Non sai che bellissimo regalo che mi hai fatto con questa OS (o forse lo sai, però a me fa sempre tanto piacere ribadire l'ovvio) specialmente visto e considerato che qui ci accingiamo alla zona rossa che verosimilmente durerà tre settimane e quindi la lettura sarà davvero una delle pochissime future gioie.
Buonaserenissima sera cara Irene!
La fine improvvisa di questa storia ha lasciato tutte noi superstiti con l'amaro in bocca; i presupposti per essere una storia col botto c'erano tutti, ma purtroppo sappiamo che sul sito gira(va) gente che non conosceva in modo approfondito il significato della parola "rispetto". Considerato quindi il triste epilogo, non posso che gioire per ciò che di buono c'è stato e che tu stai continuando a celebrare. Non credo di essere di parte (vabbé magari giusto un pochino), perché Loki ha ricevuto un plebiscito di consensi fin da subito per come lo hai trattato, così come è successo per Ebe e, nello specifico, per il loro rapporto di amicizia, su cui mi sono soffermata tanto in passato e quindi evito di propinarti manfrine ripetitive. Ora però siamo passati a un livello successivo: se tramite Ebe Louis ha imparato a provare una forma d'amore sincera e senza secondi fini (escludiamo la famiglia disfunzionale che si ritrova), con il piccolo Lu ha raggiunto un nuovissimo traguardo; ti ho detto in più di un'occasione che non avrei mai visto Loki come padre, non solo per incapacità ma specialmente perché non è mai stata una sua volontà mettere al mondo della prole. Ci sarebbe un lunghissimo discorso da fare su quale sia il concetto di vita e morale di Louis, ma se inizio ora questa recensione finirà presto per essere una pappardella di cui non frega davvero nulla a nessuno, quindi mi limiterò a dire che no, Louis Murray non è e non sarà mai padre proprio perché è Louis Murray; sarebbe invertire il corso naturale degli eventi, ecco. Ma Lu è davvero la cosa più vicina a un figlio che lui avrebbe mai potuto avere; gli vuole bene perché vuole bene a sua madre e non ha nessun tipo di obbligo genitoriale nei suoi confronti. Se poi aggiungiamo il fatto che Lu è UN PICCOLO LOUIS MURRAY IN MINIATURA OH MIO DIO MI SPUNTANO CUORI DAGLI OCCHI SALVAMI, questo quadro si trasforma in un attimo nell'apoteosi della perfezione.
Ovviamente è stata bellissima e commovente la scelta di Ebe di dare a suo figlio il nome del suo migliore amico, ma se da una parte appunto stavo lì a sciogliermi, dall'altra ridevo come una cretina a gustarmi l'immagine di Loki che tiene in braccio Lu per tipo 5 secondi, per poi riconsegnarlo e affermare che doveva proprio andarsi a lavare le mani. Come sono schiattata nel leggere la scena in cui il piccino se ne va in giro per il centro scommesse e tutti rimangono sconvolti dal vedere il signor Murray con un marmocchietto al suo seguito.
Non posso che dire quanto sia adorabile il piccolo Louis e sono certissima che la sua presenza nella vita del grande Louis, non possa che essere di forte beneficio per quest'ultimo. Che Loki sia munito di una forte autostima è cosa nota ormai, ma aver scelto di avere una famiglia - seppur bislacca e totalmente fuori dagli schemi, alla quale si è aggiunto Lu- mettendo così da parte la più egoistica solitudine, non può che fare davvero bene a quest'uomo.
Grazie ancora per aver scritto di lui, di Ebe e di Lu, che è il degno nipote del mio Louis.
Sto scrivendo dal telefono e perdonami se noterai centomila errori 🙏🏻
A presto, un abbraccio! 🖤 |