Recensioni per
the truth untold
di Marti Lestrange

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/11/20, ore 23:31

Oddio Marti, ma che meraviglia hai scritto?🥺
Ti anticipo già che la mia recensione sarà probabilmente senza capo né coda, ma ho davvero amato tantissimo questa storia e la tua versione di Ted e Andromeda che sono due personaggi meravigliosi e che tu hai reso vividi e protagonisti di un amore totalizzante e così palpabile da sembrare in grado di uscire dalle tue righe.❤️
Ho adorato la scelta della seconda persona, perché credo che renda più semplice entrare in contatto con le emozioni dei protagonisti, in questo caso ed stato come vivere insieme ad Andromeda le sue paure, le sue insicurezze e le sue ansie, ma anche la sua voglia di andare da Ted, sapendo che sarebbe stato l’unico a comprenderla e a poterla aiutare a rimettere insieme i pezzi - dopo le sofferenze patite a causa dell’aver confessato la verità ai suoi.
Andromeda e Ted hanno un’unica colpa; quella di amarsi. E ciò li rende speciali, anche se in realtà non dovrebbe, perché in un mondo normale dovremmo poter amare chiunque di renda felici, ma la società Purosangue non è affatto normale e quindi Andromeda è costretta a scegliere - nonostante sappia che la scelta la porterà a dover dire addio alla famiglia, imperfetta sì, ma a cui vuole comunque bene fin qualche modo.
Ted è perfetto, anche con i suoi difetti, la comprende e le sa stare accanto, la ama incondizionatamente e saprà renderla felice ed è questo che conta.
Ho amato come hai descritto le loro scene d’amore, rendendole un’occasione per mostrare la profondità del loro legame e dando risalto alla splendida citazione della Plath.
Mi ripeterò, ma hai scritto una meraviglia che aggiungo subito alle preferite e spero davvero che scriverai ancora di loro, perché sono una coppia splendida.
Un abbraccio e alla prossima,
Francy

Recensore Master
28/11/20, ore 19:55

Ciao Marti! Che piacere leggerti, le tue storie sono davvero meravigliosa e mi sento onorata a leggerle. Questa One mi ha commossa davvero tanto, mi sento di dirti che apprezzo davvero tanto come descrivi tu la Old ma soprattutto in questa storia, beh la tua Andromeda/ Ted è spettacolare. Innanzitutto la struttura, l’alternarsi delle vicende in modo continuo mi ha catturata, mi piace l’uso che fai delle vicende che costruisci in modo sapiente. Scusa lo sproloquio complimenti e grazie per aver scritto questa storia!

