Recensioni per
Mother Love
di Carmaux_95

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
03/07/22, ore 10:48
Cap. 1:

Ciao! Sono passata da qui perché questa one shot mi ha attratta fin da subito. Ho visto che ha vinto anche un contest e quindi ho pensato che ne valesse la pena... e non sbagliavo! Fin dalle prime righe sei riuscita a trascinarmi in una storia struggente, che è riuscita a commuovermi e a farmi sentire tutta una serie di sensazioni molto forti come l'amore materno e il dolore della perdita di una figura genitoriale di riferimento così importante. Nonostante ciò, sei riuscita anche a dare un lieto fine a una storia tanto tragica e il finale rasserena un po' il cuore perché ci fa capire che il protagonista ha trovato una sua stabilità e una dimensione di appartenenza grazie agli amici e colleghi, come una seconda famiglia.
Altro punto che mi è piaciuto moltissimo è il discorso sulla piogga che ho trovato estremamente poetico e che mi ha fatto riflettere. In effetti mi piacciono le giornate di sole, ma anche quelle di pioggia. Ogni clima ha il suo fascino e porta isirazione a modo suo e le gocce di pioggia spesso sanno cullare con il loro picchiettio sul terreno e sui tetti.
Veramente un ottimo lavoro. Hai saputo tenere l'attenzione dalla prima all'ultima riga, mai scontata e mai banale.
A presto!!!

Misa

Recensore Master
25/03/22, ore 20:33
Cap. 1:

Io non sono una grande amante dell'angst, ma sono giusto un pelino masochista... xD l'introduzione però m'ispirava così ho deciso comunque di passare di qua.
Mi è piaciuto questo filo conduttore della pioggia, tragico ma anche vagamente poetico, che collega tutte le scene, questo cielo che piange insieme ai personaggi, come a condividere il dolore e a consolarli...
Quando ho letto la seconda scena ero rimasta un po' perplessa, sembrava che i personaggi non c'entrassero niente con gli altri, poi invece si scopre solo alla fine come in realtà sia tutto collegato. E nonostante le tragedie che tutti hanno vissuto è consolante vedere come Robin e Diego si prendono cura di Emilio rimasto solo, come se fosse quel figlio che purtroppo non hanno potuto avere.
Questa storia mi è piaciuta molto, hai saputo trattare argomenti molto difficili con grande delicatezza, brava!
Alla prossima!
Barby

Recensore Master
05/12/21, ore 11:15
Cap. 1:

Ciao!
Siccome io sono un asso della coerenza, per questo Natale ho espresso il desiderio di essere circondata dal fluff e dalla commedia e io, giustamente, cosa scelgo? Questa one-shot che urla angst in ventordici lingue. Se, poi, ci aggiungo che da dopo la nascita di Fagio sono particolarmente sensibile a tutto ciò che riguarda i figli, mi rendo conto di essere doppiamente scema ma, ahimè, non ci posso fare niente.
Insomma, converrai con me che se tu non sapessi scrivere angst questo bel pippone d'apertura non l'avrei fatto XD
C'è tantissimo dolore in queste righe: c'e quello di una famiglia che improvvisamente si trova spezzata, perché il loro amore più grande gli è stato portato via ancor prima di poterlo conoscere; c'è quello di una madre che sa di dover addio al figlio troppo presto. C'è anche tanta stanchezza: quella di un padre distrutto, dalle nocche rovinate dalla rabbia di essere impotente di fronte ad una tragedia così grande; c'è quella di un figlio che cerca in tutti i modi di essere vicino a sua madre sul letto di morte ma finisce per cedere al sonno, su quel grembo che lo ha sempre amato e protetto.
C'è da riempire ben più di un secchio di lacrime qui.
Ho trovato bellissimo il filo conduttore della pioggia che è inizialmente implacabile e, come il più crudele dei nubifragi, spazza via tutto ciò che Robin (nome che amo per i personaggi femminili tra l'altro) è stata lasciando solo macerie che non sarà facile ricostruire. Ma pian piano si sfuma, diventando una preghiera di speranza per quella madre che avrà solo tramite essa la possibilità di accarezzare suo figlio. E alla fine si trasforma in una vera e propria sinfonia, come per andare a suggellare il momento che si sta consumando in quell'ennesima stanza di ospedale dove, però, questa volta non si consuma la tragedia ma la nascita di una nuova famiglia e quelle gocce di pioggia paiono quasi una benedizione che arriva dal cielo, per quel figlio che ha ritrovato un padre e una madre e per quei genitori che hanno ritrovato un figlio.
Quindi sì, in queste righe di angst ce n'è una cascata (per rimanere in tema di liquidi) ma c'è anche tanta dolcezza, speranza e tanto amore: il cuore dapprima si stritola ma poi si rassenera.
Proprio una bella one-shot, brava!
Alla prossima
Cida

Recensore Master
23/08/21, ore 00:19
Cap. 1:

Ciao, mi piace la pioggia che fa da legame emotivo per la storia sfortunata di questa famiglia.
*** La finestra lacrimava...*** Bellissimo! Cioè apri con un argomento drammatico però quella frase conquista subito.

