Eccomi qui, sono in ritardo. Ma sono sempre in ritardo, scoprirai, dico che arrivo ad una certa ora e poi arrivo sei giorni dopo: sono una frana, ma la vita mi colpisce fortissimo quando voglio prendere un po' d'aria. Quindi sono qui ora, ma una Ginny/Draco non me la perdo nemmeno morta: è da un sacco che non le leggo e ti devo confessare, un po' mi incuriosiscono.
Che dire? Draco per me ha cominciato a voler dire tanto, sopratutto in questo momento: dici bene, è un burattino per molto tempo, che non riesce a far valere le proprie idee, ma sotto sotto delle emozioni le prova. E piange, mamma mia come piange: gli succede un mondo intorno e lui non può dire che quel mondo gli va davvero bene, perché dirlo vorrebbe dire morire. E allora piange ed è solo. Lo supera, il dolore della solitudine, supera persino gli sguardi schifati degli altri, i commenti d'odio degli altri e si eclissa in un universo. Qualche volta è Ginny che rompe la bolla, all'inizio lo fa con disprezzo, ma poi, poco a poco, quando scopre che non è stato del tutto un burattino, si lascia andare anche lei e i due cominciando a soffrire insieme, i due si trovano in battute ironiche, si incontrano al buio e cacciano via. Cacciano via l'odio e si mettono a nudo. Sinceramente, è una tipologia di amore che mi piace tanto, anche se non è il tempo per loro: gli altri parlano e Draco e Ginny non hanno il cuore di far parlare nessuno. Volevano un amore in silenzio, così non va bene.
Così si lasciano andare, consapevoli che tanto, l'amore per Ginny sarebbe stato solo per un eroe e non un burattino.
Ok, la smetto: mi è piaciuta davvero tantissimo! Sono contenta di averla recuperata,
Sia ❤ |