Recensioni per
Le maschere preziose dei bugiardi
di Violet Sparks

Questa storia ha ottenuto 22 recensioni.
Positive : 22
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
07/02/21, ore 15:49

Ciao!
Sono Cristina, la ragazza dello scambio.
Scusa il ritardo!
Son sincera, non mi fa impazzire la ship che hai descritto, anche se mi è piaciuta molto la FF!
Allora, mi è piaciuto moto il tono che hai usato per la descrizione di Reiner (molto introspettiva per certi aspetti), credendo che per lui sia tutto finito.
Anche il modo in cui descrivi quanto in realtà sia legato ad Eren in maniera così profonda, mi ha colpito molto, perchè comunque questo legame tra loro rimarrà immortale, nonostante il destino di entrambi.
Non ho notato particolari errori di grammatica da segnalare, lettura molto scorrevole.
Brava!
à la prchaine,
Cri

Recensore Master
07/02/21, ore 15:43

Ciao mia carissima!
Avrei voluto leggere ieri questa storia, ma poi ho avuto un po' di cazzi e mazzi e non ho potuto farci nulla.
Ma finalmente ora ho trovato il tempo e... ahhhhh. Che meraviglia delle meraviglie.
Sono un sacco contenta che tu abbia iniziato a scrivere in questo fandom. In primis perché tu sei sempre bravissima e le tue letture sono piacevolissimi, in secondo luogo perché anche io ho una fissazione ultimamente e leggere di AOT è sempre bello.
La coppia da te trattata non avevo idea che mi piacesse fino a poco tempo fa, ma effettivamente è uno dei pochi modi in cui riesco a sopportare Eren. Specialmente dopo quello che sta accadendo nell'anime ultimamente.
Ma questa storia, completamente dedicata a Reiner, l'ho trovata di una potenza disarmante. Quando lo amo? Io ultimamente ne sono follemente innamorata e ha tutte le carte in gioco per diventare il mio personaggio preferito dopo Erwin.
(Sperando che non faccia anche la stessa fine di Erwin, naturalmente). Trovo che tu abbia utilizzato un modo molto bello di descriverlo, in tutti i suoi passaggi della vita, a metà tra i fallimenti e le conquiste. Un'introspezione che è tutta sua, che funziona davvero bene per il tipo di personaggio che è.
I suoi sensi di colpa, la sua consapevolezza che emerge soprattutto mentre è con Eren, mentre Eren è sotto di lui e capisce che sarà ancora più eseguire gli ordini.
E' stato bello leggere questa storia con la consapevolezza di quello che accadrà dopo, specialmente dopo il loro discorso nello scantinato di Marley.
Insomma, ho trovato azzeccatissimo tutto, sia le tempistiche che il pretesto "non ti distrarre" detto da sua madre, che si allaccia a tutte le varie fasi della sua vita e quindi della storia.
Sei stata davvero, davvero brava.
Spero di leggere ancora storie su di lui - ma se ci vuoi infilare anche dentro una Eruri io sono solo felice eh ahahahhah-.
Grazie per avermi detto di questa storia, distratta come sono me la sarei persa! Un abbraccio,
Eevaa

