Terza classificata
inzaghina.EFP/inzaghina
Media: 47.38
Tot (1): 46.5/50
Tot (2): 48/50
Tot (3): 47.65/50
(1)
Gocce di memoria
Tot: 46.5/50
Titolo: 2/2
Il titolo mi piace molto. Inizialmente ero un po’ scettica – sono sempre scettica sui titoli di canzoni usati come (scusa la ripetizione) titoli di fanfic, la trovo una scelta poco originale – ma devo dire che in questo caso si è mostrata una scelta sicuramente adeguata.
Grammatica e Stile: 15/15 (divisi in 10/10 e 5/5)
La Grammatica è perfetta. All’interno del testo non sono presenti errori e/o refusi di sorta, il lessico è sempre adeguato al contesto. I dialoghi sono inseriti con naturalezza all’interno del testo, senza che segnino una cesura con le parti descrittive, ma ben integrandosi in esse.
Il tuo stile mi piace sempre molto: lo trovo semplice ma molto d’effetto, gradisco sempre moltissimo la sua apparente semplicità, dietro cui si nascondono scelte lessicali di una certa levatura. Non condivido pienamente l’uso dei corsivi che, in una storia così breve, mi è sembrato leggermente eccessivo – ma te lo segnalo perché mi è venuto in mente, ho deciso di non penalizzarti (ovviamente) per questo motivo così futile.
Un’altra cosa che ho apprezzato molto è la divisione in paragrafi, che è sempre molto chiara, così come sono evidenti i salti temporali che compi tra una sezione e l’altra della storia. Secondo me hai fatto un ottimo lavoro.
Trama: 3/3
Uno spaccato molto interessante e, per dirlo in altre parole, il Missing Moment di cui non sapevo d’avere bisogno. Trovo che sia una spiegazione molto interessante e accurata degli stati d’animo di Sirius nel passato e in un presente ipotetico che è quello del terzo libro – mi dispiace quasi che tu non sia andata oltre, spingendoti fino al quinto, ma mi rendo conto che il limite di parole era quel che era.
Ho trovato molto interessante il fatto che tu abbia scelto di partire dal primissimo incontro tra Sirius ed Harry, scelta sicuramente molto dolce e tenera. Brava!
Originalità: 4/5
Allora, andiamo con ordine e criterio, due cose che chiaramente non mi appartengono: non leggo molte storie sulla OG, ma ultimamente ho cercato – anche per colpa di alcune autrici di mia conoscenza – di ampliare le mie vedute, e sono finita per fare una tale indigestione di storie su Sirius che mi basterà per tutta la vita. Detto ciò, nella tua storia hai esplorato alcuni temi che sono un po’ ricorrenti nelle storie sul personaggio: tra questi mi viene sicuramente da elencare il rapporto con Minus, che è appunto stato sviscerato in ogni sua forma ed espressione, ma anche ovviamente il periodo di prigionia ad Azkaban. E, sul finire, ovviamente il rapporto con Harry.
Alcune cose che invece ho sentito meno spesso riguardano il momento della nascita del figlioccio di Sirius, che per me è stata una vera e propria novità e che devo dire ho apprezzato veramente moltissimo. In questo senso, si è rivelato molto azzeccato (lo ripeto nuovamente) anche il titolo: riporti per davvero delle piccole “gocce di memoria”, che non scendono a cascata, ma una di seguito all’altra. Molto bene!
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
La caratterizzazione è ineccepibile. Mi è piaciuto moltissimo l’introspezione di ogni singolo personaggio, che risulta debitamente approfondito nonostante il poco spazio (e il poco tempo) a disposizione. Ma tentiamo di procedere con ordine.
