Recensioni per
Il Fantasma del Natale Futuro
di TheDoctor1002

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/03/21, ore 20:23

Cara Doctor,
Anche questa settimana non sono riuscita a passare in tempo, ed ero molto intrigata da Faceless, su cui spero di passare quanto prima, ma ho un amore sia per Umbrella Academy che per Canto di Natale e quindi eccomi qui, a leggere qualcosa di molto diverso dalla storia precedente. Ed è una shot molto bella, molto in linea con quello che è il mondo di Umbrella Academy: oscilliamo tra passato e presente, e già questa scelta è concettualmente in linea col mondo proposto e con l’esigenza di cambiare il futuro e interpretare il presente alla luce di un passato che va rievocato, rielaborato, corretto e raddrizzato.

Non è difficile immaginare che Hargreeves abbia vietato alla sua banda di mini supereroi la possibilità di festeggiare il Natale, ammantando questa ricorrenza certamente consumistica, molto struggente e profondamente connessa a tutta la società occidentale, del fascino irriducibile delle cose proibite. Ma Pogo, dal canto suo, sente il bisogno di offrire qualcosa di più ai ragazzini, di distoglierli da quelle continue attività che li perfezioneranno, ma che negheranno loro la normalità e che rende l’Accademia più Accademia e meno famiglia. E la scelta di Pogo, scimpanzé pedagogo, ricade ottimamente su un classico che pur essendo un prodotto nato per divagare ha in sé un messaggio profondo. In un certo qual modo, si è detto che Dickens abbia fortemente contribuito a visualizzare il Natale così come lo concepiamo oggi. È come se, festeggiandolo, ogni 24 dicembre ci troviamo a essere per una notte Scrooge di fronte ai suoi errori, ai suoi rimpianti. Ed è proprio qui che voleva arrivare la mia divagazione: Hargreeves scopre che i bambini stanno vedendo Canto di Natale e li punisce vietando loro di proseguire nella visione. Chissene se è un classico della letteratura inglese. E così, riunitisi per Natale, Vanya, Allison e gli altri decidono di riprendere là dove erano stati interrotti e di festeggiare il Natale nell’unico modo in cui sanno farlo, ovvero davanti a una VHS. L’ingiustizia di allora viene risolta oggi, ad anni di distanza, come un rito che possa essere compiuto e abbia il suo potere solamente se tutti vi partecipano.

Alla famiglia si è aggiunta anche Claire e anche questa presenza è quel tocco in più che mi fa apprezzare la shot, perché è uno di quei dettagli significativi: come poteva Allison non passare il Natale insieme a sua figlia? La specialità del Natale rivive forse anche alla presenza della piccola, che però è abituata a ben altro. Ma torniamo alla visione. Hai caratterizzato ottimamente i personaggi sfruttando le loro interazioni e reazioni di fronte a un film verso cui c’era una forte aspettativa (penso alla battuta di Klaus o a quella finale di Cinque sul tempo, soprattutto, perché è un personaggio che adoro). Spesso si dice che amiamo determinati film o libri perché li abbiamo letti e amati da bambini e le sensazioni che ci hanno suscitati sono tali che hanno sempre un posto speciale nel nostro cuore. Ma a rivederli, o a rileggerli, potremmo scoprire che gli effetti speciali erano una baracconata, la storia banale e così via. Canto di Natale (versione Disney compresa) è un’opera magnifica che regge benissimo il peso degli anni, ma visto attraverso gli occhi di un gruppo di giovani adulti che ne hanno aspettata per venti anni la conclusione, merita un’azione di necessario dissacramento. E allora, giustamente forse, non si sprecano le battute ironiche e il giudizio ipercritico. E forse non è un caso che sia proprio Vanya, di cui ben conosciamo le peculiarità viste alla fine della prima stagione, a decretare che l’opera le è piaciuta. Insomma, a me questa shot è piaciuta davvero molto ^^!
Un caro saluto e a presto,
Shilyss :)