Per le due donne c'era la pioggia, per lui scrivi che è nato con la neve e la madre sperava che lui prima o poi avrebbe imparato ad apprezzarla (la pioggia), che non è descritta come brutto tempo ma come una raffigurazione dell'animo che piange al posto nostro. Pioggia che non opprime ma lenisce.

Vorrei sapere cosa è successo a ognuno di loro, poi però penso che, se provo a immaginarla come una storia vera, per queste persone vorrei il massimo del riserbo e non oserei chiedere niente. In fondo i momenti difficili vanno rispettati.
E anche se è un racconto drammatico,, finisce bene, con gli amici che vivono insieme cine una famiglia, uniti sia dall'affetto, sua da tutto quello che hanno passato (la perdita di un figlio, quella di una madre, sfortune varie)...

Grazie per le suggestioni di questa storia. ^^
(Recensione modificata il 24/08/2021 - 09:38 am)

Recensore Master
16/05/21, ore 22:43
Cap. 1:

Ciao Carmaux,
ti ringrazio per questa dose di angst che mi ha regalato, una vero toccasana prima di andare a dormire! XD
Scherzi a parte, questa storia è bellissima.
Userò le stesse parole che uso per descrivere uno dei miei libri preferiti (L'amico ritrovato di Fred Uhlman): breve ma intensa.
Sei riuscita a condensare in poche righe sentimenti vastissimi e dolorosi, senza dimenticarti di lasciare il giusto spazio alla speranza proprio nel finale. Nella prima parte hai descritto con una leggerezza e una maestria uniche uno dei dolori più dilanianti che un genitore possa provare: la perdita di un figlio che ancora deve nascere. è qualcosa che ti distrugge dentro, che ti segna per sempre e tu sei riuscita a rendere benissimo tutto questo.
E poi c'è la seconda parte, dove la situazione è completamente ribaltata: un bambino perde la propria madre a causa della malattia. I gesti della madre nei confronti del proprio pargolo, i suoi pensieri, il testamento spirituale che lascia, sono qualcosa che spaccano il cuore a metà. Gesti e parole semplici eppure tanto carichi di malinconia, pieni di vita che non potrà essere vissuta, di rimpianto che l'accompagnerà per l'eternità.
E infine tutto si ricongiunge, ciò che il destino ha tolto, alla fine il destino stesso lo ripaga con gli interessi. I protagonisti di questa storia hanno dovuto perdere qualcosa d'importante, per trovare qualcosa di molto più prezioso: una nuova vita, una nuova famiglia, un rinnovato amore per la vita.
Una storia bellissima.
Ti ringrazio per la stupenda lettura.
A presto.
Mask.

Recensore Veterano
12/05/21, ore 11:56
Cap. 1:

Ciao Carmaux!

