Carissima Mari,
quando hai presentato questa storia sul gruppo hai detto che non ci conosciamo tanto, e questo è estremamente vero. Ci siamo scritte un paio di volte, sempre per iniziative di scrittura o per contest. E questo scambio, tacito, per me ha sempre portato a qualcosa di utile: ho scoperto, con te, una caratterizzazione di Draco che apprezzo molto (non è facile scrivere di lui senza romanticizzarlo) e soprattutto mi hai fatto immaginare, considerare altre coppie, su cui mi piacerebbe cimentarmi a scrivere. Ultimamente ho letto più Draco/Luna e Draco/Katie che Drarry, ci crederai mai?
Quindi ti ringrazio tantissimo per aver colto questa sfida e scritto questa storia per me. Voglio subito farti i complimenti, perchè cavolo: è BELLISSIMA. Non sto scherzando, ha tutto quello che cerco da una Drarry. Infatti di questi due cerco proprio questo, l'interesse scaturito dall'odio, dalla rabbia, che li trascina per sette anni. Draco non ha mai smesso, nemmeno un secondo, di punzecchiare Harry, se non forse al sesto anno che era troppo schiacciato dalla vita e dalla sua missione omicida. Questo mi affascina e tu sei riuscita a renderlo bene nel corso dei pensieri di Malfoy. Lui sembra quasi ossessionato da Potter, da San Potter, dall'eroe del mondo magico che ha vinto mentre lui ha perso tutto (e ciò che non ha perso non l'ha perso grazie a lui, Harry). Però non è un'ossessione palesemente amorosa, se non alla fine, e ho apprezzato anche questo perchè non amo vedere un Draco eccessivamente romantico nelle Drarry, o palese nella sua consapevolezza di provare qualcosa per Harry. Una situazione del genere non può essere altro che sofferta, da un giovane Purosangue cresciuto nell'ordine di idee che il suo sangue puro deve restare tale e deve essere tramandato. L'omosessualità credo sia vista ancora di più un taboo nel mondo magico (me lo immagino così), e quindi per scrivere una Drarry bisogna comprendere che non si può parlare subito d'amore. Deve essere qualcosa di più ostico, più difficile da carpire e raggiungere. Ho sofferto insieme a Draco, alla sua frustrazione di non essere visto per tutta la storia, finchè alla fine ci arriva: okay, forse amore lo spaventa come parola, ma quell'intensa ricerca di Harry non può essere qualcosa di sterile, dettato solo da frustrazione interna. Un sentimento che porta dietro almeno una sorta di rispetto, di gratitudine, di voglia di essere riconosciuto. Mi è piaciuto molto come hai giocato sul fatto di essere riconosciuto o visto da Potter, e mi è piaciuto come hai toccato tutti i punti salienti dei vari salvataggi - non salvataggi di questi due.
Che dire Mari, sei riuscita nuovamente a rendere Draco IC, confrontandolo con Harry. Questo è un doppio brava, perchè ti sei sfidata, ti sei messa in gioco e ci sei riuscita.
Buona Vigilia e grazie ancora di cuore, sei stata un tesoro. Sono contenta di leggerci, recensirci e giudicarci (nei contest) a vicenda; lo trovo un rapporto virtuale accennato, ma costruttivo.
Un bacione
Mati |