Sirius è il personaggio dominante – tant’è che Harry vive solamente in relazione ai suoi ricordi e alle sue sensazioni e non è un personaggio a sé – e i suoi pensieri regolano pienamente il flusso narrativo. Sirius è, in ogni tua scelta, estremamente IC: lo è nelle prime battute della storia, nel suo rapporto quasi simbiotico con James (a proposito, molto carina l’alleanza con Lily), lo è soprattutto nei suoi pensieri un po’ confusi durante la prigionia. Trovo che davvero con lui tu abbia fatto un lavoro che è sicuramente di grandissimo pregio, la trovo una caratterizzazione ben centrata e coerente sia con sé stessa sia con gli avvenimenti dell’universo canonico.
Spendo due parole per James e Lily – e Severus mi perdoni, se ti dico che mi sono piaciuti moltissimo. Parto da Lily. Lei la trovo davvero molto centrata rispetto al Canon, non faccio fatica a immaginare le sue battute come uscite dalla penna della Rowling, ha tutto ciò che il personaggio richiede: la profonda attitudine alla maternità, l’ironia un po’ pungente, la profonda bontà. L’ho trovata assolutamente adorabile.
Ora prendo un respiro profondo e parlo di James: l’ho detestato come ogni volta, quindi questo ti conferma quanto tu sia riuscita ad attingere a piene mani dal Canon. Scherzi a parte, ho trovato anche James molto in linea con la descrizione canonica, e di questo mi complimento nuovamente.
Infine, anche Harry è assolutamente e totalmente verosimile, sebbene sia un personaggio un po’ “filtrato” dal proprio rapporto con Sirius.
Gradimento personale: 8.5/10
La storia nel complesso mi è piaciuta, anche se devo dire che – delle tre che ho letto – forse è quella che mi è piaciuta di meno. Non ha difetti che siano particolarmente evidenti, ma secondo me avrebbe avuto bisogno di uno spazio leggermente maggiore per svilupparsi al meglio delle proprie potenzialità, magari appunto esplorando il rapporto Sirius/Harry anche oltre il terzo libro. Non so, in linea generale mi è piaciuta ma ho letto storie tu, anche all’interno di questo contest, che mi sono piaciute molto di più.
Non è una brutta storia, ma non mi ha convinta 100%, specie perché ho letto per prima la Bill/Fleur che mi ha proprio lasciato il segno.
Utilizzo del pacchetto: 4/5
La coppia, in questo caso non intesa in senso romantico, è ben sviluppata all’interno della storia. Per quanto riguarda il prompt, devo dire che sono leggermente meno convinta, in quanto non ho trovato il concetto di “carezza” così centrale all’interno della storia. È un concetto ricorrente, ma non ne è il filo conduttore, l’ho trovato un utilizzo quasi “di nicchia”. Comunque, ti rinnovo i miei complimenti per l’eccellente utilizzo della coppia di personaggi.
(2)
Le cose che amo (odio) di te
Tot: 48/50
Tot: 1/2
Il titolo, e credo sia veramente la prima volta in cui mi trovo a doverti dire una cosa del genere, non mi fa impazzire. La scelta è sicuramente azzeccata, riflette abbastanza bene il contenuto che anticipa; tuttavia, è un titolo che a primo impatto non mi convince, non mi fa dire “penso proprio di aprire questa storia”, non è accattivante come altri titoli che ti ho vista usare, anche in questo contest. Insomma, non sono sicurissima di questa scelta, anche se ovviamente ne riconosco il valore intrinseco.
Grammatica e stile: 15/15 (divisi in 10/10 e 5/5)
La Grammatica è eccellente. Non ho riscontrato la presenza di refusi o altri errori di sorta all’interno del testo, quindi sono sicuramente soddisfatta della cura che tu hai dedicato anche a questa storia. Il tuo stile, continuo a ripetertelo, mi piace davvero sempre: ma, a questo giro, devo dirti che l’ho trovato particolarmente centrato sull’introspezione dei protagonisti, che risaltano in maniera molto chiara nel contesto narrativo che gli hai cucito addosso.