Recensore Master
09/03/21, ore 13:46

Ciao!
Tu non sai quanto io sia felice di aver sbirciato il tuo profilo e aver trovato questa storia, perché mi piace tantissimo come scrivi, ma ahimé, io conosco tre fandom in croce, quindi soprattutto negli scambi mi sento un po' in colpa a propormi, perché non saprei lasciarti un commento del tutto sensato.
E invece, yay, ho visto e amato The Umbrella Academy, quindi posso passare di qui sapendo ciò di cui stai parlando! Gioia e gaudio XD.
Tra l'altro, credo sia anche la prima fanfiction che leggo in questa sezione, perché, non lo so, trovo sia un fandom complesso da gestire, quindi ho preferito non avventurarmi alla cieca nella sezione. Ma insomma, sono felicissima che tu abbia scritto questa storia, perché l'ho trovata davvero adorabile.
La cosa che ho maggiormente apprezzato è stato il tono della storia, che secondo me riesce a riprendere perfettamente quel sottile equilibrio che caratterizza la serie, dove una comicità spiccata (dovuta anche alla peculiarità dei personaggi e delle situazioni) si alterna a momenti che mi hanno proprio stritolato il cuore. Ecco, qui sei riuscita secondo me a fare proprio la stessa cosa: ci sono battute molto divertenti, e il contesto è fuori dal comune, e lo è in modo che potrebbe apparire comico, a una prima occhiata, pur nascondendo in realtà sottotesti drammatici che tu riesci a sottolineare benissimo.
È qualcosa che emerge molto bene soprattutto nel cambio di registro che separa i due momenti: si avverte proprio tutta la distanza fra lo stile più asciutto, rigoroso e logico della prima parte, dove a emergere sono soprattutto le regole e le imposizioni di Reginald, e la scena finale, che ha una prosa più brillante, che lascia spazio a battute e passaggi divertenti, dove emergono tutte le peculiarità dei personaggi e mostrando, più che raccontando, quanto il loro passato sia stato difficile e quanto quindi li abbia influenzati.

Trovo che tu sia stata molto brava nel trovare un pretesto perfetto per dare il via a questa storia: il modo in cui Reginald vieta il Natale è assolutamente perfetto e in linea con il suo personaggio (che davvero, io vorrei riuscire ad apprezzare, ma in realtà non riesco a fare a meno di detestarlo con tutta me stessa, mi dispiace). E, ecco, per quanto io non sia esattamente la fan numero uno del Natale, mi si stringe il cuore a pensare a questi poveri ragazzini che non conoscono nemmeno il calore di una tradizione semplice come guardare tutti assieme un film natalizio. E, insomma, il fatto che Pogo ricordi la luce negli occhi di Grace e cerchi di regalarne un brandello anche ai ragazzi è una cosa davvero dolcissima, e ho apprezzato molto il modo in cui abbia cercato una scappatoia per giustificare il suo gesto, sebbene ci siano comunque voluti vent’anni per riuscire a riunirli tutti nella stessa stanza per guardare la fine di questo classico della letteratura britannica assolutamente non costruttivo.
E, ecco, mi ha fatto tanto piacere vederli tutti riuniti assieme: ci sono tutte le loro dinamiche, c’è il continuo punzecchiarsi, ma c’è anche un’atmosfera che sa davvero di feste di Natale, quando ci si ritrova tutti assieme e in preda alla pigrizia si fanno cose magari non particolarmente emozionanti, ma che assumono comunque un significato importante. E, tra l’altro, pur essendo la storia breve, sei stata bravissima a caratterizzare tutti i personaggi (che non sono pochi), facendo emergere molto bene le peculiarità di ognuno proprio attraverso il modo in cui si esprimono, il modo in cui caratterizzano il proprio rapporto con gli altri e con il film. Insomma, l’idea che litighino sui buchi d trama de “Il re leone” mi fa morire dal ridere, ma al tempo stesso è perfetta per loro. E niente, Numero Cinque che anche davanti a una nipotina adorabile (sono felicissima che tu abbia inserito anche lei *-*) continua a essere deciso ad approfittare di ogni minuto per continuare a litigare è qualcosa di meraviglioso, sappilo!

Insomma, ti ringrazio davvero per avermi riportato nelle atmosfere di questa serie con una storia tanto bella!