Recensore Master
28/11/20, ore 17:21

Una delle cose che mi piace di più del gruppo (e che davvero non credevo potesse accadere quando l'ho creato) è che si sta rivelando un laboratorio infinito di idee e creazioni, non ho parole per descrivere quanto siano belli i racconti che man mano sta ispirando.
E questo è proprio uno di questi.
Quei due pacchetti sono stati lo spunto, ma tutto il resto è tuo. Ed è incredibile come sia entrata in un personaggio che non ti appartiene, riuscendo a trovare una chiave di lettura che ha radici nell'Andromeda di Euripide, presagio e metafora della tua Andromeda, che affronta un mostro fatto di emozioni e sentimenti, che da familiare diviene nemica, che deve scegliere tra la casa in cui è nata e quella dell'uomo che ama. È un viaggio introspettivo molto emotivo e intimo, quello di questo racconto, a tratti mi è parso persino di essere una spettatrice invadente che, anziché rispettare il tumulto interiore della protagonista, era lì a viverlo assieme a lei.
Non ho ancora letto troppo di tuo per poter dire di conoscere il tuo stile, ma mi è parso di capire che presti attenzione alla struttura del testo affinché sia veicolo della narrazione stessa – un aspetto, tra l'altro, che apprezzo sempre tantissimo. Noto questo perché ho trovato molto interessante proprio la parte strutturale del racconto, con questa prima parte che riecheggia quasi dei versi più che dei periodi in prosa e la seconda parte di pura narrativa, dove ci spostiamo dai sentimenti della protagonista a ciò che le accade – come se il racconto fosse diviso in una parte statica, emotiva, fatta di ciò che Andromeda prova, e in una parte dinamica, narrativa, fatta dei gesti compiuti da Andromeda, quelle scelte motivate dai sentimenti che abbiamo conosciuto nella prima parte. È un insieme che, oltre a essermi piaciuto, mi ha proprio trascinata nelle vicende della protagonista, perché dapprima ho sentito su di me tutto l'amore che nutre per Ted – un amore che non vacilla mai, neanche quando qualcosa sembra non andare – e poi tutto il suo turbamento, il suo dolore quando giunta alla fine del settimo anno sa che non può più rifugiarsi in luoghi appartati, deve scegliere.
Ecco, arriviamo alla scelta.
Andromeda a mio parere è uno dei personaggi più tragici della saga e come ogni personaggio tragico ha dinanzi a sé una scelta inevitabile, che le cambierà il corso della vita e che le impone di rinunciare a qualcosa. Ed è bellissimo come tu sia riuscita a far arrivare forte, fortissimo, tutto il tumulto emotivo, l'inevitabilità e la difficoltà di questa scelta, le cicatrici che le cuce addosso, perché i Black sono e restano la sua famiglia, pur col marcio che hanno scavato dentro.
Ho amato la conclusione, che non è un colpo di spugna sul dolore, ma una rinascita – le cicatrici non vanno via, ma sembrano essere accettabili perché dall'altra parte c'è Ted, l'uomo che ama, che ha scelto, per cui ha spezzato le catene.
Una storia davvero molto bella (e scritta in seconda persona! Sono proprio contenta che abbia voluto sperimentarla di nuovo, è una persona narrante poco diffusa ma che ha grandissimo potenziale quando ben gestita). Complimenti!

Un grande abbraccio,
Rosmary

Recensore Master
26/11/20, ore 20:54

Ciao ^^
Credo che questa sia la prima volta che ti leggo, e ammetto che non sapevo cosa scegliere perché c’erano tante storie che mi ispiravano. Ho scelto questa perché Ted e Andromeda sono di quei personaggi/coppie che mi piacciono ma di cui leggo davvero poco, quindi ne ho approfittato. Ti dico intanto che ho adorato lo stile e l’utilizzo della seconda persona. L’ho sempre trovato molto incisivo ed è un po’ come se ci si stesse rivolgendo anche a chi legge, questo rende l’immedesimazione con Andromeda molto naturale. Ciò che mi ha trasmesso questa storia è un grande senso di dolcezza, oltre che di malinconia. Andromeda è uno di quei personaggi di cui non si sa tantissimo, ma che credo sia immensamente coraggiosa. Non è da tutti affrontare la propria famiglia a viso aperto (specie se è una famiglia come la sua), sapere che probabilmente darai loro un dolore e decidere comunque di andare per la propria strada. L’amore che Andomeda prova per Ted è qualcosa di profondamente intenso, dolce e passionale (e anche lui ricambia abbondantemente). Loro sono giovani, passionali, vogliono stare insieme e hanno tante speranze per il futuro. È molto triste pensare che Andromeda sapesse già quello che le sarebbe toccato subire, sapeva che la sua famiglia non avrebbe mai accettato questa relazione, addirittura Ted le chiede se ha per caso cambiato idea, ma lei va lo stesso. Ecco, il momento in cui l’ho bista crollare ha un po’ fatto male, nonostante sapessi già che sarebbe finita malissimo. Perché non dimentichiamoci che Andromeda, un po’ come Sirius, poi è stata tagliata totalmente fuori dalla famiglia, ed applicato ala vita reale (che poi succede, succede molto spesso purtroppo), non deve essere facile, a maggior ragione quando non si ha fatto nulla di male se non innamorarsi.
Comunque penso tu abbia descritto molto bene come Ted rappresenti un po’ un’ancora di salvezza per Andromeda. Perché adesso i due dovranno contare l’uno sull’altro, ma l’hanno sempre fatto dopotutto. E quel loro fare l’amore dolcemente mi ha così sciolto, perché fosse semplicemente ciò di cui avevano bisogno, stare insieme, sentirsi, essere solo loro. L’ho percepita molto “sentita” come storia e mi ha emozionata tantissimo **
Spero di rileggerci in seguito, a presto :*

