Recensioni per
Come una bambola di pezza
di Kim WinterNight

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/04/23, ore 14:07

Ciao carissima^^
questa è una storia molto interessante, che descrive in maniera direi ineccepibile la struttura psicologica di una vittima di abusi. Faith identifica ciò che faceva con Jason come amore, e quindi lo valuta come una specie di malato privilegio, come qualcosa di speciale che Jason riservava solo a lei. Il momento in cui ha denunciato tali abusi, e quindi l'atto che ha portato Jason a finire dietro le sbarre, è vissuto come un tradimento, dopo il quale si sente indegna e cattiva. Il disprezzo di sè, l'ansia di autopunizione, la porta a ricercare rapporti che da una parte ricreano per quanto possibile quelli che aveva con Jason, dall'altra sono dolorosi e umilianti, perché Faith sente di non meritare altro.
Ogni rapporto è da una parte una ricerca ossessiva e impossibile di Jason e dall'altra un ennesimo motivo per sentirsi indegna e colpevole, dal momento che ognuno di essi è anche un tradimento nei confronti dell'oggetto d'amore perduto per sempre.
Sei stata veramente molto brava, complimenti. Ricordavo che scrivessi benissimo, ma questa storia è scritta ancora meglio, con una grandissima capacità di penetrazione psicologica.
Ancora complimenti e a presto!

Recensore Veterano
09/08/21, ore 12:00

Storia classificata 4° all' "Erotic Drama Contest - II edizione"
 
Titolo: 5/5
Il titolo della tua storia mi ha parecchio colpita, praticamente racchiude quello che è il dolore di Faith, la pena che si è imposta di provare divenendo inerme come una bambola di pezza in mani sbagliate. La cosa che più ho gradito è stato il fatto che le mani in questione sono proprio quelle della protagonista. Questa cosa mi ha piacevolmente turbata, riportandomi alla memoria una frase che diceva sempre mia nonna: “La testa è una sfoglia di cipolla” ed è vero, basta poco alla mente umana per essere plagiata e/o corrotta, così come basta altrettanto poco a perdere completamente il senno senza rendersene conto o senza poter fare nulla per impedirlo.
 
Grammatica: 9,94/10
Impeccabile, assolutamente impeccabile! C'è stato solamente un piccolissimo refuso, ma a parte questo hai posto un'incredibile attenzione, esattamente come hai fatto in merito alla punteggiatura (a parte un'unica frase nella quale avrei visto di buon occhio delle virgole), perciò complimentissimi!
 
- […] non si ribellò, con lo scacciò come aveva fatto all’inizio […] → non (-0,01 pt).
Ed era a Jason, chiuso dietro le sbarre di un carcere, che Faith pensava mentre Patrick si distendeva sopra di lei → (-0,05 pt).
 
Stile e Lessico: 9,80/10
Il tuo stile, non ne faccio assolutamente mistero, è sempre capace di coinvolgermi e appassionarmi. Quando poi ti cimenti in trame drammatiche, sono ancora più felice di scorgere la tua bravura in righe che non cavalcano l'onda del romanticismo!
La storia, per lo più, si sviluppa nella sua parte angst e sei stata davvero molto brava a rendere ciò che Faith prova, ma soprattutto sei stata brava a far entrare il lettore nella sua testa senza spoilerare la realtà dei fatti, la quale si scopre solamente alla fine. Credo che questo sia, più che altro, un testo psicologico abbastanza forte e ti faccio davvero tanti complimenti perché ci vuole maestria a delineare così bene le sfaccettature della mente umano, specie quando non sono del tutto sane.
Vorrei ora segnalarti due ripetizioni che, se vorrai, potrai modificare per una questione di orecchiabilità:
- Patrick gli somigliava, anche se forse era un po’ troppo alto – ma questo non aveva potuto prevederlo, raramente sul sito d’incontri a cui era iscritta le persone scrivevano informazioni di quel tipo → per esempio: “Patrick gli somigliava, anche se forse era un po’ troppo alto – ma questo non aveva potuto prevederlo, raramente sul sito d’incontri a cui era iscritta le persone fornivano informazioni di quel tipo” → (-0,10 pt).
- Patrick parve spaventato da quella reazione e provò a fermarsi, ma Faith allacciò con forza le gambe alla sua vita e lo trasse in profondità nel suo corpo tremante […] e, non appena lui comprese che Faith non desiderava che si fermasse, cominciò a infuriare nel suo corpo senza alcuna delicatezza → per esempio: “Patrick parve spaventato da quella reazione e provò a fermarsi, ma Faith allacciò con forza le gambe alla sua vita e lo trasse in profondità nel suo corpo tremante […] e, non appena lui comprese che Faith non desiderava che si fermasse, cominciò a infuriare nelle sue membra senza alcuna delicatezza” → (-0,10 pt).
 
