Recensioni per
Crepacuore
di LadyPalma

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
27/04/21, ore 15:06
Cap. 1:

Prima classificata al contest “Eroi tragici nel mondo magico”
Premio per il migliore eroe tragico a Corinna, nel ruolo di Creonte.
 
Grammatica e stile: 10/10

La grammatica è impeccabile, ma di questo non sono affatto stupita. Per quanto riguarda lo stile devo farti i miei sentiti complimenti perché – pur mantenendo uno stile semplice, pulito, che ti contraddistingue – sei riuscita anche ad avvicinarti di più all’epoca di cui stai parlando, utilizzando un tono più aulico. Tu stessa l’hai definito un azzardo, però permettimi di dire che è un azzardo ben riuscito.
Voglio fare un’altra nota di merito alla suddivisione della storia, con i due paragrafi, uno di chiusura e uno di apertura, che sembrano proprio cantati dal coro in scena. Hai ripreso il concetto di “si narra”, ciò che si dice, che non è mai chiaro perché le fonti storiche non sono certe, e l’hai mostrato prima in una fase iniziale – prima di sapere come sono andate le cose – e in una fase finale, in cui oltre a ciò che si dice, c’è la contrapposizione su come sono andate le cose. Il tutto crea una circolarità anche a livello di stile, perché riprendi i toni, riproponi la grafica, riproponi anche l’uso dei trattini lunghi –.
È un lavoro proprio pulito.
 
IC dei personaggi: 5/5
 
Si può parlare di IC nei Fondatori? Per me sì. Perché le quattro case di Hogwarts prendono le loro caratteristiche base da queste quattro figure. Il punto forte di questa storia penso sia proprio questo, perché affidando a ogni fondatore un personaggio dell’Antigone, hai delineato alla perfezione i loro ruoli nella scuola e la morale che li affligge. Di Godric e Salazar si può dire poco, perché rimangono due figure di sfondo che si combattono mentre la vera guerra avviene tra le mura di Hogwarts, tra le due donne. Ma Godric difende Hogwarts come Eteocle e Salazar cerca di riconquistarla come Polinice, quindi già questa caratterizzazione a primo acchito risulta soddisfacente. Ma poi abbiamo le vere protagoniste: Tosca e poi Corinna. Chi meglio di Tosca poteva rappresentare la morale di Antigone?
Se Antigone non scende a patti con l’Altro, se non tiene conto dell’esistenza della Legge incarnata dal rigore di Creonte, perderà la propria vita. Antigone nel mito, come Tosca nella tua storia, preferisce sprofondare nella morte piuttosto che venire meno al voto del suo desiderio, che è desiderio “puro”, desiderio di veder sepolto il proprio fratello – perché sono tutti fratelli, non importa che Salazar sia il nemico, non importa che li abbia traditi, abbandonati. Lei lo perdona, e se Corinna non è pronta a perdonarlo, non può far altro che assecondare il suo desiderio puro, che diviene, a quel punto, desiderio di morte. Tosca, rassegnata, dopo aver lottato per l’amore a dispetto dell’odio, va verso la morte senza voltarsi indietro, senza neanche carpire le parole di Corinna. Perché Tosca è comprensiva, dolce, ma riguardo alla propria legge (la legge di sangue, la legge del cuore) è inflessibile tanto quanto Corinna.
La scelta di utilizzare Corinna per rappresentare Creonte è molto azzeccata e puntuale. L’ho trovata particolarmente IC in questo passaggio:
Era nata per la giustizia, per il rispetto della logica e del buonsenso, per essere quello che si diceva sempre che fossero gli uomini – corretti e imparziali. Salazar: nemico, Godric: amico. Era più facile plasmare i ricordi in dicotomia piuttosto che riannodare una vita intera intessuta in quattro nodi indissolubilmente intrecciati.
Corinna soffre tanto quanto Tosca per le sorti di quella che era una famiglia, di quei quattro amici (probabilmente all’inizio uniti) che avevano deciso di fondare una scuola. Però non può cedere alle passioni, a una morale “personale”, deve attenersi alle leggi della logica, del buonsenso, della conoscenza. È la preside perfetta per la scuola a cui è a capo, e non esce dal suo ruolo nemmeno nel dolore. Per me i parallelismi con il mito sono perfetti, azzeccati.
 
