Recensioni per
Volare via
di Child_of_the_Moon

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/01/22, ore 23:21
Cap. 1:

Seconda delle due recensioni premio previste per il contest: “The darker is the night, the brighter will be the sunrise”.

Eccomi di nuovo :)
Sono contento che mi hai segnalato proprio questa storia. È un racconto che si può ben considerare lo specchio di Luce, anche per lo schema che viene riproposto, di inserire all’inizio e alla fine due spezzoni in corsivo che fungono da confine e punto; e lo è speculare, perché per un protagonista che infine ritrova la voglia di vivere, ne abbiamo un altro che nell’epifania finale sprofonda in un baratro fatto di colpe e desideri infranti dalle sue stesse paure. Stavolta non è un evento catastrofico ma una scelta, del protagonista, a separare i destini dei amanti, creando un duplice finale dal significato molto esplicativo.
Ma, seguendo lo stesso corso della tua storia, dopo aver dato un assaggio della fine, voglio tornare all’inizio e scendere mano a mano.
È una storia molto interessante. Molto sentita, oserei aggiungere. Come se fosse una situazione che ti sta molto a cuore e che la creatività ti ha implorato di mettere su carta. E proprio di creatività qui si tratta, perché tralasciando le ormai note e belle evoluzioni del tuo lessico, c’è un particolare sottile quanto determinante che esalta le emozioni che dominano questo racconto. Sono tre, ma sotto sotto solo due: la felicità e l’angoscia. Tutto ciò che riguarda la prima parte della storia, che va dalla intro fino al primo bacio, è scritta in modo ricercato, è dolce, sottolinea la luce che pian piano si accende nella vita della protagonista. Dapprima fioca, come una voce fatta di dati in un forum sconosciuto, poi sempre più abbagliante sino all’amore. Lo stile esalta questo crescere vertiginoso.
Nella seconda parte, invece, accade l’esatto contrario. Le frasi iniziato a diventare sempre meno costruite per allietare. Diventano concrete, come il tema che si va a trattare. Incessanti, prive di momenti di respiro. Riflettono l’angoscia del ragazzo protagonista, che a poco a poco cresce, cresce, cresce, fino a diventare ossessione e dall’ossessione dubbio, incertezza, paranoia, rabbia, gelo, dolore.
È una gestione del testo e dell’introspezione assurda; nel senso positivo!
Davvero, sono rimasto colpito.
Purtroppo la società non è un posto adatto a tutti. Ci sono situazioni, schemi, rituali e ruoli che, benché ci riteniamo esseri di libero arbitrio, ci condannano a vivere come automi inconsapevoli. Il diverso è colpevole e perseguitato, la perfezione è per coloro che rispettano le regole del gioco o le aggirano, chiudendo lo spazio personale di chi ne avrebbe diritto a quattro mura che si restringono sino al soffocamento. Un nido, sì, una prigione fragile che ci infonde quella timorosa sicurezza, un senso di protezione che non è a priori; si deve convivere giorno e notte con il rischio di venirne strappati dalle ombre che aleggiano su di noi.
Difatti la protagonista delle vicende in un modo o nell’altro ne è stata strappata. Ma non dagli altri: da sé stessa. Perché nel bene o nel male quel nido non può sostenerci in eterno, e se non si ha la forza di spiccare, appunto, il volo, si rischia di vedersi mancare la terra sotto i piedi.
Un ritrovo è prezioso, ma solo se ci è utile come base d’appoggio per allargare i nostri orizzonti.
Lei l’ha capito, lei ha avuto la forza di scacciare le ombre e liberarsi dalle catene.
Lui, ahimè, non ha avuto la stessa forza. Forse perché non ne ha parlato, forse semplicemente perché non ci si può fare nulla. Ogni cosa matura secondo i propri tempi. Ma il tempo, anche con l’amore più sincero e profondo, non è eterno.
Spero che la prossima volta il protagonista abbia imparato la lezione e si conceda completamente.
Alla prossima 
Ghostro
(Recensione modificata il 22/01/2022 - 11:21 pm)

Recensore Master
28/10/20, ore 07:06
Cap. 1:

