Recensioni per
Cadrà la cenere
di Juriaka

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
11/04/22, ore 13:13

Allora. Ci ho messo del tempo per scrivere questo commento perchè sono talmente sovrastata da tutta questa fic che non so nemmeno cosa scrivere.
Ma è così bella che non posso non commentarla, sarebbe ingiusto.

Allora mi asciugo i miliardi di lacrime, cerco di buttare giù il groppo in gola, e cerco di non dilungarmi troppo sul fatto che mi hai stritolato il cuore fino a farlo sanguinare e a renderlo in mille pezzi, ma poi l'hai anche rappezzato e gli hai dato una nuova forma che però non dimentica ciò che è stato... come la tecnica del Kintsugi.

Detto questo. io sono sconvolta dalla bravura. senza parole.
La morte è trattata in maniera delicata, rispettosa e realistica. Tutti i personaggi (anche Atsumu) sono totalmente IC.
Sei riuscita a trasmettere e a bilanciare al meglio ciò che prova ognuno dei tre protagonisti e le relazioni che li lega, e sono tantissime: Shouyou-Atsumu e Osamu-Atsumu e Osamu-Shouyou e Shouyou-Osamu e Atsumu-Osamu (non sono ripetizioni, hai fatto capire TUTTI i punti di vista).
E come diamine hai fatto? io mi sarei persa anche solo a pensare al punto di vista di Shouyou. O di Osamu. Ma no, tu hai messo il carico da novanta su tutti!

Ho approcciato questa fic con le pinze, perchè una OsaHina dopo la morte di Atsumu in una AtsuHina beh... anche io come Osamu ero davvero scettica. E invece non hai convinto solo lui :D ma anche me. Il rapporto e i sentimenti hanno bucato lo schermo ed avevano una forma e uno spessore e quindi sì, c'è l'amore, e il conoscersi, e anche il vivere insieme un lutto che però non è la base del loro amore (altro rischio enorme).

E non so più cosa dire, davvero complimenti.

Recensore Veterano
12/12/21, ore 12:23

Pensavo che stavo reggendo bene, poi sono arrivata a questo punto qui:
 ‘’Volevo dirgli che ero felice’’ sussurrò, le labbra premute contro il suo orecchio. ‘’E che avrei voluto sposarti.’’
Shouyou smise di respirare.

Ho smesso di respirare anche io in quel momento, mi hai distrutto ahah Tra l'altro mi hai ricordato, in questo punto, le sensazioni che ho provato leggendo il mio libro preferito, sensazioni che raramente mi è capitato di riprovare leggendo altro... so che puo sembrare strano, ma questo è un complimento per me importantissimo da fare!

Detto questo, ciao. Passiamo alla storia.
Non so come farti i complimenti in maniera opportuna. Tutto quello che dico mi sembra superfluo, mi sembra imparagonabile al valore di questo testo e a quanto mi ha lasciato. parlare di atgomenti così complessi riuscendo a mantenere fede al realismo, alla realtà, non è assolutamente un compito facile. Ho amato la caratterizzazione di Osamu: è veramente perfetta. La tenerezza, il fastidio iniziale, il vuoto totale. La descrizione del mondo in cui si rendeva conto della morte di Atsumu mi è rimasta particolarmente impressa. "Lo so."
Le interazioni tra lui e Shouyou le ho trovate particolarmente azzeccate, così come ho trovato coerente le modalità diverse con cui entrambi sono scesi a patti col dolore. Quello di Osamu mi risulta indescrivibile - anche se tu lo hai delineato benissimo - mentre quello di Shouyou era viscerale, profondo, ma sostanzialmente diverso. Ho amato il fatto che hai sottolineato come fossero persone diverse, come shouyou, che all'inizio sembrava l'epitome della disperazione, fosse poi in grado di donare se stesso per salvare un altro. Ed il loro salvarsi a vicenda, il loro riempire vuoti personali, il loro ricostruire una nuova realtà, è stato affrontato in modo genuino. Ti ripeto, trovo questa storia sia meravigliosa. Mi sto innamorando della tua scrittura, quindi grazie per regalarci questi pezzi stupendi. E continua così. Grazie grazie grazie. 