Recensore Master
11/01/21, ore 17:15

ciiiaaoo tesora, eccomi per l’ABC.
Ormai mi ci sono affezionata a queste strie dell’Umbrella Accademy e senza conoscere il fandom, vedi tu quando riesci a essere coinvolgente.
Mi piace questa nostra ‘sfida’ a colpi di Natale, vedo che anche da te le vacanze proseguono, ben venga, io leggo sempre e volentieri di queste tematiche.

Il titolo ci cala subito ell’atmosfera, il riassunto crea quella curiosità necessaria, l’estratto ci fa entrare nel vivo della vicenda, pare che stavolta affronteremo le avvenuture di Grace e Pogo e io non vedo l’ora.

ahahah io e il Signor Reginald Hargreeves potremmo andare molto d’accordo: Natale è un giorno come un altro e da tale va trattato, le lezioni si svolgeranno regolarmente (e sia messo agli atti che io il 25 dicembre ho lavorato ahaha)
Scherzi a parte, posso già immaginarmi i fischi e le proteste degli studenti (ma un po’ pure degli insegnanti mi sa ) dopo questa decisione
waaaaaaaaaaaaaaaahhh ma fermi tutti, Grace e Pogo non sono persone!!! scoop, sono boh forse una robot a quanto ho capito e uno scimpanzè ma doppio waaaahhhh e lo so che negli avvisi coppia c’è scritto ‘nessuna’ ma io un po’ così sulla fiducia li sto shippando, almeno un pochetto, sappilo.
uno scimpanzè super erudito e una Grace che un tempo è stata umana? Tutto ciò crea sempre più ciriosità.

che bello il piano ‘diffondiamo un po’ di spirito Natalizio’ con Grace che fa scorte di vhs (c’erano ancora i vhs, fammi inserire un sospirone nostalgico ) e si rinchiudono tuttti in aula per vedere questi film e rappresentazioni Natalizie e ta dan… il signor Hargreeves non poteva capitare davanti alla riproduzione di un cinepanattone? XD che per quanto poco educativo almeno non avrebbe avuto all’interno topi contabili?
ahah scherzo, ho adorato il modo in cui difendono la loro idea prima Pogo (mi viene in mente la scimmia super intelligente di Futurama, si è vista in un paio di episodi :’) ) e poi questo fantomatico numero 4…
adoro Christmas Carol versione Disney
ora ti stupirò :
lo sai chi doppia Scrooge McDuck dell’edizione moderna? oh sì, proprio lui, Mr Tennant! <3
lo sai che sempre il magistrale Mr Tennant ha fatto un’apparizione in un Christmas carol come un (super sobrio XDDD) fantasma del Presente?

tornando a noi…. niente da fare, il Signor H. non si riesce a convincere… è lui che mi sembra un po’ taaanto Scrooge.

ahah adoro come poi, una volta rimasti soli, Klaus &CO ammettano da soli che il film proprio il massimo della serietà non è (stolti, la Disney è intramontabile e fa tornare sempre un po’ bambini)
gnam ho sentito il sapore di quei biscotti speziati, mi credi?
cartone con un cane rosa? Qui potresti accorgerti di quanto io sia effettivamente vecchia ahah.. Poochie?
Klaus (o Diego? parlano in troppi insieme e mi sono persa lol) però è vero che ha spoilerato una cosa brutta, ma poi ne ha contro spoilerata una bella, io gli voglio bene XD
ho adorato tutta la conversazione generale sui cartoni fra questi tipetti vivaci.
Il Re Leone non ha buchi di trama! XD
ahah la recensione finale del film che Anna Praderio (vedi mai il tg5? LOL) levati!

e finalmente, dopo settanta anni, sono riusciti a concludere il film, alla fine c’è rimasto male pure Diego che u po’ lo conosceva ahah.. redemption arc, mi sembra di sentir parlare te XD

Ho apprezzato come al solito, questa slice of life piena di emozioni, dalla durezza del signor H. che però è solo severità, non certo cattiverai, all’innocenza dei bambini (qui sono un po’ confusa.. rimangono bambini per settant’anni ? fa parte dei loro super poteri? Si vede che proprio il fandom non lo conosco chiedo venia ^^’) passando per il fluff del momento che ci hai voluto raccontare. <3

sei sempre una garanzia.
Mi viene da augurarti ancora Buon Natale, pensa te.