Ciao Child of the Moon, ho deciso di passare sulla tua pagina in parte per ricambiare il fatto che hai recensito qualcosa di mio, in parte perché mi interessava sapere se avevi scritto qualcosa. Questa storia mi ha colpita molto fin dalla trama e sarò sincera: l'ho letta tutta d'un fiato, non riuscivo proprio a smettere.
Scrivere una one shot raccontando la storia d'amore di due ragazzi, per di più nata su internet, e soprattutto farlo senza dialoghi, non è per niente una cosa facile. Sei stata incredibile nell'esserci riuscita, davvero! Io non so se ne sarei in grado.
Non ho mai creduto agli amori nati su internet, ma c'è gente chelo fa e che ha anche avuto finali felici, ho sentito di persone che si sono incontrate chattando e poi sposate, quindi che dire? Sono contenta per loro. Io ho sempre paura di incontrare qualcuno di pericoloso su internet, per cui anche qui ci vado molto, molto piano, anche se ho coltivato negli anni alcune amicizie che ora per me sono importantissime.
Comunque, questa storia mi ha colpita perché anch'io sono stata vittima di bullismo e mi ritrovo tanto in quello che hanno passato i protagonisti (i bulli mi offendevano per come mi vestivo, perché dicevo che non mi lavavo e per tante altre cose assurde), solo che io ho vissuto tutto questo alle elementari e, in modo più pesante, al liceo. In realtà mi ero immaginata che il ragazzo avesse altri problemi, non che fosse bullizzato anche lui, ma mi dispiace davvero per quello che hanno vissuto perché so quanto può essere difficile superarlo soprattutto se, come nel mio caso, gli insegnanti non hanno mai fatto un granché e i bulli mi terrorizzavano tanto che ho detto solo una parte di quello chemi facevano, per poi rivelare altre cose ai miei e alla psicologa una volta finita la scuola.
Ho visto l'amore dei tuoi protagonisti crescere in queste pagine e il momento in cui si sono incontrati è stato molto emozionante, mi ha colpita tanto e sei riuscita a renderlo alla perfezione, anche qui, pur non inserendo dialoghi, il che ai miei occhi ti rende una grande scrittrice. Hai usato parole intense, d'impatto, non solo nel momento del loro incontro, ma anche dopo, quando hai parlato del loro dolore, che hanno reso la presenza dei dialoghi non necessaria e l'assenza dei nomi dei due protagonisti non così importante. Ho conosciuto i tuoi personaggi anche senza quest'informazione e senza le loro parole.
Quando ho letto che lui le ha fatto del male (immagino le abbia dato qualche schiaffo) mi è salita una rabbia che non ti riesco nemmeno a descrivere. Fossi stata in lei, l'avrei lasciato all'istante. Il fatto che lui avesse dei problemi non giustifica il suo comportamento, forse agli occhi di lui sì, che si sarà detto:
"Mi comporto così perché ho dei dubbi e sto male",
ma di certo non ai miei. L'errore è stato non andare dallo psicologo, non lavorare sui suoi problemi. Però, purtroppo, a volte amiamo anche chi ci fa del male (penso alle donne vittime di violenza che giustificano i loro mariti o compagni). Spero lui non sia arrivato a picchiarla tanto, cioè, anche dare qualche schiaffo è picchiare, ma mi auguro che non si sia spinto oltre.
Sono felice che lei sia riuscita a ritrovare la serenità sul finale. Per quanto riguarda lui, sarà che non mi è piaciuto come si è comportato con lei quando hai scritto che le faceva del male, ma non mi è importato un granché di come si sentisse. Mi era dispiaciuto leggere dell'ansia, degli attacchi di panico perché ne soffro anche io, dei dubbi che prima lo attanagliavano, ma il comportamento che poi ha tenuto nei suoi confronti mi ha fatto perdere interesse per la sua persona. Il che non significa che il personaggio sia costruito male, anzi, i caratteri dei due si capiscono molto bene dalle tue parole e si comprende anche la loro evoluzione, quella che ti ho dato è solo la mia opinione per quanto riguarda i sentimenti che ho provato.
La scrittura è fluida, lo stile è semplice e scorrevole, non ci sono errori di nessun genere. Aggiungerei solo una virgola, nell'introduzione, tra le parole "rafforza" e "muta".
Non ho capito una cosa: le ombre di cui hai parlato, quelle che li inseguono, sono i bulli che hanno riconosciuto lei o sono loro che se li immaginano?
Complimenti, sei stata bravissima!
Giulia

Recensore Master
28/10/20, ore 06:41
Cap. 1:

Buongiorno,
un fiume narrativo travolgente; non hai lasciato spazi, la narrazione è stata serrata, ricca di dettagli e diretta al punto ^^
Ho apprezzato ancora una volta il tuo lavoro introspettivo, in effetti forse il racconto sarebbe potuto diventare anche una long ma avrebbe richiesto dialoghi e un maggiore sviluppo, tu hai optato per un testo diretto, chiaro.
L'ho apprezzato per la sua introspezione, la sua umanità, la cura con cui ancora una volta hai creato e plasmato.