P.s.
Osamu che vuole sapere da Shouyou chi lo scopa meglio > that's it, that's the Miya twins. Che scena carina. <3
Atsumu che alla fine promette a Shouyou che un giorno giocheranno di nuovo insieme... Oh mio dio, mi si è stretto il cuore. Penso di non averlo reso alla perfezione nella recensione, ma il tuo Atsumu, in questa storia, è veramente scritto con un rispetto ed una conoscenza del personaggio incredibile.

Ancora complimenti, e grazie per queste storie. 

 

Nuovo recensore
07/08/21, ore 12:23

Ho passato metà del tempo a piangere e metà a sorridere intenerita. Mi piace tantissimo come hai gestito i personaggi e anche lo spazio "ristretto" della oneshot, anche se non nego che mi sarebbe piaciuto leggere una storia a più capitoli su questi tre ❤️. Osamu patatino lo avrei abbracciato perché non va bene tenersi dentro il dolore... Le descrizioni del dolore di Hinata mi hanno trasmesso tutta la disperazione di un lutto, mi sentivo il cuore stretto stretto. Davvero complimenti!

Recensore Veterano
20/05/21, ore 08:01

Ma ciao! Ci ho messo qualcosa come una vita a leggere questa fan fiction, dunque dopo tutta la fatica - che non dipende dalla storia, ma da fattori esterni - come minimo voglio lasciare una recensione come traguardo personale. Sulla qualità di ciò che scriverò, invece, non posso garantire xD Allora: innanzitutto posso dire che ti odio? Bene, ti odio. Ti odio perché questa storia è così potente, ricca di metafore, similitudini, scene evocative che per la tematica che tratta a volte è un vero e proprio pugno nello stomaco. Sarà che io ho qualche problema con le fan fiction di questo genere, un po' dolce amare ma soprattutto una sequen di stilettate nel cuore, ma Juri, penso che tu con alcune frasi ci abbia messo proprio il carico da novanta. Per cui ti odio perché hai saputo scegliere con precisione le parole giuste per colpire, per rendere visibili la sofferenza, il dolore, il senso di vuoto post perdita, lo spaesamento e poi ancora i dubbi, i rimpianti, ma anche quella sensazione di iniziare a stare bene con un'altra persona che all'inizio non si può spiegare, ma che arriva. Boh Juri ti odio basta, non leggerò più niente di tuo, sappilo. Mi è piaciuto tantissimo che non si veda solo il punto di vista di Shouyo, ma anche di Osamu con quel concetto di silenzio che ti strazia il cuore; avevo percepito il pov di Atsumu e l'ho trovata una cosa veramente "dolce" anche stilisticamente parlando, perché la sua unica intromissione nel corpo del testo sono proprio queste brevi frasi nelle parentesi, un po' come a lasciare spazio agli altri, a mettersi da parte. Che magari è una cavolata quello che penso, o per lo meno non era intenzionale, ma l'ho notato e mi ha fatto sorridere in questo mare di dolore. A proposito di frasi brevi e semplici, ce ne alcune molto belle, ma quella che mi ha colpito di più è nella parte finale: "C'è il segreto della felicità in un cuore che batte". Semplice, eppure super efficace come le mosse dei Pokemon che ti mettono KO e che ti lasciano quel retrogusto amaro di una perdita ma la speranza di poter essere di nuovo felice. Ci sarebbero tantissime cose da dire in queste ventimila parole: innanz chapeau per averle scritte, ti prego mostrami il tuo segreto che io faccio una fatica immane anche solo per un quinto. Ma al di là dei miei deliri, penso tu abbia trattato il tema della perdita con doveroso rispetto e con molto tatto, insieme al fatto che Shouyo dice il nome di Atsumu, ha le sue foto, per alcune cose ne parla al presente e non al passato. Credimi, questi accorgimenti non sono per niente banali e ho adorato la connessione sempre presente tra vita e morte, tra ciò che era prima e ciò che può essere adesso. Sui momenti ArsuHina sulla spiaggia non mi esprimo, in fondo l'ho già detto che ti odio (LA PROPOSTA, JURI, LA PROPOSTA). Bene , detto ciò, addio.