Questa storia è di una delicatezza incredibile. Già al primo paragrafo mi sono ritrovata un po’ con gli occhi lucidi, perché raramente mi è capitato di leggere qualcosa di così drammatico e commovente. Avevo da poco letto la storia su Diego e Robin e dei loro propositi di formare una famiglia, leggere cosa è poi successo mi ha davvero spezzato il cuore. La perdita che hanno dovuto affrontare fa veramente male, non hanno avuto neppure l’occasione di stringere il loro bambino tra le braccia. Non avranno mai l’occasione di conoscerlo. Vedere i genitori compiangere il figlio è doloroso e, non so davvero come altro spiegarlo, ma il modo in cui hai descritto della loro perdita è perfetto. Nel senso, ogni paragone, ogni parola, ogni emozione descritta è adatta al contesto e per Diego e Robin sembra davvero impossibile riuscire a riprendersi da un duro colpo come questo.
Il secondo colpo al cuore arriva subito dopo, leggendo di Emilio che perde la sua mamma. In un certo senso si potrebbe dire che la seconda parte di questa storia è diametralmente opposta alla prima: infatti, nella prima parte erano i genitori che perdevano un figlio, qui adesso è un figlio che perde la propria madre. E non è certo più un dolore più semplice da affrontare, ma ciò che è davvero commovente è che hai scelto di descrivere il momento subito prima della perdita, quando ormai si sa che qualcosa di inevitabile sta per accadere. Qui si avverte tutta la nostalgia, una madre che accarezza il capo del figlio, ormai grande, come se fosse ancora un bambino e la volontà forte di proteggerlo da ogni male. Infatti la madre di Emilio vuole salutarlo con il sorriso, dargli ancora una speranza.
Molto bello anche il modo in cui entrambe queste due “parti” della storia si aprono, usando la stessa espressione: “La finestra lacrimava” e, permettimi di sdrammatizzare un attimo, pure i miei occhi lacrimavano un po’ mentre leggevo questa bellissima storia ç.ç
Però, il finale rende dolcissima questa fic. Dà speranza: nonostante i loro trascorsi, ora Emilio, Diego e Robin sono una vera e propria famiglia, ognuno di loro ci tiene all’altro ed è stato bellissimo da leggere. Ero davvero distrutta, ma leggere un momento così tenero tra loro tre, mi ha davvero scaldato il cuore ç.ç
Quindi, complimenti davvero e non dire mai più che non sai scrivere angst, eh!

Ci vediamo alla prossima,

Rhurab 

Recensore Master
04/03/21, ore 21:43
Cap. 1:

Sì, sì, che schifezza proprio... poi, è vero, non sai scrivere angst, non si è capito niente... sì sì... dev'essere proprio così...
SENTI UN PO', SIGNORINA CARMAUX_95, SAPPI CHE NON VEDO L'ORA DI RIVEDERTI SOLO PER DARTI UN PUGNO IN UN OCCHIO PER PUNIRTI DI TUTTE LE FESSERIE CHE HAI SCRITTO NELLE NOTE FINALI DI QUESTA STORIA U_U
Okay, forse sono stata un po' violenta e minacciosa (?????), ma SENTI UN PO', IO NON VOGLIO CREDERE A QUELLO CHE HAI SCRITTO, AM ALLORA!!!!!!!!!!!!!
La vogliamo smettere una buona volta di sminuirci????? LA VOGLIAMO PIANTARE???
No, perché scusa, eh, ma io mi sento offesa perché se tu dici che la storia non è bella, allora io che l'ho STRAMEGADORATA di quali problemi mentali dovrei soffrire?!?!?! o.o
Cerchiamo di calmarci AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH XD
E niente... le lacrimeeeeeeeeeeeeee ç_________________ç
Mi hai fatto venire i brividi, ma sul serio. Troppe troppe troppissime emozioni questa storia, veramente, non so come altro definirla se non: STORDENTE per quanto è piena di sentimenti.
Inizialmente non avevo capito perché avessi deciso di impaginarla così - dato che l'ho scorsa prima di leggerla e ho notato a colpo d'occhio i diversi allineamenti di testo -, ma leggendo tutto è stato chiaro.
E L'HO ADORATO!!!!!
Ho adorato il modo in cui sono stati coerenti i momenti dedicate alle mamme nello specifico, i passaggi che si rimandavano a vicenda e il fatto che entrambe stessero perdendo definitivamente i loro figli, anche se in maniera diversa; ho amato molto il fatto che la cosa è stata raccontata praticamente a specchio: Robin ha perso suo figlio ma è stata lei a continuare a vivere, mentre la mamma di Emilio l'ha perso perché è stata lei a non farcela. E questo è stato WOW, non so come altro definirlo! *_____*
Lo so che è tipo da masochisti sclerare per tanto dramma, okay, però io l'ho adorato troppissimo!
E un'altra costante, la pioggia, mi è piaciuta: ha rappresentato momenti tristi delle vite di due donne diverse e apparentemente scollegate tra loro, per poi convergere nel finale in qualcosa di positivo.
Infatti, poi, la silenziosa preghiera della mamma di Emilio affinché suo figlio trovasse un'altra persona che si prendesse cura di lui come fosse una madre si è avverata e incarnata in Robin, la quale a sua volta ha scoperto in quel ragazzo il figlio che non ha mai avuto e penso proprio che lo consideri così *____*
Tutto questo è troppo bello, Carmaux, TROPPO! E come caspita ho fatto a non leggere questo CAPOLAVORO fino a questo momento? Cos'avevo al posto del cervello??? Dimmelo tu, perché tra l'altro la metto IMMEDIATAMENTE tra le preferite perché è veramente una meraviglia!
Sono tanto orgogliosa di te e dovresti - ANZI, DEVI - esserlo anche tu, perché hai scritto un racconto stupendo, ricco, pieno di tanti sentimenti e che non fa sentire affatto l'assenza dei vari elementi che hai deciso di omettere, perché il tutto era incentrato sui sentimenti e sull'introspezione, quindi va benissimo così.
E di positivo c'è anche il fatto che tutti gli elemnti che non hai inserito qui - il motivo per cui Robin ha perso il bambino, la malattia della madre di Emilio e a cosa è allergico quest'ultimo - li svilupperai in taaaaaaante altre storie... VERO??? *______________*
Okay, sto già blaterando fin troppo, quindi ti rinnovo ancora una volta i miei complimenti, anche se non so più quali parole usare per esprimere quanto questa storia mi sia piaciuta, ma spero si sia capito :D
Ti mando un abbraccio (dai, non voglio veramente picchiarti quando ci rivedremo AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH sono contraria a ogni tipo di violenza XD) e alla prossimaaaaaaa ♥

