la storia mi è piaciuta, in un senso^^.
Ciao^^, Sabrina

Erine
19/05/05, ore 20:43
Cap. 1:

Cavoli...ma è terribile...cioè è bellissima e terribile allo stesso tempo. Il titolo è assolutamente appropriato:Follia. E' una storia folle, disperata. Non è certo un genere allegro, è noir, come piace a me, anche troppo noir. Penso davvero che tu abbia talento!E poi è scritta bene, lo stile è particolare.Poveretti, anche lei, non glielo poteva dire prima di farsi sbuzzare a coltellate, che era pregna???Ricorda molto Psycho...(Ahhhh Antony Perkins, ahhhhahahah...^^)sublime e crudele, come una poesia di Verlaine. Mi piace come scrivi, e spero che tu aggiorni al più presto quell'altra, visto che sto passando tutte le sere a controllare se hai postato..Maledettta, dove sei finitaaaaaa???!!!!0_0