in bocca a lupo per la sessione e ci rincroceremo <3

Recensore Master
30/12/20, ore 11:55

Ma ciaooo cara! Che piacere ritrovare te e le tue storie :) e sono riuscita anche a passare prima dell’arrivo dell’anno nuovo, incredibile! xD Okay, facciamo che la smetto con queste battute pietose sul 2021 che sta per arrivare e mi concentro sulla recensione, altrimenti mi dimentico pure qualcosa per la via!
Allora, la mia idea, appena sono giunta sul tuo profilo, era ovviamente quella di proseguire con Faceless, ma poi ho letto Umbrella Academy e la curiosità ha avuto la meglio: ho adorato quella seria, mi sono affezionata un sacco a tutti i protagonisti e poi non avevo mai letto niente su di loro, per cui eccomi qua!
La storia delinea due archi temporali separati e distinti, raccontando due tipologie di Natale molto diverse tra loro: nel passato, la severità di Sir Hargreeves esilia qualsiasi tipo di atmosfera natalizia a favore di pragmatismo, logica e disciplina, mentre nel presente i ragazzi, ormai cresciuti, vivono il Natale in un modo non convenzionale e tutto loro certo, tra bisticci, sarcasmo e quel tocco di cinismo targato Numero Cinque (menomale che ci pensa Vanya a ristabilire l’ordine e smorzare un po' i toni prima che si prendano tutti a capelli!) ma anche irrimediabilmente insieme, uno accanto all’altro, cosa che ho trovato ADORABILE.
Mi piace che anche i toni della prosa distinguano i due momenti, perché è proprio da questa che si ricava l’atmosfera in cui si muovono i personaggi.
Anche nella serie, Pongo è un essere estremamente malinconico, sia per la sua storia sia per quanto riguarda il suo sguardo sul mondo (in particolare, la vita di questi giovani che lui considera come figli) dunque mi ha fatto una tenerezza infinita il suo cercare di regalare a quei bambini un po' di felicità e normalità al di là delle rigide regole del suo padrone, che non crede in niente che vada al di là della fredda logicità del legame “azione e reazione”. Il film che ha scelto però, rimane per sempre nel cuore dei ragazzi che, infatti, decidono di rivederlo e recuperare il finale (ma anche quel momento di serenità e di spensieratezza) che non hanno mai avuto la possibilità di conoscere.
I loro commenti mi hanno fatto morire dalle risate e ho adorato il fatto che, pur essendoci per lo più dialoghi, sia proprio il tenore delle battute che si susseguono a far sì che emergano le differenti personalità dei personaggi che dominano la scena: Diego che deve sempre essere il primo in tutto, anche nel vedere i film della Disney e non manca occasione di fare il saputello, Vanya che cerca di riportare l’ordine tra i suoi fratelli con la sua dolcezza, Numero Cinque che guarda tutti dall’alto della sua maturità ma si becca un cuscino in faccia, Klaus che cerca un senso al un cartone animato e infine, Allison e Luther che alimentano la confusione con i loro commenti.
Insomma cara, ho davvero adorato questa piccola perla e spero davvero che tu decida in futuro di riscrevere su questo fandom!
Un abbraccio e tanti auguri di Buon Anno!
A presto, Violet :D

