Recensioni per
Il Rinato
di _Niente_Paura_

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/12/20, ore 16:00
Cap. 1:

Titolo:
Allora. Con riguardo al titolo della storia, ho trovato alcune difficoltà a trovare un nesso. Invero, “il battesimo” sarebbe stato leggermente più idoneo. Sono entrambi, il vecchio e il nuovo, titoli che suggerirebbero una rinascita. Un’epifania, quantomeno.
C’è stata: alla fine il protagonista, nell’ultimo periodo, lascia trapelare che un cambio di prospettiva l’ha avuto nella sua vita. Solo che risulta estraneo al racconto in questione, distante, successivo. Il protagonista delle vicende nel suo comportamento non suggerisce alcuno schema che lasci presagire al lettore una diffidenza verso il credo nazista.
Non sappiamo dove, quando, perché, ha cambiato le sue opinioni.
La “rinascita” – se ho inteso bene il senso del titolo – avviene fuori dal testo, non dentro.
Nonostante le difficoltà, ritengo si possa comunque rintracciare un significato.

Grammatica e stile
Riguardo la grammatica, ho notato molti refusi e spaziature errate. Ad esempio: “…eppure dopo un bel po' di mesi ecco che rividi un volto familiare : Era Baldwin, ma il cui aspetto ed atteggiamento era completamente stravolto.”
Non sono un giudice severissimo sul piano grammaticale, ma ho dovuto tenerne conto. Tuttavia, guardando alla totalità del racconto, direi che nell’editing ti sei impegnata a risolverne buona parte ed è un buon inizio.
Diciamo che il problema fondamentale, nel tuo caso specifico, non ritengo sia la grammatica; infatti ho avvistato refusi, non errori di eccezionale gravità.
Penso sia lo stile la fonte delle distrazioni. Frasi troppo lunghe predispongono ad errori; almeno, nel mio caso. È un problema su cui sbatto la testa di continuo.
Non posso dirti che funzioni matematicamente, ma spezzettare le frasi potrebbe aiutarti a esercitare un maggiore controllo sul testo. Oltre che impostare un certo ritmo nella narrazione.
Più volte mi sono imbattuto in esempi come questo: “Baldwin Meyer era alto, grosso e occhi grigi, come il cielo cupo di quegli anni, sembrava uscito dalla locandina di propaganda nazista, chissà quante donne gli correvano dietro a quel belloccio.”
C’è un accelerazione feroce!
Se invece fosse stato: “Baldwin Meyer era alto, grosso e con gli occhi grigi come il cielo cupo di quegli anni. Chissà quante donne gli correvano dietro, a quel belloccio.”
Se invece dosi lo scorrere del testo con una punteggiatura più cauta, l’effetto si sente, giusto?
Mettiamo le cose in chiaro: non sto dicendo che il tuo stile sia da correggere, non ho alcuna autorità in merito. Dico solo di provare nuove strade, sperimentare. Secondo me è su questo aspetto che dovresti concentrarti. I refusi spariranno da sé.

Parole
Hai aggiunto circa 500 parole in più, vale a dire 100 più del minimo richiesto; il che ti vale un mezzo punto extra. Ma per poco: alcune delle parole aggiunte erano frasi già presenti e ora chiuse da caporali. Quelle non le ho contate nel conteggio finale.

Trama
Sulla parte della trama il lavoro di editing è stato debole. Ci sono delle aggiunte, ma il testo mantiene pressoché invariata la sua direzione; nel senso: se quelle 500 parole fossero state aggiunte o meno, non sarebbe cambiato molto.
La storia è un insieme di estratti riguardo i ricordi di un ex nazista. Evidenzia in modo sommario una serie di fatti avvenuti tra il suddetto Mayer e il protagonista. Ricordi che – questa è una mia interpretazione – devono averlo segnato e che ci teneva seriamente a raccontare.