Recensore Junior
02/03/21, ore 18:38
Cap. 1:

II posto

Mother Love ֎ di carmaux


storia vincitrice del premio “miglior protagonista”

drammatico/angst/pioggia


Grammatica e sintassi : Purtroppo si nota un leggero calo, immagino sia dovuto alla sessione e alla stanchezza. La punteggiatura va bene, anche se rende la lettura un po' macchinosa. Ovviamente sottolineo che è un po' macchinosa, perchè comunque resta una buona scrittura, solo che non rende la tua bravura ecco. Una cosa che mi ha lasciata sorpresa è la mancanza di errori, niente errori di battitura e/o simili, sei un mostro.
Sebbene il lavoro di revisione sia stato affrettato mi sento però di dirti che non c'è male lo stesso. Ti auguro di scrivere con più serenità, così da regalarci le tue piccole perle al massimo dello splendore.
8.5/10

Stile e lessico : Lo stile è sempre quello, non ha subito danni dal periodo leggermente diverso dal solito. La descrizione che fornisci dell'ambiente, delle persone e delle loro emozioni è un qualcosa che è fatto molto bene. L'unico appunto che mi sento di farti in questo frangente è quello di essere un po' più ordinata. Mi spiego : durante tutto il testo sappiamo quanti anni son passati, ma ho trovato difficoltà a capire chi siano i personaggi. Successivamente ho capito i vari rapporti, ma mi metto nei panni di chi non ha letto la tua serie, forse potrebbe essere troppo confusionario per chi si approccia alla tua serie da questa storia.
11.5/12

Personaggi ed introspezione : I personaggi che descrivi sono veri e vividi, ho sentito il loro dolore che pervade la mente. Quindi un paio di palle che non sai scrivere angst, questa storia è incredibilmente angosciante.
Emilio è in genere un personaggio che mi confonde, possiede tantissime sfaccettature ed in questo testo ne emerge una in particolare. Il ragazzo mostra il fianco per la prima volta e leggiamo di questa perdita drammatica della madre. Tale scena è costruita con una tale enfasi che non piangere ti renderebbe un mostro senza sentimenti.
Poi c'è la parte di Diego e Robin, anche qui come in Emilio, non c'è bisogno di parole, il silenzio parla già abbastanza.
Sono rimasta entusiasta di come questi personaggi distrutti dalla vita, non abbiano più la forza di parlare, vanno avanti nella loro vita per inerzia. So che è deprimente, ma trovo che questi personaggi siano orribilmente belli, rappresentano una sorta di personificazione del dolore e del mal di vivere. Davvero un ottimo lavoro!
13/13

Originalità : Qui, in queste righe descrivi la vita di un gruppo di persone, narri dei loro sentimenti e dei loro lutti. È la vita, non a caso la serie si chiama “Milano quotidiana”. Trovo molto interessante come tu riesca a far diventare interessante una storia così comune, alla fine dei conti sono cose che capitano a tutti, eventi tragici che potrebbero colpirci a ciel sereno.
Descrivi in queste poche righe la vita di queste persone, rendendo giustizia alle loro emozioni e alla passione che li travolge. Non è semplice, perchè a parlare di cose banali e renderle uniche ci vuole talento, e questo testo me lo dimostra.
13/13