Attinenza al tema (tragicità, pathos) e uso del pacchetto: 15/15

Quello che ho apprezzato della tua storia e dei tuoi toni, è che sei riuscita a mostrarci il pathos anche con uno stile semplice e non troppo ridondante. Infatti, già se si prende la narrazione in sé, escludendo l’inizio e alla fine in corsivo, il racconto e i dialoghi trasudano di carica emotiva. Il confronto tra Tosca e Corinna, tra i tuoi Antigone e Creonte, è ricco di tensione. Questa tensione non è caratterizzata da gesti eclatanti, tra strepita, urla, capelli che vengono strappati, no: le due rimangono ricche di pathos anche nella loro fermezza, nella loro compostezza, nella rigidità dovuta dal contesto in cui si trovano e nell’epoca che stanno vivendo. Ma a rendere ancora più ricca e pregnante la flash sono l’inizio e la fine. Nella prima parte è carica la parte del combattimento, della guerra, dell’affronto e del confronto: sottolinei con le tue parole le spade (la spada di Godric, immagino) che trinciano le ossa e le parole, più affilate, che pugnalano i cuori. Queste due frasi secondo me sono concitate, preannunciano il dramma, ci affacciano sulla storia. Alla fine, invece c’è più rassegnazione, si sente il sapore dolce amaro della fine, c’è la grandezza dei grandi quattro e il mistero in cui sono annegate le fonti. Ma soprattutto c’è la morte, sovrana di queste righe finali: è proprio la morte di Corinna, inerente al canon, di crepacuore che conclude la flash in un tono estremamente solenne.
Ma il punto forte – riguardo a questo parametro – è l’utilizzo del pacchetto. Non solo hai dato ad ogni personaggio un volto della tragedia, non solo hai utilizzato la citazione (non obbligatoria) mettendola in bocca ai personaggi con una naturalità disarmante, ma sei riuscita a cogliere in modo mirato quello che ho catalogato come “carattere fondamentale”: dualismo tra la legge scritta (che porta a far rispettare le regole, per quanto esse siano dure da accettare) e la legge non scritta degli dei (che trova naturale che una sorella voglia rendere onore al proprio fratello).
Brava!


Originalità: 4.5/5

La componente originale la ritrovo nella struttura, nei due paragrafi che ho tanto decantato nei parametri precedenti e, soprattutto, nel vivere la situazione dal punto di vista di Creonte, di Corinna, della legge della città e NON quella degli dei. Questo è stato un punto assolutamente a favore per questo parametro, dato che di solito si tende a empatizzare e capire Antigone più che Creonte. Per noi moderni è facile essere dalla parte di Antigone, e perfino durante la Seconda guerra mondiale Antigone divenne simbolo della resistenza al nazismo. Antigone è vista come l’anticonformista, la nemica del totalitarismo, ribelle in nome della pietà, della verità, della giustizia. Creonte, dall’altra parte, non antepone rapporti di parentela a quelli di cittadinanza e quindi, nell’ottica in cui lo rivedi in Corinna, dai atto e spiegazione a quello che dai più è stato visto come una rigidità esagerata, crudele. Ci dai il suo perché, la sua spiegazione, il suo punto di vista – magari non condivisibile ma, tutto sommato, grazie a te e alla tua versione direi comprensibile.
In questo parametro, inoltre, analizzo anche se la chiave in cui il mito è stata rivisitata sia particolarmente originale o meno. La tua storia, come ho avuto modo di dire, centra tutte le sfumature del così discusso mito di Antigone. Ma, forse, la parte che è mancata per avere il massimo in questo parametro, è effettivamente la rivisitazione. I fondatori in questo contesto sono molto azzeccati, ma di fatto il mito di Euripide non conosce variazione.


Gradimento personale: 5/5
 
Non posso che metterti il massimo, perché ho amato questa storia in ogni suo aspetto!


