Recensioni per
Senza peso, senza fiato
di Rosmary

Questa storia ha ottenuto 52 recensioni.
Positive : 52
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/01/21, ore 23:06
Cap. 2:

Ciao Rosmary, rieccomi finalmente in questa raccolta tanto bella, ma anche tanto difficile da leggere e commentare in maniera efficace - non trovo parola più adatta.
Questa struttura che hai scelto di dare al capitolo è molto emblematica ed è essa stessa a essere sospesa - come i due protagonisti.
Ho amato la tua scelta: la ripetizione della struttura iniziale, che prima ripete per tre volte ciò che Rose aveva, poi passa a ribadire tre volte ciò che non aveva, per poi diminuire la ripetizione a due e inserire un dialogo, passare a un’altra serie di versi, e concludere con la prosa più bella. Perché non c’è nulla di più bello di Rose che dice a James che non se n’è mai andata, perché loro due sono destinati a stare insieme e solo quando lo sono riescono a essere felici.
Come sempre sai emozionarmi quando scrivi di loro, quando ci mostri l’entità del loro legame e la loro impossibilità di sfuggirgli - in qualsiasi contesto tu li cali.
Ti avevo già accennato che spesso non mi sento in grado di commentare la poesia, nonostante l’emozione che essa mi prova, eppure qui mi viene quasi naturale comunicarti quanto io mi sia innamorata delle parole che hai scelto di derivare a loro e quanto sia riuscita a vedere il loro legame indissolubile.❤️❤️
Perché James è la luce di Rose, è il suo appiglio al di fuori del silenzio che vuole fagocitarla e che la circonda, è la sua ancora di salvezza ed è verso di lui che anela sempre di riuscire a tornare. E io mi innamoro un po’ di più di loro ogni volta che leggo ciò che hai scelto di dedicargli. Non credo di riuscire a spiegarti, davvero, la pletora di emozioni che questi versi hanno scatenato in me.🥺❤️
Spero di tornare presto e, per intanto, ti abbraccio forte.
Francy

Recensore Master
04/01/21, ore 17:53
Cap. 2:

Cara Rosmary,
che bella. Sto facendo una piccola pausa e ho deciso di fare come con le scatole di cioccolatini e concedermi qualcosa di bello e intenso, come questa Rose che incontra, alla fine, James, ma è il come che colpisce, quest'atmosfera definita eppure fuori dal tempo, di cui percepiamo il silenzio ovattante e avvolgente come un drappo, dotato, però, di un pertugio da dove filtra la luce - James. Come ho detto anche altrove, l’esegesi delle poesie non è esattamente il mio forte, ma tenterò di rendere giustizia a questa tua. Parto da questo silenzio attanagliante, assordante, per usare una figura retorica, che annichilisce Rose che è “sorda a tutto.” Un silenzio che è come un oceano che la ricopre e la isola, la distrugge, la sgretola. La luce in fondo il tunnel (all’anima), in questo caso è rappresentato da James. Mi ha colpito il fatto che gli occhi blu di Potter siano associati ai demoni della notte. La funzione salvifica di James che compare alla fine del tunnel viene resa più complessa da questo dato, come se James fosse il labirinto dentro cui Rose si perde, l’elemento che la fa uscire dal silenzio e, in poche, semplici parole, rappresenti la salvezza e la dannazione.

Ma ammetto che questa interpretazione potrebbe risentire degli echi della meravigliosa Paradiso Perduto. Lui però smentisce la natura maligna, la sottolinea, e leggendola ho pensato che demone potrebbe essere associato a fantasma, inteso non solamente come lo spirito dei defunti, ma anche come allucinazione, come idea fissa. Lo scambio di battute finali è struggente. Certi amori, certe passioni, certe persone, rimangono con noi sempre e non possiamo veramente allontanarci da loro. E così, in questo silenzio che non è vuoto e che è rotto da loro due, illuminato da loro due, viene da pensare alle frasi che ispirano questo lavoro, questo componimento: agli spazi che riserviamo alle cose belle, ai ricordi belli, ai sentimenti che ci tengono a galla e a quanto bisogna proteggere, fin dove possibile, questi ultimi dall’oscurità. E sperando di aver reso quanto intense siano queste righe, quante riflessioni ispirino nel lettore, ti auguro un felice 2021. Un abbraccio, con affetto,
Shilyss

Recensore Master
02/01/21, ore 00:51
Cap. 2:

