Recensioni per
Addio
di Ghostro

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/05/21, ore 11:01
Cap. 1:

Recensione premio per il contest "Darkest fantasy II edizione": 1/3

Ciao, carissimo!
Avevo adocchiato questa tua storia già da un po', quindi ho deciso di fiondarmi nella sua lettura per le recensioni premio del contest.
Dunque, la vicenda che ci presenti si posa su un assunto molto classico, ovvero quello dell'uomo avido, egoista, manipolatore (insomma, lo st****o di turno), che ha conquistato successo e soldi nella vita e non vede altro dinanzi a sé: le persone sono solamente strumenti per il raggiungimento dei suoi scopi, per il mantenimento del suo status. Non sono esseri umani con dei sentimenti, ma sono dei mezzi. Symon si crede invincibile, superiore, più scaltro e capace di chiunque altro, ed è proprio qui che sta la sua debolezza: sottovaluta chi ha davanti, pensa sempre di essere un passo davanti a tutti e questo è ciò che decreterà la sua fine. Non si è preoccupato troppo delle conseguenze del suo ricatto a Svetlana, ha pensato di avere tutto sotto il suo controllo, il quadro completo della situazione dinanzi ai suoi occhi, ma così non è stato. Si è sopravvalutato, e sopravvalutarsi è una grande debolezza.
Procedendo con ordine, sei stato molto bravo a delineare il carattere del simpaticissimo Symon, un uomo che ha un unico scopo nella sua vita: quello di dominare, di prendere tutto, di essere ancora più ricco, ancora di più. Per lui conta solo prendere e prendere e prendere, e questo è tutto ciò che conta. Non si rende davvero conto di ciò che lo circonda, non sa leggerlo nella giusta chiave, perché tutto quello che guarda è filtrato attraverso il suo giudizio, attraverso le idee che si è costruito di sé e del mondo. Symon travisa, guarda ma non vede.
Di questo, esempio calzante è Esmera, che pure hai saputo tratteggiare con grandissima maestria. Ella è una persona gentile, dal cuore puro e indubbiamente (e incredibilmente) innamorata di Symon. Si prende cura di lui, è attenta alle sue esigenze, a quello che vuole e a quello di cui ha bisogno, nonostante lui la degni a malapena di uno sguardo, nonostante per lei non abbia che parole di disprezzo, nonostante sia squalificante e la metta in ombra.
Nonostante tutto questo, Esmera gli rimane accanto, anche quando tutti gli altri se ne sono andati. Segno evidente di questo si ha quando lei entra nell'ufficio di Symon, mentre lui sta dormendo, portandogli un caffè e aiutandolo a cambiarsi la camicia. Gesti semplici, familiari, quotidiani. Quasi qualcosa che farebbe una moglie, una madre, una figura accudente. Quando Symon è solo con se stesso, quando il suo materialismo non gli ronza intorno e non rimane altro che lui, non rimane altro che l'uomo che è, allora ecco che Esmera è accanto a lui, con la sua dolcezza e con le sue leggende sulla reincarnazione, leggende che sanno di premonizione, di avvertimento e di ammonimento.
Questo confronto tra Esmera e Symon è stato molto ben gestito ed è anche illuminante per conoscere un altro aspetto della personalità dell'uomo: quando è ancora in dormiveglia, quindi quando ancora non ha piene facoltà di sé, allora ecco che viene fuori un altro aspetto del suo essere, qualcosa che assomiglia vagamente alla gentilezza o, forse, allo spettro di ciò che è stato in una vita passata, che ora non gli appartiene più. Quasi come se Esmera riuscisse a tirare fuori quel lato di sé che persino lui si è dimenticato di possedere. XCi apri uno spiraglio verso i meandri più profondi dell'anima di Symon, del suo essere, donandoci uno scorcio di ciò che c'è sotto la superficie e sotto tutta la sua crudeltà. Forse, Symon non è poi così irrecuperabile come dà da pensare nella prima parte di questo capitolo.
La sua fine era prevedibile, una morte annunciata che lui si è rifiutato di vedere, forte della posizione che millanta di avere, dell'uomo che dice di essere. Una fine che si è anche meritato, perché non è altro che la somma di tutte le scelte che ha fatto nella vita, di ciò che ha deciso di diventare e di essere. Ogni azione ha la sua conseguenza, e la serie di conseguenze che le sue azioni hanno causato lo ha portato a trovarsi lungo disteso sull'asfalto, a morire da solo e a iniziare, così, un viaggio inaspettato, un'altra vita oltre la morte.
Complimenti per questo primo capitolo molto interessante: nonostante la situazione classica che hai presentato, hai saputo rendere la lettura molto avvincente, sostenuta anche dall'ottima caratterizzazione che hai fatto dei personaggi. Sicuramente un primo capito che incuriosisce e spinge a continuare con la lettura. A presto :)

Recensore Master
14/11/20, ore 17:42
Cap. 1:

Ehi Spettro!
Questa è un'altra storia che ho già letto, ne sono sicura! Ricordo anche il contest a cui partecipò: riguardava i 7 peccati capitali, giusto?
Mi pare però che non ci fosse seguito, che finisse con la morte dell'odioso protagonista (perdonami, ma è davvero il prototipo dell'uomo d'affari pessimo!).
Lo so, per averne la certezza dovrei leggere il secondo capitolo, e lo farò.
"Ma non è questo il giorno" cit.
😁

Nina^^