Recensore Master
06/02/21, ore 21:12

AOT secondo me è uno di quei manga che hanno tutto: una storia intrigante, sconvolgente, originale e personaggi che sono perfetti a 360°, dotati di una profondità e di un background che perfino certi libri di letteratura si sognano.
Il suo unico difetto è che… praticamente è horror e per quanto io sia rimasta incollata al manga fino a notte fonda a divorare capitoli su capitoli, perché dovevo assolutamente sapere, a piangere sulle disgrazie di chiunque e empatizzare praticamente con tutti, ho avuto incubi per una settimana e ho dovuto mollare il colpo. Il che mi dispiace, perché come dicevo non solo è un bel manga, ma ha dei personaggi che adoro davvero tantissimo.
Eren è uno di questi. Non l’ho mai shippato particolarmente con Reiner, quanto invece molto più con Levi. Qualche fic su di loro però mi è capitato di leggerla, anche se tra tutti i personaggi Reiner è uno di quelli che ricordo meno – non so perché, probabilmente perché altri mi hanno colpito di più, ma tant’è.
È comunque lui il protagonista dell’intera fic, e il fatto che lo analizzi a partire da una scena tanto familiare come quella di sua madre, partendo da un’infanzia che in apparenza sembra quasi normale l’ho trovato molto efficace – specie perché la seconda persona ha sempre il suo fascino da leggere, sa di coscienza, che poi la vediamo tornare sottoforma di voci diverse pur pronunciando la stessa frase.
Reiner non ti distrarre.
Come dicevo, le scene che hai scelto hanno una tinta familiare, sanno di casa – anche quelle a scuola, in cui Reiner pare sempre fallire e non riesce ad elevarsi al livello dei suoi stessi sogni, e poi quella in cui finalmente riesce a diventare il Gigante Corazzato. Sono tutte scene che rasentano la quasi normalità, perché gli orrori che ha vissuto (e che vivrà insieme a tutti gli altri) rimangono quasi celati, non sono mai palesi, quasi che questa focalizzazione su di lui prenda le forme di una sorta di “giustificazione” per quello che poi ci rivela nel finale (ovvero che prima o poi sarà costretto a uccidere anche Eren, di cui si è chiaramente innamorato). E mi piace questo suo… non scavare davvero in profondità, ma rimanere in superficie, giustificarsi anche quando dice che è suo dovere in quanto Salvatore quello di uccidere Eren, quando invece nulla nella sua vita – e nel mondo in cui vivono – è mai stato così semplice e così trasparente, ma ogni cosa ha le sue sfumature. E probabilmente è proprio verso la fine che inizia ad accettarlo, quando piange senza che Eren se ne accorga e quando quell’ultima frase si completa aggiungendo un secondo punto che finora ci era rimasto nascosto.
Reiner, non ti innamorare.
Ed il dramma è proprio questo, è il fatto che ormai è troppo tardi, che si è innamorato, che arriverà un momento in cui dovrà scegliere tra l’essere l’eroe di Marley o il compagno di Eren e che qualsiasi scelta farà ci saranno delle conseguenze.
Penso che tu sia riuscita a dare un’ottima interpretazione del conflitto interiore che tormenta Reiner, inoltre, come al solito, il tuo stile è stato impeccabile e ho davvero amato il ritmo della fic scandito dalla stessa frase con cui è iniziata ogni paragrafo.
Che dire, sono felice che tu abbia deciso di ampliare i tuoi orizzonti e buttarti anche in questo fandom! <3