Ciao!
Io mi sento un po' in difficoltà, qui, perché se ultimamente ho cercato di avvicinarmi un pochino alla poesia come autrice, da lettrice mi sento sempre un pochino inadeguata, e temo di non saper cogliere nemmeno un decimo di quanto ci sarebbe da dire.
Insomma, questa non è affatto una recensione, ma è più che altro un tentativo di dirti solo quanto queste parole mi abbiano emozionata. Un tentativo maldestro e di cui mi scuso in anticipo, ma insomma, ci provo.
Ho amato moltissimo questa struttura che si colloca a metà strada fra la poesia e la prosa, perché credo davvero che tu sia riuscita a scrivere qualcosa che non ha una forma incasellabile sotto un'unica etichetta non tanto perché le due forme di riferimento non siano completamente riuscite, ma proprio perché l'immagine finale cui tutto tende è sempre stata oltre le definizioni, in uno scivolare di immagini particolarmente significative in un narrare asciutto e deciso.
È un brano dal ritmo costante, marcatissimo, che nelle ripetizioni viene quasi ad assumere un movimento ossessivo che, però, altro non fa che sottolineare questa sorta di predestinazione che non fa altro che rendere il ritrovarsi un destino, per James e Rose. E forse questi James e Rose non sono quelli di "Paradiso perduto", ma resta intatta la sopresa nello scoprirsi indissolubilmente il destino l'uno dell'altra, una sorpresa che presto si sgretola nella consapevolezza che non avrebbe mai potuto essere altrimenti. E insomma, tutto ciò è bellissimo.
E ti chiedo scusa se in questa poesia non ho visto tutto ciò che c',era da notare, o se ci ho visto fin troppo, ma insomma, ci ho provato.
A presto!

Recensore Veterano
30/12/20, ore 13:24
Cap. 2:

Hai presente quando dovresti fare tutt'altro ma hai una vocina nella testa che ti attira altrove?
Ecco, James e Rose hanno sempre questa capacità di trasportarmi in questo altrove, nel loro mondo eternamente sospeso e in apnea, nella loro bolla di libertà (che, poi, se ci pensi, è quasi assurdo che una sola persona al mondo riesca a renderti così libera ma oggi mi sento filosofeggiante!).
Il titolo di questa poesia/composizione non lo ricordavo o forse non me lo avevi svelato ma l'ho amato. In realtà, sono sempre incredibilmente colpita dalla tua bravura nel dare titoli alle storie perché trovo restino impressi e fotografino sempre l'essenza più intima di ciò che scrivi. 
In questa raccolta sui nostri Visionari preferiti, poi, i titoli sono una stilettata incredibile perché li catturano con una precisione chirurgica e quel titolo diventa soltanto un modo in più per descriverli.
Lo sai, per Rose senza James ho un po' un debole; nel mio amare questo rapporto assurdo, oltre le logiche e l'amore, che è fatto tutto di burrasca, credo che uno degli elementi fondamentali sia stata Rose. James è magnetico ed irresistibile ma Rose è incredibilmente fragile e spaventata dalla forza di questo sentimento, che - qualsiasi cosa faccia - non riesce a lasciar andare, da avermi proprio conquistata nel suo essere tanto imperfetta.
E io sono sempre emotivamente scossa dal modo in cui tu riesci a dar voce alla mancanza invasiva di James, che sembra divorarla dall'interno, a questo silenzio interno che finisce per consumarla a causa dell'assenza di lui. 
E ho amato il concetto di silenzio dentro ed intorno: il primo a sottolineare questo rapporto che lascia drammaticamente svuotati, il secondo a sottolineare la condizione di sospensione, attesa ed isolamento in cui vive Rose (che, poi, mi ha ricordato le primissime scene di Verso di lei, lui, loro e il suo vedere sbiadito).
Poi, però, il bello di questo amore è che lui è talmente devoto che sgretola silenzi, mancanze, muri, che resta sempre in attesa di ritrovarla.
Non so se ha senso quel che ho scritto fino ad ora e so che tante volte abbiamo detto che James e Rose sono fatti per rincorrersi ma forse - e dico forse - il punto non è rincorrersi ma soltanto andare ad aspettarsi altrove. Del resto, lei "non è mai andata" e lui resta sempre "una luce in fondo alla stanza - dove gli occhi non svanivano".
Insomma, mi hai emozionata, come sempre, oltre quel che normalmente concedo a me stessa ma quel che mi hanno fatto i tuoi James e Rose ha davvero dell'inspiegabile, perché questo sentimento che sfida ogni regola, ogni limite, ogni ostacolo, che è burrasca perché è sempre oltre qualsiasi definizione finisce per imbambolarmi (!) sempre.
E questo modo di raccontarli così essenziali è perfetto per loro, che non hanno mai avuto bisogno di grandi imbellettamenti, che sono così crudi nel loro vivere i rapporti personali. 
Oggi ho delirato. Me ne rendo conto ma l'ho riletta varie volte e dovevo tornare qui - perché, poi, da brava CapoShip io li aspetto sempre e comunque.
Un abbraccio
Fede