Nao

Recensore Master
12/11/20, ore 17:15

Eccomi!
Finalmente riesco a passare dalla tua Ted/Andromeda.
Come ti ho anticipato su Facebook, ho amato moltissimo questa storia e la tua Andromeda così forte, determinata, volitiva al punto da sacrificare tutto per il suo Ted.
Ho amato il modo in cui hai rappresentato il crollo degli ideali di Andromeda e la rottura con la famiglia. Sappiamo che è lì, sullo sfondo, dall'inizio della storia. Eppure, la tua Andromeda, per quanto sappia che la scelta di Teddy porterà alla sua uscita di casa, sa che spezzerà il cuore alla sua famiglia, ma non crede che verrà spezzato anche il suo di cuore. Questo è un concetto bellissimo: Andromeda vive con senso di colpa questo sentimento per Teddy perché sa che non va incontro agli standard della sua famiglia e sa che li deluderà. Ciò a cui non è preparata a sufficienza (fa da apripista alla fuga di Sirius) è che la famiglia la ripudierà e la cancellerà dall'arazzo e ci lasci solo immaginare quanto sia "andata malissimo".
La vediamo arrivare a pezzi, quasi incapace di reggersi in piedi e con un vuoto dentro che reclama di essere riempito di amore, di Ted, del Ted che ha dato un senso e un significato alla sua vita. Ed è un momento bellissimo e delicato e ho amato lo stupore e la preoccupazione con cui Ted reagisce e la paura di aggravare le condizioni di Andromeda in modo inconsapevole. Poi, però, le sta accanto nel modo in cui lei sente di aver bisogno.
I salti temporali sono chiarissimi e anzi danno proprio l'idea dell'evoluzione del rapporto e dei personaggi. Ho amato lo stile e quel passaggio da un inizio in forma di drabble a una narrazione vera e propria.
Mi è piaciuta moltissimo l'immagine di loro due contro il vetro della serra che si dicono addio prima della fine delle lezioni e una lunga estate di separazione in cui non possono vedersi e sentirsi perché cosa succederebbe se una lettera di un Nato Babbano giungesse a Casa Black?
Rende perfettamente l'idea delle difficoltà in cui è nato ed è cresciuto questo amore.
E poi, l'ultimo anno che preannuncia una vita nuova, insieme, e l'attesa della separazione è dalla famiglia e non da Ted, in un rovesciamento di prospettiva rispetto alla prima parte che è molto emozionante.
La seconda persona è stata usata in modo magistrale e mi sono sentita coinvolta nelle scelte di Andromeda e portata dentro la sua introspezione. Complimenti, direi che l'esperimento è riuscito benissimo.
Sev

Recensore Veterano
12/11/20, ore 13:27

Ciao amica♥️!
Qui arrivo quasi in tempo, ci credi? Sto ritornando in forma! Non potevo temporeggiare perché l'ho letta e, sappi, ho gongolato da morire nel vedere come hai trattato questa coppia che, lo so, non è una delle tue coppie e come hai trattato il personaggio di Andromeda.
Ne hai tratto una storia meravigliosa, intrisa di tragedia come sarà poi tutta la vita di Andromeda.

