Recensioni per
Reietti (E morir m'è dolce)
di Nirvana_04

Questa storia ha ottenuto 47 recensioni.
Positive : 47
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/11/20, ore 22:03

Eccomi qui,
Arrivo sorprendentemente in anticipo, ma questa storia mi mancava. È una delle long che più mi piace seguire, racchiude così tanti animi che penso ci sia un po' anche il tuo, il mio, quelli di mille lettori. La tua storia è principio di ogni cosa e ogni volta mi ci perdo: sai essere così profonda, così semplice, così descrittiva che è impossibile non dire "guarda che capolavoro". Questo è, lo penso ad ogni capitolo che pubblichi.
Qui, in particolare, crei una magia: sono due personaggi così differenti, ma in qualche modo li rendi collegati. Da una parte vi è un Draco, che è fragile, che cerca di ottenere un perdono, chiedendo scusa anche a sé stessi. Per tanti anni è rimasto succube, per tanti anni ha osservato mostri giocare nella sua camera a luci spente e ora che tutto è finito, cerca di avere pace. Draco lo ammette, nemmeno più a denti stretti, nemmeno più spocchiosamente, di avere avuto paura. Di aver vissuto una vita fatta di bugie, che si sono concentrate tutte in quell'attimo, in cui non ha potuto farlo: uccidere, essere così crudele come tutti si aspettavano. Draco ha avuto paura, paura di essere sempre stato sbagliato, paura di non essere stato abbastanza, paura di aver invece fatto anche troppo: la follia della morte deve averlo sfiorato e avergli fatto pensare che quello, torturare un'anima, uccidere un'anima, veder morire un'anima in quel modo non non l'avrebbe sopportato. Persino della Granger deve aver provato pietà, deve aver avuto paura anche per lei.
E pensato che sì, insomma, niente di quello aveva davvero un senso.
Persino la sua anima ha smesso di avere un senso: ha sempre avuto troppi mostri con cui avere a che fare e il vento adesso, che sempre ha amato, arriva per asciugargli le guance e portare via le lacrime. Ammette di aver avuto paura, ma non c'è più nessuno che può ascoltarlo. Solo sé stesso e io penso, è già il primo passo nella direzione giusta.
Di passi in avanti è fatta invece Hermione, che non sente il vento, ma tocca le foglie che tanto la divertono, foglie che vengono a sfiorarle la pelle per ricordarle che quella pelle ha dovuto sopportare tanto altro. Quella pelle ha inciso parole che non è riuscita ad affrontare per tanto tempo. Ora che le accetta, per quanto terribile sia il pensiero di abbracciarle, chiede scusa a sé stessa. Lei merita di stare lì, merita di far valere la sua parola, merita di studiare, merita di camminare per quelle stesse strade e nessun decreto potrà mai portare via quella sensazione di "essere giusti". Hermione non dovrebbe essere proprio da nessun altra parte, Hermione deve rimanere lì per sempre. Insieme a ferite che faranno di lei molto di più di quello che è sempre stata. Nessuno l'ascolta, quando dice che è una strega, ma non servirebbe ascoltarla. Si tratta della miglior strega della sua età, lo sanno tutti che ha il diritto di essere lì come tutti loro.
Ho adorato ogni dettaglio, le parole così giuste che sembrano esserti appartenute da sempre, il modo in cui mi hai toccato il cuore e fatto sentire parte di loro. Ho amato questo capitolo, scusa per la ripetizione senza senso, ma non so più che altro aggiungere per farti sapere che è stato tutto meraviglioso.
Sono felice di essere venuta,
Sia ❤

