Ciao deathinside!
Erano diversi giorni che non trovavo una storia capace di suscitare il mio interesse come è invece successo con questa tua meravigliosa KuroKen. Per cui, parto dal presupposto di doverti ringraziare anche solo per averla pensata, scritta e pubblicata perché è davvero una delle one-shot più toccanti e profonde che abbia mai letto in questo e anche in altri fandom.
Hai una proprietà di lunguaggio non comune e la stragrande maggioranza delle metafore e delle varie figure retoriche che hai utilizzato mi è arrivata dritta al cuore già alla prima lettura, tra l'altro avvenuta in un inusuale momento di attesa forzata. Chiaramente ora ho riletto e ne sono rimasta ancor più ammaliata.
La scelta di usare il punto di vista altemente introspettivo di un personaggio complesso e particolare come Kenma mi è piaciuta parecchio, così come quella di utilizzare la prima persona narrante (non è mai facile da rendere godibile al lettore, ma tu davvero sei riuscita a farmi entrare ancor più del solito dentro la caratterizzazione del giovane setter del Nekoma).
Complimenti soprattutto per essere riuscita a tirar fuori i lati più umani e fragili dei due protagonisti: se da un lato Kenma ci parla di sè e delle sue perplessità nel modo in cui gestisce la sua relazione con il capitano, dall'altra riusciamo a vedere quest'ultimo mediante i suoi pensieri e i suoi occhi; gli occhi di chi vorrebbe amare ma ne è anche terribilmente spaventato, gli occhi di chi vorrebbe vedere il proprio compagno realmente felice, anche senza di lui. Ma è davvero questo che vuole? I suoi demoni interiori potranno prevalere in eterno sui profondi sentimenti che prova per Tetsurou? E Kuroo questo lo ha compreso? Da quello che si evince tra le righe mi verrebbe da dire di sì. seppur a modo suo. Tetsurou è un'anima molto rumorosa quando si tratta della squadra o degli amici, ma capace di rendersi silenziosa osservatrice quando invece dall'altra parte del suo sguardo si trova il suo adorato Kyanma.
Un "arco" - come lo definisce lo stesso Kozume - che sembra non avere mai fine, per quanto lui stesso tenti di far allontanare da sè la persona di cui si fida di più al mondo, quell'amico di un'infanzia inizialmente solitaria, capace d'introdurlo a mano a mano in un mondo "social" per il quale non è mai stato necessario adoperare alcuno schermo. E questo Kenma lo sa fin troppo bene e gliene sarà grato a vita, per quanto possa faticare a mantenere il suo ritmo e quello di tutte le persone che li circondano.
Scusami, forse mi sono dilungata un po' troppo in questa mia recensione assolutamente positiva. Non ho alcuna intenzione di stare qua a segnalare la svista o l'incongurenza verbale, come spesso mi capita di fare quando recensisco. Il tutto è talmente poetico, maliconico e ben scritto che va oltre questi futili dettagli. E credimi se ti dico che è raro scrivere questo per me.
Grazie ancora per aver scritto questa meraviglia, per aver riportato questo pairing nel fandom e - soprattutto - per aver reso loro giustizia con queste caratterizzazioni impeccabili e ben approfondite. La storia è già tra le mie preferite e non poteva essere altrimenti!
Spero vivamente di poterti rileggere da queste parti. ^^
A presto,
Mahlerlucia
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