Mi hai conquistata con quella citazione in apertura, soprattutto perché con il senno di poi il suo destino appare segnato da quel più dell'altre ottenni mali in sorte, io infelice, che di morte ottenni un destino, che trovo perfetta per lei.
Ho adorato tutta la struttura narrativa. AMO i racconti inframmezzati, che descrivono pillole di vita, e ho adorato questa fase che hai descritto, questa che viene prima della felicità con Ted.
Ti confesso che credevo avresti scritto del post-guerra e non del pre e mi hai totalmente stupita in tutto e per tutto!
La prima parte, questi frammenti in cui racconti l'amore con Ted, hanno un ritmo narrativo meraviglioso e hai scelto parole evocative e stupende per descrivere questo amore che è ancora nella fase del proibito, in un momento in cui c'è ancora il dislivello sociale che incombe e pesa ta loro due, questo nome pesante che Andromeda deve trascinarsi, c'è ancora un segreto da mantenere, che complica, che spezza ma che non riesce ad imporsi sul serio.

Ho amato anche i due momenti in prosa, i momenti di distacco, di attese, attese diverse, l'attesa di un altro anno ancora uguale e l'attesa della resa dei conti con i Black ma entrambi cruciali, crocevia di momenti importanti e sempre intrise di questa tragicità incombente sul loro destino.
Mi è piaciuta da morire la scena in cui Andromeda si prefigura l'incontro/scontro con la sua famiglia, questi genitori silenziosi e sprezzanti che non gridano (a differenza di Walburga) ma caricano di uno sdegno schiacciante la figlia e il riferimento ai singhiozzi di Narcissa che tanto devastano Andromeda, anche perché le ho sempre immaginate molto legate.

Tra l'altro, ho amato il modo in cui hai giocato con l'elemento passione che risulta catartico per Andromeda, che le consente di abbandonare la veste Black per diventare una Tonks e ho amato il modo in cui Ted sarà sempre l'unico a conoscere quelle cicatrici invisibili, che c'erano già prima per il solo fatto di avere un certo nome e quelle che si è procurata con il tempo. 

Tra l'altro, hai fatto un uso meraviglioso della seconda persona. Ne hai tratto un racconto di un'introspezione e di una potenza emotiva assurdi. Ho riletto questa storia più volte perché, davvero, penso ti sia superata nella costruzione di un background per Andromeda, per Ted ma anche nelle scelte stilistiche.
So bene, perché lo so, che non è un tuo personaggio ma, se non lo avessi saputo, non lo immaginerei perché sei entrata nella mente di Andromeda in un modo tale da renderla un tuo personaggio, da darle sfumature e sfaccettature precisissime.
Spero davvero che tornerai da loro in futuro perché non vedo l'ora di vederti alle prese con altri spaccati della loro vita!