Recensore Master
11/11/20, ore 21:44

E va be', io ormai ho capito che questa raccolta serve solo a spezzarmi il cuore e poi a riempirmelo di così tanta bellezza da lasciarmi un pochino senza fiato – letteralmente – e con troppe poche parole da dedicarti.
E sì che di parole ne meriteresti tante, perché questa storia è davvero stupenda. E va a scavare in concetti difficili, dolorosi, e lo fa con una delicatezza e una profondità unica.
Mi sta piacendo davvero tanto tutto il lavoro che stai facendo, creando equilibri e tessendo fili capaci di unire personaggi distanti, o di evidenziare analogie evidenti, e poi di creare dei parallelismi assolutamente originali e inediti.
Davvero, la forza introspettiva di questa raccolta è qualcosa di straordinario, e apprezzo tantissimo come ogni nuovo capitolo adotti prospettive e "meccanismi" diversi, pur conservando una coerenza e un'organicità di fondo incredibili.
Qui hai preso due personaggi diversissimi e hai saputo metterli in comunicazione in maniera straordinaria. E poco importa che in realtà tra di loro non ci sia alcuna comunicazione diretta: è una comunicazione fatta della stessa lotta, degli stessi demoni che vengono affrontati e ricacciati indietro, e della stessa luce negli occhi che permette finalmente di sollevare la testa.
Draco è uno di quei personaggi che, ahimé, per me ha dovuto un po' pagare il peso delle fanfiction: il potenziale introspettivo che si nasconde dietro il suo percorso è immenso, ma ormai è passato attraverso così tante storie superficiali che il mio interesse nei suoi confronti è quasi del tutto svanito. E, ecco, tu invece quell'interesse hai saputo riaccenderlo del tutto, costruendo questa storia che è fatta di frasi urlate da una mente confusa e spaventata, ed è fatta di crescita, una crescita che deve arrivare da dentro, da una risalita fatta di unghie spezzate e tanto, tanto dolore. Hai saputo rendere perfettamente la paura di Draco, la sua confusione, le scelte affrontate e quelle non affrontate, i rimorsi e i demoni che hanno rischiato di risucchiarlo per sempre. Non lo so, ma l'immagine di lui spaventato davanti alla luce dell'alba, e poi della determinazione con cui questa paura viene affrontata e superata, è stupenda, e così significativa che sento di non poter aggiungere davvero nient'altro.

Al contempo, la parte dedicata a Hermione mi ha colpita tantissimo, perché va a collocarsi in un orizzonte tutto mio fatto di figure solide, di donne coraggiose che dimostrano la propria forza proprio riconoscendo la loro paura e le loro cadute, salvo poi avere la saldissima determinazione di affrontarla.
Davvero, questa Hermione che sente l'autunno come una carezza e che sembra quasi incapace di lasciarsi andare alla vita, sempre pronta a trattenersi e a tarparsi le ali da sola è stupenda. E le sue reazioni sono così reali che vien voglia di abbracciarla: perché Hermione è una ragazza forte, lo è sempre stata, ma ciò non significa che sopravvivere a una guerra debba anche significare farlo con semplicità. Le sue riflessioni iniziali, quel "senso di colpa del sopravvissuto" sono quanto di più reale riesca a immaginare, e mi sono commossa nell'osservare il suo percorso di accettazione della propria esistenza.
Insomma, con questa raccolta ci hai regalato l'ennesimo meraviglioso capitolo, e non sai quanto io sia stata felice di leggerlo.
A presto!

Recensore Master
09/11/20, ore 11:00

Ciao cara, ne approfitto di una giornata lavorativa che non prosegue velocemente e ti lascio un commentino piccolino, perché ho letto questa flash di volata qualche giorno fa e, devo dire, oggi la ritrovo con piacere.

