Ciao, chiedo scusa per l'assenza, ma sono state settimane impegnative e non ho avuto la mente per ritornare nel sito a riprendere le varie letture. Mi è piaciuto vedere Bucky che ripensa alla sua epoca, una nostagia malinconica ma è pur sempre un passo avanti per la cura e l'ho visto anche come omaggio alla cultura di quegli anni. Corro a leggere il resto ;)
(Recensione modificata il 05/05/2021 - 11:09 pm)

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Bucky è fortunato ad avere un'infermiera come Marta. Mi ha fatto sorridere il mezzo sorriso di Fury: forse nemmeno lui si era aspettato che la ragazza avesse quel carattere.
Bucky non è stabile ancora, ed è giusto così. Già ti ho detto in passato quanto apprezzi il modo realistico in cui stai affrontando il suo trauma, ma ora è tornato Steve (non sapevo se ti saresti riallacciata alla OS precedente a questa storia) e l'ansia di Bucky di essere un peso per lui smorza la gioia di riaverlo vicino.
Qui Marta ha dato il primo segno di aver subito anche lei qualcosa, ma Bucky lo coglie, ma non è il momento di indagare.
Mi chiedo come Steve si stia rapportando a Bucky... ho persino pensato a come avrebbe reagito se fosse tornato a casa mentre Buck e Marta stavano ballando!
È comunque bello che Bucky abbia voglia di ballare. È come se davvero si riprendesse un pezzettino della sua vita.
Sono contenta che tu faccia riunire gli Avengers. Rifiuto categoricamente Endgame, quindi mi va benissimo questa piega che hai dato alla storia.
E per finire... la foto. La foto in cui compare anche Marta. Ho come l'impressione che anche Ramson la vedrà e scoprirà dove si trova la ragazza... e non sarà affatto una cosa buona.

Un unico appunto, prima di lasciarti: nella seconda parte della storia passi dalla scena in cui Steve è con gli altri e stanno parlando del braccio di Bucky, al fatto che Bucky non è solo e sta guardando i dischi.
In quel punto c'è un cambio di pov non segnalato e crea un po' di confusione nel lettore.
Dovresti dividere i paragrafi con un asterisco o almeno con una linea vuota.
Alla prossima. ^^

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Ho un dubbio su questo passaggio: "<< N-non s-erve. È- era solo un incubo. >>
<< Non stai respirando, >> gli fa notare."
Perché per parlare, deve respirare, ma a parte questo, continua a piacermi come porti avanti la storia.
Mi piace anche questa sorta di parallelismo che hai creato tra Bucky e Marta, entrambi inquieti di notte, quando gli incubi si riaffacciano alla mente.
Bucky ha dimostrato sensibilità ricordando che Marta non può mentire e dicendole quindi che non doveva rispondergli per forza, ma mi piace che inizi a sospettare qualcosa.
Così come mi piace molto l'idea che possa insegnare autodifesa alle donne... anche se credo sarebbe comunque pericoloso, almeno per il momento. È pur sempre un assassino altamente specializzato... da un lato non credo che 'perderebbe il controllo', ma temo che non gli farebbe bene.
E poi Natasha. La relazione tra loro è una di quelle cose che avrei voluto vedere nei film. L'unico accenno a cui possiamo aggrapparci è quel 'Potresti almeno riconoscermi' che lei gli dice dopo che lui è stato condizionato da Zemo, ma temo che si riferisca alla volta in cui lui le ha sparato. ^^'
In ogni caso, non vedo l'ora di continuare la lettura!
Alla prossima. ^^

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Questa storia migliora a ogni capitolo!
Tralasciando che ho davvero adorato la frase "La verità, è che si sente solo nel mondo, a vivere una vita che non sente sua, in un’epoca a cui non appartiene", ci sono davvero tante cose che mi sono piaciute.
Marta diventa sempre più sicura e le sue osservazioni su Bucky sono più nitide e profonde.
Attraverso lei abbiamo un'analisi di Bucky che è più centrata di certe introspezioni che ho letto.
Entrambi i personaggi si stanno sviluppando, diventano più reali, e hai inserito tanti dettagli davvero belli di Bucky.
Anche solo il fatto che disegni, elemento di solito usato solo per Steve, mi ha fatto sciogliere, dato che Bucky studiava arte assieme a Steve, prima della guerra.
E poi, mi piace che gli suggerisca di dormire con la luce accesa... il peluche mi ha fatto sorridere, adorerei vedere Bucky tutto imbarazzato che stringe un peluche. XD
E poi la scena in cartoleria... mi è piaciuta perché, per una volta, ci sono due personaggi femminili e non i soliti ragazzi, e poi perché Bucky e Marta distolgono lo sguardo per pudore. Una cosa che trovo molto dolce e oggi poco comune. E non giudicano, e questo è assolutamente da loro, ma per Bucky è anche qualcosa di assolutamente nuovo.
E poi... poi Bucky 'chiede'. È un grosso cambiamento rispetto alla sua epoca, non domanda subito, ci pensa prima... e che ci pensi è un segno che mi fa ben sperare per lui e Steve.
Questo 'adeguamento' alle nuove convenzioni sociali è così raro da trovare nelle fanfiction che mi ha fatta gongolare.
Attendo il prossimo capitolo! ^^