Recensore Master
17/05/21, ore 12:10

Che bella storia sulla perdita e sulla vita. Mi piace, e devo dire che l'ho letta con molto piacere. Il tuo stile mi piace un sacco e anche questa volta hai tirato fuori un bel coniglio dal cappello.

Recensore Veterano
16/05/21, ore 13:13

Rendiamoci conto che sto prendendo appunti per scrivere questa recensione. Ma lo sapevo, in realtà, me l'aspettavo.
Allora, andando in ordine (cosa che accadrà, visto che sto prendendo appunti) la descrizione degli impiccati che dondolano senza tempo penso sia stata una delle cose più dolorose e immediate che potessi farci vedere. Dico "farci vedere" perché buttare in mezzo al testo una sovrapposizione così distinta significa vederla proprio. Immaginare una scena nella propria testa è un conto, immaginarne una seconda che avviene nello stesso momento della prima è magia e non c'è niente da fare: se avviene è perché hai fatto qualcosa, scrivendo, su cui non saprei mettere il dito ma che esiste, perché non dovrebbe funzionare e invece funziona.
Detto ciò: "Si rimane immobili aspettando con la pazienza di un rettile mentre riscalda il proprio sangue al sole che giunga il buio, che il dolore si tramuti in una nebulosa confusa, e che questa nebulosa anestetizzi l’anima. E poi si galleggia da un giorno a quello seguente."
Cercherò di spiegare cosa mi ha trasmesso nel modo più chiaro possibile, ma sarà un fallimento.
Hai presente quando fai un sogno e credi di averlo già fatto ma non puoi saperlo perché la cosa furba dei sogni è che sono anche in grado di farti CREDERE di essersi ripetuti? Bene, una delle cose che più amo della lettura è quando uno scrittore mette a fuoco un concetto che prima non avevo mai saputo spiegare, lasciandomi lì a chiedermi, come nei sogni, se l'avessi già pensato da sola o se mi abbia colpito così a fondo da farmi CREDERE di averci pensato per tutta la vita senza saperlo mettere in parole.
Quella frase è stata semplicemente così e ti ringrazio perché anche se soffro a leggerla e il contesto è dolore puro, sono sempre soddisfatta e grata verso tutti gli autori che mi hanno fatta sentire così compresa.
ALLORA ALLORA mi sono piaciute tantissimo due cose (sto aprendo ste note troppo spesso, sarà un papiro allucinante mannaggia tutto), la prima è Hinata che cerca disperatamente il dolore di Osamu all'esterno, una curiosità e forse speranza davvero REALISTICA di voler vedere qualcosa che non si può vedere, di non essere i soli al mondo a soffrire per la stessa cosa. La seconda cosa è che la seconda volta che Hinata entra nel ristorante è notte E Osamu lo guarda inquieto.
Mi piace un sacco il suggerimento che due volte costituiscano già un pericolo, che la sera le cose facciano un effetto diverso.
Invece per la cosa dei gesti uguali te ne devi andare proprio veramente questo è il motivo per cui le cose con i gemelli DEVONO ESSERE BANDITE guarda veramente abbiamo litigato.
Comunque, adoro le descrizioni "schifose" del dolore. Le larve, il marcio, lo sporco, la putrefazione. Sono poetiche tale e quale a quelle più "belle" non so se mi spiego, la cenere, la polvere, il vento, ma sanno meno di presa in giro.

"Un luccichio di perplessità brillò negli occhi di Osamu, come una moneta che scompariva veloce in una tasca, un gioco da prestigiatore, una smorfia controsole."
Ok

Sarò onesta, guarda, al paragrafo sulle stelle e Vega mi hai persa. È così e basta.