Titolo : Ciao, sono ignorante e non conoscevo “mother love”, dopo averla ascoltata e letto il testo capisco perchè hai scelto questo titolo. Anche tu hai fatto un bel lavoro per quanto riguarda il titolo e non credo che toglierò i punti perchè non è italiano, semplicemente perchè è motivato.
La canzone parla in pratica dei dolori di Emilio, Robin e Diego, quindi … si ci sta brutalmente.
5/5
Gusto personale : Bellissimo testo ed altamente drammatico. Mi hai fornito la mia dose di drama quotidiana, e per questo te ne sono grata! Quando si parla di testi drammatici sei una degli autori che più apprezzo e quindi non posso che esultare anche per questa storiella. L'unico ma è la mancata limatura del testo, ma alla fine è un piccolo dettaglio se ripenso al messaggio racchiuso nel testo, che viene reso già potente se conosci “mother love”.
Un bellissimo testo che spero un giorno editerai, solo qualche aggiustatina eh!
10/11

Tot 61/64

Recensore Master
23/02/21, ore 13:28
Cap. 1:

Ma ciao **
MA IN CHE SENSO NON SAI SCRIVERE ANGST?
E il io cuore che si stringe, allora? Il titolo della storia mi ha attratto da subito e sapevo che facevo bene ad aprirla, perché ho trovato un racconto sì struggente, ma anche molto dolce. E' incredibile come le vite di Emilio, Robin e Diego si siano incrociate, come in un modo o nell'altro abbiano formato la loro famiglia. Si parla di amore, uno dei più belli, quello della famiglia, quello che una madre può avere per il proprio figlio. Per quanto io abbia amato tutto, mi sono sentita particolarmente vicina a Robin, perché sono sensibile a certi argomenti e anche se non ho mai perso un figlio (per mia grande fortuna), lo posso immaginare. Così come posso immaginare il dolore che lei prova insieme a Diego nel ripensare a quel bambino che, chissà perchè, chissà per volere di chi, se n'è andato. Robin si chiede se lì da qualche parte ci sarà una madre a prendersi cura del suo bambino che non ce l'ha fatta, così come la madre di Emilio si chiede se qualcuno si prenderà cura di lui, sapendo bene cosa le aspetta. Un parallelismo bellissimo, due figure che in fondo vogliono solo una cosa: il bene per il proprio figlio. E non è una cosa scontata, dovrebbe esserlo, ma non lo è. Quindi anche la parte di Emilio e sua madre mi ha definitivamente spezzata DALL'ANGST (no davvero, pensi di non saperlo scrivere? TI ASSICURO CHE CI RIESCI ECCOME). Però ecco, alla fine è bello come Emilio, Robin e Diego si siano incontrati, completandosi, dandosi a vicenda un affetto che è disinteressato. Non c'è bisogno di legami di sangue per essere una famiglia, dopotutto.
Grazie davvero per averla scritta.

Nao

Recensore Veterano
11/02/21, ore 15:23
Cap. 1:

Ciao! Eccomi qui, fashionably late come sempre^^
Questa volta, ho puntato su una tua storia originale, intrigata dal tuo ultimo lavoro e fiduciosa del fatto che, essendo il più recente appunto, tu abbia dato il meglio di te.
Non so se avevo ragione però, caspita, hai fatto un lavoro magnifico. IN CHE SENSO NON SAI SCRIVERE ANGST? C'è tutta la sofferenza dei personaggi in questa storia, dal dolore per la perdita di un figlio di Diego, ma soprattutto di Robin, alla rassegnazione della madre di Emilio. Il finale, con questo piccolo spiraglio di gioia che vede Emilio ormai diventato figlio adottivo di Robin e Diego mi ha fatto scendere una lacrimuccia. C'è così tanta poesia nelle parole che hai usato, tanto amore e sofferenza, che non mi è stato possibile trattenere le lacrime.
Hai fatto un lavoro magnifico, davvero!
Ciau e alla prossima^^

Recensore Master
07/02/21, ore 23:23
Cap. 1:

eccomi carissima.
No fermi tutti, un momento. Cos'è che non sapresti scrivere tu? Cos'hai detto che ti sembra questo tuo scritto?
Dillo che vuoi chiaramente essere picchiata (stiamo nella stessa città, conosco la Benny ... l cosa è attuabile)!
non è vero, ti abbraccerei, non è vero.. col covid non lo posso fare, grr.

Ma tornando seri... ha idea delle lacrime che mi hai fatto versare? Il primo spaccato, questa mamma che piange insieme alla pioggia, questa mamma così pronta a essere mamma, con questo imminente papà già papà... ma con la consapevolezza che ciò non avverrà è qualcosa che fa male al cuore, l'ultima frase uccide, sappilo.