Hai usato un lessico chiaro, frasi non troppo concise ma nemmeno eccessivamente lunghe, concordo anche con l’uso dei corsivi (a differenza della storia precedente) che segnalano le frasi più importanti del testo – quelle conclusive. Molto bello l’uso delle citazioni dei libri a inizio di ogni paragrafo, che contribuiscono a staccare i diversi argomenti della storia. Complimenti!
Trama: 3/3
Ho trovato la trama molto interessante, devo dire che anche questo si riconferma uno di quei Missing Moment di cui decisamente non immaginavo di avere bisogno – ma, evidentemente, mi servivano eccome.
La trama procede linearmente e senza troppi scossoni, ovvero senza discostarsi eccessivamente da quella che è la narrazione canonica (non è un difetto, ovviamente). L’intreccio è molto interessante, perché consente di vedere uno spaccato di introspezione che il punto di vista di Harry tende ad appiattire, nella saga, e che invece qui riesce a spiegarsi in tutta la propria potenza emotiva.
Originalità: 5/5
Io, ma penso che ormai lo sappia tutto l’universo efpiano, di Ron/Hermione ne ho lette molto poche e solo da autrici che amo seguire. Detto ciò, da quanto riesco a ricordare, una storia così non credo di averla mai letta. Mi è piaciuto moltissimo il modo in cui sei riuscita a prendere il Canon – che tutti noi ovviamente conosciamo – e a renderlo spiccatamente tuo in ogni sua parte. Secondo me, il punto che rende originale questa storia non sta tanto negli elementi propri della trama, quanto più che tu sia riuscita a far tuoi in questa maniera gli avvenimenti e i personaggi canonici. In questo senso voglio congratularmi con te, perché scrivere storie originali su una coppia Canon è secondo me una delle cose più difficili da fare per un fan-writer.
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
I personaggi sono caratterizzati perfettamente e, se ti volessi un minimo salvare dai miei sproloqui, potrei benissimo chiudere qui la valutazione e passare al prossimo parametro. Ma, sinceramente? Non penso lo farò, perché la voglio sviscerare bene, questa storia.
Allora, con ordine. È uno di quei casi in cui non so nemmeno bene da che personaggio partire, perché sono entrambi caratterizzati in maniera inappuntabile.
La tua Hermione è una rappresentazione fedelissima del Canon in ogni sua espressione, è chiaramente l’Hermione di cui siamo tutti abituati a leggere, pregi e difetti annessi. Nella tua scrittura riescono a emergere chiaramente entrambi, nel bene e nel male, in ogni sua contraddizione la signorina Granger è lei. Hermione è un personaggio di cui leggo e scrivo molto spesso, per essere riduttiva, ma sono poche le volte in cui la vedo così simile al Canon, mi hai sorpresa nettamente in positivo.
Parliamo invece di Ron. Analogamente a quanto ti ho scritto per James, se l’ho odiato la tua caratterizzazione funziona – e, te lo assicuro, ha funzionato davvero benissimo, perché mi ha fatto salire il fastidio fin dalla prima riga.
Ron non è il mio personaggio preferito e temo non lo sarà mai, ma penso anche di saper riconoscere il valore di un’autrice capace quando me ne capita una davanti e tu, mia cara, lo sei. Ron è odiosamente IC in ogni sua riga, anche lui con pregi e difetti annessi. Mi ha convinta, forse quasi quanto Hermione, specie nel suo continuo far marcia indietro e ritornare sui propri passi – d’altronde, e lo dico con fatica, non siamo fatti per sbagliare e poi tornare indietro?
Anche Harry, nelle poche righe che appare, mi è sembrato sempre coerente con il sé dei libri. Ancora una volta ti rinnovo i miei complimenti, hai fatto un ottimo lavoro.