"Shouyou baciò Osamu di mercoledì."
Credo che con questa frase tu abbia preso un megafono, te lo sia portato alla bocca e abbia urlato al mondo "IO SONO BRAVISSIMA". Cioè penso di non aver mai avuto prova più breve ed evidente del tuo talento. Quel mercoledì non è solo geniale è proprio emozionante, sorprendente e anche ovvio. Cioè, era la cosa giusta da fare ma io sono comunque qua a piangere e a disperarmi perché la differenza tra scrivere una cosa triste per far piangere gli altri gratis e scrivere una cosa triste perché si sta tentando di dire qualcosa è questa, è Shouyou baciò Osamu di mercoledì. Senza altre spiegazioni, senza cercare disperatamente di approfondire il discorso per rigirare il coltello nella piaga, perché il silenzio lo rigira meglio.
"Quello che provi è sbagliato. È malato." troppo triste, ma ti ringrazio per aver approfondito così tanto l'introspezione.
Ora scusami se arrivo e cito tutte queste frasi, ma onestamente COSA VUOI CHE DICA IO cioè hai fatto tutto tu, mi sembra proprio ovvio. Quindi
"Oramai fluttuava in una bolla di indifferenza, e questa passività lo spaventava. Shouyou era abituato al dolore che urlava straziato, non a quella lontananza come se niente lo riguardasse."
Davvero ho apprezzato troppo quanto l'evoluzione di questi sentimenti sia percepibile nonostante la nostra costante presenza nella testa di Hinata. E niente, ovviamente è molto d'impatto ma sto avendo costantemente la sensazione che tutto stia seguendo un percorso "corretto".
Grazie, comunque, non ho mai letto una fanfiction a rating rosso sperando così ardentemente che si fermassero. C'è una prima volta per tutto. (mi riferisco a quella nel parcheggio OVVIAMENTE EH)

Se c'è una cosa che mi è piaciuta un sacco, ma proprio un sacco un sacco, è la descrizione del silenzio nella testa di Osamu. Quella specie di magia che al telefono gli ha fatto dire "lo so". Mi è piaciuta un sacco un sacco, ho detto, ma ovviamente sono arrabbiatissima.
"come se qualcuno gli avesse staccato la testa e avesse vomitato nel suo corpo" credimi, questa è un pugno nello stomaco ;)
La scena successiva, invece, è un pugno generale.

Un po' di tempo fa mi parlavi di frasi brevi e d'impatto, della difficoltà della semplicità. Scusami, eh: "C’è il segreto della felicità in un cuore che batte"

Un'altra cosa che mi ha stesa (oltre alla proposta senti guarda veramente vattene) è la questione del non toccare l'acqua. È stato veramente fuori di testa leggere di Osamu e Hinata che entrano in mare, è stato veramente GUARDA ALLORA IO NON TE LO SO SPIEGARE OK?

Il pov di Atsumu è l'ennesima aggiunta dolorosa e geniale a tutto questo e io davvero non so più dove mettere le mani con questa recensione perché è sconclusionata e mi dovrei soffiare il naso, ma devo finire prima questo.
Insomma grazie per tutte le emozioni, ma magari fossero solo le emozioni. Grazie per il modo con cui arrivano, per la violenza di questa storia e la sua contemporanea delicatezza. Perché è questo a sconvolgermi, alla fine, il fatto che le storie super angst come questa di solito lasciano solo dolore puro, spine proprio e invece questa ha consistenza... Cremosa?
Non lo so, senti, più di così non mi so spiegare, io ora me la spiaccico tra le preferite e non la apro mai più.
Ridiamo per piacere in coro per quel momento, alle 11:16, in cui ho pensato "la inizio ma la continuo nei prossimi giorni, perché non posso leggerla tutta insieme."
Ti mando poi il link della riunione del mio esame, in cui dirò al professore "ok, allora alla fine poi ATSUMU era morto, no? PERÒ"

AH poi me ne sono ricordata adesso, quindi lo dico adesso. Ho adorato che dal punto di vista di Shouyou il dolore di Osamu sia un susseguirsi di soli simboli: il martedì, la tazza, le foto, il letto, il parcheggio. E poi che dal punto di vista di Osamu, il suo dolore non sia altro che suoni e azioni che vorrebbe compiere e parole che Atsumu ha detto e una quantità assurda di parole allungate e tratteggiate e scandite.

