Ciao, Milagar!
Stasera ho deciso di non rimandare oltre ed eccomi qui, ho finalmente recuperato la tua OS che mi aspettava ormai da un mese.
Che dire, devo ammettere che ora la tua drabble assume tutto un altro significato, adesso sì che capisco perché Antiche Rune!
Ma andiamo con ordine.
La tua os mi ha sorpresa; innanzitutto ho apprezzato molto come hai delineato i personaggi, si vede che hai molto riflettuto su si loro e ti sei fatta un'idea precisa dei loro background, sei partita dalla pochissime informazioni canoniche e li hai resi tuoi, hai dato vita a due personaggi sempre rimasti sullo sfondo – Anthony in particolare, che nei libri è davvero poco più di un nome e un Prefetto. Di Susan conosciamo se non altro la zia, Amelia Bones, e le varie disgrazie familiari, e ho trovato molto interessante come tu abbia sfruttato proprio questo legame canonico per mostrarci le grandi insicurezza di Susan dovute dal confronto con la zia (accanto a rispetto e affetto, però).
Si vede che ogni dettaglio è ben pensato; davvero interessante l'origine americana di Anthony, i dettagli sui viaggi in Ameria e Ilvermorny frequentata da suo padre, di cui dici anche la Casa.
Ammetto che questa fic mi ha stupita; i momenti del ballo e il progressivo avvicinamento, il conoscersi (anche) attraverso il legame costruito sullo studio delle Rune mi sono piaciuti, vedere la loro reazione svolgersi sullo sfondo del canon anche, con Anthony che le offre supporto (per lo più silenzioso) dopo la morte di Amelia Bones. Ma quel che davvero non mi aspettavo e che leggendo mi ha fatta dire "Eh?" è stato che Anthony alla fine la respinga, che scelga di allontanarsi, che si dica impreparato ad avere una relazione e addirittura sminuisca il loro noi.
Ecco, questo mi ha colpita; l'ho trovato molto umano, veramente. A volte si tende a dimenticare che i personaggi fittizi dovrebbero somigliare a persone vere, avere le loro debolezze e i loro sbagli come tutti; si tende a sperare (o pretendere) che siano perfetti, ma non è così. E quindi mi dispiace per Susan, mi dispiace molto, ma cavolo se ho trovato realistico il tutto a quel punto.
E in tutto ciò tu non racconti solo né tanto la loro storia d'amore, racconti anche e soprattutto la crescita di Susan che passa da ragazzina che si sottovaluta ed è insicura, schiacciata tra un'identità non ancora messa proprio a fuoco e la personalità ingombrante di una zia di rilievo a una ragazza determinata che si trova a dover affrontare una guerra.
E in guerra si ritrovano, Susan e Anthony, e anche questo lo trovo realistico e lo trovo bello.
Molto d'impatto l'espressione "mattina di morte e di vita" che usi alla fine per descrivere l'epilogo della battaglia di Hogwarts. Può decisamente essere un momento di rinascita e ritrovamenti, oltre che di lutto.
Un esperimento decisamente interessante, per essere la prima volta che ti butti su una coppia crack!
Mi ha fatto piacere conoscere (finalmente) i tuoi Susan e Anthony.
Ti mando un bacio, cara, alla prossima!
Mari |