Ciao!
Eccomi qui. Innanzitutto ti volevo fare i complimenti per la centralità che hai dato al prompt, l'idea di utilizzare lo straniamento che prova Sam in quei momenti, in quell'episodio, per soffermarti sulle scarpe delle persone che entrano all'interno della stanza. Hai creato in questo senso un climax assolutamente bellissimo, passando per le ciabatte alle scarpe da ginnastica fino ad arrivare agli stivali, che gli evocano il ricordo di casa, di John e di Dean. Aw. E' un climax ben riuscito e davvero bellissimo. Ho amato anche il dettaglio su come Sam riconosca Dean istintivamente, dall'odore, come ne percepisce la presenza - e piango anche un po' perché mi ricorda COSE.
Le allucinazione di Lucifer le gestisci sempre con molta cura e quella che mi ha colpito di più è senz'altro quella in cui sostiene che Sam non sia nient'altro che un peso per Dean. Mi ha straziato un po', perché credo sia stato un pensiero costante che Sam si è portato dietro ed ha esternato solo col culmine dell'ottava stagione. E' azzeccata perché è esternazione e specchio delle sue fragilità e delle sue paure.
E Dean, ho trovato adorabile Dean qui nel suo attendere i tempi di Sam anche quando non c'è tempo. E' così Dean, aw.
"Lo lascia piangere, però. Anche se non hanno tempo.
Lascia che si avvinghi a lui, le mani chiuse a pugno sui suoi vestiti e il volto premuto contro il suo petto.
Lascia che tremi di paura e di rabbia, e per la febbre, prima di cancellare i brividi dalle sue braccia con il palmo delle mani."
Hai creato un'immagine di conforto assolutamente bellissima, molto dolce, che davvero evoca un qualcosa di positivo, un muto supporto, una totale accettazione, priva d'imbarazzo, tipica di chi ha il tipo di intimità che hanno loro.
Complimenti.
Alla prossima,
Desy
(Recensione modificata il 29/12/2020 - 09:31 pm) |