Brava, brava, brava, amica mia!
Un abbraccio
Fede

Recensore Veterano
12/11/20, ore 09:15

Marti! Ma come devo fare con te?!
Non riesco a stare al passo con tutti i capolavori che sforni - ora, persino  nella Ted/Andromeda ti sei cimentata!
Tra l'altro, da quando mi è capitata in "Scrivimi", questa coppia l'ho rivalutata tantissimo e mi sta piacendo sempre più, perciò non potevo assolutamente perdermi la tua versione.
Come sempre, le tue storie si presentano come una meraviglia per gli occhi: basta davvero posare lo sguardo sulla pagina per tirare un immediato sospiro soddisfatto. Persino la citazione in apertura è azzeccatissima (da ex-classicista, non posso non apprezzare!): è una citazione che getta immediatamente i toni "tragici" del personaggio di Andromeda. Ecco, vedi, per me, la giovane Black è proprio un personaggio intrinsecamente, essenzialmente tragico, nel senso di figura femminile complessa e dilaniata, una sorta di Antigone persa tra le  ragioni del cuore e ...beh, tormentata da ragioni di "stirpe".
Insomma, questo per dire che mi piace come tu riesca a gettare i toni della storia già dalla citazione e le prime righe - tra l'altro, vorrei dire che quel "Lo ami in segreto, in pillole di tempo racchiuse in mani stanche" è pura poesia.
Si percepisce un certo ritmo, in quell'inizio, enfatizzato da quell'anaforico "lo ami, Ted", un ritmo rapido, scandito da quei brani introspettivi che si alternano a destra e sinistra, che gettano un po' le basi degli episodi veri e propri.
Quei brani raccontano di attimi rubati in segretezza, di nomi che pesano (che lei si "trascina come un'onta" - ho amato, qui, la ripresa di quei toni tragici già richiamati in apertura), di amori ingabbiati nel petto e che consumano, di ritorni e riconferme.
Mi piacciono i momenti che hai scelto di raccontare, i piccoli addii che si sono dovuti scambiare; mi piace come Andromeda rifletta - in un certo senso, anticipi - lo scontro con i genitori e le sorelle (ancor più delle reazioni dei genitori, ho adorato come tu abbia sottolineato la somiglianza tra il sul viso e quello di Bellatrix, quell' "abbastanza simili da sovrapporsi, così diversi da divergere", e il silenzio di Narcissa, che è anche, paradossalmente, ciò che arriva di più ad Andromeda).
Infine, condivido assolutamente con te l'idea di un'Andromeda a pezzi, che ritrova l'unità e l'integrità esclusivamente fra le  braccia di Ted - è proprio così che li immagino anche io (Ted che la accoglie, sempre, e le restituisce un'identità: è attraverso di lui che dice addio a tutto ciò che è stata e abbraccia la "nuova Andromeda"). Sei stata bravissima, soprattutto nella scena finale, a rendere con ogni parola questa dinamica tra i due. Credo anche che "le cicatrici" (quanto mi piace che tu le abbia intese in modo ambivalente, sia come cicatrici positive che negative!) siano state inserite in maniera ottima, proprio nella parte in cui risaltano e spiccano di più.
Veramente, ancora una volta, sei stata bravissima (ma di che mi sorprendo, ormai?).
Giunta qui, ho capito che potrei leggere di chiunque, se trattato da te.
Un bacione, a presto!

Recensore Master
11/11/20, ore 19:13

Ciao, Marti <3 
Per me le Ted/Andromeda sono come il richiamo delle sirene, non posso proprio resistervi <3 così quando ho saputo che avevi scritto questa fic mi ci sono fiondata, e vuoi sapere la verità? Vola dritta tra le mie ricordate, è troppo bella!
So che per te è stata un'uscita dalla comfort zone ma... caspita, falle più spesso queste uscite! Oddio, oddio, ringrazio anche Fede per il prompt perchè ti ha fatto partorire una storia meravigliosa!
Mi è piaciuta parecchio anche l'impostazione, prima ci sono delle brevi frasi a destra e a sinistra, come se rappresentassero un vortice di pensieri per Andromeda, che però si riconducono tutti all'amore che lei ha per Ted! Tonks è l'unico nome che lei vorrebbe, è come se la sua baraonda di pensieri si concludesse con la consapevolezza di Andromeda per ciò che sarà e che vorrà essere!
E poi la separazione prima dell'estate è stata fantastica, con Andromeda che sa che nelle notti estive ripenserà a lui, al suo corpo e al suo tocco e gli mancherà immensamente <3
Idem, mi è piaciuta molto anche la descrizione di quello che sarà l'addio della famiglia Black, per Andromeda. Inoltre hai saputo ricorrere al verbo futuro (espediente molto originale, secondo me) per dimostrare ciò che pensa Andromeda ma è anche esattamente ciò che avverrà, così il lettore viene catapultato nel futuro e assiste davvero alla scena, e poi torna con al presente di Andromeda, sempre più decisa sulla sua scelta <3
Anche l'ultima parte mi è piaciuta moltissimo, rating arancione, deciso, scattante, sensualissimo, pieno di amore e delicatezza. Andromeda ha delle cicatrici ma Ted le saprà curare, lo sta già facendo. 
Davvero mi complimento, è una storia bellissima <3