Totale: 39.5/40
 

Recensore Junior
04/04/21, ore 16:08
Cap. 1:

Ciao Martina. Nelle note dice che la storia è un azzardo, ma è stato un azzardo azzeccatissimo per lo spirito del contest. Le frasi di apertura e chiusura hanno proprio il tono echeggiante del coro greco. Sei riuscita a rimaneggiate la storia dei fondatori(ogni volta si scoprono cose nuove sulla lorè di questo fandom) adattandola a una delle tragedie più sanguinose e contortecontorte, il tutto in una flash. Le poche battute sono così incisive che mi sono immaginato il programma teatrale di Hogwarts che mette in scena la storia😂

Recensore Veterano
25/03/21, ore 17:49
Cap. 1:

Ciao Palma :)
Mi sono appena accorta che anche tu partecipi al contest, quindi mi sono fiondata a leggere!
Non conoscevo la trama dell'Antigone, l'ho letta prima della flash, e caspita... direi che sei riuscita bene nell'intento del contest!
L'idea di basare la tragedia sulle vicende inerenti la morte dei quattro Fondatori di Hogwarts, è stata geniale. Trovo tu abbia svolto un lavoro pazzesco con l'IC delle due donne, concentrando in poche righe davvero tante emozioni e sensazioni. Il pezzetto finale, poi, quello narrante la fine dei quattro, è stato davvero molto d'impatto - esattamente come il titolo, che è calzato a pennello!
Tra le altre cose, penso tu sia riuscita bene anche nello stile un po' più aulico che dici non ti appartenga molto.
Insomma, complimenti per la flash, mi è piaciuta davvero tanto e credo rispecchi pienamente le richieste del contest ^.^

Recensore Veterano
14/03/21, ore 13:10
Cap. 1:

Ciao, eccomi per l'abc ^^
Avendo letto nell'introduzione che la flash prendeva ispirazione dall'antigone, sono andata un po' a cercare per vedere di cosa si trattava (non sarò diventata un'esperta, ma almeno non rimango completamente all'oscuro di alcuni particolari che non riuscirei a cogliere 😂)

Trovo bellissime le donne Fondatrici, trovo particolarmente interessante la loro "maschera" iniziale che in un modo o nell'altro si sgretola: se da una parte abbiamo una Tosca che in principio può dare l'impressione d'esser debole e forse remissiva, in contrasto con una Corinna che si affida alla fredda logica e al cinismo, ecco che in realtà la situazione si capovolge completamente; Tosca diventa una donna agguerrita, coi quei pugni serrati, che si ribella alla regola, guidata dall'amore fraterno che le fa perdonare Salazar, mentre Corinna mostra la propria fragilità quando sussulta, quando sussurra troppo tardi quell' Addio sorella mia... Davvero, finendo di leggere verrebbe da pensare "E se Tosca avesse provato ancora un po' a far ragionare Corinna? Certo, avrebbe incontrato il muro della logica come ostacolo, ma ha fatto davvero la scelta giusta a lasciare lì la sorella a guidare Hogwarts?"
Preciso, non direi mai Tosca cattiva, Corinna buona, o anche il contrario, dico solo... Magari fosse andata diversamente, così almeno le due donne si salvavano da quella battaglia che Godric e Salazar avevano iniziato, ma che le donne hanno terminato... Davvero una brutta e triste fine per l'amicizia di entrambe (lo stesso pensiero vale anche per i due uomini, ci mancherebbe, ma qui nella flash è già troppo tardi per pensar di recuperare un minimo di rapporto tra i due, anzi, so già belli che schiattati 😅)

M'addolora leggere di Corinna che sia morta di crepacuore, dopo i mille dolori che ha dovuto patire, nel tentativo (forse disperato) d'aggrapparsi alla giustizia e al buon senso che sono un toccasana per la mente, ma che per il cuore possono essere laceranti, tant'è che alla fine viene crepato, schiacciato... Mi domando i suoi ultimi istanti, insieme alla figlia morta, la donna avrà per un momento pensato anche ai suoi fratelli, morti prima di lei?

Apparte questo, trovo particolarmente azzeccato il fatto che sia la Corvonero ad essere la Preside di Hogwarts, a parte che sia rimasta l'unica in vita, penso che quello di dare alla scuola una Preside che prova a fare del suo meglio, decidendo ciò che è giusto e sbagliato, sia perfetto... Certo, se accanto a lei ci fosse stata Tosca, che col suo amore le avrebbe fatto vedere che non sempre si può essere così fiscali, che non esiste solo bianco e nero, ma anche il grigio, sarebbe stato un bene anche per Corinna, avrebbe sopportato meglio tutto il peso... Ma se sono due donne testarde non ci si può far nulla!