Recensore Veterano
04/02/21, ore 21:27

Ciao tesoro mio!
Eccomi finalmente qui da te.
Come mi sembra di averti già detto in chat, questa non è la prima storia che leggo e recensisco all’interno del fandom “L’Attacco dei Giganti”, ma è la prima che leggo dove Eren non è in coppia con Levi e, soprattutto, la prima che leggo dopo aver finalmente iniziato a vedere l’anime. Per questo puoi capire quanta curiosità avevo di iniziare a leggere questa storia scritta da te.
Io ho una vera passione per le storie introspettive perché le trovo le più idonee se si vuole conoscere bene un personaggio, la sua storia, i suoi sentimenti e le sue emozioni.
In più, ho apprezzato tantissimo la tua scelta di utilizzare una narrazione alla seconda persona singolare. Devo ammettere che è un tipo di narrazione che trovo sempre molto azzeccata quando si tratta di una storia introspettiva. Non so il perché, ma mi da sempre l’impressione che il narratori dialoghi direttamente con il protagonista, facendogli tornare ala mente momenti del suo passato e facendolo soffermare su sentimenti e sensazioni provate.
Il protagonista assoluto di questa storia è Reiner Braun. Ora, io sono praticamente agli inizi del Anime e ancora non mi sono fatta una mia idea precisa su di lui, anche perché ancora sembra un personaggio un po’ marginale, ma, da quanto ho capito, tutti i personaggi di AOT vanno presi molto delicatamente perché pieni di sfaccettature e dalle storie così complesse che è difficile non provare comunque un senso di vicinanza nei loro confronti.
La storia ripercorre momenti della sua vita da quando è un bambino fino a cinque anni dopo il suo arrivo a Paradis. A segnare tutte queste tappe è la frase “Reiner, non ti distrarre” che gli hanno ripetuto come se fosse un mantra persone diverse in momenti e contesti diversi della sua vita.
La prima ad avergliela ripetuta è stata sua madre. Penso che questo sia qualcosa che accomuni un po’ tutti i genitori: ripetere ai propri figli di impegnarsi in quello che stanno facendo e di non distrarsi. Può essere pesante sentirselo dire sempre, ma è un modo davvero per insegnare ad essere seri e concentrati su quello che si sta facendo. Fortunatamente, sembra che questa frase ripetuta all’infinito sia veramente utile per Reiner, tanto che lo spinge a dare il suo meglio in tutto quello che fa — come ad esempio strappare via le erbacce dall’orto — e ad aspirare a fare sogni in grande per il suo futuro. Sogna di diventare l’eroe di Marley, una persona amata ed ammirata da tutti. Soprattutto, sogna di avere l’ammirazione e approvazione di suo padre. Penso che questa sia la cose che Rainer desideri più di tutto. Ora, io ancora non ho ancora incontrato il personaggio di suo padre e non posso dare un giudizio completo, ma mi fa sempre brutto vedere un figlio che crede che solamente raggiungendo un certo obiettivo, solamente ricoprendo un certo ruolo, avrà l’approvazione dei genitori. Compito di un genitore, secondo me, è supportare e stare accanto ai propri figli in qualsiasi momento e qualsiasi cosa facciano ed è terribile quando li fanno percepire che, se non rispecchiano l’immagine ideale che si sono fatti di loro, saranno una delusione per loro.
Crescendo, a ripetergli in continuazione la frase “Reiner, non ti distratte” sono i suoi comandanti. Glielo ripetono quando fallisce una verifica o quando finisce a terra dopo un combattimento corpo a corpo. Per qualcuno questo può essere avvilente e demoralizzante, capace di farlo entrare in una crisi profonda, ma non è così per lui. Al contrario, lui inizia ad allenarsi più duramente di tutti i suoi compagni e trascorre il tempo libero studiando libri aggiuntivi o facendo pratica sparando a delle bottiglie poste in fila su di un tronco. È una fatica che sembra venir ben ripagata quando, finalmente, il Gigante Corazzato diventa suo.
Ma non è così. No, perché continua a rendersi conto che i suoi compagni sono meglio di lui, che non ha guadagnato tutta la forza del Corazzato e che alla fine suo padre è stato per lui una delusione.
Ed ecco che, in questo caso, è lui stesso che mentalmente continua a ripetersi “Reiner, non ti distratte” in modo da rammentarsi di continuare a fingere, per continuare di cercare di raggiungere il suo obiettivo di diventare qualcuno, di ottenere l’affetto e la stima degli altri. Devo ammettere che ho provato tantissima tenerezza per lui in questo passaggio: lui si rende conto che la sua vita è una finzione, che quello che sperava di avere, una volta ottenuto, non è come se lo immaginava, ma persiste a continuare, a desiderare di emergere rispetto al resto del mondo. Mi fa tenerezza perché mi da l’impressione di essere qualcuno che ha bisogno di affetto, magari non un affetto circoscritto solo alla sfera amorosa, ma anche semplicemente quello che si sente quando hai qualcuno che tiene a te.
L’ultimo “Reiner, non ti distratte” è sempre lui a ripeterlo a se stesso, anche se per un motivo completamente diverso dal precedente, tanto da mutare in un “Reiner… non ti distrarre…” e in un “Reiner… Reiner… non… non… ti… distrarre…”. Sono cinque anni che vive a Paradis e i demoni lo considerano un amico e hanno fiducia in lui. Finalmente ha qualcuno che lo vede come un leader, come un eroe. Gli piace questa sensazione, anche se sa che si tratta solo di un’illusione, che non è reale.
Ha istaurato anche una sorta di relazione — sicuramente di natura sessuale — con Eren, ma sa che anche quello non può durare. È consapevole che prima o poi dovrà uccidere, ma è davvero difficile mantenere la mente lucida quando si trova tra le sue braccia, quando la loro pelle si sfiora e si perde nel verde dei suoi occhi. In questo caso non deve ricordarsi solamente di non distrarsi, ma anche di non innamorarsi.
Questa scena d’amore mi è piaciuta moltissimo, soprattutto perché quello che salta all’occhio sono proprio le sensazioni e le emozioni di Reiner. Riusciamo proprio avere questa sorta di lotta interiore che sta provando: fin da piccolo gli hanno detto che quelli sono i nemici, che deve sterminarli, eppure lui inizia a provare qualcosa per Eren che gli rende impossibile pensare di poterlo uccidere.
Ho trovato questa storia veramente molto bella. Mi è stato impossibile non provare tenerezza per Reiner perché mi ha dato propria la sensazione d’essere una persona bisognosa di approvazione e affetto. Da quello che posso vedere, è proprio l’opposto di Eren, che invece è stato una persona che è stato molto amato nella sua vita ed è proprio perché ha perso quasi tutto che ha deciso di arruolarsi. A lui non interessa l’approvazione degli altri, ma solamente la vendetta.
Ti ringrazio perché mi hai aiutata a vedere Reiner sotto una luce che probabilmente non avrei colto.
Oltre ad essere bella, è una storia scritta veramente molto bene, quindi davvero tanti complimenti.
Io amo le tue storie, quindi anche se mi scrivessi una storia su un carciofo che fa amicizia con un cardellino la leggerei, ma spero che scriverai ancora in questo fandom perché si vede che lo ami, che ami i suoi personaggi e sei riuscita a trasmettercelo anche a noi lettori. (Ovviamente non dico di trascurare Ben e Poe perché sono bellissimi e si meritano tante storie).
Continua sempre così tesoro!!
Un mega abbraccio,
Jodie

