Ciao! ❤
Passo per la prima volta dal tuo profilo e non volendo buttarmi subito su qualcosa di più lungo ho preferito scegliere questa storia autoconclusiva.
La storia che hai scelto di raccontare è purtroppo comune, non solo nella narrativa, ma anche nella vita reale e se alcune hanno un finale positivo e per certi versi miracoloso, altre non sono così fortunate. Tu hai lasciato un po' la scelta al lettore, finendo però con un delle ultime frasi che hanno un retrogusto decisamente più amaragnolo. Infatti, il medico - che si scopre anche marito della donna, per quanto non lo avessi proprio preventivato - ha poche speranze dentro di sé, così come non ne ha il rinomato primario di quel reparto, eppure si sa che anche i migliori finali passano attraverso una fase completamente negativa. Per questo, nonostante ciò che rimane alla fine sia per lo più la tristezza data dalla situazione e dalle poche speranze del medico, mi piace più aggrapparmi alle parole positive della sorella della vittima. C'è speranza dopo tutto o, se vogliamo romanticizzarla ancora di più, il dottor Shepard potrebbe provare a fare reinnamorare sua moglie di sé - d'altronde, c'è un film/libro che segue proprio queste linee ed è basato su un'altra storia vera.
Nel complesso, ho apprezzato molto la tua One-shot, per quanto breve. Sei riuscita a descrivere senza problemi le sensazioni, ma anche a presentare il dottor Shepard rivelando però il suo collegamento con la vittima solo alla fine. Sei stata brava a strutturare il tutto, quindi complimenti.
Non ho notato nemmeno errori ed è stata una lettura molto scorrevole.
Alla prossima e buona scrittura ❤. |