La fine di Tosca? Oh mamma, da una parte voglio sperare che sia morta perché ha abbassato un secondo la guardia nella foresta, non che sia tra le morti migliori, ma meglio del suicidio forse è... Anche perché se si fosse accorta d'aver fatto na cazzata (spero mi perdonerai il termine babbano 😅), cosa che ci potrebbe stare benissimo, non sarebbe corsa da Corinna e avrebbe tentato di far pace, ricominciare da capo? Certo, tocca vedere se questa realizzazione è avvenuta prima o dopo l'infarto dell'amica... Ma se fosse avvenuta prima, sono dell'idea che sarebbe tornata da Corinna

Che altro aggiungere, la flash è scritta benissimo, mi piace come l'hai iniziata e terminata con quelle leggende (che, sicuramente, come ogni leggenda che si rispetti non racconterà mai tutta la verità 😁 altrimenti sai la figuraccia che ci farebbero chi ha cominciato a spargere queste leggende? 😂), non ho riscontrato alcun errore, per quel che ne so il paragone con l'antigone è più che azzeccato e... Niente, ti auguro di vincere il contest, non mi resta che dirti buona fortuna 🍀🍀🍀
E alla prossima 😘

Recensore Master
13/03/21, ore 17:51
Cap. 1:

Marti, ciauuu! Eccomi qui ^^

Ma che bellezza, questa storia! Per prima cosa, lasciami dire: esperimento pienamente riuscito. Non so quanto tu abbia faticato durante la stesura, ma nel leggere questa storia non si trova nessuna forzatura a livello stilistico e linguistico, anzi, sembra che ti sia uscita in maniera assolutamente naturale, come per tutti gli altri testi da te prodotti. Inoltre trovo assolutamente consono il registro e il tono che hai scelto all'epoca in cui è ambientata la storia (anche se non ricordo il periodo storico preciso in cui vissero i quattro fondatori.)
Non ricordo di aver mai letto nulla su di loro, in genere preferisco concentrarmi sulle vicende principali o sulla nuova generazione, ed è stato interessantissimo leggere di questo particolare momento: non conosco le vicende dell'Antigone (mi sta tornando ora alla mente il sondaggio che avevi lanciato su fb ahahahah) ma mi è piaciuto moltissimo come le hai riadattate alla storia dei fondatori di Hogwarts.
Partendo dal titolo, direi che è particolarmente adatto a riassumere lo spirito della vicenda, la causa che porterà Corinna alla morte. Avrei tanto voluto afferrarla per le spalle e scuoterla, per farle capire che le cose non sono mai del tutto bianche o del tutto nere. Nemmeno lei sembra crederci per davvero, ma è come intrappolata in un ruolo, nelle convenzioni. Si spezza il cuore pure a me nel pensare che sarà anche questo, oltre alla vicenda di Helena a portarla alla morte. Questo modo di ragionare è indubbiamente più facile e sicuro, perchè il grigio spaventa: riconoscere luce e oscurità negli altri equivale a riconoscerla anche dentro di noi, e Corinna non ha il coraggio di fare i conti con la loro storia nella sua interezza. Dall'altro lato abbiamo invece Tosca, che pur riconoscendo gli errori di Salazar sceglie di perseguire comunque la via dell'amore e dell'accettazione totale degli altri in tutto ciò che sono stati e che hanno rappresentato.
Mi piace immaginare che Tosca non sceglie di perdonare e accettare Salazar per semplice carità/compassione, ma proprio perchè comportarsi come Corinna, vorrebbe invece dire rinnegare la sua storia in prima persona.
Quell'addio mediante l'appellativo sorella che però non raggiungerà mai la diretta interessata è veramente molto struggente e contribuisce a rendere i lettori parte del cuore spezzato di Corinna.
Ti faccio tantissimi complimenti, non ho trovato neanche un refuso e come sempre rimango colpitissima dalla quantità di sentimenti e sensazioni che riesci a suscitare con così poche parole. Molto bella anche l'impaginazione con le spade a fare da separatore (mi sfugge solo una cosa: Salazar e Godric sono morti in un duello magico o combattendo alla maniera babbana?) e incipit/conclusione in corsivo centrato, come se fossero l'inizio e la fine di un piccolo poema epico.
In bocca al drago e un abbraccio :D

Benni