Recensore Master
24/12/20, ore 14:48

Allora io come al solito sono una contraddizione vivente: odio il natale, le storie natalizie ed eppure eccomi qui proprio a una commedia di Natale su TUA. Ma non è colpa mia, è che sono anche curiosa come una biscia e questa è la prima volta che mi metto a leggere una fic in questo fandom e, quand’ho visto che ne avevi postata una, non ho proprio saputo resistere.
E ancora una volta, non ho potuto che apprezzare questa tua storia.
Partiamo intanto dalla costruzione e dallo stile che varia tra le due parti, a dare ancora di più l’impressione non solo del tempo passato, ma anche della voce narrante. Inizialmente infatti le voci preponderanti sono quelle di Sir Reginald Hagreeves (che, come nella serie, odio con tutto il mio cuore e spero sempre che bruci all’inferno >_>) e Pogo. Il registro narrativo infatti è quasi compassato, ogni parola sembra pesata fino allo sfinimento quasi come se il narratore per primo fosse passato sotto lo scrutinio di Reginald. Si sente la pesantezza dell’ambiente in cui i ragazzini vivono, sotto il tetto dell’uomo che li vede come soldatini da addestrare, ignorando la loro giovane età, mentre Pogo (ah, santo scimpanzé!) si impegna per trovare cavilli e fare l’avvocato del diavolo. Ho adorato l’immagine che ne hai dato e il modo con cui l’hai caratterizzato, che ho trovato molto in linea con la serie – c’è in lui quella volontà di rendere felici i bambini, di ritrovare nei loro occhi la stessa lucentezza che un tempo brillava in quelli di Grace e lo fa sembrare così umano, così in contrasto con l’autorità assoluta che invece Reginald getta su tutto e tutti, che mi ha proprio scaldato il cuore. Ho squittito (!) quando Klaus borbotta e Diego gli tira una gomitata, awww, li ho trovati perfetti e anche loro molto, molto in linea. Per non parlare del modo di esprimersi di Reginald che mi ha davvero sconvolta perché lo hai colto così alla perfezione che sono riuscita a sentire nella mia testa la sua voce, la sua cadenza, a rivedere il suo volto. Sarebbe stato facile cadere in frasi banali con lui, invece tu sei riuscita a dargli carattere e a riportare fedelmente l’antipatia del suo carattere ingessato, mantenendone il registro linguistico e utilizzandolo a tuo favore in questa scena che trovo assolutamente verosimile.

La seconda parte invece risulta più colloquiale, con Klaus che apre la narrazione e si ricollega al cartone animato che “guardavano” da bambini. L’atmosfera si fa molto più leggera e familiare, tanto da diventare una tipica serata in famiglia, con sette fratelli (più nipote) che discutono sui buchi di trama dei cartoni animati (LOL! Ho amato la battuta), sugli spoiler di Diego e il “redemption arc gestito male” della Disney – tra l’altro io il cartone non l’ho mai guardato (lo so, sono pessima, ma mi disegnano così), ma sentirlo commentato dagli Hagreeves mi ha resa la persona più felice del mondo e la serietà (…beh, per quanto quel gruppo di disadattati possa essere serio, ecco) che ci mettono nei commenti me li ha fatti amare tutti, dal primo all’ultimo! Inoltre è nei piccoli dettagli che ho trovato tutti loro, Klaus non ha manco bisogno di azioni particolari, gli hai messo in bocca frasi e il tono petulante che tanto adoro e tanto gli si addice, Luther che mangia i biscotti a tre a tre e Diego che spoilera la morte di Tim alla bambina sono troppo loro, Cinque col suo bravo caffè e i rimbrotti da vecchio rompipalle, Vanya che cerca di riportarli pacificamente al film e Allison padrona di casa accoccolata a Numero Uno.
E comunque, mi duole dirlo, ma per quanto io odi Five, l’MVP di questa fic è assolutamente lui con il suo: "Non ci posso credere che ho aspettato settant'anni per questo."
Ahahah, oddio, gli ho voluto bene. Poverino (poverini tutti), come ritrovare il padre odioso in un cartone e venir deluso dalla fine troppo rosea. E ovviamente l’unica ad apprezzare non poteva che essere Vanya <3

Come avrai capito, la fic l’ho semplicemente amata e, per quanto leggera, è divertente, interessante e i personaggi sono gestiti meravigliosamente. Sono proprio felice di averla letta!
Tra l’altro nota d’onore anche al titolo che ho trovato geniale!

Recensore Junior
19/12/20, ore 16:05

Ciao!!! E buon natale (in anticipo), storia bellissima mi ha fatto ridere tantissimo sopratutto la parte finale dove ci sono loro che rivedono l'adattamento disney del canto di natale insieme a Claire e ne parlano come un film per adultii, tral'altro Diego è uno spoileratore seriale. Invece nella parte iniziale dove Sir Reginald Hargreeves (un nome lunghissimo) è categorico sul non festeggiare il natale secondo me hai rappresentato benissimo la sua severità e il come Grace (anche sé è un robot) e Pogo vogliono far vivere un natale "normale" ai 7 bambini.
Scusa della recensione lunga e sgrammaticata, spero almeno che abbia senso 😅
Un bacio Tigre Palmare 😘