Finalmente ho un po’ di tempo per recensire questo nuovo capitolo, avrei voluto farlo appena uscito ma ultimamente sono stata così impegnata che il mio cervello arrivata la sera si rifiuta di funzionare.
Basandomi sui miei ricordi posso dire che anche questo è abbastanza simile al capitolo che lo ha preceduto però ho apprezzato il modo in cui hai ammorbidito la personalità di Marija riuscendo al contempo a mantenere grossomodo i dialoghi originari; continua a risultare rigida se confrontata all’anticonvenzionale Natal’ja ma dopotutto data la pletora di servitori che la nobiltà si ritrovava a muoversi per i palazzi era naturale non s’interessassero di chi non ricopriva incarichi di spicco nella gerarchia dei domestici, non era nemmeno infrequente venissero trattati come se non fossero nemmeno presenti.
Devo dire la verità, un po’ ero spaventata da questa nuova versione della storia perché sono un tipo decisamente allergico ai cambiamenti -persino quelli positivi- ma data la lievità con cui stanno arrivando probabilmente quando mi ritroverò sotto gli occhi quelli più corposi non sarò troppo traumatizzata XD
Passando a Dmitrij e Feliks direi che questa frase “l’aria malsana di una sigaretta che ammorbava il sangue” riassume benissimo tutto, fine. Che altro c’è da aggiungere? A modo loro sono teneri in coppia ma ho l’impressione ci sia un certo disequilibrio tra i due, se finissero per separarsi Dmitrij accuserebbe il colpo con più forza rispetto Feliks. O forse sono io ad essere maligna.
(Sempre a proposito di Dmitrij devo confessare che il mio sogno proibito è vedere lui e Volodja che interagiscono tra loro come due veri fratelli, non so se mi spiego, ma so che è un sogno destinato a naufragare T.T)
Una nota di merito in particolare va alla scena di sesso a fine capitolo, integrata ad arte nel dialogo, descritta in maniera pulita senza sbrodolamenti in particolari talmente dettagliati da farla scadere nel volgare o contorsionismi aulici talmente goffi da provocare il cosiddetto “second hand embarassment”, è un’abilità che ho sempre apprezzato nelle tue storie.

P. S.
Fun fact: (pressappoco) su Ebay puoi trovare la raccolta di poesie del vero Vladimir Paley in vendita alla modestissima cifra di 18.000 dollari, una sciocchezzuola. E se ho tradotto bene -purtroppo era in corsivo, ovviamente, quindi potrei aver letto male- ci ha scritto di suo pugno una dedica alla sorella.

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Te lo ripeterò: il tuo ritorno è una benedizione. Davvero. Ogni volta che finisco un capitolo mi mangio le unghie perchè vorrei continuasse all'infinito, ma per fortuna aggiorni circa ogni settimana quindi G R A Z I E. Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo dove spero che Vladimir vada a casa Bobrinskij! Sono euforica perchè mi ricordo più o meno cosa viene dopo e AAAH NON STO NELLA PELLE. 
Feliks e Dimitrij mi hanno sempre intrigato come coppia, anche nella prima versione della storia... magari mi piaceranno ancora di più in questa!! 
Attendo con ansia il prossimo capitolo! A presto! 

 

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SEI TORNATAAAA
Mi ero messa a seguire la tua storia anni fa e non trovarla più sul sito mi aveva uccisa perchè ne ero INNAMORATA.
Sono così contenta che tu abbia deciso di ripubblicarla con nuove modifiche, tornerò volentieri a leggerla da capo!!
Grazie grazie grazie, è come un regalo di Natale!

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Ed ecco il secondo capitolo, Aljosha (che io continuerò a scrivere così perché sono pigra e par brutto perdere un vizio di lunga data ù.ù) si avvicina sempre più.
Questo secondo capitolo un po’ come il primo è abbastanza simile, per quanto ricordi, alla versione che l’ha preceduto a eccezione di piccole alterazioni nei dialoghi: ho apprezzato molto la nuova versione di quello fra i Paley e la granduchessa Marija, fatto di toni cortesi e superficiali, lascia trasparire il senso di estraneità fra chi in teoria dovrebbe essere una famiglia, se comparato alla complicità tra Natal’ja e Vladimir nel capitolo precedente salta ancora più all’occhio.
Poi, per quanto la mia coppia di disagiati preferiti rimanga Aljosha/Volodja, anche Feliks e Dmtrij risultano interessanti e complimenti per esserti cimentata in due personaggi storici ben conosciuti riuscendo ugualmente a dar loro uno spessore a tutto tondo invece di sbattere in scena figure bidimensionali come troppo spesso mi è capitato di leggere (di recente sto sperimentando questa triste propensione su me stessa e probabilmente la Os a cui lavoro la leggeremo solo io e me stessa
-.-) e il loro rapporto è problematico esattamente come lo ricordavo.
Dmitrij in particolare poi oltre ad essere dipendente da Feliks ha chiaramente irrisolti problemi di abbandono che sfociano in una rabbia dirottata un po’ su tutti.
La tua storia nel complesso è andata perfezionandosi e spero riuscirà ad attrarre oltre ai tuoi vecchi lettori molti nuovi perché li merita. Io comunque sarò sempre in attesa del prossimo capitolo perché devo assolutamente scoprire come andrà a finire, soprattutto per il punto in cui si è interrotta la vecchia versione.
P. S.
Già che ci sono visto a cosa ha assistito sul balcone e quanto l’aspetta nei prossimi capitoli posso lanciare l’hashtag #SaveVolodja come fosse un panda australiano a rischio incendi? XD

