Qui mi hai perso per sempre: ''«Ah, Asahi-san?» Nishinoya torna indietro, molleggiando sui propri piedi. «Volevo ricordarti una cosa».
«Cosa?» domanda, Asahi, curioso. «Io… non penso di essermi scordato niente».
«Io sono sempre alle tue spalle» risponde il libero, battendosi un pugno sul petto. «In campo, ti copro le spalle. E, se in campo non vuoi tornarci, mi toccherà coprirtele anche qui».
Allooora. Intanto WE. Finalmente sono riuscita a passare e a leggere il capitolo! Mi avevi accalappiato sin dalla presentazione, ma stavo cercando un momento per leggere con calma e soprattutto recensire con calma, tuttavia non l'ho trovato quindi mi scuso in anticipo per quello che ne verrà fuori.
Allora, intanto: le conchiglie. Io le amo. Ho centinaia di storie basate sul mare e sulle conchiglie nascoste nei meandri del PC, perché le reputo davvero stupende e in generale rappresentano una bellissima metafora su cui si può intrecciare sopra una storia. E insomma, questa parte iniziale di Nishinoya con le conchiglie l'ho trovata meravigliosa, così come quando gli regala il braccialetto e vabbè insomma conchiglie super mega extra approvate. In generale, ciò che amato di questo capitolo è stata proprio la delicatezza che ti ha contraddistinto. Sei stata veramente super poetica nella narrazione, pur rimanendo molto efficace e soprattutto super travolgente. Adoro come tu abbia dato vita a questo connubio fatto di parole che ti sfiorano, unite a sensazioni che però ti dilaniano dall'interno. La parte di Nishinoya che continua a cercare Asahi è veramente straziante, soprattutto quando dici che ogni giorno tenta di convincerlo a ritornare in palestra per l'allenamento del martedì, anche quando non è martedì. Cioè, quella parte l'ho veramente adorata troppissimo, anche se è stata veramente devastante. Poi, un altro elemento che ho adorato è stata la descrizione di Shimizu. Mi è piaciuta troppo la descrizione che fai dal punto di vista di Sugawara, di come lui la veda quasi come una cosa sacra, e dunque non si permetta di toccarla, di sporcarla, in un certo senso. E mi è sembrata un sacco IC questa cosa, perché secondo me lei è molto (e giustamente) idealizzata, quindi ne hai mantenuto un po' le fattezze quasi evanescenti (oddio, spero di essermi fatta capire). Vabbè, andiamo avanti. Non ricordo se l'ho già detto perché sono super fusissima, ma l'introspezione è divina. Intanto sei stata in grado di catturarmi, e poi hai davvero analizzato i personaggi in profondità, mi hai subito trasportato nell'anima di Nishinoya e di Sugawara e hai reso davvero tangibile e palpabile il dolore che entrambi provano. Sei stata veramente molto, molto intensa, hai creato un clima estremamente amaro e cioè anche adesso mentre ti sto scrivendo questa recensione ho proprio l'angoscia nel cuore.
Vabbè. Stacco che sto impazzendo. AH ODDIO NO aspe' allora ma perché hai inserito l'avvertimento OOC? Non è OOC. Cioè, davvero, no. Non lo è. Semplicemente perché hai posto i personaggi in situazioni molto diverse da quelle canoniche non significa che automaticamente siano OOC, secondo me con la caratterizzazione (almeno in questo primo capitolo) hai fatto un lavoro strepitoso. E non soltanto perché sei riuscita a riportarli in maniera tridimensionale, ma proprio perché io li ho trovati perfettamente attinenti a ciò che sono realmente e insomma di me puoi fidarti, quindi per piacere e per pietà togli l'avvertimento che insomma mi sono offesa a leggere 'OOC' quando proprio che più IC di così non potevano essere (mi sto arrabbiando? Sì, mi sto arrabbiando).
Vabbè, per concludere: la conclusione. Gesù mio santissimo, le ultime tre righe. Mi hai scioccato e ovviamente domani mi ritrovi qui perché io devo capire che diamine sia successo e come si evolverà la situazione e niente beh complimenti, sei riuscita a farmi appassionare a una storia incentrata su una ship che non mi ha mai detto nulla grazie soltanto al primo capitolo!
Un abbraccio, brava brava brava! ♥ |