Poi ritroviamo Emilio, costretto a crescere così in fretta perché perde la madre, qella madre che gli ha voluto un bene dell'anima così presto, troppo presto.

e poi dieci anni dopo, come un perfetto disegno divino , quella promessa di famiglia viene mantenuta, solo con nuovi percorsi che però portano a un finale meraviglioso.

Tu.Sei.Una.Scrittrice.Fatta.E.Finita.

il tuo è un dono!

alla prossima.

Recensore Master
07/02/21, ore 19:57
Cap. 1:

Ciaooo Bea bellissima! Eccomi qui da te finalmente e lo so, sono la solita ritardataria, ma questa volta il mio ritardo mi permette di passare doppio ed essere in anticipo per il nostro scambio della settimana… quindi gioiamo, per una volta dai! XD Ormai sono sempre super felice quando entro sul tuo profilo e trovo una nuova OS sui tuoi protagonisti! Li sto conoscendo piano piano, quasi come fossero degli amici e ciò mi porta ad affezionarmi a loro un po' di più <3 in questo caso poi, la storia mi ha colpita ancora di più, prendendomi il cuore e facendone una poltiglia indistinta.
Quelli che ci mostri sono degli spaccati di vita che, in un modo o nell’altro, si ricollegano fra di loro, come un cerchio si potrebbe dire, ma in realtà io li assocerei più ad una spirale che parte dal basso - da momenti in cui lo sconforto e la tristezza sembrano non dare via di uscita- e poi lentamente, con il passare del tempo, si innalzano, mostrandoci che non è mai veramente la fine, anche quando sembra esserlo, perché la vita sa sorprenderci, regalandoci nuovi modi di intendere la felicità.
Dici nelle tue note autore di non sapere scrivere angst ed io ti picchierei, guarda! Non lo scrivere mai più, perché non è assolutamente vero U.u ti vengo a prendere e ti stritolo… di affetto! xD Pur non entrando troppo nel dettaglio delle situazioni, sei riuscita a inquadrare l’introspezione dei personaggi in maniera nitida, realistica e -grazie alla delicatezza che ti contraddistingue- anche molto umana. Nella prima scena soprattutto, il senso di impotenza di Robin, questo dolore che si mischia con la rabbia, sono davvero forti e ben raccontati, al punto da riuscire a toccare le corde del cuore del lettore, non solo creando empatia con questo personaggio, ma proprio facendo sì che questo turbinio di emozioni lo tocchino in prima persona, lo attraversino e gli lascino lo stesso senso di annientamento.

“Per la prima volta nella sua vita si domandò se avrebbe imparato nuovamente a sorridere.
Chiuse gli occhi, lasciando che altre lacrime le solcassero le guance.
Ci sarebbe mai stata, lassù, una mamma che si sarebbe presa cura del suo bambino al posto suo?”

Questa parte soprattutto, mi ha proprio fatto male.
Io Emilio lo adoro. Ogni volta che appare, mi fa venire voglia di stringerlo forte, per questo senso di malinconia che lo accompagna sempre e lui non dà a vedere (mi ricordo, ad esempio, la OS sul pan dei morti). Sono così felice che lui abbia trovato persone meravigliose come Diego e Robin. Tutti e tre si meritano tutte le cose belle del mondo e insieme possono evidentemente costruire quella famiglia che la vita ha deciso di negargli.
Fantastica come sempre tesoro!
Un abbraccio e complimenti!
Violet :)

Recensore Master
07/02/21, ore 13:13
Cap. 1:

