Recensioni per
Distanze inspiegabili
di Kanako91

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/12/20, ore 17:18

Mi sono presa qualche giorno prima di commentare questa storia, perché è riuscita a toccarmi molto più in profondità di quanto potessi immaginare.
Queste "distanze inspiegabili" oggi sono più attuali che mai e niente, andare sul personale non ha senso in questa sede e poi tanto tu sai :P ma insomma, ho sentito tutti molto vicini. E parliamo di Turin e Thingol, rendiamoci conto. No ok, dai, con Thingol negli anni ho fatto pace, ma con Turin le ostilità sono ancora belle aperte. Ok, non quando è piccino, no, perché in questa fase della sua vita fa davvero tanta tenerezza e il suo broncio e i suoi malumori sono tutti comprensibilissimi, direi.
Comunque, veniamo a noi: Thingol colto in un momento così vulnerabile e, in un certo senso, intimo posso dire che mi fa una tenerezza infinita? Sì ok, lo dico, con buona pace del mio terribile passato feanoriano :P
Ma voglio dire, già il fatto che vada a cercare Turin nella foresta (a proposito, Turin se non è sporco, arruffato e con rami anche dove non batte il sole non lo vogliamo, neh?) ma poi l'impaccio iniziale nel rivolgersi a questo ragazzino scontroso... Per carità, Turin ha le sue sacrosante ragioni per prendersela con il mondo, povera stella, però ecco non è esattamente un bambino aperto al dialogo e facilmente trattabile.
E il confronto con il tempo di Luthien bambina, il ricordo di come lui e Melian all'epoca fossero letteralmente una cosa sola non soltanto mi ha sciolta, ma mi ha fatto pensare: caro Babbo Natale, per l'anno prossimo vorrei una storia ambientata ai tempi di baby Luthien con tanto fluff, perfavoregrazie :P
Ok, commenti scemi e richieste malefiche a parte, l'ho trovata una descrizione dell'amore tra Thingol e Melian eravigliosa, e anche una spiegazione realistica della sua impacciatezza attuale nel trattare con il cucciolo d'uomo dalla grazia di un cinghiale.
Che poi l'impacciatezza è solo apparente, o piuttosto momentanea, perché la modalità che sceglie Thingol è delicatissima, oltre che perfetta per spezzarmi il cuore in tanti microscopici pezzettini.
Pensare al dolore per Luthien lontana, al ritratto del piccolo Dior che invece di attenuare la nostalgia per un nipote sconosciuto la acuisce... Niente, piango. Sento davvero tutto molto vivido e vorrei abbracciare Thingol (sì, quello che manda a morte il suo regno per amore delle cosine luccicanti, sì proprio lui... Datemelo qua che lo voglio spupazzare senza pietà).
E l'elmo di Hador in testa al piccolo Turin... Decisamente, questa versione è molto più realistica dell'originale, si sa che ai poeti piace strafare :P e soprattutto è moooolto più tenera. Me lo immagino troppo il piccolo Turin sommerso dall'elmo gigante con Thingol che lo sorregge tutto premuroso e niente, sorrido ma ho pure gli occhi un po' lucidi.
E poi la frase sul tesoro più grande di Morwen assieme al tesoro più grande di Hurin mi strapazza i feels ogni volta che la leggo, è davvero tutto troppo adorabile e io troppo incline alle cose tenere, mi sa :P
Ah, e due parole per Thingol che arrivato a questo punto comprende il bisogno di libertà di Luthien e il suo desiderio di fare quel che è giusto per lei... Ecco, capisci perché poi a un certo punto non lo posso odiare più, non veramente.
E niente, volevo fare un commento più serio di così ma i feels hanno avuto la meglio, quindi ecco a te questa sottospecie di delirio.
Ti abbraccio forte, ci sentiamo presto

Mel
P.S.: per molto tempo il titolo di questa storia nella mia mente è stato "distanze incolmabili", per la serie l'inconscio XD