Recensioni per
Amore Bordeline- Storie di Anime instabili
di GiunglaNord
Questa è più bella della prima, giuro. |
Allora, oggi avevo un po' di tempo libero questo pomeriggio, mi sono detta: ok, leggiamo un altro capitolo della long, ma poi ho aperto il profilo e devo dire che sono stata attratta da questa raccolta – vedi il titolo! Anime instabili e io, anima instabile per eccellenza, sono stata decisamente richiamata come Ulisse con le sirene. |
Per me chiunque ha diritto ad amare ed essere amato. L'importante è che ci sia consenso tra entrambe le persone che si avvicinano e poi si amano. Il consenso che ultimamente alcuni cercano con la violenza o la coercizione, purtroppo. |
Io non sento le voci, ma parlo tanto con me stessa. Vivo da sola e mi scopro a blaterare o ragionare ad alta voce. Quando realizzo che forse è inutile mi scappa un sorriso beffardo e provo pena per me. Però trovo che abbia un valore catartico esprimermi a voce alta. |
Sopravvivere a un evento infernale e ritrovarsi incapaci di vivere dev'essere un vero incubo! Si hanno tutti i mezzi per vivere bene ma la testa lo impedisce. L'anima vuole far pagare lo scotto di essere sopravvissuto e schiaccia a terra. È una sindrome mostruosa. |
Ciao! |
Avevo messo questa storia nelle seguite con il pensiero "sì sì poi domani ho un po' di tempo in più e leggo con calma". Inutile a dirsi che domani diventa dopodomani e così via, mannaggia. Menomale che questo pomeriggio posso davvero tirare il fiato e scrivere una recensione come si deve, perché mi piace tantissimo l'idea e la costruzione che c'è dietro e non volevo buttare lì due parole frettolose. |
Ma quanta sofferenza! Una famiglia intera distrutta da una donna possessiva, che vuole dominare il primogenito, colui che ha osato ribellarsi a lei! |
Ma come hai fatto? Come ti è venuta l'idea strepitosa del profumo? |
Che bella l'idea di associare le case di Hogwarts ai quattro elementi della Natura! In questo modo sei riuscita a contestualizzare Luna in maniera strabiliante. Perché la sua stramberia acquisisce una ragione d'essere e tutto ciò che la riguarda diventa logico. |
Di questo capitolo, diviso in due parti, adoro l'ultima, quando Hermione costringe Harry a sfogarsi. Perché le affermazioni che fa per controbattere ai dubbi dell'amico sono davvero quello che la Granger avrebbe dichiarato attraverso la Rowling. Il tuo missing moment è potente e non solo per i dubbi atroci che caratterizzano Potter e che sappiamo averlo tormentato durante l'anno passato ramingo a cercare gli horcrux. Lo è per la sana razionalità di Hermione, per la sua capacità di vedere la situazione per quella che è. Trovo immenso questo discorso: *“Togliti il medaglione Harry, ti sentirai meglio. Non avremmo avuto alcuna speranza se fossimo rimasti a casa: io sarei stata portata ad Azkaban e Ron sarebbe comunque in clandestinità. Non assumerti colpe che non sono tue, Harry. Il mondo e le sue scelte non dipendono da te. Questo è delirio di onnipotenza. Ginny ha scelto di amarti molto tempo prima che tu ti accorgessi di lei e sa bene cosa comporta questo amore. Meglio di te, in fin dei conti. Non sei responsabile di tutti noi, Potter. Così ci offendi e non ci reputi in grado di scegliere da soli.”* |
Luna , uno dei personaggi che amo assieme a Neville (Si sarà capito!). |
Gli attacchi di panico sono terribili! Li conosco: arrivano a tradimento. Sei nel limbo spaziotemporale in cui il cervello si sta abbandonando al sonno e i pensieri si fanno lenti e incoerenti quando il cuore ti salta nel petto! Pensi a un infarto. Non capisci. Perché? Perché questa tachicardia? Perché i pensieri prima vaganti ora sono schegge impazzite che ti perforano le orecchie, ti strappano la coscienza azzannando la coerenza? Cosa mi accadrà? Riuscirò a venirne fuori intatta? Nel passato sera dopo sera ho vissuto questo tormento finché mi sono imposta di aiutarmi. Così ho iniziato a immaginarmi in un tunnel scuro, dove mi muovo a carponi verso un puntolino di luce lontano. Lo raggiungo sbucciando le ginocchia, graffiando le mani su una scala a pioli metallici infissi alla parete... continuo ad avanzare finché gli spazi si ampliano. Trovo una porta aperta solo a metà, la supero, mi volto e chiudo un numero enorme di grimaldelli e catenacci: in alto, in basso, a destra a sinistra, ovunque....poi mi dirigo verso una grande finestra di pietra; mi affaccio da un buco nel versante ripido di una montagna e osservo una foresta sotto di me, immensa, infinita, disposta sotto un cielo azzurrissimo e sto bene. Mi racconto questi passi, numero ogni mio movimento, lo rendo vivido nella mente. |
Neville è il bambino solitario che ho avuto in quasi tutte le mie classi. È il cucciolo silenzioso, impacciato, poco incline a stare con gli altri, seduto immobile per tutta la lezione, con lo sguardo che ogni tanto si fa vacuo e vaga altrove. |
Terribile. La Pansy che racconti è terribile. E non perché sia sempre stata una degna rappresentante delle sacre ventotto in tutto e per tutto, ma perché aveva un'anima e una coscienza che le mostravano i suoi sbagli. Avrebbe dovuto ascoltare quella parte di sé che le mostrava il fango in cui la sua famiglia aveva scelto di affondare. |