Una parte di me voleva aspettare che qualche altro lettore si avventurasse a recensire; l'altra, invece, scalpitava per mettersi alla tastiera, e ho resistito anche troppo, credo, quindi...! -si sgranchisce le dita-

Comincio col dire: "FINALMENTE!" Non vedevo l'ora che ti mettessi a dedicare del tempo ai tuoi progetti di scrittura! Tradurre è bello e insegna molto, certo, ma non è paragonabile al buttare giù parole su parole che puoi dire essere tue a livello viscerale. E dato che conosco in minima parte le mille idee che ti frullano per la mente riguardo a storie tue, spero proprio che l'aver scritto, revisionato e poi caricato questa one-shot ti abbia dato quel po' di carica che ti serviva per rimetterti in sella.

La storia in sé è molto piacevole, visto che personalmente amo chi riesce a rappresentare i cosiddetti "missing moments" di una saga, o anche i semplici momenti morti - ignorati per giusti motivi di trama dagli autori - di cui non si ha mai abbastanza. Il filo logico che hai seguito è semplice e al contempo ha un build up interessante, per cui ci si ritrova sia a condividere la confusione di Sanji per la quest di Zoro che la voglia che Zoro porti a termine la sua quest.
Non serve neanche che mi dilunghi nel dirti che i personaggi sono IC perché ormai One Piece ti esce fuori con una naturalezza disarmante. Potrebbe benissimo essere una scena che si legge nel manga, tanto per dire. (Anche se, va bene, Oda non ha mai dichiarato niente sulla sessualità dei pg, ma ci siamo capite). Quindi, non mi dilungherò affatto; anche perché leggo i tuoi scritti su OP da una vita ormai, e so bene che sei a un livello che va ben oltre il semplice "Oddio, e questo pg come lo scrivo?!".

In conclusione, si sente che per te scrivere questa storia è stata una vera e propria boccata d'aria fresca. Non ha momenti forzati, le scene descritte sono naturali, "pensate". E lo metto tra virgolette solo perché è quel tipo di "pensare una scena" che non denota affatto l'averla pianificata, ma l'averla vista. Come in quei flash mistici che ogni tanto l'Ispirazione concede agli scrittori, e che ti porta a dover scrivere tutto subito perché hai chiarissime le facce, le azioni, i sentimenti - perfino gli odori, tra poco.
Si sente che ti stai disincagliando dall'aspetto meccanico della pianificazione minuziosa, almeno per quanto riguarda storie come questa. Scene che, appunto, pensi in maniera naturale. Perlomeno, questa è stata la mia impressione alla prima lettura. Magari mi sbaglio e hai rivisto ogni singola parola, o ti sei scervellata per trovare il termine perfetto. In ogni caso, l'effetto finale non cambia: è una scena che, nella sua semplicità, è facile per il lettore da immaginare e che non stona affatto col canon.

Ancora complimenti! Non vedo l'ora di leggere altre storie tue in un futuro, spero per te, breve <3