Gradimento personale: 9/10
La storia mi è piaciuta parecchio, anche se devo dire che non è la tua storia che mi ha convinta di più: perdonami se sono così critica, ma ho più di trenta storie e se non lo fossi vi darei a tutti il primo posto e un bacino in fronte. Devo dire che, lasciando gli scherzi da parte, mi è piaciuta molto l’idea di fondo della storia e l’ho gradita, e non mi sento in grado di trovarle difetti che palesemente non ha, ma mi ha catturata meno di altre storie che ho letto per il contest. E, dovendo un po’ fare una somma generale delle storie che mi sono piaciute, in tutta onestà ti dico che questa mi è piaciuta da nove, che comunque è un signor voto.
Ho apprezzato molto la caratterizzazione di questa storia, e sicuramente anche il finale aperto mi ha conquistata. Se devo trovare una cosa che non mi ha convinta sicuramente ti dico il titolo e il fatto che a volte ho trovato i dialoghi in una successione molto veloce, cioè non lasciano spazio al lettore per riflettere sull’introspezione del personaggio. Ma, come ti conferma anche il voto, non si tratta di assolutamente niente di grave.
Utilizzo del pacchetto: 5/5
La coppia principale è sicuramente la Ron/Hermione. Per quanto riguarda il prompt, sono stata convinta: è stato usato molto bene ed è presente come un rimando in tutti e tre i paragrafi.
(3)
Un futuro per cui combattere
Tot: 47.65/50
Titolo: 2/2
Il titolo mi piace parecchio. Trovo che rispecchi alla perfezione il contenuto che anticipa, e lo fa con grazia e allo stesso tempo con una buona dose di poesia. Il concetto che hai voluto esprimere mi ha semplicemente conquistata e lo trovo perfetto per la coppia che hai scelto di trattare, quindi davvero non avrei saputo pensare a una scelta migliore.
Grammatica e Stile: 14.15/15 (divisi in 9.15/10 e 5/5)
La Grammatica è ottima, ho riscontrato solamente due problematiche, che immagino siano state dettate dalla fretta di consegnare, dato che solitamente le tue storie sono curatissime da questo punto di vista. La prima problematica è solamente un banalissimo errore di battitura, che ti lascio qui di seguito:
babbana → vuole la maiuscola. – 0.10 pt
Il secondo problema che ho riscontrato è una frase che risulta esser priva di verbo, per cui il senso ne risulta essere alterato. Immagino che sia un errore di distrazione, dato che le altre due storie non presentavano alcun tipo di problematica, e anche qui la situazione è stata estremamente circoscritta. Te lo lascio qui sotto:
aveva sempre il mondo → la frase è monca, manca il verbo. Immagino intendessi diviso? In ogni modo, il senso della frase risulta alterato. – 0.75 pt
Per quanto riguarda lo stile, mi limito a ribadirti quello che probabilmente ti avrò già ripetuto nelle valutazioni precedenti (in realtà questa è la prima, ma è la terza storia in elenco): a me il tuo stile piace sempre e, anche in questa storia – che ti confesso essere stata la mia preferita delle tre che ho letto – non ti sei smentita. Hai descritto l’evolversi della conoscenza di Bill e Fleur con delicatezza, con grazia, e non ho mai avuto l’impressione che la loro storia fosse forzata, nonostante il numero di parole estremamente ridotto della storia.
Bellissime le descrizioni, che in questa storia hanno trovato più spazio, e l’introspezione di entrambi i protagonisti. Brava!
Trama: 3/3
La Trama di questa storia mi è sembrata interessante fin da subito, e non a torto: hai descritto uno spaccato della vita di Bill e Fleur di cui decisamente avevo bisogno. La trama è lineare, ma non per questo scarna o approssimativa, semmai il contrario – è completa, ha un inizio e uno svolgimento coerenti, e un finale che strizza l’occhio a una possibile continuazione (che sia o meno nella mente del lettore, questo non so dirlo).
Ho trovato bellissimo il finale, appunto, che trovo “aperto ma non troppo”. Mi spiego: è un finale che dà adito alle riflessioni del lettore, senza però trasmettergli alcun senso di incompiutezza che, con i finali aperti, è sempre una possibilità. Bravissima.