Recensore Master
11/11/20, ore 18:28

Ciao. Credevi che mi potesse sfuggire questa bellissima storia? Oh no, non se si tratta di te e non se si tratta di Ted e Andromeda: stanno diventando molto più di quanto potessi immaginare. Tutti ci scrivono e io gongolo per bene.
Quindi procedo: l'ho amata, continuo ad amarti in verità. Ogni tua storia che leggo è sempre più potente di quella prima e viene a ferirmi per la bellezza, mi stringe il cuore anche se non c'è nulla di apparentemente triste e mi ritrovo senza parole, come sempre. Forse è l'amore, è sempre l'amore che mi frega: quando c'è ed è forte vengo tradita. E qui ci sono due amori, in verità, quello che Andromeda prova struggente verso Ted e l'amore che provi tu per quello che fai e per i tuoi personaggi. Dai tanto alle tue storie e si vede.
Si vede nei piccoli spaccati iniziali, in cui racconti di come Andromeda abbia bisogno di Ted, di come "Tonks" sia l'unica cosa che desideri, di come il suo cognome sia troppo pesante, di come la feriscano le spalle di Ted, di come il mondo di rovesci quando lui compare e scompare. E continua sempre più forte, quando l'amore è l'unica cosa che resta contro una famiglia che non accetta un nato babbano, quando una famiglia caccia una figlia di casa per una scelta.

Però Ted c'è, è una rassicurazione che non va via: c'è nei lunghi anni ad Hogwarts, c'è nei ricordi estivi, c'è in un segreto di cui non si può parlare, c'è nei bisbigli delle persone e c'è nelle lacrime che versa nel salotto di casa, probabilmente. C'è nell'aria che respira, c'è nelle loro mani che si sfiorano, nei loro sussurri, nei loro abbracci, nel loro per sempre. Scusa per la lunga filastrocca, adesso la pianto.
Mi è piaciuta tanto, sono contenta di essere tornata da te,
Sia ❤

Nuovo recensore
11/11/20, ore 18:03

Buonasera buonasera, questa mia puntualità estrema ti sorprenderà ma eccomi già qui per recensire, sto cercando di trovare qualcosa da fare che non sia guardare video Taekook e leggere di JFK (decisamente due attività che non mi fanno proprio benissimo) e direi che lasciare recensioni è un ottimo passatempo 😌
Ora arriviamo al dunque. Questa storia mi è piaciuta molto, dolorosamente dolce e dolorosamente tragica proprio come piace a me. Come hai scritto tu stessa, spero che scriverai ancora di loro in futuro perché avrei voluto leggere tutto, dalla reazione di Narcissa a quella di Bellatrix al loro primo bacio alla loro vita insieme, quando magari i fantasmi di Andromeda vengono a trovarla e lei non può scappare via. Magari coglierai i miei suggerimenti per il futuro 😇
Tornando a noi, Ted e Andromeda hanno una storia meravigliosamente drammatica che devo dire non può fare a meno di solleticare la fantasia, e sono contenta che la Row non abbia scritto troppo di loro prima di rovinarli 🤡 In questa storia hai scritto di loro con una delicatezza estrema e hai reso un amore disperato ma bello, che alla fine salva entrambi, in maniera intensa a dispetto della bravità del racconto. E poi sono contenta che Andromeda non sia una lagnosa (ma non avevo dubbi) perché ho idea che spesso venga rappresentata così 🙄
Visto che la recensione rischia di diventare più lunga della storia, la finisco qui e pongo fine alle sofferenze collettive andando probabilmente a vedere se hanno aggiunto su Youtube nuovi video Taekook. Io: 🤡
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