Recensione premio per il contest "Countdown" - 1/1

CARMAUX T______________T
E tu saresti quella che non sa scrivere angst??? MA DI COSA STIAMO PARLANDO, questa storia è assolutamente STUPRNDA, super drammatica e mi ha emozionato tantissimo, oltre che spezzato il cuore...
Non so nemmeno da dove cominciare...
Alloraa, innanzitutto: ma poveri, POVERI Diego e Robin T______T come sarebbe a dire non hanno potuto avere il loro bambino??? Perché??? Cioè, so che il fatto di non aver dato spiegazioni è una scelta voluta (e assolutamente azzeccata per questa tipologia di storia, se fossi entrata nello specifico avresti perso molto in atmosfera), ma io sono curiosaaaaa, voglio sapere perché sono dispiaciutissima per questi bimbi!!!
Mi ha spezzato il cuore soprattutto leggere il passaggio in cui Robin si donanda se questo bimbo sarebbe stato più simile a lei o al padre, perché fa davvero male non poter conoscere la propria creatura dopo averla amata così tanto. E loro l'hanno amata, questo traspare tantissimo dal tuo testo, lo si percepisce dal modo che avevano di coccolarla ancora prima che nascesse.
Non oso nemmeno immaginare quanto dolore si possa provare in una situazione del genere. Eppure tu sei riuscita a descrivere in maniera così vivida le emozioni dei tuoi personaggi che sono riuscita a immedesimarmi perfettamente e ci sono stata male insieme a loro, davvero. Mi ha fatto male sia l'idea che avessero perso il bambino e sia il vederli soffrire così, perché ti giuro che sarei voluta entrare nella storia e provare almeno a confortarli, per quanto in una situazione del genere non ci sia tanto da fare per farli stare meglio.
La scena di Emilio con la mamma è stata la più difficile da leggere e da digerire. La mia preferita, perché ero davvero a un passo delle lacrime e credimi, il mio cuore si è completamente sgretolato.
Emilio è TROPPO prezioso per questo mondo. La sua mamma l'ha amato tanto (talmente tanto che preferisce andarsene da sola piuttosto che lasciare quest'immagine impressa negli occhi del figlio) e non solo perché si tratta di suo figlilo, ma anche perché si tratta di una persona talmente buona che è impossibile non amarlo. È stato un ragazzo coraggioso fino alla fine: è stato accanto alla mamma fino all'ultimo, si è preso cura di lei senza mai lamentarsi, e chissà nel frattempo cosa gli frullava in testa. Sapeva che la mamma stava per lasciarlo, sapeva che non c'era più niente da fare, e sicuramente ogni volta che posava lo sguardo su di lei gli veniva voglia di spaccare tutto e prendersela con la vita per avergli fatto questo, o magari gli veniva voglia di scappare via da tutto quel dolore e semplicemente essere un codardo, perché vedere la mamma star male gli faceva troppo male. E invece non ha fatto nulla di tutto ciò, è stato forte per entrambi. Ha resistito, ha lottato, si è stremato fino ad addormentarsi accanto alla sua mamma, ma ha ricevuto da lei le ultime coccole, perché un ragazzo del genere va solo coccolato.
E io sono sicura che anche lei, sapendo di avere un figlio del genere e di aver svolto al meglio il suo ruolo, se n'è andata in pace. Ha cresciuto un ragazzo dolce, altruista, buono, l'ha amato più della sua stessa vita e io sono certa che per lei sarà sempre il suo orgoglio più grande; sa che Emilio se la caverà anche senza di lei, perché in lui vede una forza che nemmeno lui stesso sa di avere.
MA PUO' VENIRMI IL MAGONE ANCHE MENTRE SCRIVO LA RECENSIONE??? QUESTA È TUTTA COLPA TUA U.U T___________T
Insomnma, non so nemmeno spiegarti quanto mi abbia distrutto vederli insieme per l'ultima volta: una mamma che non riesce a smettere mamma nemmeno in un momento così estremo, perché per lei Emilio viene prima di tutto.
E AAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHH LA SCENA FINALE *__________*
ODDIO, ODDIO!!!!
Trovare tutto questo granello di fluff dopo uno sconfinato mare di dramma è stato ciò che sicuramente mi ha distrutto di più. Non so se per te è lo stesso, ma io (grande amante del dramma, è risaputo) trovo che le storie in assoluto più commoventi, più tragiche, quelle che arricano dritte al cuore, sono quelle in cui dolcezza e dramma si alternano, perché questo contrasto è in grado di devastare.
E vedere che in un certo senso Emilio ha ritrovato una mamma (e ha trovato un papà) e che Robin ha ritrovato un figlio mi fa sciogliere ed emozionare tantissimo. Troppi feels, TROPPI!
AVEVA RAGIONE LA MAMMA DI EMILIO A PENSARE CHE IL SUO PICCOLO CE L'AVREBBE FATTA, chi non amerebbe Emilio? Ti fa proprio venir voglia di prendertene cura, cucciolo *________* e Robin e Diego sono stati ben contenti di farlo! AAAAWWWWW mamma mia mi sta esplodendo il cuore nel petto!!!!
Ma io che posso dire davanti a questa shot MERAVIGLIOSA??? DEVI SMETTERLA di sottovalutarti e dire che scrivi solo schifezze, BASTA, NON TI VOGLIO PIU' SENTIRE DIRE UNA COSA DEL GENERE, perché la potenza emotiva che impregna queste righe è qualcosa di assurdo, è quasi una magia, e se io sono arrivata così devastata alla fine della lettura È TUTTO MERITO TUO!!!
BRAVA, BRAVISSIMA *___________*
Ho ADORATO tutto ciò e sono sicura che andrai stupendamente al contest! Ma, anche se così non fosse, sappi che hai scritto UN CAPOLAVORO e non ti sarò mai abbastanza grata per emozionarmi cpsì ogni volta!!! ♥