Originalità: 5/5
Non ho mai letto storie su un possibile incontro alla Gringott tra Bill e Fleur e, sinceramente, mi sto domandando perché. Mi hai aperto un mondo di cui non avevo completamente idea e, di questo, ti sono grata: io vivo i contest dove “giudico” come un’occasione per imparare qualcosa di nuovo e, con questa storia, mi hai permesso di espandere ulteriormente le mie conoscenze nel fandom di Harry Potter e, per questo motivo, ci tengo a ringraziarti sentitamente.
Ma, tornando a noi: come dicevo è la prima volta che leggo una storia del genere, e l’ho trovata molto interessante nel suo sviluppo. Ho sempre immaginato che i due si fossero conosciuti in un contesto lavorativo, ma tu sei la prima autrice che dà voce a questi pensieri un po’ condivisi da molti lettori, e questo ti fa davvero molto onore.
Mi ha molto colpita, questa storia, perché sinceramente non mi aspettavo niente del genere, quindi complimenti. Menzione d’onore per il lavoro di Bill in Egitto che molti, e mi metto anche io nell’elenco, tendono a sottovalutare/dimenticare.
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Io, più che dirti che si vede che questi personaggi ti appartengono e li percepisci distintamente come se li avessi inventati tu, e che per questo sei stata bravissima, non so che dirti. Non mi capita spesso di essere così tanto senza parole, ma in questo caso mi sto letteralmente sforzando di tirar fuori un pensiero coerente. Come al solito, cercherò di proseguire con criterio.
Trovo la tua Fleur estremamente realistica: come hai scritto nelle note, il suo parlare – per quanto grammaticalmente bizzarro – è esattamente come quello coniato dai traduttori della Rowling e, complice l’uso di qualche parola in francese sapientemente disseminata nei dialoghi, sei riuscita a renderla spaventosamente simile al Canon. Mi è piaciuta molto la sua determinazione – che abbiamo assaggiato in occasione della famosa battuta sul courage di suo marito – e il suo profondo senso di giustizia.
Anche Bill, a mio parere, è estremamente verosimile: di lui mi è piaciuto molto l’attaccamento alla famiglia, anch’esso estremamente verosimile, e la gentilezza che fin da subito dimostra nei confronti di Fleur. In un campo di gioco in cui è lei quella che prende in mano la situazione, il tuo Bill non risulta comunque essere annichilito dal carattere così determinato della ragazza.
Un ottimo lavoro, ti rinnovo i miei complimenti.
Gradimento personale: 10/10
Anche qui, che dirti? Ti do il massimo e me ne vado, fingendo di mantenere un alone di professionalità?
Io, questa storia, l’ho semplicemente adorata è sicuramente stata una delle mie preferite in tutto il contest e mi ha fatto pensare che, a questo giro, sarà difficile assegnare l’ormai ricorrente premio per la mia storia preferita in tutto il contest. Non c’è qualcosa che non mi sia piaciuto di questa storia, è stata tutta completamente esaltante, una lettura che ricorderò sicuramente con piacere e che mi spinge a ri-appassionarmi alla coppia. Ti faccio i miei complimenti – ancora una volta – per il profondo rispetto che mostri sempre nei confronti dell’IC dei personaggi e della loro introspezione in generale. Per quanto mi riguarda non potevi propormi una storia migliore, complimenti.
Utilizzo del pacchetto: 3.5/5
La coppia Bill/Fleur è al centro della vicenda e, da questo punto di vista, non ho alcuna difficoltà a riconoscerti il merito di aver costruito una storia che è assolutamente focalizzata su di loro. Più dubbiosa sono, invece, sul prompt, che compare solamente in un paragrafo: non è un concetto ricorrente, è solamente un dettaglio che non ricorre mai nella storia. Mi rendo conto che “porporina” era un prompt complesso, ma secondo me offriva molte possibilità per giocarselo meglio. Ciò, ci tengo a precisarlo, ovviamente non intacca quella che è la mia opinione sulla storia. |