Non so neanche da che parte prendere questa storia per dirti quanto sei brava.
Quindi grazie anche se piango.
Alla prossima >:( (è una faccina arrabbiata)

Recensore Veterano
15/05/21, ore 22:48

Okay, mi sono emotivamente ripresa da tutto QUESTO e adesso poco fare una recensione più o meno oggettiva senza scleri e possibili minacce contro la tua persona. Credo.
Prima di tutto, non mi aspettavo che facesse così male, neanche avevo pensato che la morte di Atsumu potesse essere così centrale in tutta la fic, quindi colpa mia che non mi sono preparata a dovere.
Le introspezioni erano ancora più articolate e intime del solito, con un sacco di similitudine e immagini che davano delle impressione realissime. Per esempio quando scrivi che Hinata cerca tutte le differenze tra Osamu e Atsumu al cinema e "se le infila come anelli alle dita". Mi ha particolarmente colpito l'immagine che si creava nella mente, la meticolosità di Shouyou, la calma e la precisione dell'azione. Le frasi che intervallano le varie parti sono dolcissime e quando nelle note hai detto che erano dal punto di vista di Atsumu mi sono sentita ancora più triste, giuro, come se tutte le scene nei sogni di Hinata non fossero abbastanza spezza cuore. Letteralmente terribili da leggere. (Quando alla fine ha detto che voleva SPOSARLO, ho proprio pianto. VOLEVA SPOSARLO E L'HAI FATTO MORIRE IO SENZA PAROLE E LE POCHE CHE HO NON SONO CARINE).
Mi è piaciuto tantissimo come Shouyou e Osamu abbiano avuto modi opposti di relazionarsi con la perdita, perché rispecchia anche il loro rapporto con Atsumu: Shouyou ci parla, lo cerca nel cuscino, nelle foto, nei ricordi, nei suoi regali, è come se buttasse costantemente legna in un camino in modo che non si spenga mai il fuoco. Mentre Osamu cancella il numero, nasconde le foto, non pronuncia il suo nome, cerca di chiudersi in un guscio in cui Atsumu non è mai esistito. Perché Shouyou ha avuto davvero poco tempo per stare con Atsumu, mentre Osamu ci ha passato l'intera esistenza, suona ridicolo cancellarlo ma allo stesso tempo cercarlo è così facile che risulta troppo doloroso. Il loro graduale avvicinamento è stato davvero scritto bene, con la perpetua presenza di Atsumu, e con entrambi che cercavano in tutti i modi di non usarsi per ricordarlo. La parta in cui Osamu è improvvisamente felice perché aveva deciso di suicidarsi mi ha colpito tantissimo, anche perché non me lo aspettavo, è stato davvero improvviso! E poi quando allontana Shouyou perché non vuole essere un rimpiazzo e quando nella macchina piange e vomita, sono state tutte scene importanti e di impatto per capire come non riuscisse a perdonarsi, come se amando Shouyou stesse eliminando Atsumu. Anche da parte di Shouyou c'è altrettanto: rompere i piatti per pulire e non pensarci, gli incubi, il sentirsi completamente svuotato. È bellissimo vederli riprendersi aiutandosi a vicenda, e una delle ultime conversazione - quando Osamu chiede chi si vesta meglio, chi cucini meglio etc - finalmente si vede come abbiamo accettato che Atsumu non c'è più ma comunque c'è stato, è esistito, si può andare avanti e lo si può ricordare. Mi è piaciuta davvero tanto ma avrei preferito evitare le lacrime-
Alla prossima!

Recensore Master
15/05/21, ore 11:05

Ok, sarà che è un periodo così, sarà che sono sensibile ai rapporti tra fratelli che fanno a botte ma si adorano, perché mi ricorda il mio rapporto con mio fratello, sarà che ultimamente non vedo niente di più bello della AtsuHina, ma che adoro il personaggio di Osamu... saranno tutte queste cose messe insieme, ma ho pianto come una fontana e ho amato questa OS.