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Caspita! Sei andata a trovare persino Betty Boop (e io ho letto il capitolo con "I wanna be loved by you" in sottofondo).
Mi ha fatto piacere che tu abbia tirato in ballo pure Tony, anche se avrei voluto sapere cosa è successo al braccio di Bucky. Certo, Marta non è un ingegnere, ma magari qualcosa in più potevi dircelo.
In ogni caso, è la seconda parte che mi è piaciuta particolarmente: mi piace trovare citata Judy Garland in una storia slash, ma soprattutto quando i personaggi sono in grado di coglierne i riferimenti. Certo, Bucky non ha vissuto i moti di Stonewall, ma Il Mago di Oz è il film che l'ha consacrata icona gay, quindi... ci sta tutto!
Oltre a questo tirare fuori Helen Kane e Betty Boop è stata un'ottima intuizione.
Inoltre ho davvero apprezzato moltissimo il senso di nostalgia che Bucky prova per quel passato di cui ricorda tanto poco, quella vita che non ha potuto vivere... è toccante e mi piace davvero davvero tantissimo! *_*
Alla prossima. ^^

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Ciao bentornata! Un capitolo delicato, vediamo Bucky provato dal passato e Marta fa di tutto di aiutarlo, la scena con il mani l'ho trovata efficace con il discorso sul cambiamento. Lei sempre dolcissima e paziente, consapevole di quello che sta vivendo l'uomo. Mi è piaciuta l'idea della conoscenza sulle lingue, adatta anche per approfondire il rapporto tra i due, entrambi ne devono fare di strada per affrontare il cambiamento. Attendo il prossimo evento che li metterà alla prova, a presto ;)

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Che bel capitolo! Succede pochissimo, ma è denso di sofferenza... e poi Bucky che confonde le lingue quando è in stato alterato è un mio head canon, quindi ho gongolato ritrovandolo come tema centrale del capitolo.
Marta che allontana poco a poco le mani per ampliare la sua visuale è stata perfetta. Non avevo mai pensato a questo sistema, ma è davvero interessante. Non ho idea se sia qualcosa che si fa realmente, ma a livello narrativo è davvero convincente e sensato.
E poi, nemmeno da dire, mi piace un sacco che Bucky non sia bello pimpante e che si stia sudando la sua 'riabilitazione', perché è realistico, e perché avrei voluto vederlo molto di più nella serie tv.
Al prossimo capitolo! ^^

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Ciao, che sorpresa trovare la pubblicazione della nuova storia, si vede che ti ha preso moltissimo. Il clima tra Marta e Bucky è solido seppur con qualche momento di tensione, ma è fisiologico siamo ancora agli inizi. Entrambi sono reduci da esperienze non facili, l'uno che non vuole far del male all'altro, rispettare gli spazi; penso che col tempo queste barriere spariranno e il rapporto diventerà più solido, anche per avere conforto al di fuori del rapporto professionale. Marta avrà bisogno di tempo per elaborare questo nuovo inizio per come deve vedere Steve e cercare di non lasciarsi influenzare dallo spettro di Ransom, il quale è comunque lontana da lui. Certamente l'aspetto che mi attira particolarmente è anche per come saranno gestiti i due personaggi legati alla somiglianza. Quello che arriverà è davvero Steve? Oppure è un piano di Ransom? Lo so è ancora presto certe domande, ma è l'hype XD. Discreto inizio anche per i collegamenti ai film, ci si sente al prossimo capitolo :)

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"Un vecchietto ultracentenario col corpo di un trentenne" XD In effetti sì, ma fa ridere considerare Bucky in questi termini (insomma, stiamo parlando di un 'vecchietto' che ti stende con un sorriso).
Però mi è piaciuta molto anche la considerazione che attaccato al braccio in vibranio c'è un uomo, e quell'uomo non è responsabile delle azioni tremende che gli sono imputate.
Per ora i due si studiano, ed è bello perché Marta 'sa' chi è il sergente Barnes, ma non lo conosce affatto, mentre lui, di lei, non sa nulla... e in qualche modo le proporzioni sono rispettate perché lui ha un passato di cent'anni, guerra, prigionia, torture... e lei è una ragazza... con una vicenda 'particolare' alle spalle.
Già da qui hai introdotto la somiglianza tra Steve e Ransom, quindi sono curiosissima di scoprire come svilupperai tutti gli elementi che hai messo in campo.
*_* Buona scrittura! ^^

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