Draco ed Hermione sono i miei personaggi preferiti da praticamente sempre, quindi leggo sempre con piacere storie che parlano di loro, anche non come coppia (ma se scrivessi di loro come coppia, sentiti pure libera di farmelo sapere).
Questa è una storia che si fa leggere, ha una struttura che reputo molto valida e l'alternanza tra i due personaggi, se vogliamo chiamiamola opposizione, funziona perfettamente. Graficamente mi ha un po' disturbata la presenza di così tanti puntini di sospensione, che secondo me risultano essere superflui: sarebbe stato comunque chiaro che quegli stralci di dialoghi provengono da persone che circondano Draco, ma comunque capisco pienamente la scelta di inserirli. Stessa cosa per i punti fermi dentro i dialoghi, non so se sbaglio io ma li ho sempre messi fuori (?) dovrei controllare ma sto fingendo con me stessa di lavorare, se non me ne dimentico controllo dopo [spoiler: me ne dimenticherò].
Mi piace molto l'atmosfera della prima parte, la descrivi come autunnale, ma nella mia immaginazione galoppante l'ho immaginata come un momento preciso: quando l'autunno è a un passo dall'inverno e sembrano due stagioni identiche, e le foglie vengono spazzate via da bufere di neve - ma, come ho detto, ho un'immaginazione un po' troppo fervida.
Trovo che tu abbia reso molto bene la paura che attanaglia Draco, il suo senso di inadeguatezza e, soprattutto, il terrore di ciò che comporterebbe un suo fallimento. In questo credo sia vincente la scelta di inserire quei dialoghi canonici, che innestano nel lettore quel senso di pressione che deve aver provato lui, una scelta che veramente ho apprezzato parecchio.
A tal proposito, mi complimento con te per la conclusione della prima parte della flash, che mi è piaciuta veramente tantissimo.
Anche la parte dedicata a Hermione ha un'atmosfera molto autunnale, collegamento con Draco che apprezzo tanto e dona coerenza alla flash, che non risulta troppo frammentata come inizialmente ti confesso d'aver temuto. Ti confesso che, contrariamente a ogni mia aspettativa, la parte di Hermione mi è piaciuta molto più di quella di Draco.
A questo proposito, ti riporto (con valore totalmente positivo) la mia frase preferita dell'intera fanfiction: "Hermione non vuole più essere muta.
Sono sopravvissuta, vorrebbe gridare invece, non devo farmi perdonare per questo". L'ho trovata stupenda: IC, verosimile, e scritta in uno stile da mozzare il fiato.
Bellissima anche la conclusione di Hermione. Vorrei dire di più, ma mi hai tolto le parole, ho amato questa flashfic tantissimo e, sulla fiducia, inserisco la raccolta tra le mie preferite.

A presto, spero.
Gaia

Recensore Master
05/11/20, ore 00:18

Ciao Nirvana, ho preferito non rimandare oltre ed eccomi finalmente su questa flash!

Mi sono piaciuti questi spaccati su Draco e Hermione: i due non si toccano, ma – per quanto opposti – sono alle prese con demoni e bisogni in un certo grado simili.
Mi piace la struttura che hai adottato, con la frase iniziale di ogni flash ripresa al suo centro e le citazioni dai libri. Penso che tu abbia scelto le più significative per Draco, hai fatto davvero un ottimo lavoro; per quanto riguarda Hermione, è un personaggio che per quanto mi piaccia sento meno mio e la scelta delle citazioni mi ha stupita! Non avevo mai davvero considerato questo suo lato, questa esigenza di affermarsi come Strega (e come Nata Babbana). È stato davvero interessante.
Tra vento sulla faccia e foglie tra i capelli, hai creato immagini molto belle ad accompagnare le riflessioni di questi due personaggi.
Hermione non dovrebbe chiedere perdono per ciò che è. Draco ha molte cose da farsi perdonare, ma non se oserebbe chiederlo – pochi lo perdonerebbero. Sono personaggi che si adattano bene al concetto dello Shiyoganai, in questa prospettiva.
Insomma, penso che tu sia un po' troppo severa con te stessa: secondo me hai fatto un buon lavoro!
L'elemento che forse mi convince di meno è il titolo, onestamente, non mi dice molto 👀

Ti mando un abbraccio forte.
Mari