Ma salve!
Sono capitata casualmente nella sezione ed eccomi a recensire la tua shot.
(Premetto che, conoscendo ben poco di Axl Rose prima che fosse tale, non mi azzardo a dare un giudizio sulla caratterizzazione dei personaggi, se sia essa In Character o meno, perché appunto non ne so molto, il mio parere sarà quello di una persona che l'ha letta come fosse un'originale e non una fanfiction).
In linea generale non è male, la grammatica è piuttosto corretta – solo qualche errore di battitura in giro, nulla che una rilettura non sistemi – ma alcuni difetti che noto sono i troppi action tag accanto ai dialoghi ("urlai alzando gli occhi al cielo" o "dico ma non so se capirà mai") perché alla fine non aggiungono nulla di concreto al tuo racconto.
Mi spiego meglio: se sai che qualcuno non capirà mai quello che dici, perché dirlo? Ha più senso aggiungerlo come pensiero (ad esempio in corsivo nel testo, per farlo spiccare), per farmi empatizzare con Sharon, che in fondo ha le sue motivazioni, esattamente come William ha le sue per dubitare della succitata.
Non è una critica, prendila più come un modo di leggere ciò che hai scritto e interpretarlo di conseguenza.
Un altro difetto (non lo reputo un errore per i motivi sopra elencati) è l'eccesso di punti esclamativi – uno di essi basta, inoltre non serve metterli ad ogni frase per intuire il tono arrabbiato di Stephen – e una quasi assenza di introspezione.
I personaggi si dicono tutto, e non è lasciato nulla al lettore per intuire i sottotoni – questo perché spesso le parole indicano molto più di quanto non venga realmente detto. Ed è qualcosa da sfruttare, in una storia del genere, che si basa sul costruire tensione narrativa fino a far divampare la lite.
Inoltre, in una situazione tale di tensione è importante inserire pensieri e dialoghi introspettivi per alimentare il pathos della scena e far entrare il lettore (in questo caso io) in empatia con i personaggi raffigurati. Perché Sharon e Stephen avevano certo delle ottime motivazioni per nascondere la verità, così come ne ha William per dubitare, una volta crollato il castello di carte che era la sua vita – almeno prima di tale scoperta.
Tuttavia a tuo favore e per amor di oggettività, devo menzionare che, nonostante i difetti già citati, è una storia che decisamente non lascia indifferenti ed è scritta senza troppi errori, lo stile scorre. Il finale è asciutto, ma può funzionare, specialmente con quel "il peggio è passato" che Sharon sembra dire quasi per illudere sé stessa. Nice!
Ripeto, prendi quanto da me espresso come un consiglio per migliorare, non è inteso come una critica feroce ^^""" spero di essere stata chiara nelle spiegazioni e di non esserti risultata odiosa o enciclopedica, in caso chiedo venia, dato che quelli che ti ho espresso sono solo dei punti che puoi ampliare come credi e far maturare la tua scrittura ^^
Con la speranza di leggere qualcos'altro di tuo in futuro,
carachiel~ |