Gradimento personale
La storia avrebbe un potenziale, e in questo caso l’avrebbe avuto, se la sviluppassi come una sorta di mini-long, o comunque una one-shot più completa. Ho letto alcune storie sulla seconda guerra mondiale. Possono essere davvero interessanti, se sviluppate. Anche la tua. E non ti manca lo stomaco per inserire certi dettagli nel testo; si veda la fine di Meyer.
La sensazione che mi lascia il racconto è di un lavoro che sarebbe potuto essere molto di più.
Non avere paura di osare e non farti travolgere dalla fretta. Certe storie si prestano con più facilità ad essere sviluppate, altre meno, ma una cosa deve esserti chiara: non mettere mai fretta alle tue idee.
E io l’ho letta, una tua storia con idee coltivate con più pazienza. Quella della Fiamma Nera.

Recensore Veterano
18/12/20, ore 14:40
Cap. 1:

Ciao Valeria,

La tua storia è davvero allettante e anche il tuo pregevole stile si intravvede nel testo, però temo che la fretta di consegnare, unita anche agli impegni che hai avuto in queste ultime settimane, non ti sia stata affatto d’aiuto…

Ho trovato diversi errori, tra i quali i più frequenti sono:
- spazi assenti vicino alla punteggiatura oppure nei posti sbagliati;
- parole che dovrebbero iniziare con la maiuscola;
- punteggiatura errata o assente.


Di cose che a parer mio andrebbero sistemate ne ho trovate parecchie, ma quando mi pareva che il tipo di errore fosse ripetuto ho smesso di segnare.


- Baldwin Meyer era alto, grosso e occhi grigi, come il cielo cupo di quegli anni, sembrava uscito dalla locandina di propaganda nazista, chissà quante donne gli correvano dietro a quel belloccio.

“era” può anche starci, ma io l’avrei scritta così:

Baldwin Meyer, alto, grosso e dagli occhi grigi come il cielo cupo di quegli anni, sembrava uscito dalla locandina di propaganda nazista: chissà quante donne correvano dietro a quel belloccio.


- Amico audace di nome e di fatto, lo conobbi nel '39 dopo all'assedio a Varsavia, mi diede una lettera da consegnare ed io essendo un sottoposto non ebbi chissà quale grande interazione con lui.

Amico audace di nome e di fatto, lo conobbi nel '39 dopo l'assedio a Varsavia, quando mi diede una lettera da consegnare, ed io, essendo un sottoposto, non ebbi chissà quale grande interazione con lui.


- Fu molto gentile ed accomodante, rivolgendomi una vigorosa ed energica stretta di mano.

Mi rivolse una vigorosa ed energica stretta di mano e fu molto gentile e accomodante.


- «Di giovani come te la Germania ne dovrebbe esserne piena!» aveva una voce rombante, il petto gonfio e lo sguardo fiducioso mentre un ampio sorriso si allargava con sicurezza, io a fatica riuscii a liberarmi dalla presa della sua mano, per poi sorridere di rimando.

«Di giovani come te la Germania ne dovrebbe esserne piena!» Aveva una voce rombante, il petto gonfio e lo sguardo fiducioso mentre un ampio sorriso si allargava con sicurezza; io a fatica riuscii a liberarmi dalla presa della sua mano, per poi sorridere di rimando.


- All'epoca ero abbastanza giovane, avevo venticinque anni e un po' d'esperienza con l'esercito, ma nulla della guerra.

forse intendevi "nessuna" o "nulla sapevo della guerra"


- Meyer nei primi giorni dell'occupazione ai danni dei Danesi sembrava assai annoiato e disinteressato, era divertente vedere come questo con aria di sufficienza dava ordini; a detta sua non v'era bisogno di alcuna strategia, si vedeva come fossero disimpegnati i Danesi.

Meyer nei primi giorni dell'occupazione ai danni dei Danesi sembrava assai annoiato e disinteressato, ed era divertente vedere come questo con aria di sufficienza dava ordini: a detta sua non v'era bisogno di alcuna strategia, si vedeva come fossero disimpegnati i Danesi.

- Infatti in men che non si dica arrivammo a conquistare Copenaghen e ci ritrovammo a trattare con i Danesi per la salvezza degli Ebrei, nobile da parte loro.

