Ciao, Fede!
Ormai è prassi che io apra la lista delle da recensire alla ricerca di una precisa storia tua e invece finisca dirottata verso un’altra che avevo in programma di leggere più avanti, quindi eccomi qui (ma confido che il mio ritardare tanto per arrivare dalle Jily sia perché devo gustarmele per bene, in un giorno con tanto tempo a disposizione e non a queste ore deleterie). Ma comunque, passo subito alla storia e dalle tue sorelle Evans, incuriosita anche da come tu possa aver declinato il tema della sfida di questo mese.
Ammetto di non aver mai prestato particolare attenzione al rapporto tra Petunia e Lily, ma il bello della tua storia è stato proprio quello di portarmi a riflettere anche su un personaggio come Petunia e al legame con Lily – che, insomma, conosco finalmente qui raccontata dalle tue parole!
Petunia non si è mai attirata le mie simpatie, durante le prime riletture del libro, perché ho sempre trovato troppo difficile da perdonare e digerire il suo far ricadere le colpe dei padri sui figli, trattando come ha fatto Harry e facendolo crescere senza un briciolo d’amore, senza riuscire ad andare oltre quel muro che aveva eretto tra sé e la sorella, e soprattutto il mondo di cui quest’ultima faceva parte. Insomma, un po’ come Piton che non perde occasione di infierire su Harry perché figlio di James. Però le parole che pronuncia alla fine della saga, quanto ricorda a Harry che quella notte lei aveva perso una sorella, mi hanno dato da pensare, durante le riletture degli ultimi anni. ha fatto ripensare a tutto quello che doveva esserci stato dietro, quel muro: l’amore per questa sorella che si è cercato di chiudere in un cassetto e dimenticare, la rottura di un rapporto che, nonostante tutto, faceva male. E qui l’ho ritrovato, con i pensieri della stessa Petunia che sente quanto sia sbagliato che sia un’amica e non Lily a reggerle il velo, come dietro le sue parole si legga che la faccia soffrire. Ma non può abbattere i muri che sono stati innalzati, perché è successo troppo tra di loro per poterlo fare.
E la profondità del loro legame si legge anche dai ricordi di Lily di loro bambine nella neve, di quanto la presa della sorella la rassicurasse e facesse sentire protetta.
Ma ora è troppo tardi e non si può tornare indietro, soprattutto non ora che si scelgono in maniera definitiva due mondi completamente opposti, sposando due uomini diametralmente opposti e marcando anche con il cognome diverso la distanza che sta a separarle, tagliando l’ultimo filo chele teneva unite e sorelle, in qualche modo.
A valorizzare la storia c’è poi la struttura che hai scelto di darle, costruendo le due falsh in maniera speculare e richiamando anche il prompt, che credo tu abbia gestito proprio proprio bene!
Le due sorelle sono colte nella stessa situazione, anche se una al termine e l’altra poco prima del proprio matrimonio, a rimuginare su pensieri assai simili e giungendo alle stesse dolorose conclusioni, ma le loro personalità non potrebbero essere più diverse, una diversità che ha smesso di essere arricchimento ma è diventata solo la ragione definitiva della loro rottura, perché diverso è come hanno reagito a quel nuovo mondo di cui Lily è entrata a far parte.
E ho amato anche come la simmetria speculare sia stata rievocata anche a livello di stile e struttura, nella ripresa nella stessa posizione di certi ragionamenti o di alcune espressioni: soprattutto nelle flash, che in così poco devono racchiudere moltissimo, amo sempre che si giochi con lo stile in modo più fine e ricercato, e soprattutto amo sempre le simmetrie strutturali. Capisci quindi come abbia potuto apprezzare il tuo lavoro ed essere stata contentissima di essermi soffermata proprio su questa storia: uscire dalle proprie abituali zone di comfort e leggere su nuovi legami è stato affascinante!
Ora mi dileguo, ma prima ti lascio la tua meritatissima scatola di Cioccorane e ti faccio, o meglio, rinnovo, i miei complimenti per questa fic: è stato davvero un piacere concludere la giornata con le tue parole a farmi compagnia.
Un abbraccio,
Maqry |