Recensione premio relativa al contest “All About Grindeldore”
Buondì, caro Asmodeus ~
Ebbene sì, torno dall’oscurità (?) per rilasciare finalmente queste recensioni premio che vi spettano da mesi çwç Ci tengo a scusarmi ancora una volta per l’impressionante ritardo ma è stato un periodo abbastanza strano e ho preferito non scrivere due pensieri in croce di fretta giusto per dire di averlo fatto.
Ma bando alle ciance e iniziamo subito con il commento a questa fantastica storia – che avevo già letto non appena pubblicata, ma che mi ha fatto piacere rileggere perché è diventata sicuramente una delle prime preferite.
Innanzitutto, come avevi notato anche tu dopo aver letto la mia storia, questa tua interpretazione del Torneo è abbastanza speculare a quella che avevo pensato io, e ho trovato interessante notare qualche somiglianza tra il mio Gellert e il tuo Albus – e il modo in cui i due interagiscono nelle due storie. Come ben sai, adoro questi due personaggi – soprattutto nella loro versione giovincella – e per quanto riguarda Albus in particolare ritengo che ci siano sempre mille spunti di riflessioni sul suo carattere, dato che si tratta di uno dei personaggi che cambia maggiormente nel corso della sua vita. Qui lo vediamo ancora spavaldo e arrogante, e io ovviamente l’ho amato. Credo che sia un’opinione impopolare, ma questa versione del personaggio mi ha sempre appassionata di più rispetto al vecchio Silente, e vedere un’intera storia in cui l’introspezione è fatta a pennello mi ha fatto veramente piacere.
Tra l’altro, la storia brilla anche per la veridicità dei fatti descritti. Ovviamente il contest in questione dettava delle regole abbastanza rigide – ed è stato interessante vedere i vari protagonisti all’opera –, ma credo che Albus sia uno dei pochi personaggi canonici che abbia effettivamente una possibilità di vincere il Torneo, sia per la sua astuzia che per la sua vasta superiorità magica. Considerando che qui ha diciassette anni, è facile vederlo come una forza inarrestabile e con un animo pronto a tutto.
Per quanto riguarda la prova effettiva, devo dire che risulta ben riuscita. Albus che crede di vedere il fratello, sottovalutando la difficoltà della prova, per poi trovarsi invece di fronte a se stesso e rimanere leggermente spiazzato ha dato modo di scoprire un altro aspetto della sua personalità, ovvero l’implicito senso di superiorità che non può fare a meno di mostrare apertamente. Per non parlare poi del Molliccio vero e proprio! L’essere solo al mondo, senza un degno eguale… AHHHH! Non puoi capire quanto questa idea mi sia piaciuta; è una paura molto profonda e assai più complessa di qualcosa di materiale, forse proprio perché non si tratta di qualcosa a cui Albus può rimediare da solo, mostrando quindi anche l’ulteriore paura implicita di non avere controllo sulla propria vita e dover accettare di essere in balìa di forze maggiori. Sì, Albus avrebbe decisamente odiato una situazione simile.
Insomma, la prima prova del Torneo è stata assai elettrizzante e ha posto le basi sia per la caratterizzazione di Albus sia per un’eventuale crescita del personaggio – e qui già non vedo l’ora che incontri Gellert perché non ci sono abbastanza storie che trattino del loro rapporto da adolescenti… *dreamy sigh*
Detto questo, ti ringrazio nuovamente per la pazienza dimostrata in questi mesi, e noi ci sentiremo sicuramente nei prossimi giorni con le altre due recensioni premio – che verranno rilasciate agli altri capitoli di questa storia così da poter esprimere tutti i miei sentimenti verso Albus e Gellert perché, credimi, sono parecchi!
Un bacio e alla prossima,
Federica ♛ |