Recensioni per
And once again she would sleep, she would wake and she would walk
di _Il colore del vento_
Recensione premio per essersi classificata prima al contest "4 slash": 1/1 |
Ciao! |
Ciao! Dopo la presentazione che Fede ha fatto nel gruppo della tua storia non potevo non passare, anche perché io amo immensamente Walburga (sì, sul serio) e mi esalto sempre quando qualcuno ne scrive. Poi, se è un'autrice brava e sensibile come te, non posso fare a meno di precipitarmi. Posso dire che ho amato tutto di questa storia? Dallo stile narrativo che procede per piccoli quadri, frammenti di vita, con frasi corte e fortemente evocative, fino alla caratterizzazione di questa donna schiacciata dalla vita e stretta nel peso delle proprie origini. Le si addicevano più i funerali dei matrimoni è una frase che fa male, che uccide e io mi ho sentito il cuore andare in frantumi al "buonanotte madre" che le rivolge Regulus. Noi sappiamo cosa andrà a fare quella notte nella pioggia e vorremmo che Walburga l'avesse fermato, gli avesse detto una parola, perché l'ha visto cupo e tormentato, ma non l'ha fatto. Che senso di colpa immenso deve aver avuto quella donna? Se pensi che lo stesso anno perderà anche Orion, che non ha mai amato, ma è pur sempre suo marito e lei rimane sola in quella casa. |
Ed eccomi qua! |
Ciao, Ele ♥︎ come stai? |
La cosa sorprendente di questa storia è che sei riuscita a dare una sfumatura di umanità a un personaggio, quello di Walburga appunto, che almeno io ho sempre visto come un fosco a tutto tondo, con una certa vena di follia ovviamente, ma senza particolari fragilità che mi spingessero ad empatizzare un minimo con lei - cosa che invece a te è riuscita. Molto malinconico tutto il sottofondo della storia, a partire da dettagli cupi e vagamente "gotici" (lo specchio intarsiato, il castigato vestito da sposa, la pettinatura austera) che permettono quasi di visualizzare il tutto mentre sta avvenendo, proprio come in una serie tv. Una "walking down memory lane", la definirei, ben orchestrata, in uno slalom di fantasmi ognuno dei quali rappresenta un rimpianto della vita di Walburga che la attanaglia fin sul letto di morte, o almeno io così ho interpretato la scena finale e il rivivere tutta la propria vita in brevi attimi come, appunto, davanti a uno specchio. Ripeto, sei riuscita a renderla umana ai miei occhi, il che è un gran risultato. Alla prossima! |
Dovrei proprio fare lezione adesso, ma la prof ha dei problemi con il digitale e quindi ho curiosato un po' e che sorpresa vederti tra le storie appena pubblicate! È da un po' che non ti leggo, forse per il fatto che nel gruppo non ci sei più (ç_ç) e allora colgo la palla al balzo, facendo un po' un esperimento, seguendo quindi le tue orme: è la prima volta che scrivi di Walburga, è la prima volta che io Walburga la letto. |