Inserimento della canzone/immagine scelta: 5/5
Hai inserito parecchie frasi della canzone scelta, riportandole in momenti strategici: è quasi come se ognuna di esse andasse ad anticipare ciò che poi troveremo scritto nel testo, quasi come se fungesse da sunto del concetto – il quale poi viene ampiamente contestualizzato.
Hai svolto davvero un ottimo lavoro, brava!
 
Gradimento personale: 8,50/10
Nonostante ai tempi della tua iscrizione al contest mi avessi anticipato dell'incesto, ovviamente non lo ricordavo; per cui è stata una sorpresa leggere la storia e scoprirne il finale.
All'inizio non avevo ben intuito cosa fosse successo, se Jacob fosse morto o fuggito, di che tipo fosse il tradimento commesso da Faith. Poi, man mano che andavo avanti, le cose hanno iniziato a delinearsi eppure, nonostante tutto, l'idea di un rapporto incestuoso non mi ha proprio sfiorata! Pensavo sì che Jacob fosse molto più grande della protagonista e che le avesse fatto una sorta di lavaggio del cervello per convincerla della naturalezza del loro amore (pensiero che si è rafforzato quando ho scoperto che la ragazza aveva solamente diciotto anni), ma pensavo a un amico di famiglia, a un babysitter, non a un fratello. Per tale motivo, alla fine dei conti, sono rimasta ancora più colpita dalla trama che hai messo appunto e dalla tua bravura nel coinvolgere il lettore descrivendo le sensazioni provate dalla ragazza, inoltrandoti e facendo inoltrare chi legge all'interno di una psiche disturbata, riuscendo tuttavia a non svelare nulla prima del tempo.
Se per quanto riguarda la parte drammatica hai svolto un lavoro eccezionale, in merito alla parte erotica dico con sincerità che l'ho trovata leggermente carente, quasi come se fosse solamente accennata e basta. Il rapporto da te descritto – per quanto consenziente – non ha nulla di passionale; è più che altro una punizione che Faith si infligge per ciò che ha fatto, una punizione che le piace e non le piace al tempo stesso, che la fa sentire vicina a Jason ma che contemporaneamente le provoca delusioni circa l'atteggiamento maschile (a proposito di ciò, di quanto la protagonista fosse consapevole di essere contraddittoria, ho apprezzato moltissimo anche questa parte). Tutto ciò va più che bene, poteva trattarsi di qualsiasi tipo di rapporto purché fosse carnale; ciò che “contesto” non è il tipo o il modo, ma la percezione marginale che ho avuto circa l'atto.
A ogni modo, non posso certo dire che l'eros non sia stato presente (anche se in maniera differente, maniera che ho trovato interessante) o che la storia non mi sia piaciuta, anzi! Mi ha davvero colpita per l'aspetto psicologico che si porta dietro, per il quale ti rinnovo i complimenti!
 
PS. Non so se sia stato un caso o una scelta voluta, ma ho trovato che il nome della protagonista calzasse macabramente a pennello con la situazione: Faith → Fede. Faith, di fatti, rimane in un certo qual modo fedele a Jason nonostante l'abbia tradito – e sì, so che tali parole potrebbero consistere in un'ovvia contraddizione, ma la protagonista si tormenta giornalmente per il tradimento commesso e per ciò che ha comportato, continuando ad amare il fratello benché altri abbiano considerato il loro sentimento malato, benché egli non ci sia più; persevera a ricercarlo nelle fattezze di altri ragazzi, in atteggiamenti che da un lato la disgustano e che dall'altro le rievocano i momento trascorsi con l'amante perduto. Se non è un atto di fede (seppur malato) questo...
 
