Recensioni per
E mi manca la tua voce (oramai)
di Gaia Bessie

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/06/21, ore 11:30
Cap. 2:

Cara, io qui sono sempre di corsa, e non credo che questa recensione, di nuovo, riuscirà a scalfire la superficie delle cose che vorrei dire e che questa storia mi ha suscitato, ma non potevo rimandare, avevo proprio il bisogno di rituffarmi nelle tue parole e in questa atmosfera stranziante, onirica e piena di simbologia che ha però un significato concreto (chissà se un significato ce l'ha pure quello che sto cercando di dire, giuro che sono qui con le migliori intenzioni).
Mi piace, mi piace tantissimo, e fa un male che non riesco nemmeno a dire (ma credo che tu, che a questo dolore hai dato forma, lo sappia meglio di chiunque).
Mi piace il modo in cui questo capitolo va a contrappore quelle che, apparentemente, sono due figure femminili molto diverse: la razionalità di Hermione, il suo scetticismo nei confronti di tutto ciò che ha a che fare con l'interpretazione del futuro si scontra con la figura bellissima che è quella di Daphne. Davvero, credo sia la prima volta che leggo della tua Daphne, e se già Asteria mi aveva conquistata, lei mi ha completamente stregata. Mi piace, mi piace tanto, lei con la porcellana bianca in fondo alla tazza che le provoca un grido in grado di lacerare le corde vocali, lei che ama George ma non come un pallido riflesso di quello che sono stati Fred e Asteria, lei che sa che le donne Greengrass sono capaci di amare una sola volta, nella vita, e che siede come una bambina con le gambe penzoloni nel vuoto, in bilico su un processo che sembra avere un finale già scritto, soprattutto per lei. Mi piace, mi piace davvero tanto, e mi fa una tenerezza infinita.
Ho apprezzato anche il modo in cui Hermione cerca di parlare a Draco, di scalfire la sua disperazione e riportarlo alla ragione, almeno lui, pur senza mai cercare di spegnere quella speranza che, per quanto sia forse un fuoco fatuo che non farà altro che aumentare le sofferenze, sembra essere anche l'unica cosa in grado di tenerlo ancorato al mondo.
Insomma, mi sembra di star mettendo insieme riflessioni un po' casuali e prive di una seria direzione, ma questa storia è una porta spalancata su un universo splendido.
E il modo in cui lo scrivi, questo mondo, con questa prosa che è curata al minimo dettaglio, che è solidissima e leggera come un sogno al tempo stesso, non lo so, è davvero qualcosa di bellissimo. Vorrei davvero saperti dire di più, ma sappi che sono qui a guardare lo schermo con gli occhi che brillano di ammirazione (e pure di commozione, perché i tuoi personaggi hanno uno struggimento unico).
Complimenti davvero!