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Buonasera! Aspettavo con ansia questo capitolo perché finalmente ritrovo Feliks e Dmitrij, i miei preferiti in assoluto (soprattutto il secondo). Mi era mancato Dmitrij con il suo essere costantemente arrabbiato con il mondo ed il suo chiamamolo caratteraccio anche se comprensibile dopo tutto quello che ha passato nella sua breve vita e diciamo che adoro il modo in cui Feliks sembra essere per lui quasi un appiglio, una piccola oasi di pace. Diciamo che il loro rapporto è perfettamente riassumibile nella metafora della medicina che fai più male della malattia che hai usato tu stessa. A distanza di tempo ancora compatisco il povero Vladimir per essersi ritrovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. E Alëša (che per me sarà sempre Aljosha) viene solo menzionato ma non vedo l'ora di ritrovare anche lui. Attendo sempre con ansia il prossimo capitolo!

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Mi perdonerai se non mi dilungherò eccessivamente. in realtà questa recensione arriva prima ancora che riesca a leggere il capitolo, è più un grazie per aver ripreso in mano questa storia che ho amato alla follia e che mi mancava, senza che neanche ne fossi cosciente avevo davvero voglia di riprenderla e di sapere come va a finire. Quindi ecco una recensione di incoraggiamento ad arrivare fino in fondo (so bene che non è facile) e bentornata! B.

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Tu non puoi capire l’attacco di gioia isterica che ho avuto quando ho scoperto (a casissimo proprio, scorrevo la pagina per noia) che avevi aggiornato. La tua è la storia più immersiva, accattivante e ben scritta che tratti questo periodo storico su efp (e non credo di esagerare, le ho lette sostanzialmente tutte ma la tua è su un altro livello), praticamente hai segnato il momento più alto del mio 2020 XD
Non vedo l’ora di rivedere tutti i personaggi a cui mi ero affezionata -Aljosha in particolar modo, ho un soft spot per i bimbi problematici- e scoprire quali altre modifiche hai apportato alla storia (R.I.P. Lucien)
Adesso la smetto perché non so quanto mi faccia apparire equilibrata recensire una storia alle dieci di sera passate.

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Ciao, sto cercando di restare calma ma non sai la gioia che ho provato nel ritrovare questa storia. Ricordo di averla scoperta nel 2016 e dopo averla divorata una prima volta ho perso il conto delle numerose riletture; quando sono tornata per rileggerla tempo fa mi sono rattristata nel vedere che non c'era più ed oggi invece sono quasi commossa. Sono felicissima di aver ritrovato Vladimir e Nataša in questo primo capitolo e trepido nell'attesa di ritrovare tutti gli altri bastardi (Dmitrij per primo, ma ora tralasciamo). Sono stata a lungo una lettrice silenziosa, ma ora ti dico che il tuo modo di scrivere mi incanta e rapisce allo stesso tempo, mi trasporta nella San Pietroburgo di allora, tra gli ultimi splendori dell'impero Russo. Grazie per averla ripubblicata. Può sembrare una semplice storia all'apparenza, ma nella realtà mi ha fatto innamorare di un mondo che non va dimenticato e di cui sono sempre felice di rileggere. Grazie ancora. Attendo con ansia il prossimo capitolo!

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Ciao!
Ho letto le tue noti iniziali, quindi ti dico subito che non conoscevo la storia e che, probabilmente, è la prima storia che leggo delle tue. Sono... wow! Non riesco neanche a trovare un termine più adeguato per descrivere le sensazioni a fine capitolo. Delle più belle davvero. Solitamente quando si legge il primo capitolo di un romanzo o libro (che sia e-book o cartaceo) si percepisce quasi subito una certa familiarità con i personaggi e da lì si può capire se sarà una storia che fa al caso del lettore o meno. E questo posso dirti che è uno di quei libri che, se li trovassi in libreria, lo comprerei ad occhi chiusi leggendo la trama e il primo capitolo.
La sensazione che ho avuto, bellissima e che ho provato poche volte qui sul sito, è quella di trovarsi proprio con i protagonisti. Come quando Vladimir ricorda la Francia e i posti e le sue bellezze. Travolgente davvero! Nataša praticamente la amo! Dal suo carattere si intravede già che è una di quelle donne che sa cosa vuole. Quindi sono curiosa anche di sapere come proseguirà il suo sviluppo.
La inserirò tra le "preferite" (perché lo merita tutto) e tra le "seguite" perché ho intenzione di continuarla. Il periodo Zarista sta diventando, da qualche tempo, uno dei miei preferiti.
Le descrizioni, poi, le trovo magnifiche! Anche il paragone della neve tra Francia e Russa, una magica e una triste, grigio. Di errori non ne ho riscontrati.
Complimenti ancora! Che dire?! Attenderò con ansia il prossimo capitolo.
A presto,
Venera W.R. Jophiel.

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