Tot: 38,24/40

Recensore Master
29/05/21, ore 21:44

Kim, come vedi, mi sono impegnata e ho recuperato anche l'ultima storia di questa serie!
Faith è uscita distrutta dalla morte di Jason. Sicuramente Beth avrà cercato di aiutarla a superare la perdita, ma lei avrà rifiutato, perché convinta di non meritarselo. Infatti il testo racconta di come cerca di proposito dei rapporti con uomini che la feriscano, perché quel dolore le ricorda il fratello perduto. La sua certezza che Jason continui ad osservarla, giudicarla, forse addirittura aspettarla, è un chiaro segno che, per Faith, il fratello è diventato un'ossessione. Tutte le sue azioni, sono collegate a lui, lei agisce in quel modo perché pensa di meritarselo per come l'ha tradito. Quasi come se, dimostrando che si disprezza e soffre, potesse in qualche modo compiacerlo di nuovo, come aveva fatto in passato.
Tutto questo è davvero triste da leggere, però, come dici nelle note, purtroppo situazioni simili esistono, purtroppo molte vittime fanno la fine di Faith: completamente soggiogate dal loro carnefice che non si rendono conto della realtà.
Ti segnalo giusto un errorino di battitura: " con lo scacciò come aveva fatto all’inizio, perché la sua mente ormai era lontana." doveva essere "non lo scacciò" :)
Sarà che avevo una canzone in sottofondo che in qualche modo è adatta per questa storia, quindi non ascolterò quella da te suggerita nelle note, scusa! XD
Adesso non so se il contest sia già concluso o meno, comunque ho la certezza che chiunque dovrà valutare la storia, apprezzerà e noterà la profondità del testo e la sua delicatezza nel descrivere gli avvenimenti che accadono.
Complimenti carissima, il tuo talento emerge chiaramente in questi testi drammatici! Sei un fenomeno! <3

Recensore Master
10/05/21, ore 16:03

ECCOMI SORELLA!
Oddio, leggere di Faith è stato ancora una volta straziante, perché il suo rapporto con Jason continua a rovinarla e a farle male anche dopo la sua morte. Avrei tanto voluto entrare nella storia ed abbracciarla, dirle che lei non c'entra niente con il suicidio del fratello, che lui non ha fatto altro che plagiarla (anche se lui stesso aveva vissuto un'esperienza traumatica, per carità!) e farle credere che ci fosse del giusto nello sbagliato. Perché l'amore malato non è mai giusto e Faith ha bisogno di qualcuno che glielo faccia capire, magari la sua compagna di scuola che ora fa la psicologa ^^
E invece lei continua a volersi male, continua a ricercare quel dolore che le ricorda Jason, e che le ricorda ogni volta il suo tradimento, in un circolo vizioso che non fa che aumentare il suo dolore: ogni rapporto è un tradimento nei confronti di Jason, e ogni tradimento si traduce nel suo desiderio di espiare la propria colpa con il dolore, e quindi di nuovo un altro tradimento, in un cerchio che non ha mai fine.
Spero che tu abbia in serbo per lei un bel lieto fine, in cui finalmente possa liberarsi di tutti i demoni del passato, ma per ora non possiamo fare altro che stare a guardarla mentre si distrugge, convinta della sua colpevolezza. E sai qual è la cosa che fa stare peggio? Il pensare che certe situazioni esistono per davvero, ogni giorno, e che ci sono donne convinte di essere le colpevoli mentre invece sono solo vittime.
Bravissima davvero, perché come sempre hai parlato di queste tematiche delicatissime con molto tatto e garbo. Credo che Freya sarà molto contenta della tua storia!
Baci!

Recensore Veterano
09/05/21, ore 10:59

Ciao Kim,
anch'io partecipo al medesimo contest di Freya, così sono passata a leggere.
Che storia!! Bellissima e straziante. Con la canzone che hai scelto poi (la adoro, letteralmente, visto che ce l'ho anche nella mia Playlist di Spotify)...
Finora ho letto storie bellissime per questo contest, ma la tua mi ha rubato il cuore che non ho potuto fare a meno di lasciarti un piccolo commento.
Complimenti, veramente.
In bocca al lupo per il concorso.
Rosa.