Anche qua ci starebbero bene i “:”, ma, avendoli usati nella frase precedente, opterei per cambiare un attimino:

Infatti in men che non si dica arrivammo a conquistare Copenaghen e ci ritrovammo a trattare con i Danesi per la salvezza degli Ebrei, gesto nobile da parte loro.

- All'epoca il Maggiore era un uomo assai robusto e per nulla serioso, anzi aveva sempre un sorriso beffardo in volto, confrontandolo all'immagine che si ha nei tempi moderni di un SS, si fatica a credere che effettivamente ne abbia fatto parte, ma del resto non è una novità per la storia distorcere alcuni ''dettagli''

Ci voleva un "." tra “volto” e “confrontandolo”


- Lei farà strada Kholer

Lei farà strada, Kholer


- «Kholer, lei ormai sa che non mi piacere perdere tempo. Come mai è venuto qui da me?» come al solito mirò dritto al punto, tagliando la testa al toro

Manca il punto a fine frase. Uno degli errori che compare spesso.


- «Dove va Kholer, aspetti almeno che si asciughi la lettera» mi fermai e lo guardai interrogativo «Già che lei è qui, faccia spedire questa lettera a mia moglie» quella fu l'ultima lettera che Doris Meyer ricevette dal marito.

Come sopra, secondo me ci starebbe un punto dopo e prima di ogni dialogo:

«Dove va Kholer, aspetti almeno che si asciughi la busta/il foglio.»
Mi fermai e lo guardai interrogativo mentre sigillava una lettera.
«Già che lei è qui, faccia spedire questa a mia moglie.»
Quella fu l'ultima lettera/missiva che Doris Meyer ricevette dal marito.


- Passarono settimane, ma finalmente Oslo cadde e gli Alleati furono costretti a battere ritirata il più in fretta possibile ,i soldati tedeschi marciavano per le strade desolate,l'esercito avanzava freddamente e meccanicamente, gli occhi dei soldati guizzavano in ogni direzione guardinghi, mentre nelle strade s'udivano solo i tonfi degli stivali impiastricciati di sangue e fango, le nocche sulle porte e gli ultimi edifici in procinto di crollare che scricchiolavano inesorabilmente

Passarono settimane, ma finalmente Oslo cadde e gli Alleati furono costretti a battere ritirata il più in fretta possibile. I soldati tedeschi marciavano per le strade desolate, avanzavano freddamente e meccanicamente, i loro occhi guizzavano in ogni direzione guardinghi, mentre nelle strade s'udivano solo i tonfi degli stivali impiastricciati di sangue e fango, le nocche sulle porte e gli scricchiolii degli ultimi edifici in procinto di crollare inesorabilmente.


- Quel giorno Baldwin non fece ritorno, era andato anche lui di casa in casa e con lui al seguito altri soldati.
Passarono mesi, le famiglie dei soldati scomparsi erano state avvisate e non v'era più alcuna speranza nel ritrovarli, eppure dopo un bel po' di mesi ecco che rividi un volto familiare : Era Baldwin, ma il cui aspetto ed atteggiamento era completamente stravolto.

Quel giorno anche Baldwin, con altri soldati al seguito, era andato di casa in casa, e nessuno di loro fece ritorno.
Passarono mesi, le famiglie dei soldati scomparsi erano state avvisate e non v'era più alcuna speranza nel ritrovarli, eppure dopo un bel po' di mesi ecco che rividi un volto familiare: era Baldwin, ma il suo aspetto e il suo atteggiamento erano completamente stravolti.

Anche se in realtà avrei detto solo che era completamente stravolto, senza menzionare aspetto o atteggiamenti.

- I capelli biondi arruffati tantavano

tentavano


- Lei capisce quello che mi hanno fatto no?

Lei capisce quello che mi hanno fatto, no?


Se dovessi notare delle correzioni immeritate, fammelo sapere!
E se apparissero tutte corrette ai tuoi occhi... non ti abbattere! É chiaro che hai fatto le cose di scorsa per rispettare i tempi.

A presto!