Recensioni per
Solo un pezzo di carne
di _Niente_Paura_

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/03/21, ore 09:58

Anatra.Valeria - Solo un pezzo di carne

Stile: 10/10

Dal punto di vista dello stile, la storia è coinvolgente. Il personaggio di Marika è descritto in maniera piuttosto completa e hai saputo far ben risaltare i suoi dolori, il rimpianto, le emozioni contrastanti che la dominano nel suo rapporto con Ulrich, purtroppo segnato da una profonda incapacità, da parte di lei, di guardare dentro sé stessa. È un personaggio che non può cedere all’apatia completa, non in tutte le situazioni, è dominata da un inguaribile infelicità e ognuno di questi tasselli e ben ravvisabile e ci guida verso un finale assolutamente credibile, che parla sia attraverso di lei che le reazioni di lui. Aiutandoci, a seconda di come vogliamo interpretarlo, a chiudere il cerchio o aprire altri spunti di riflessione.
Anche per te, sono davvero contento del tuo miglioramento sulla gestione della storia. Rispetto alla Rivincita delle Edite, i passi avanti sono evidenti e questo a prescindere dal lavoro di beta.
Complimenti.

Originalità: 5/10
Sul piano dell’originalità, la storia non trova molti spunti su cui poggiarsi. Né su qualche dettaglio o strumento futuristico di particolare valore, né sulla trama in sé, che espone un problema, seppur ben spiegato, di natura assolutamente attuale. La storia di Marika non è differente da quella di qualunque altra persona che non sappia amarsi, e per questo non riesca a rilevare tracce d’amore nel prossimo. Non voglio essere troppo severo per non inficiare il buon lavoro che hai compiuto, ma allo stesso tempo non posso restare inerte.

Utilizzo del pacchetto: 
Direi che il prompt possa dirsi più che rispettato. Ci viene mostrato nel testo che Marika ha effettivamente mutato il suo aspetto, che è perfetta… ma vuota. O meglio: densa di una tristezza smossa solo dall’eccitazione e nulla più. Al punto che il suo bel volto raggiante si trasforma in una mera maschera (+3). Il rimpianto è presente. Nonostante la tristezza sia più guidata dalla sua impossibilità di ricercarla negli altri, non esattamente da un rimpianto, è evidente che lei ritiene che la causa della perdita di quella capacità sia la trasformazione. Quel pezzo di sé stessa ormai perduto, quell’umanità che le impedisce di capire che le lacrime di Ulrich… sono vere (+3). La citazione è ripresa parola per parola (+3)

Gradimento personale: 
La storia non mi è dispiaciuta, come ti ho detto. Mi è piaciuta la descrizione che hai fatto di Marika, molto efficace, e il coinvolgimento che sei riuscita a costruire è innegabile. L’unica pecca, ma qui è relativa al Pov, e che il personaggio di Ulrich appare piatto rispetto a ciò che accade nel finale. Mi spiego: è evidente che la sua poca caratterizzazione dipende dal fatto che Marika non riesce a percepirla. Vede un uomo, lo ama, ma allo stesso tempo non riesce a raggiungere ogni cosa di lui; per esteso, quindi, noi lettori. Ma nel finale lo vediamo piangere, segno che ci tiene a lei. E allora mi chiedo: non sarebbe stato più d’impatto lasciare che il lettore si rendesse conto di questo da qualche comportamento ravvisabile nel testo? Non dico dal Pov di lei per i motivi di cui sopra, ma da un dialogo, un comportamento oggettivo che potesse lasciar trasparire qualcosa. Prima del finale, ovviamente, perché lo sfondare la porta e piangere sono fatti oggettivi che appunto ci dicono qualcosa.

Recensore Veterano
13/02/21, ore 10:07

Ciao Valeria,

Ho letto con molto piacere la tua storia, che è davvero drammatica e coglie due questioni molto importanti.
Una è l'accettare il proprio corpo, cosa nella quale la protagonista ha miseramente fallito, commettendo un errore purtroppo irrimediabile.
La seconda, certamente connessa alla prima, ed è il volersi far più belle per essere apprezzate dagli altri (dall'uomo che si ama, nel caso di Marika).

Il finale è sicuramente un "bad ending", ma è piuttosto aperto, perché... Beh, la mia storia affronta con un lieto fine un tema simile ma opposto, quindi sono convinto che anche Marika, forse non con Ulrich, potrebbe essere felice.

Francamente non ho capito che regalo abbia ricevuto Marika... Era un vestito, immagino, ma perché le causa tanta tristezza?

E... ho letto la storia partendo dal link sul forum. Se non avessi cercato il nome della protagonista per scriverlo correttamente, non mi sarei mai accorto che si trattava di una ragazza trans... Ovviamente, questo dà un altro sapore alla storia e alla comprensione della protagonista. Penso avresti fatto bene a chiarirlo anche nel testo, non solo a scriverlo nell'introduzione.

Ti segnalo alcune cose che credo ti siano sfuggite:

> Le mie unghia rigano la sua schiena, lo stringo forte a me mentre lui spasmodicamente s'agita sopra di me
> affondo le unghia sulle spalle

Nella prima "a me" e "di me" formano una ripetizione che credo sarebbe più opportuno evitare.
In entrambi i casi, avresti dovuto usare "unghie", che è il giusto plurale.


> «Marika, sai … ti ho fatto un regalo.» dicendo ciò va a prendere una scatola larga poco più di un metro, sollevando il coperchio scopro il meraviglioso regalo

«Marika, sai… ti ho fatto un regalo.» Dicendo [...] scopro il meraviglioso regalo.

Manca il punto alla fine della frase. È una dimenticanza che capita un po' spesso...


> Onestamente avrei preferito non sapere come sarebbe andata, son prigioniera del silicone, inerme ed incapace di sentir amore, sento il gelo prendermi, qualcuno mi ami, per favore.

Qui penso che prima di "qualcuno" ci volesse un punto.



In ogni caso, complimenti per la storia (ho letto che ti sei affidata a dei beta reader, ma sono sicuro che questo racconto sia tuo) e auguri per il contest!

Recensore Master
13/02/21, ore 07:08

Buongiorno,
un racconto tristissimo...
Il fatto è che il rapporto con il proprio corpo, con il proprio io interiore... non sempre, anzi, quasi mai è semplice.
E allora... si sta male, in tutti i sensi.
Qui il bisogno di amore vero si avvertiva tangibile, tristissimo davvero il finale.