Recensore Veterano
04/02/21, ore 17:00
Cap. 1:

Ciao cara, ben ritrovata 😊
Ammetto che mi era mancato leggere qualcosa di tuo, trovo le tue storie sempre molto coinvolgenti, e infatti sei riuscita a coinvolgermi anche questa volta, facendomi scappare anche una lacrima.
Avere un aborto deve essere un tipo di dolore inimmaginabile, e credo che tu abbia reso perfettamente e con grande tatto il dolore di Robin e la rabbia di Diego. È straziante pensare che abbiano trascorso gli ultimi mesi in un tale clima di allegria e speranza, con mille progetti per il loro futuro e per la loro nuova famiglia.
La pioggia fa da filo conduttore in questa storia e ci accompagna da una stanza d'ospedale ad un'altra: ancora una volta ci troviamo di fronte ad una madre che deve salutare per sempre suo figlio, un figlio ormai grande e con cui ha avuto la possibilità di condividere tutta la vita. Una vita non facile, visto che ad Emilio è mancata una figura paterna, ma comunque in cui non gli è mancato l'amore di sua madre. Bello e toccante il momento in cui la donna si rende conto che quelli saranno gli ultimi istanti con suo figlio, ma accetta la sua sorte con serenità e senza rimpianti, perché sicura che suo Emilio sarà comunque amato e avrà qualcuno che si prenderà cura di lui. Di certo sarà stato triste e arrabbiato, ma col tempo ha imparato a convivere con quel dolore e ad andare avanti, grazie al sostegno dei suoi amici. E forse, come sperava sua madre, a rivalutare anche la pioggia.
Mi è davvero piaciuta molto questa one shot e ho trovato originale il modoin cui hai collegato tutte e tre le scene. Sei riuscita a trasmettersi tante emozioni, tristezza, commozione e infine anche una grande tenerezza ❤ sinceramente io non ho mai capito cosa sia esattamente l'agnst (forse ho scritto anche delle scene agnst senza nemmeno saperlo! O.o) quindi non so se questo tuo esperimento rientri appieno nei canoni o no XD ma a me è comunque piaciuto un botto, quindi se dipendesse da me ti promuoverei a pieni voti AHAHAHA
Spero di rileggerti e risentirti presto, un grande abbraccio virtuale ❤❤

Zob.

Recensore Master
31/01/21, ore 15:22
Cap. 1:

Ciao cara *-*
Ti smentisco sul fatto che tu non sappia scrivere angst, perché lo hai fatto benissimo e sarò masochista, ma dove c'è angst ci sono io e perciò mi sono fiondata direttamente su questa storia!
La pioggia fa da padrona in questa storia, mi è piaciuto tantissimo il fatto che sia sempre un elemento ricorrente, così come l'ospedale.
Hai descritto così bene il dolore di Robin che avrei voluto darle un abbraccio virtuale e confortarla, anche se non c'è conforto per una perdita del genere. Hai trattato quest'argomento delicato come si deve e con una reazione perfettamente realistica.
Ho adorato il fatto che nel secondo paragrafo ci sia questo parallelismo della pioggia scorre sui vetri, in un altro momento tutt'altro che piacevole, alla gioia di un altro figlio si contrappone il dolore che questa volta sarà lei a lasciarlo solo. È stato veramente molto toccante, l'amore di una madre credo che sia una delle cose più profonde che possano esistere e ho trovato molto bello questo passaggio "recapitandogli gli unici baci che, vegliando su di lui dall'alto, gli avrebbe potuto donare."
La pioggia accompagna anche Emilio in un momento di confusione, dovuto all'effetto delle medicine, ma non è solo e mi piace che il contesto sia abbastanza vago.
Ti faccio tanti complimenti, non si nota che è un testo scritto di fretta e ho trovato interessante anche l'impaginazione, non avevo mai letto nulla impostato in questo modo!
Alla prossima, ti auguro una buona settimana ❤️