Recensore Junior
04/02/21, ore 19:06

Ciao Violet! Aspettavo con ansia questa storia da quando l’hai annunciata su Facebook ed il risultato è davvero eccezionale! Penso che questa OS sia appena diventata una delle tue opere che preferisco, l’ho riletta qualcosa come dieci volte e ancora adesso trovo dei passaggi che mi sorprendono e mi colpiscono per quanto sono belli!
Hai ragione il personaggio di Reiner è molto controverso, lo si ama e lo si odia, ma oggettivamente dentro di sé porta un mondo di contrasti così affascinante che non può lasciare indifferenti e tu qui ce lo hai raccontato in un modo incredibile, grazie anche al tuo stile che mai come questa volta mi ha fatta innamorare! Io… davvero non so esprimerti a parola quanto tu mi abbia emozionata! Alcuni passi sono degni di uno scrittore di talento e la cosa che mi ha colpito anche di più è che non usi frasi altisonanti o parole chissà quanto ricercate, eppure la musicalità delle frasi, il loro essere brevi ed incisive, questa seconda persona che un po' condanna un po' guarda con aria di compassione il protagonista, creano un mix che rende il personaggio di Reiner vivo, fisico oserei dire. Sei stata capace di farmi sentire sulla pelle il suo sognare, il suo illudersi, il suo angosciarsi e poi nella scena finale, il mio cuore si è fermato.
“Ti guarda, ad un certo punto. Infila gli occhi verdi nei tuoi e a te sembra di morire lì, in mezzo alle sue gambe, sepolto dentro al suo calore, perché in quei maledetti occhi immensi ci trovi tutto l’amore del mondo, tutta la fede e la cieca dedizione che cerchi da sempre e mai come adesso non ti meriteresti – non ti meriteresti!- ma vuoi prendere lo stesso.”
In questa parte qui non so descriverti cosa mi hai fatto provare, non ci sono parole! È bellissimo il trasporto che prova Reiner, ma è anche tragico se si pensa che lui dovrà uccidere Eren prima o poi, dovrà tradirlo, dovrà dirgli di essere stato lui la causa della morte di sua madre e di tante altre brave persone. La verità è che Reiner non è mai stato così felice e libero come il periodo dell’addestramento con Eren e gli altri ed è proprio qui che sta la sua dualità che è il dramma del personaggio.
Reiner non ti distrarre. Reiner non ti innamorare. Un monito finale che però sembrano i rintocchi di una campana a morto. Perché lui ha già valicato il limite, si è già compromesso e questo spezzerà lui ed Eren fino alla fine.
Hai dato il meglio di te, Vio! Dieci e lode a te e alla tua arte!

Nuovo recensore
04/02/21, ore 01:10

Ho assolutamente adorato questa storia. Amo il rapporto di Eren e Reiner, secondo me uno dei più complessi dell’universo di AOT, e tu sei riuscita a parlarne in modo sublime. Non vedo l’ora di leggere qualcos’altro di tuo. Ancora, one-shot meravigliosa.

Recensore Veterano
03/02/21, ore 23:39

Ciao!
Anche io, come te, sono nuova nel Fandom e sono, pertanto, alla ricerca di qualcosa di interessante da leggere. Così mi sono imbattuta nella tua shot e, nonostante non sia un amante delle yaoi, mi sono ritrovata presa dalla lettura. Parola dopo parola.
Forse tutto merito del tuo modo di scrivere così incisivo e penetrante, non saprei... fatto sta che questa storia mi ha presa. Me la sono divorata in un batter d’occhio e mi ha suscitato una piacevole sensazione.
Reiner è un personaggio complesso, scaturisce emozioni contrastanti tra di loro. O lo si ama o lo si odia - o entrambe le cose. È disturbato, interiormente in conflitto con se stesso e con quello che dovrebbe o vorrebbe essere. A me è piaciuto tanto, sebbene le sue azioni, così come la sua vera identità, abbia lasciato sgomentati tutti.
Ti confido di amare i personaggi prevalentemente negativi, specie quando mostrano di avere tante sfaccettature come lui. Se dovessi accostare un colore a lui, direi che è la perfetta scala cromatica di grigio. Né bianco, né nero. Solo grigio.
E niente, ti faccio i miei complimenti <3.
Spero di poter leggere presto qualcos’altro di tuo in questo fandom.

A presto,
Kseniya
(Recensione modificata il 03/02/2021 - 11:40 pm)

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